Per le carni rosse, Enoteca Galvani consiglia vini rossi robusti e strutturati, in grado di sostenere l’intensità e la succulenza di bistecche, arrosti e brasati. Vini come il Barolo, il Brunello di Montalcino e l’Amarone della Valpolicella sono perfetti per tagli di manzo o selvaggina, grazie ai loro tannini decisi e alle note complesse di frutta matura e spezie. Anche il Cabernet Sauvignon e il Syrah sono ottimi abbinamenti per esaltare i sapori delle carni rosse, con la loro struttura e profondità aromatica. Questi vini ricchi e intensi rendono ogni boccone ancora più avvolgente e memorabile.
“L’Esmen“ della Tenuta del Travale è un rosso calabro composto da Nerello Mascalese e Cappuccio che si esprime principalmente con tipici sentori di rosa canina, tabacco e spezie, liberando in un secondo momento note di frutti rossi. Al palato è un rosso straordinariamente elegante, fine e ed equilibrato, caratterizzato da un finale particolarmente pieno ed appagante. “L’Esmen“ è un rosso che si muove attraverso un gusto morbido, versatile e persistente; forte di eccellenti doti di invecchiamento.
La fermentazione avviene in maniera spontanea senza l’aggiunta di lieviti selezionati e il vino non è filtrato. L’affinamento dura circa 12 mesi in botti di rovere di Allier e tonneau di castagno; segue il riposo di 3 mesi in bottiglia prima della messa in commercio.
Il “Pietranera“ di Piaggia è un Sangiovese in purezza della zona di Carmignano, di colore rosso rubino intenso e profondo. Al naso sprigiona potenti sentori varietali di ciliegia, frutta rossa e violetta, con ricercate nuances di spezie dolci. Al palato è un Sangiovese poderoso e dalla forte personalità grazie ad un gusto caldo, potente e carnoso, in cui l’eleganza non viene mai a meno. Un Sangiovese giovane e tradizionale, che fa dell’intensità e dell’eleganza il suo punto di forza.
La vinificazione viene effettuata in piccoli contenitori d’acciaio, successivamente il “Pietranera“ svolge la fermentazione malolattica e l’affinamento in barrique di rovere francese, dove rimane per 3 mesi. Servono altri 6 mesi di riposo in bottiglia, prima che il vino sia pronto per essere commercializzato.
Morellino di Scansano semplice e ben fatto, che si concentra su aromi fruttati di discreta intensità e su un’acidità veramente piacevole. Nel calice è di colore rosso rubino brillante, con profumi di piccoli frutti rossi, come ciliegia e ribes, arricchiti da lievi accenni di more e macchia mediterranea. Morellino morbido, fresco e immediato, dominato da un frutto succoso, perfettamente integrato all’interno della beva.
Il vino riposa per alcuni mesi in vasche d’acciaio.
Oinoe è una solida realtà del parmense che produce seguendo una scuola di pensiero moderna e innovativa, una cantina strutturata che fa dell’agricoltura sostenibile e del bassissimo contenuto di solfiti il proprio caposaldo. Il Lambrusco Frizzante “Bocanegra“ è l’etichetta che illustra al meglio la loro filosofia, fondata su tecniche poco invasive, in cui è l’uva ad essere la protagonista. Innanzitutto, il “Bocanegra“ contiene una buona percentuale di Ancellotta, varietà autoctona emiliana utilizzata solitamente in assemblaggio, che dona colore e amplia l’assortimento aromatico. Attraente e invogliante fin dalla colorazione, di un vivace rosso rubino tendente al porpora, animato da una sottile e stuzzicante bollicina. Lo spettro olfattivo è carico di profumi varietali, composti da mora, mirtilli, violetta, rosa e frutti rossi. Morbido e corposo l’ingresso al palato, sollecitato da una piacevole e briosa freschezza. Un Lambrusco schietto, vinoso ed equilibrato, spronato sul finale da una favolosa sapidità.
La vinificazione avviene tramite Metodo Charmat. Durante il processo produttivo non viene svolta la fermentazione malolattica e la macerazione avviene in maniera statica a freddo. Il contenuto di solfiti è sempre inferiore ai 100 mg/L.
Il Cabernet Sauvignon di Lis Neris è un rosso morbido ed elegante, dall’invitante colore rosso rubino intenso e fitto. I profumi sono il suo punto di forza, esprimendo una ampia e intensa varietà olfattiva, dividendosi tra più fresche e rotonde note di frutti rossi e neri, accostate a più deboli sentori erbacei, floreali e speziati. In bocca, oltre a un’ottima corrispondenza tra note olfattive e gustative, ritroviamo un sorso rotondo, deciso e abbastanza corposo, equilibrato da una notevole trama tannica.
“Ca’ di Pian“ è l’autentica rappresentazione della Barbera d’Asti, in una visione genuina e incontaminata che esterna tutta l’espressività varietale. Nel calice appare di colore rosso rubino con sfumature granate. Il profilo olfattivo è invece improntato su piacevoli e vivaci sentori di piccoli frutti rossi, ciliegie, mirtilli e viole, associati a lievi ricordi balsamici, di boisé, cioccolato, vaniglia, pepe e liquirizia. Barbera succosa, coinvolgente ed esuberante al palato, in parte ammorbidita da un sorso avvolgente e corposo, che si congeda con una chiusura particolarmente fresca e prolungata.
Dopo la fermentazione malolattica in botti di rovere francese, di secondo e terzo passaggio, la Barbera “Ca’ di Pian“ matura per 12 mesi negli stessi contenitori. Infine, riposa per 3 mesi in bottiglia.
Il Pinot nero per Franz Haas, si presenta a seconda dell’annata, con un mutevole gioco di colori che può variare dal rosso rubino chiaro a un rosso rubino intenso. Al naso si percepiscono note di marasche e lamponi, prugne e richiami di chiodi di garofano, cannella e aromi di sottobosco. Al palato è fresco e vivace, succoso e aromatico, di estrema e seducente bevibilità.
Matura per un 12 mesi in barrique e dopo l’imbottigliamento affina ulteriormente per qualche mese in bottiglia.
La Spinetta di Giorgio Rivetti è una realtà solida e moderna, che infonde nei propri vini un gusto morbido, profondo e di straordinaria eleganza e armonia. Il Barbaresco “Bordini“ originario del paese di Neive è un vino dal colore rosso rubino carico, con sfumature granate e luminose. Il profilo olfattivo è complesso e articolato, costituito da eleganti profumi di violetta, fragoline di bosco, prugne e frutti rossi, in associazione a nette fragranze di erbe aromatiche e spezie come liquirizia, cannella e pepe bianco. Al palato, un sorso morbido e avvolgente è completato da una varietà aromatica raffinata e decisa, integrata da tannini vellutati e fini. Il finale è lungo, fresco e sfuma verso delicate sensazioni speziate.
La macerazione e la fermentazione alcolica avvengono in vasche d’acciaio inox, in seguito viene svolta la fermentazione malolattica in piccole botti di legno. Successivamente parte una maturazione della durata di 18 mesi in botti di rovere francese di secondo passaggio. Infine, un ulteriore sosta di 6 mesi in bottiglia, rende il vino pronto per essere messo in vendita.
L’Amarone Classico di Allegrini è uno dei vini più conosciuti e rinomati in Italia e nel mondo, uno dei classici della denominazione. Alla vista appare di colore rosso rubino carico e intenso, con riflessi granato. Offre un ampio spettro olfattivo composto da frutta a bacca nera e rossa in confettura e sotto spirito, arricchito da importanti richiami speziati e di viola appassita. L’attacco in bocca è potente e caldo, di grande struttura e morbidezza, compensato da una fine trama tannica e da una buona acidità. Un Amarone di grande spessore ed equilibrio, dotato di una chiusura asciutta e decisa.
Le uve appassiscono naturalmente in pianta per 3-4 mesi, perdendo così il 40-45% del loro peso originario. Dopo una fermentazione alcolica della durata di 25 giorni, con continui rimontaggi periodici, si passa a una maturazione in barrique nuove di 18 mesi. Al termine si ha l’assemblaggio e dopo alcuni mesi il passaggio in bottiglia, dove il vino rimane per più di un anno, prima dell’immissione sul mercato.
Il Carmignano della famiglia Vannucci è da decenni una sicurezza della denominazione, un rosso di straordinaria eleganza e struttura, che ha saputo subito affermarsi, per il suo carattere energico e al contempo morbido e leggiadro. “Piaggia“ è il loro Carmignano Riserva, un rosso dallo stile rotondo e moderno, dal sorso caldo e articolato, scandito da eleganti note terziarie, legate alla vaniglia, al tabacco e al cioccolato. Il profilo olfattivo mira a pieni e carichi profumi di frutta a bacca nera e ciliegia, investiti da sottili sentori terrosi, di legno e spezie dolci. Il gusto è pieno, robusto e avvolgente, ma meravigliosamente raffinato ed armonico, mentre tannini morbidi e consistenti asciugano il palato e lo preparano ad un retrogusto speziato e persistente.
La fermentazione avviene spontaneamente con i lieviti indigeni e dopo un periodo di macerazione di una ventina di giorni, il Carmignano Riserva “Piaggia“ matura per almeno 18 mesi in barrique di rovere francese. Infine, viene imbottigliato senza alcuna filtrazione o chiarifica, per mantenere inalterate le caratteristiche organolettiche e riposa per almeno 6 mesi in bottiglia.
Aglianico di colore rosso rubino profondo. Bouquet che si apre con intense note balsamiche di lavanda e rosmarino, lasciando in breve tempo posto a fragranze più varietali. Ingresso al palato molto corposo e minerale, spalleggiato da un’ottima acidità e da tannini particolarmente feroci e aggressivi. Un rosso magnetico ed estremo, che non cede ad alcun compromesso.
Il Costetoste svolge una prima maturazione in vasche d’acciaio per 10 mesi, successivamente sosta per 20 mesi in botti di rovere. Termina il processo in bottiglia dove rimane per 30 mesi, prima di uscire sul mercato.
L’eccezionale Barbaresco di Castello di Neive è uno dei simboli della denominazione, un rosso di estrema finezza e intensità, che segue i tratti del Barbaresco tradizionale, sin dalla sua invitante colorazione rosso granata. Al naso si distingue per la straordinaria varietà aromatica, tra fragranze di frutti di bosco, viole appassite, spezie, note terrose, balsamiche e sfumature boisé. In bocca spiccano eleganza, complessità ed equilibrio, interagendo con tannini setosi e delicati e una bella freschezza, caratteristiche utili a garantire un’invidiabile scorrevolezza del sorso. La chiusura è molto lunga e rinfrescante.
Matura per 12 mesi in grandi botti di rovere e successivamente per alcuni mesi in bottiglia.
L’Aloxe Corton Rouge di Xavier Durand è un Pinot Nero morbido ed equilibrato, di grande carattere e bevibilità. Dal profilo aromatico ricco e delicato, diretto verso sentori di frutti di bosco, che si accoppiano a fini ricordi speziati. All’assaggio è strutturato, rotondo e vigoroso, supportato da tannini gradevoli e vellutati.
La macerazione avviene a contatto con le bucce per 15-18 giorni, successivamente effettua la fermentazione alcolica spontanea in acciaio e la malolattica in legno. Affina per 16 mesi in botti di legno, per il 25% nuove. L’Aloxe Corton non subisce alcuna filtrazione.
“Il Bruciato“ è una delle espressioni della Tenuta Guado al Tasso più richieste e rinomate, dalle quali si ricava un Bolgheri avvolgente e moderno, che in bocca scivola con estrema leggerezza e agilità. Nel calice appare di colore rosso rubino intenso con riflessi violacei. All’olfatto prevalgono entusiasmanti note di mora e piccoli frutti rossi, assistite da delicate sensazioni di menta e spezie dolci. Al palato piace per la sua armonia ed eleganza, direzionando la bevuta verso un gusto mediamente corposo, morbido e avvolgente, in cui una setosa e sinuosa tessitura tannica guida verso un finale lungo e fruttato.
La fermentazione alcolica e la macerazione del “Bruciato“ hanno luogo in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata. Invece, la fermentazione malolattica si svolge in parte in barrique e in parte negli stessi contenitori di acciaio inox. Successivamente, “Il Bruciato“ affina in barrique per alcuni mesi, prima di essere imbottigliato e riposare in vetro per 4 mesi.
Il Bolgheri Rosso della “Tenuta Campo al Mare“ è un taglio bordolese classico, rotondo e di ottima struttura, che si muove verso un sapore ricco e intenso, ma ben equilibrato. Nel bicchiere è di colore rosso rubino intenso e impenetrabile. Al naso spiccano ottimi profumi di frutti di bosco e amarena, che si incontrano con incantevoli nuances speziate e balsamiche. Bolgheri Rosso molto corposo, armonico e vellutato, caratterizzato da una trama tannica morbida e fitta.
Il Bolgheri Rosso della “Tenuta Campo al Mare“ svolge il processo di vinificazione, compresa la fermentazione malolattica in vasche d’acciaio inox. In seguito, matura in tonneau di rovere francese per circa 12 mesi e per altri 3 mesi in bottiglia.
Taglio bordolese equilibrato ed elegante della cantina Firriato, caratterizzato da uno stile internazionale e complesso, con richiami tipici mediterranei. Il “Camelot“ è un rosso elegante e fruttato al naso, composto da sentori di lamponi, fragoline di bosco, ciliegie e spezie dolci varie, oltre che lievi venature erbacee. Al palato accede in modo morbido, caldo e seducente, per poi far emergere un frutto ricco, succoso e deciso, in armonia con una fine trama tannica.
La vinificazione avviene completamente in acciaio inox, successivamente matura per 9 mesi in barrique di rovere francese. Infine riposa per 20 mesi in bottiglia.
Il Nabucco è un rosso fermo a base di Merlot e Barbera, tra i vini più rappresentativi della denominazione dei Colli di Parma. Al calice si rivela di colore rosso rubino carico con riflessi violacei. Bouquet complesso ed intenso con sentori di frutti rossi e spezie. Al palato ha un profilo gustativo strutturato ed avvolgente, di grande equilibrio, chiudendo con tannini morbidi e setosi.
Affina per 12 mesi in barrique di rovere francese di Allier.
Amarone intenso e di estremo equilibrio, che si presenta nel bicchiere con un colore rosso rubino impenetrabile. Propone un quadro olfattivo ampio ed etereo, su eleganti fragranze di ciliegia matura, prugna, caffè, cacao e spezie. In bocca è morbido e maestoso, di grande intensità e forza, con un’elegante trama tannica. Amarone vellutato e armonico, che chiude in un finale sapido e piacevolmente speziato.
Dopo la vendemmia, le uve vengono poste in appassimento per 4 mesi e solo a gennaio si inizia la pigiatura, alla quale segue una lenta fermentazione sulle bucce. In seguito avviene l’affinamento in botti grandi di rovere di Slavonia per una durata di 36 mesi. Dopo un ulteriore periodo in bottiglia, il vino è pronto per essere apprezzato.
Amarone fondato su principi genuini e artigianali, prodotto nella piccola località di Negrar, sul lago di Garda. Nel bicchiere appare di colore rosso rubino scuro e compatto. Il bouquet olfattivo ci delizia con una piena e vasta intensità di sentori, la ciliegia matura e l’amarena sotto spirito, regnano incontrastate al di sopra di evolute sensazioni speziate e terziarie. Al palato è un Amarone Riserva energico e di imponente struttura e forza, marcato da una seducente eleganza e da un tannino morbido e setoso, chiudendo su una netta e lunghissima persistenza.
I grappoli dell’Amarone Vigneti Ettore vengono lasciati appassire per alcuni mesi in fruttaio, successivamente si svolgono pigiatura, fermentazione alcolica e macerazione. Al termine si ha un passaggio in botti di rovere da 25hl dove rimane per almeno 3 anni, come accade per l’Amarone della Valpolicella Classico. La miglior botte da 25 hl prosegue la maturazione per altri 4/5 anni. Si conclude l’affinamento dopo 12-24 mesi in bottiglia.
L’Amarone Riserva “Scarnocchio“ nasce da una cru di alta collina, dove un tempo le uve facevano fatica a maturare, date da un terreno particolarmente impervio e povero, di difficile lavorazione. Tutti aspetti negativi che l’azienda ha saputo rendere positivi, ottenendo un Amarone più complesso, pulito ed elegante, meno potente, ma più armonico e profondo. Nel calice si presenta di colore rosso rubino intenso con riflessi granati. Bouquet intenso e stratificato formato da note di frutta matura, come ciliegie sotto spirito, amarene e prugne, contornato da fragranze di fiori appassiti, liquirizia, cuoio, pepe, cannella e note di sottobosco. Al palato è particolarmente complesso, estremamente armonico ed elegante, mettendo in mostra un sorso avvolgente e robusto, dal tannino fitto e ben levigato, che si accoppia perfettamente a una rinfrescante acidità. Possiede notevoli capacità evolutive.
La vendemmia viene svolta nella seconda decade di ottobre dopo un breve appassimento sulla pianta. L’appassimento continua in fruttaio in cassette ad umidità e temperatura controllata. Il riposo delle uve si protrae per circa 4 mesi. Poi si ha una soffice pigiadiraspatura dell’uva, segue una fermentazione alcolica lenta in piccole botti di acciaio a temperatura controllata e una lunga macerazione sulle bucce per consentire la massima estrazione aromatica e polifenolica. A seguire, il vino passa in botti di legno dove completa la fermentazione malolattica. Effettuato il travaso estivo, il 90% dell’amarone Scarnocchio affina per almeno 36 mesi in botti da 30 hl, mentre il restante 10% affina in piccole botti. Servono ulteriori 12 mesi in bottiglia, prima che il vino sia pronto per essere messo in commercio.
Il “Lealbere“ di Zeni è un Teroldego Rotoliano armonico ed estremamente facile alla beva, di colore rosso rubino vivace e luminoso. Al naso emana intensi sentori di frutti di bosco, dove si esaltano la mora e il lampone. L’ingresso al palato è di medio corpo e di buon equilibrio, favorendo la bevibilità e la freschezza. Un rosso quotidiano, semplice e rotondo, ma di affascinante carattere. Da non sottovalutare la delicatezza e la leggera trama tannica accennata sul finale.
Questo Teroldego svolge la fermentazione malolattica e riposa per un breve periodo in bottiglia, prima di essere immesso sul mercato.
Sulle affascinanti e ventose colline di Bolgheri si sono stanziati negli anni tanti imprenditori e viticoltori che hanno fatto la storia del vino a livello nazionale ed internazionale, ma chi per primo e più di tutti ha saputo esaltare questa incantevole e limitata porzione di terra è stato il marchese Mario Incisa della Rocchetta. Mario ha notato negli anni 40′, la profonda affinità che legava il territorio di Bolgheri, con quello bordolese di Graves e decise di piantare su questi suoli sassosi e ghiaiosi, vigne di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc. La sua intuizione unita al magnifico lavoro intrapreso dal geniale enologo Giacomo Tachis ha portato all’uscita della prima annata di “Sassicaia“ nel 1968, successivamente con il passaggio della proprietà al figlio Nicolò, l’azienda crebbe ulteriormente diventando la stella indiscussa di Bolgheri e il portabandiera del vino italiano nel mondo. Il “Sassicaia“ nel calice si manifesta con un rosso rubino intenso e brillante, in una veste elegante e disinvolta. Durante l’analisi olfattiva si avvertono vigorose, coinvolgenti e raffinate note di frutti di bosco, prugna, ciliegia, violetta, lavanda e menta, stuzzicate da garbati e sorprendenti richiami di sottobosco, tabacco, quercia, liquirizia e cacao. Il sorso del “Sassicaia“ è quello di un Bolgheri corposo, concentrato ed incredibilmente armonico supportato da un frutto carnoso e possente e da una sottile e setosa trama tannica, mentre una caratteristica e carezzevole nota balsamica conclude l’esperienza gustativa.
Dopo un’attenta selezione delle uve, viene prima svolta spontaneamente la fermentazione alcolica a temperatura controllata e successivamente quella malolattica. Dopodiché, il 45% matura in barrique di rovere nuove, un altro 45% in barrique di primo passaggio e un 10% di secondo passaggio. Dopo circa 24 mesi di invecchiamento, con leggere variazioni a seconda dell’annata, si ha l’assemblaggio in vasche d’acciaio inox e l’imbottigliamento. Dopo qualche mese di riposo nelle cantine, il “Sassicaia“ viene commercializzato.
“Le Serre Nuove dell’Ornellaia” è un taglio bordolese di strepitosa eleganza ed armonia, un Bolgheri che segue gli inconfondibili tratti del famosissimo “Ornellaia“, ma con una facilità e una morbidezza di beva particolarmente appagante. Alla vista è di colore rosso rubino intenso, con sfumature porpora. Il profilo olfattivo sorprende per la vivacità e la finezza dei profumi, avanzando tra netti sentori di frutti di bosco, ciliegia e amarena sotto spirito, amalgamate con piacevoli e caratteristiche note balsamiche e speziate. In bocca ha un’ingresso molto rotondo e coinvolgente, rivelando una personalità morbida e gentile, in cui una buona struttura lascia spazio ad un tannino setoso e ben levigato. La chiusura è ispirata da una meravigliosa ed inaspettata freschezza.
La fermentazione alcolica e la macerazione avvengono in tini di acciaio inox a temperatura controllata. Successivamente il vino subisce la fermentazione malolattica negli stessi contenitori, per poi essere travasato per il 75% in barrique di secondo passaggio e per la restante parte nuove. Qui, “Le Serre Nuove dell’Ornellaia“ affinano per circa 15 mesi. Serve un ulteriore periodo di 6 mesi in bottiglia, per preparare definitivamente il vino per l’uscita sul mercato.
Tintilia che nel bicchiere si presenta di colore rosso rubino con riflessi violacei. Si apre con ampi profumi di prugna e frutti a bacca scura, accompagnate da leggeri accenni speziati. In bocca è morbido, equilibrato e fruttato con tannini dolci e gradevoli.
La macerazione dura 30 giorni e svolge la fermentazione malolattica. Affina in parte in botti di rovere per 8 mesi e in parte in vasche di acciaio, riposando per circa 6 mesi in bottiglia, prima dell’immissione in commercio.
I Bourgogne di Stephane Magnien sono cuvée garbate, tradizionali, di assoluta finezza e armonia. Il loro Morey Saint-Denis “Vieilles Vignes“ è un portentoso e variegato Pinot Noir, che anche se classificato solo come Village, riesce a esprimere ragguardevole intensità e forza aromatica, oltre a strepitose doti di invecchiamento. Il corredo olfattivo è un pot-pourri di fantastiche sensazioni tra frutti rossi, mirtillo, ribes nero, note terrose, animali, speziate ed erbacee. All’assaggio, possiede un’entrata al palato gustosa e seducente, tramite una dettagliata marmellata di frutti di bosco e marasca, successivamente si sposta su sentori terziari e di sottobosco, restando su un’eleganza e su un equilibrio eccezionali, stimolanti i tannini, sottili e ben levigati. Lunghissima, fresca e vellutata la chiusura.
I vigneti sono condotti seguendo i principi dell’agricoltura biologica e per non compattare i terreni si utilizzano mezzi leggeri o il cavallo per il lavoro tra i filari. Il Morey Saint-Denis “Vieilles Vignes“ ha origine dalle parcelle di Clos-Solon e Cognés e proviene da vigne di un’età media attorno ai 50-60 anni. La fermentazione viene svolta con lieviti indigeni e la macerazione sulle bucce ha durata di circa una settimana. Dopodiché, il vino riposa in tonneau di rovere francese per diversi mesi e per qualche mese in acciaio.
Nelle immediate vicinanze dell’antico e meraviglioso borgo di Numana, ritroviamo la piccola e storica realtà di proprietà della famiglia Terni, la rinomata Fattoria Le Terrazze, accanita sostenitrice della varietà più importante del Conero, il Montepulciano. Nel 1997, da una vigna sperimentale nasce la cuvée più estrosa e celebrata della cantina, il “Chaos“, un sorprendente blend tra Merlot e Syrah, capace fin dalla sua prima uscita di vincere numerosi premi e riconoscenze dalle più importanti guide enogastronomiche italiane. Il nome e il design sono ispirati alla teoria matematica del Caos, le etichette cambiano ogni anno e raffigurano particolari dell’insieme di Mandelbrot. A dispetto di quanto indica il nome, il “Chaos“ è un assemblaggio ricco, sfaccettato ed intrigante, di straordinaria eleganza e di raro equilibrio. All’esame visivo è di colore rosso rubino carico, con riflessi violacei. All’olfatto rivela una buona intensità e ampiezza, sfilando verso note di mora, prugna e frutta rossa, in armonia con carezzevoli sensazioni balsamiche, di pepe, tabacco, caffè e vaniglia. Il gusto è pieno, caldo e rotondo, di considerevole profondità e di ammirabile raffinatezza, mentre un tannino suadente e sottile dilunga notevolmente la bevuta.
Il “Chaos“ svolge la fermentazione alcolica e la malolattica in vasche d’acciaio inox, dopodiché matura per 12-18 mesi in barrique di rovere e per 6 mesi in bottiglia.
“Il Borgo“ è il capolavoro delle Tenute del Cabreo, un geniale assemblaggio tra Sangiovese, Cabernet Sauvignon e in minima parte Merlot, di rotonda e possente struttura e di rara eleganza. Nel calice è di colore rosso rubino acceso. L’attacco olfattivo si concentra su nobili e potenti sentori di frutti di bosco, prugna e ciliegia, supportati da delineate e sottili sensazioni di spezie dolci, cuoio e sottobosco. Al palato emerge una poderosa gradazione alcolica, abbattuta da un corpo pieno, leggiadro e vellutato, in sintonia con un sorso intenso, armonico e sfaccettato. Si congeda attraverso un tannino morbido e avvolgente, che anticipa una chiusura sapida e interminabile.
La fermentazione avviene in vasi vinari di acciaio inox a temperatura controllata, mentre la macerazione ha una durata di 18 giorni. In seguito, il “Borgo“ matura in carati di rovere francese di primo, secondo e terzo passaggio per 18 mesi. Terminato il processo, il vino viene imbottigliato e riposa per altri 6 mesi in vetro.
Lagrein snello e scorrevole, di colore rosso rubino con sfumature granate. Offre un bouquet delicato di viole, more e ciliegie, accompagnato da sentori erbacei. Al palato ha una bevuta semplice, di medio corpo, dal gusto pieno dove ciliegia e lampone predominano, con leggeri richiami di cacao e liquirizia; possiede una morbida struttura tannica, che porta a un finale di di ottimo equilibrio.
La fermentazione avviene in piccoli contenitori d’acciaio e di cemento, insieme alla fermentazione malolattica. Invece, l’affinamento è in fusti di rovere di varia capacità e parzialmente in vasche di cemento, dove rimane per almeno 6 mesi.
Pinot nero dell’Alto Adige leggero e di gran beva, nel calice è di colore rosso rubino con sfumature granate. Al naso frutti di bosco, ciliegia e prugna. In bocca ha un ingresso morbido ed equilibrato, fruttato con sfumature leggermente floreali si accompagnano ad un fine struttura tannica e ad una piacevole freschezza.
La fermentazione e l’invecchiamento sono in barrique francesi, in grandi botti di rovere e in piccoli contenitori d’acciaio per un totale di almeno 6 mesi.
Biondi Santi è la stella più nitida e luminescente del Brunello di Montalcino e l’etichetta madre che ha reso la denominazione l’eccellenza che è oggi. L’intuizione risale al 1825, quando Clemente Santi iniziò a studiare un clone del Sangiovese, che dava un rosso potente ed aristocratico, sarà poi il nipote Ferruccio, diversi anni dopo, a vinificarlo e a proporlo al pubblico. Ferruccio credeva fermamente nelle enormi potenzialità di invecchiamento del Sangiovese Grosso, in controtendenza con il mercato che c’era in quegli anni, che richiedeva un’uscita il più rapida possibile sul mercato, per testare gli innesti sulle viti americane, visto il precedente attacco della fillossera. Il tempo diede ragione a Clemente e il successo fu solo una conseguenza. Il Brunello di Biondi Santi veste un elegante e profondo rosso rubino intenso, con sfumature granate. All’olfatto è un concentrato di emozioni, ciliegia, ribes, violetta, fragola, prugna e frutti di bosco si fondono con magnifiche fragranze balsamiche, di sottobosco, vaniglia, menta, pepe, liquirizia e tabacco, combinandosi meravigliosamente con il proseguimento dell’invecchiamento. All’assaggio è un Brunello maestoso e di gran classe, di strabiliante equilibrio, profondità e forza, ma con una freschezza indistinguibile, composta non solo da una vivace acidità, ma da tracce saline ed ematiche, in perfetta armonia con un tannino molto fitto, morbido e setoso.
Il Brunello di Montalcino della “Tenuta Greppo“ di Biondi Santi viene vinificato in contenitori di cemento vetrificato, con uso dei lieviti indigeni. Infine, affina per 3 anni in botti di rovere di Slavonia, con leggere variazioni a seconda dell’annata.
Nervi è la cantina più antica del territorio di Gattinara, una zona molto limitata dove il Nebbiolo fa vedere una sfaccettatura differente, mostrandosi in una versione ben più minerale, data dai terreni di origine vulcanica. Il Gattinara di Nervi è un rosso di rara eleganza e mineralità, caratterizzato da un gusto pieno, pulito e puro, che non accetta alcun tipo di compromesso. L’intensità della colorazione granata, fa pensare a un rosso di impressionante ricchezza e austerità, comprovata dai profumi che si concentrano su note di ciliegia, mirtilli, marasca e altri frutti rossi, susseguite da sensazioni terziarie terrose e di sottobosco, più una marcata scia minerale. All’assaggio si distende con un’incredibile personalità e sapidità, liberando una tessitura tannica fitta e consistente, alimentata da una stimolante freschezza, che si riconferma su un finale di meravigliosa persistenza.
Il Gattinara di Nervi matura per 36 mesi in botti di rovere.
Il Granato è uno dei rossi più importanti e rappresentativi del Trentino, simbolo inequivocabile del grandioso lavoro di rinnovamento svolto da Elisabetta Foradori sul Teroldego. Nel bicchiere si presenta di colore rosso rubino luminoso e vivace. Al naso, concentra intensi sentori di frutta a bacca nera, con note di ciliegia e ribes; in secondo piano subentrano fragranze minerali, erbacee e speziate. All’assaggio è potente e austero, ma dotato anche di un’ottima profondità e morbidezza. Un Teroldego dal sorso pieno e avvolgente, contraddistinto da una sapidità decisa, ben integrata con la struttura e la forte carica aromatica. La notevole struttura dona grandi capacità evolutive.
Vino ottenuto da uve provenienti da vigne con oltre 70 anni di età. In vigna si seguono i concetti della biodinamica per preservare la vitalità del suolo e delle piante. Le fermentazioni avvengono in maniera spontanea, mentre la macerazione sulle bucce dura dai 20 ai 30 giorni. In cantina affina per 15 mesi in botti di acacia e 2 mesi in vasche di cemento, prima di essere messo in bottiglia.
Il Villa Gemma è un Montepulciano d’Abruzzo Riserva dallo stile inconfondibile, che negli anni ha saputo entrare nell’elite dei migliori rappresentanti della sua varietà.
I 5 ettari di vigna hanno una altissima densità d’impianto, che permette di ottenere una produzione limitata, di grande concentrazione e qualità.
Si presenta di colore rosso rubino profondo.
Profumi pieni ed esplosivi di frutti rossi, more, prugne e frutti di bosco, ben distinguibili anche spezie dolci e sentori di sottobosco; tutte sfumature che prendono sempre più forza con il passare degli anni.
Al palato, austero e maestoso, dalla grande carica espressiva, mantenendo sempre una certa armonia.
Le straordinarie capacità di invecchiamento del Villa Gemma sono dovute a un periodo di affinamento di svariati anni in barrique di rovere francese nuove e almeno 24 mesi in bottiglia, prima di uscire sul mercato.
Ama porta un Chianti Classico elegante e corposo, di straordinaria scorrevolezza e bevibilità, un rosso acceso nel colore e nel gusto, ricco di profumi di frutti rossi maturi, che volgono su una speziatura di grande finezza. Un Chianti adatto a tantissime portate, abile nel svilupparsi su morbidi ed eleganti aromi di frutta a bacca rossa, intervallati da pregevoli sfumature di legno e spezie, mentre un corretto grado di acidità spinge verso un sapore fresco e giustamente tannico.
La vinificazione viene indotta da lieviti indigeni in vasche d’acciaio, per un periodo di 25 giorni. In seguito, il vino passa in barrique di rovere, dove rimane per 12 mesi. Dopo l’imbottigliamento, serve un ulteriore periodo in bottiglia, prima che il vino possa essere pronto per uscire sul mercato.
Il Nebbiolo La Spinetta è un rosso vellutato ed elegante del comune di Neive, in piena zona Barbaresco ed è stato ideato pensando a una concezione il più morbida e moderna possibile. All’esame visivo si presenta con un vivace colore rosso rubino con riflessi granati. Ampio e pimpante il profilo olfattivo tra note di frutti di bosco, prugna, violetta e rosa canina, in assortimento con leggere sensazioni tabacco, liquirizia e legno. Denso e corposo il sorso, attraversato da una fresca acidità e da tannini sottili, che concludono una bevuta lunga e lievemente sapida.
La fermentazione alcolica e la macerazione avvengono in vasche d’acciaio a temperatura controllata. In seguito, il vino svolge inizialmente la fermentazione malolattica in botti di rovere francese, di secondo e terzo passaggio, per poi sostare per 12 mesi negli stessi contenitori. Serve un ulteriore periodo di circa 6 mesi in bottiglia, per rendere il vino pronto per essere messo in commercio.
Lagrein altoatesino di colore rosso rubino intenso. Bouquet con buone note di frutti di bosco, tra cui si nota la mora. Al palato fa della freschezza il suo punto di forza, con ottima sapidità e acidità, chiude con una trama tannica ricca e fitta.
La fermentazione e la macerazione durano dieci giorni, durante i quali si effettuano rimontaggi e follature giornaliere. La fermentazione malolattica viene svolta in acciaio. Successivamente affina per 12 mesi in botti grandi e barriques. Segue a questo periodo l’assemblaggio in acciaio dove rimane per 2/3 mesi e ulteriori 6 mesi quando viene travasato in bottiglia.
Amarone dal profilo corposo e intenso, sorretto da un’ottima acidità e da una fine trama tannica. Se al colore regala un rosso granato intenso, simbolo del lungo invecchiamento in legno; all’olfatto mostra intense note di ciliegia sotto spirito e prugne, accompagnate da sensazioni di vaniglia, cioccolato, chiodi di garofano, cuoio, tabacco e caffè. Invece, al palato è caldo e avvolgente, indirizzato verso un sorso potente e armonico, di buona persistenza.
Le uve vengono raccolte verso la seconda decade di ottobre dopo un breve appassimento sulla pianta, che prosegue in fruttaio, in cassette a temperatura e umidità controllate per circa 4 mesi. Successivamente avvengono la pigiatura e la diraspatura. Una lenta fermentazione alcolica in piccoli tini di acciaio, con lunga macerazione delle bucce, per consentire la massima estrazione aromatica e polifenolica. Al termine si ha la fermentazione malolattica, dove il vino affina per almeno 24 mesi in botti di rovere francese. Una volta imbottigliato, il vino matura per almeno 6 mesi prima di essere messo in commercio.
Un classico Montepulciano d’Abruzzo da tutti i giorni, che mostra fin da subito una ampia gamma di frutti rossi e violetta. Il colore è rosso rubino con sfumature violacee. Al naso è carico ed esuberante con potenti note di ciliegia , more, lamponi e violetta, con richiami di sottobosco. All’assaggio è fresco e immediato, di agile beva, accompagnata da una piacevole acidità e da tannini sottili; chiude in un finale ricco e succoso. Per chi vuole gustare il frutto e la gioiosità del Montepulciano d’Abruzzo.
Il Chianti Classico di San Giusto a Rentennano è un’interpretazione schietta e tradizionale della sua denominazione, un’eccellenza dove spicca una beva fresca, succosa e dinamica. All’occhio si presenta con un colore rosso rubino intenso, esaltato da tenui riflessi violacei. Il profilo olfattivo è carico di sentori di frutti rossi, tra cui forti note di marasca, ciliegia e ribes rosso, più velate, ma ben percepibili le sensazioni speziate e balsamiche. All’assaggio si pone con meravigliosa leggiadria e delicatezza, invitandoci piacevolmente ad un finale lungo, succoso e incredibilmente fresco.
Il Chianti Classico San Giusto a Rentennano viene prodotto seguendo i dettami dell’agricoltura biologica. Il Chianti Classico di San Giusto a Rentennano svolge la fermentazione malolattica e affina in botti e tonneaux di rovere da 500 Lt, per circa 10-12 mesi. In seguito, il vino viene travasato in bottiglia dove riposa per 6 mesi, prima di uscire sul mercato.
La Barbera d’Alba del cru “Gallina“ è una nobile e ricca espressione di questa varietà, che nasce nel territorio di Neive, nel cuore del Barbaresco. La Spinetta interpreta la Barbera nella maniera più armonica ed elegante possibile, contenendo l’esuberanza e i toni di una varietà, che fino agli anni 80 non era considerata adatta al lungo invecchiamento. Nel calice appare di colore rosso rubino intenso e consistente. Variegato il bouquet orchestrato da fragranze di more, mirtilli, ciliegia e fiori rossi, con il supporto di note legnose, balsamiche e di spezie dolci. Al palato è una Barbera strutturata, complessa e di grande carattere, governata fondamentalmente da una elegante e spiccata morbidezza, che lascia emergere anche tannini setosi e ben levigati.
La fermentazione alcolica e la macerazione avvengono in vasche d’acciaio a temperatura controllata. In seguito, il vino svolge inizialmente la fermentazione malolattica in botti di rovere francese, di secondo e terzo passaggio, per poi sostare per 18 mesi negli stessi contenitori. Serve un ulteriore periodo di circa 12 mesi in bottiglia, per rendere il vino pronto per essere messo in commercio.
La filosofia della famiglia Vacca nell’ambito della vinificazione, racconta una visione moderna e garbata dei rossi delle Langhe. Il loro “Langhe Nebbiolo“ è una versione fruttata, secca e semplice della varietà, un sorso di importante corpo e struttura, attraversato da una gradazione alcolica decisa, mascherata da un grado di acidità armonico e gradevole. Il bouquet olfattivo procede sulle classiche note di ciliegia e frutta rossa, integrate a ben percepibili sensazioni speziate, legnose e balsamiche. Al palato, il sottile equilibrio creatosi tra le parti, regala un Nebbiolo dalla beva agile e compulsiva, in cui una nitida presenza tannica asciuga il palato e lo prepara ad un nuovo sorso.
Il Nebbiolo di Cantina del Pino fermenta per circa 7 giorni in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata, dopodiché negli stessi contenitori viene svolta la fermentazione malolattica. Al termine, riposa per 9 mesi in serbatoi d’acciaio inox.
Il Lambrusco IGT Emilia di Oinoe è un rosso frizzante rotondo, fresco e vinoso, dotato di toni morbidi ed avvolgenti, circoscritti ai sentori di ciliegia nera e violetta. All’assaggio è un Lambrusco equilibrato e gioviale, mosso da una bella acidità e da una leggera tessitura tannica, che porta ad una conclusione lievemente minerale.
La vinificazione avviene tramite Metodo Charmat. Durante il processo produttivo non viene svolta la fermentazione malolattica e la macerazione avviene in maniera statica a freddo.
Il “Campè“ La Spinetta è un Barolo possente e di grande eleganza, figlio dell’omonimo vigneto, nel piccolo comune di Grinzane Cavour. Alla vista si mostra con un colore rosso granato piuttosto scuro e profondo, segnale indiscutibile di ottima struttura e di eccelsa ricchezza aromatica. Il Barolo “Campè“ offre un ventaglio olfattivo molto ricco e stratificato, proponendo profumi di frutta a bacca rossa e nera, in associazione con sensazioni balsamiche, di terra, spezie dolci e macchia mediterranea. All’assaggio affianca a un sorso maestoso e pieno, un’incredibile intensità, che si sviluppa e si espande immancabilmente con l’ossigenazione. La conclusione è armonica ed elegante, ispirata da una bella freschezza e da un buon grip tannico, che migliora efficacemente la persistenza.
La macerazione e la fermentazione alcolica avvengono in vasche a temperatura controllata, per un periodo medio di 14-15 giorni. In seguito, viene effettuata la fermentazione malolattica in botti di rovere francese, di cui il 20% nuove e le restanti di secondo passaggio e un conseguente affinamento dicirca 24 mesi. Completa il processo produttivo un affinamento di 12 mesi in bottiglia.
Amarone Riserva molto robusto e potente, proveniente dal vigneto “Monte Olmi“ posto a Pedemonte di Valpolicella, una cru di poco più di 2 ettari su terrazzamenti con forti pendenze. Nel calice si presenta con un invitante manto rosso rubino intenso e profondo. All’apertura, dopo una lunga ossigenazione, sorge un bouquet profondo e complesso, che comprende note di ciliegia, lampone, ribes, impreziosite da decise note speziate e di legno. Al gusto sfodera un sorso poderoso e robusto, mitigato da una buona acidità e da una grande forza aromatica. Un Amarone molto longevo, senza mezze misure, che termina in finale ricco e lunghissimo.
Le uve vengono lasciate appassire in fruttaio per circa 4 mesi, a umidità controllata. Successivamente avviene tutta la prima parte di vinificazione tra pigiatura, macerazione e fermentazione alcolica, che prende in totale dai 40 ai 60 giorni, a temperatura stabile. Al termine, parte un lungo periodo di affinamento della durata di 48 mesi in botti di rovere di Slavonia. Servono ulteriori 6 mesi prima che il vino sia pronto per essere commercializzato.
Il “Korem“ di Argiolas è un rosso strutturato e potente, frutto di un interessante assemblaggio tra vitigni autoctoni, dove il Bovale Sardo predomina e fa scoprire al consumatore un’altra varietà e un altro pezzo di storia della Sardegna. Nel bicchiere si distingue per un colore rosso rubino carico e profondo, di ottima consistenza. Intenso e ricco il naso muovendosi tra note di frutta rossa, more e fiori appassiti, ben presenti anche le sensazioni speziate e legnose, dovute all’affinamento. All’assaggio, la struttura e l’elevata gradazione alcolica, sono contenute da una pregevole morbidezza e da una decisa trama tannica, costituendo un sorso rotondo e armonico. Termina in un finale fruttato.
Le uve, dopo la raccolta, macerano per un periodo di circa 10-12 giorni, svolgendo la fermentazione malolattica in vasi vinari di cemento vetrificato. Segue poi una prima fase dell’affinamento per un periodo di 12 mesi in barrique, mentre la seconda fase avviene in bottiglia per 6 mesi.
L’Amarone Riserva “Sergio Zenato“ è il frutto delle migliori uve delle vigne più vecchie, situate nel comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella. La particolarità di questo rosso sta proprio nella sua ineguagliabile eleganza, nonostante sia un Amarone di grande struttura e potenza. Nel bicchiere si presenta di color rosso rubino intenso, con sfumature granate. All’olfatto emette intensi profumi di frutti di bosco in confettura, amarena sotto spirito, una grande varietà di spezie e di erbe aromatiche, ma è in bocca dove ostenta la sua personalità affascinante, sottoponendo il consumatore a un sorso pieno, poderoso e caldo, con una fitta e morbida trama tannica e un finale deciso e lunghissimo. Può essere degustato anche oltre i 20 anni dall’imbottigliamento.
Dopo la vendemmia, le uve vengono lasciate appassire in fruttai per 3-4 mesi. In seguito avvengono pigiatura, fermentazione alcolica, e macerazione sulle bucce per 15-20 giorni. L’affinamento del vino viene svolto in botti di rovere, per un periodo di almeno 48 mesi. L’Amarone Riserva Sergio Zenato è pronto per il consumo, solo dopo un ulteriore anno in bottiglia.
Il Primitivo Es è uno dei rossi più rinomati e premiati d’Italia, per merito di un perfetto connubio tra tradizione e innovazione, ha saputo in pochi anni imporsi sul mercato nazionale e internazionale. Al calice si veste di un elegante rosso rubino profondo e impenetrabile. Mostra un quadro olfattivo di straordinaria ampiezza e complessità, dove spiccano frutti rossi, more, prugne, erbe aromatiche e spezie dolci. Fin dal primo sorso si nota la sua impressionante personalità, frutto di un terroir che dona tanta intensità e una imprevedibile freschezza. Al palato è morbido e concentrato, dotato di grande struttura e tenore alcolico, ma ben bilanciato da tannini nobili ed evoluti. Chiude con un finale interminabile di spezie dolci, con sottofondo di macchia mediterranea.
Le uve vengono raccolte dopo un breve appassimento direttamente in vigna. Fermenta in vasche di acciaio per 3-4 settimane e macera per 4 settimane sulle bucce. Affina per 9 mesi in piccole botti di rovere di primo e secondo passaggio e per almeno ulteriori 9 mesi in bottiglia.
Il Primitivo Es è uno dei rossi più rinomati e premiati d’Italia, per merito di un perfetto connubio tra tradizione e innovazione, ha saputo in pochi anni imporsi sul mercato nazionale e internazionale. Al calice si veste di un elegante rosso rubino profondo e impenetrabile. Mostra un quadro olfattivo di straordinaria ampiezza e complessità, dove spiccano frutti rossi, more, prugne, erbe aromatiche e spezie dolci. Fin dal primo sorso si nota la sua impressionante personalità, frutto di un terroir che dona tanta intensità e una imprevedibile freschezza. Al palato è morbido e concentrato, dotato di grande struttura e tenore alcolico, ma ben bilanciato da tannini nobili ed evoluti. Chiude con un finale interminabile di spezie dolci, con sottofondo di macchia mediterranea.
Le uve vengono raccolte dopo un breve appassimento direttamente in vigna. Fermenta in vasche di acciaio per 3-4 settimane e macera per 4 settimane sulle bucce. Affina per 9 mesi in piccole botti di rovere di primo e secondo passaggio e per almeno ulteriori 9 mesi in bottiglia.
Il Lagrein si presenta con un colore rosso rubino profondo ed intenso che in alcune annate tocca note violacee. Ha un bouquet molto intenso e ampio, spaziando dai frutti rossi, alle violette, fino alle note speziate di cacao. Al palato è ricco e aromatico, ha una personalità forte e decisa, con tannini massicci e vellutati e una nota finale lunga ed avvolgente. Può essere bevuto giovane, ma un periodo più lungo di affinamento in bottiglia lo rende più morbido e rotondo.
Durante la vinificazione, per evitare l’eccessiva estrazione di tannini, non vengono effettuati troppi rimontaggi e follature. A fermentazione ultimata il vino viene travasato in tonneau dove avviene la fermentazione malolattica e la maturazione per 10-12 mesi. Infine, segue un affinamento in bottiglia di qualche mese.
Il Montiano nasce a Montefiascone, ad un’altitudine di 300 metri sul livello del mare, su suoli di origine vulcanica. Considerato a tutti gli effetti, uno dei gioielli più splendenti della regione Lazio, il Montiano è un vino che eccelle in eleganza e finezza, regalando alla clientela un vino completo sotto tutti i punti di vista. Al calice mostra un colore rosso rubino profondo. Al naso è diretto con note di frutta rossa, spezie dolci e sensazioni di vaniglia. Al palato colpisce per l’eleganza e un tannino delicato, che porta a una beva aggraziata e invitante. L’ingresso al palato è morbido e rotondo, con tanta marasca e frutti rossi. Un Merlot nobile alla portata di molti.
Svolge la fermentazione malolattica in barrique di Allier e Never di primo passaggio per circa 12 mesi.
Nebbiolo di pregevole fattura proveniente dai vigneti di Pajè e Pira, il primo nel cuore del territorio del Barbaresco e il secondo in quello del Barolo, l’unione di questi due vigneti crea un rosso di rara eleganza ed eccelsa armonia. Prodotto artigianalmente e in piccole quantità è un Nebbiolo dal bouquet ricco e variegato, contraddistinto da profumi di ciliegia e altri piccoli frutti rossi, rosa canina, viola appassita, spezie, cuoio e sensazioni balsamiche. L’entrata al palato è calda, ricca e austera, sostenuta da una solida e ben levigata trama tannica, in collaborazione con un’acidità piuttosto elevata, che induce la bevuta verso un finale pulito e persistente.
La fermentazione avviene esclusivamente in tini di legno, grazie ad un pied de cuve di lieviti Indigeni che si protrae per una decina di giorni. Viene poi applicata l’antica tecnica di macerazione della steccatura a cappello sommerso, che si protrae per almeno 2 mesi. Infine, il vino matura in botte di rovere neutro per circa 60 mesi.
Il Rosso Costa d’Amalfi di Marisa Cuomo è un blend tra Piedirosso e Aglianico di fantastica freschezza e bevibilità, ideato per esprimere il carattere cordiale e mediterraneo della Costiera Amalfitana, tramite la rappresentazione di un frutto pieno, consistente e succoso. Nel calice si manifesta in un colore rosso rubino intenso e luminoso. Il corredo olfattivo è semplice e di grande impatto, ciliegia, marasca e leggeri accenni pepati, aprono ad un gusto equilibrato, carnoso, sapido e di buon corpo.
Il Rosso Costa d’Amalfi viene prodotto su terrazzamenti costieri, ad altezze comprese tra i 100 e i 250 metri, con esposizione rivolta a sud. La vinificazione e la maturazione avvengono in contenitori d’acciaio inox.
Lo Chateau Musar è il fiore all’occhiello dell’omonima cantina situata a Ghazir in Libano, nella valle della Bekaa. Lo Chateau Musar è un rosso elegante e dal carattere straripante, che si ispira al Bordeaux, utilizzando metodi di lavorazione artigianali e biologici. Nel bicchiere appare di colore rosso granato intenso. Al naso è molto ricco e potente, richiamando fragranze di ciliegia, prugna e susina, assieme a profonde e stratificate sensazioni di spezie orientali, spezie dolci, tabacco, cuoio e liquirizia. Ingresso al palato poderoso ed energico, allargandosi in una fine e vasta gamma aromatica, assistita da una entusiasmante freschezza e da tannini morbidi e setosi. Una bevuta memorabile, di estrema armonia e profondità, in grado di evolvere magnificamente negli anni. L’annata 2010 ha dato vita a un vino elegante e complesso, dominato da un sorso fresco, erbaceo e persistente.
Lo Chateau Musar Red subisce una lunga fermentazione in tini di cemento, trascorsi 6 mesi dalla vendemmia, il vino viene travasato in botti francesi della foresta di Nevers, dove rimane per almeno 12 mesi. Segue in un primo momento, un periodo di 12 mesi in vasche di cemento e poi un ulteriore periodo di 4 anni in bottiglia.
Le cuvée che hanno reso celebre la Domaine Régnard del Baron Patrick de Ladoucette a livello internazionale sono indiscutibilmente le diverse varianti di Chablis, ma anche i Pinot Noir esprimono i classici tratti distintivi della famosa Maison di Beaune. Il “Bourgogne Retour Des Flandres Vieilles Vignes“ è un giovane ed equilibrato Pinot Noir della Borgogna posto su toni morbidi e su un frutto carico e succoso, lamponi, ciliegie ed una scattante acidità solleticano il palato, richiamando ad un gusto classico, fresco ed immediato. Il ventaglio olfattivo, per quanto sia limitato a poche sensazioni, presenta intensi profumi di ciliegia e frutti rossi, in armonia con timidi richiami di vaniglia e boisé. Leggero, equilibrato e mediamente corposo all’assaggio, tra una sottile presenza tannica e una rinfrescante ed elevata acidità. Lievemente speziato e minerale il finale.
La vinificazione avviene in vasche d’acciaio inox, dopodiché affina per alcuni mesi in botti di rovere francese e per qualche mese in bottiglia.
In Borgogna, nella parte più meridionale della Cote d’Or, precisamente nella Cote de Beaune hanno sempre suscitato maggior interesse gli Chardonnay, ma certi Pinot Noir non hanno nulla da invidiare alla più blasonata Cote de Nuits. Uno di questi è il Pinot Noir di Aloxe-Corton, un villaggio posto tra la Cote de Nuits e la Cote des Beaune, dove si trova il magnifico vigneto Grand Cru di Corton, luogo dove il Pinot Noir è pieno, intenso, ricco di aromi varietali e di una bella e rinfrescante mineralità. Al calice è di un rosso granato scuro e compatto, l’olfatto sboccia su potenti ed articolate note di piccoli frutti rossi, spezie dolci ed erbe aromatiche, ma dà il meglio di sé solo dopo qualche anno di invecchiamento. In bocca, un’acidità risoluta e vibrante attraversa un gusto rotondo e pieno, regolato da una sottile ed avvolgente trama tannica.
Le vigne hanno un’età superiore agli 80 anni e crescono su suoli ricchi di argilla e calcaree, che danno al vino profondità e struttura. Dopo la vendemmia manuale, le uve vengono macerate a freddo per 4 o 5 giorni. Al termine, il mosto viene fatto fermentare spontaneamente e messo in barrique, per il 25% nuove, per un periodo di 12 mesi circa.
Bordeaux morbido, moderno e gioviale, dalla beva agile e semplice. Al naso esprime sentori di violetta, peonia e piccoli frutti rossi, guarnito da delicati richiami di liquirizia e tabacco. All’assaggio è succoso, complesso e di grande freschezza, avvolto da tannini setosi e carezzevoli.
La vinificazione avviene sia in legno (al 70%) che in acciaio inox (al 30%) a temperatura controllata. In seguito, si effettuano la fermentazione malolattica e un affinamento in barrique di 12 mesi.
In Borgogna, nella parte più meridionale della Cote d’Or, precisamente nella Cote de Beaune hanno sempre suscitato maggior interesse gli Chardonnay, ma certi Pinot Noir non hanno nulla da invidiare alla più blasonata Cote de Nuits. Nella sua versione più semplice e immediata, il “Bourgogne Rouge“, Bernard mette in mostra un Pinot Noir dal frutto vivace e succoso, contraddistinto da una verticalità e da una freschezza gustosa e seducente. Nel calice veste una colorazione di un viola intenso, ornato da riflessi rubino. Al naso è schietto e lineare, andando su sentori di fragole, ciliegie e mirtilli e su richiami minerali. Il sorso è mosso da una vibrante mineralità e da un’invitante acidità, attraverso note di ciliegia e frutti rossi, concludendo su una chiusura lievemente terrosa.
Il “Bourgogne Rouge“ di Bernard Dubois proviene da vigne di oltre 60 anni di età, dal villaggio di Chorey-les-Beaune, appena sotto Clos Margot, da terreni calcareo-argillosi. In fermentazione vengono utilizzati esclusivamente lieviti indigeni e la maturazione viene effettuata per diversi mesi in botti di rovere. I vini di Bernard Dubois non svolgono alcuna filtrazione.
Il “Tignanello“ è un must dell’enologia italiana ed internazionale, un Supertuscan del cuore del Chianti Classico aristocratico e leggendario, nato negli anni settanta dalla visione avanguardista di Giacomo Tachis, l’enologo più influente in quegli anni e creatore di eccellenze enologiche quali il Sassicaia e il Solaia. Il progetto passerà poi a Renzo Cotarella che seguì accuratamente le direttive rilasciategli da Tachis, vinificando separatamente le uve e adottando tecniche innovative, come il posizionamento di pietre bianche di alberese frantumate sotto ai filari per favorire, tramite il riflesso del sole, una miglior maturazione delle uve. Il “Tignanello“ non settò solamente un nuovo standard qualitativo in Italia, dovuto alle nuove metodologie utilizzate, ma cambiò la concezione fino a quel momento avuta del Sangiovese, affinandolo per la prima volta in barrique e assemblandolo assieme a uve internazionali. Elegante ed espressivo sin dal colore, il “Tignanello“ appare con un aggraziato rosso rubino particolarmente intenso e vispo. Al naso espone un’infinità di profumi, dalle piene e raffinate note di ciliegia, prugna, mora e frutti rossi, alle magnifiche sensazioni di legno, tabacco, vaniglia e spezie dolci, fino a portentosi richiami balsamici, di menta ed erbe aromatiche. All’assaggio è superlativo, un rosso di affascinante personalità e classe, che avanza progredendo costantemente verso una strepitosa, vellutata ed ampissima gamma aromatica, rafforzata da una morbida e finissima tessitura tannica. Le sue eccellenti doti di invecchiamento non lo pongono che tra l’élite dei rossi italiani.
Dopo una pressatura soffice delle uve, il “Tignanello“ fermenta in serbatoi tronco-conici di acciaio, per poi svolgere la fermentazione malolattica in barrique. Il processo di invecchiamento procede in fusti di rovere francese e ungherese, in parte nuovi e in parte di secondo passaggio, per un periodo complessivo di circa 14-16 mesi. Dopo un primo affinamento in lotti separati, questi vengono assemblati per completare l’evoluzione in legno. Servono ulteriori 12 mesi in bottiglia, prima che il vino possa essere pronto per uscire sul mercato.
Castello di Romitorio è un esempio da prendere in considerazione, quando si vuole dare un’identità marcata ad una tipologia di vini con tradizione plurisecolare come quelli di Montalcino, Sandro Chia, noto artista transavanguardista, acquisì la fortezza nel 1984 e comprese in breve tempo l’importanza di differenziarsi avvalendosi delle proprie opere artistiche per contraddistinguere le proprie etichette. Sarà il figlio Filippo a rinnovarne lo stile, giocando su un’eleganza e una personalità immediatamente riconoscibili. Il Brunello di Montalcino è il simbolo della cantina, uno squisito Sangiovese caldo, morbido e generoso, una marmellata di frutti di bosco, prugna e ciliegia, di infinita persistenza. Al naso si avvertono vigorose note di prugna, lampone e ciliegia sotto spirito, impreziosite da stuzzicanti sfumature terrose, di boisé, sottobosco, cuoio, chiodi di garofano e salvia. All’assaggio è un Brunello ricco, rotondo, voluminoso e sostanzioso, levigato da un tannino sottile e deciso. Sbalorditivo per bevibilità e persistenza. Il disegno in etichetta raffigura un centauro all’interno di una stanza piena di oggetti e forme, immagine che rappresenta il paradosso e la dualità tra l’uomo e la natura, trasposto nella trasformazione alimentare, la natura è il caos, mentre l’uomo cerca di darle un ordine razionale, trovando nel “centauro“ il risultato effettivo.
La vinificazione avviene in vasche d’acciaio inox, con annessa macerazione per una durata massima di 20 giorni. Successivamente svolge la fermentazione malolattica. Al termine, affina per 24 mesi in botti di rovere e per 12 mesi in bottiglia, prima di uscire sul mercato.
Il Montevetrano è uno straordinario taglio bordolese campano, con una piccola percentuale di Aglianico. Nel bicchiere si presenta in una veste di colore rosso rubino scuro e brillante. Il quadro olfattivo è complesso e ricco mostrando sentori di frutti di bosco, a cui seguono ritorni speziati di liquirizia, cannella e cardamomo. Al palato è rotondo e strutturato, di buona acidità e sapidità, con tannini morbidi a completare un rosso di pregevole eleganza e raffinatezza. Il “Montevetrano“ è un assoluto capolavoro, un rosso campano pluripremiato, con incredibili capacità di invecchiamento.
Affina per circa 12 mesi in botti di rovere da 225 litri, successivamente riposa in bottiglia per 6 mesi prima di essere messo in commercio.
Il “Tignanello“ è un must dell’enologia italiana ed internazionale, un Supertuscan del cuore del Chianti Classico aristocratico e leggendario, nato negli anni settanta dalla visione avanguardista di Giacomo Tachis, l’enologo più influente in quegli anni e creatore di eccellenze enologiche quali il Sassicaia e il Solaia. Il progetto passerà poi a Renzo Cotarella che seguì accuratamente le direttive rilasciategli da Tachis, vinificando separatamente le uve e adottando tecniche innovative, come il posizionamento di pietre bianche di alberese frantumate sotto ai filari per favorire, tramite il riflesso del sole, una miglior maturazione delle uve. Il “Tignanello“ non settò solamente un nuovo standard qualitativo in Italia, dovuto alle nuove metodologie utilizzate, ma cambiò la concezione fino a quel momento avuta del Sangiovese, affinandolo per la prima volta in barrique e assemblandolo assieme a uve internazionali. Elegante ed espressivo sin dal colore, il “Tignanello“ appare con un aggraziato rosso rubino particolarmente intenso e vispo. Al naso espone un’infinità di profumi, dalle piene e raffinate note di ciliegia, prugna, mora e frutti rossi, alle magnifiche sensazioni di legno, tabacco, vaniglia e spezie dolci, fino a portentosi richiami balsamici, di menta ed erbe aromatiche. All’assaggio è superlativo, un rosso di affascinante personalità e classe, che avanza progredendo costantemente verso una strepitosa, vellutata ed ampissima gamma aromatica, rafforzata da una morbida e finissima tessitura tannica. Le sue eccellenti doti di invecchiamento non lo pongono che tra l’élite dei rossi italiani.
Dopo una pressatura soffice delle uve, il “Tignanello“ fermenta in serbatoi tronco-conici di acciaio, per poi svolgere la fermentazione malolattica in barrique. Il processo di invecchiamento procede in fusti di rovere francese e ungherese, in parte nuovi e in parte di secondo passaggio, per un periodo complessivo di circa 14-16 mesi. Dopo un primo affinamento in lotti separati, questi vengono assemblati per completare l’evoluzione in legno. Servono ulteriori 12 mesi in bottiglia, prima che il vino possa essere pronto per uscire sul mercato.
La “Minetta“ è una Barbera del Monferrato, dallo stile versatile e moderno, che spinge su una beva piuttosto agile e fresca. All’esame visivo si mostra di colore rosso rubino intenso, con lievi riflessi violacei. All’olfatto rilascia intense note di frutti di bosco, pepe nero e liquirizia, adornate da delicati accenni balsamici. Al gusto è rotondo, fresco, fruttato e di buon corpo, ben bilanciato da un’ ottimo rapporto tra acidità e tannini.
L’affinamento di questo vino si divide in due parti. Nella prima parte viene messo per 3 mesi in barrique, per poi concludere con la seconda parte dell’affinamento, dove il vino viene messo per la stessa durata in acciaio.
Amarone dal profilo corposo e intenso, sorretto da un’ottima acidità e da una fine trama tannica. Se al colore regala un rosso granato intenso, simbolo del lungo invecchiamento in legno; all’olfatto mostra intense note di ciliegia sotto spirito e prugne, accompagnate da sensazioni di vaniglia, cioccolato, chiodi di garofano, cuoio, tabacco e caffè. Invece, al palato è caldo e avvolgente, indirizzato verso un sorso potente e armonico, di buona persistenza.
Le uve vengono raccolte verso la seconda decade di ottobre dopo un breve appassimento sulla pianta, che prosegue in fruttaio, in cassette a temperatura e umidità controllate per circa 4 mesi. Successivamente avvengono la pigiatura e la diraspatura. Una lenta fermentazione alcolica in piccoli tini di acciaio, con lunga macerazione delle bucce, per consentire la massima estrazione aromatica e polifenolica. Al termine si ha la fermentazione malolattica, dove il vino affina per almeno 24 mesi in botti di rovere francese. Una volta imbottigliato, il vino matura per almeno 6 mesi prima di essere messo in commercio.
L’Eleuteria di Tenuta del Travale è un Nerello Mascalese in purezza dallo stile impareggiabile, in una versione insolita e innovativa, di straordinaria qualità. Alla vista si mostra in una veste color rosso granato, si apre con un bouquet floreale ricercato, volgendo verso aromi speziati di tabacco e cacao e discreti aromi fruttati. Stupisce per una forte personalità e per una trama tannica elegante e raffinata, concludendo con un finale sapido e molto persistente.
La fermentazione avviene in maniera spontanea senza l’aggiunta di lieviti selezionati e il vino non è filtrato. L’ affinamento dura circa 18 mesi in botti di rovere di Allier e tonneau di castagno, successivamente passa in acciaio per 4 mesi, segue il riposo di almeno 10 mesi in bottiglia prima della messa in commercio.
Il Pinot Nero Schweizer si presenta con un rosso rubino che varia da tenue a intenso a seconda dell’annata. Al naso impressiona con aromi ricchi e stratificati di frutti di bosco e ciliegie, note speziate di pepe e cuoio. In bocca entusiasma per i suoi tannini avvolgenti e una grande eleganza e finezza, per la sua struttura armoniosa che lo rende molto longevo.
Il Pinot Nero Schweizer dopo aver svolto la fermentazione alcolica in acciaio, passa alla barrique nelle quali avviene la fermentazione malolattica e successivamente la maturazione per un periodo di 12 mesi. In seguito all’imbottigliamento il vino affina per circa 12 mesi in bottiglia.
Un Ripasso di altissimo pregio di una piccolissima realtà artigianale, posta nella località di Marenga. Fin dal colore rosso rubino intenso e profondo, si può riscontrare la sua incredibile concentrazione e consistenza. Al naso mostra un profilo olfattivo particolarmente profondo e variegato, toccando sia intensi sentori floreali e di frutti di bosco in confettura, che sentori terziari e speziati. In bocca è davvero un Ripasso unico e inimitabile, portando un sorso potente, corposo e avvolgente, che impressiona con una suggestiva sapidità e un’elegante trama tannica. Una rarità da non lasciarsi scappare, per la bassissima produzione annuale.
Le vigne sono poste a un dislivello importante tra i 220 e i 430 metri di altitudine, su terreni calcarei. I grappoli, una volta raccolti, vengono fatti appassire in plateaux all’aria aperta per 25-30 giorni, per poi venire pigiati con delicatezza. Così, Il mosto ottenuto viene fatto fermentare spontaneamente in botti di rovere, grazie alla presenza dei lieviti indigeni, mentre la rifermentazione avviene sulle vinacce dell’Amarone. Infine, il vino matura per circa 30 mesi in tonneau di rovere.
Sulle affascinanti e ventose colline di Bolgheri si sono stanziati negli anni tanti imprenditori e viticoltori che hanno fatto la storia del vino a livello nazionale ed internazionale, ma chi per primo e più di tutti ha saputo esaltare questa incantevole e limitata porzione di terra è stato il marchese Mario Incisa della Rocchetta. Mario ha notato negli anni 40′, la profonda affinità che legava il territorio di Bolgheri, con quello bordolese di Graves e decise di piantare su questi suoli sassosi e ghiaiosi, vigne di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc. La sua intuizione unita al magnifico lavoro intrapreso dal geniale enologo Giacomo Tachis ha portato all’uscita della prima annata di “Sassicaia“ nel 1968, successivamente con il passaggio della proprietà al figlio Nicolò, l’azienda crebbe ulteriormente diventando la stella indiscussa di Bolgheri e il portabandiera del vino italiano nel mondo. Il “Sassicaia“ nel calice si manifesta con un rosso rubino intenso e brillante, in una veste elegante e disinvolta. Durante l’analisi olfattiva si avvertono vigorose, coinvolgenti e raffinate note di frutti di bosco, prugna, ciliegia, violetta, lavanda e menta, stuzzicate da garbati e sorprendenti richiami di sottobosco, tabacco, quercia, liquirizia e cacao. Il sorso del “Sassicaia“ è quello di un Bolgheri corposo, concentrato ed incredibilmente armonico supportato da un frutto carnoso e possente e da una sottile e setosa trama tannica, mentre una caratteristica e carezzevole nota balsamica conclude l’esperienza gustativa.
Dopo un’attenta selezione delle uve, viene prima svolta spontaneamente la fermentazione alcolica a temperatura controllata e successivamente quella malolattica. Dopodiché, il 45% matura in barrique di rovere nuove, un altro 45% in barrique di primo passaggio e un 10% di secondo passaggio. Dopo circa 24 mesi di invecchiamento, con leggere variazioni a seconda dell’annata, si ha l’assemblaggio in vasche d’acciaio inox e l’imbottigliamento. Dopo qualche mese di riposo nelle cantine, il “Sassicaia“ viene commercializzato.
Primitivo di Manduria di colore di rosso rubino intenso. All’olfatto esprime note di frutti rossi, ciliegia e rabarbaro, evolvendosi in un secondo momento verso sensazioni di caramello e datteri, data dalla surmaturazione delle uve. All’assaggio si riscontra una grande struttura e rotondità, accompagnata da una certa consistenza e densità. Il sorso è caldo e avvolgente, arricchito da tannini morbidi, che accompagnano la bevuta ad un finale dolcemente speziato.
Il vino affina per 6 mesi in barrique di rovere francese e poi in bottiglia per almeno 3 mesi.
Bruno Giacosa è da decenni una delle realtà più importanti del Piemonte, garanzia di assoluta qualità, grazie a un metodo di lavorazione fortemente legato alla tradizione. Questo Nebbiolo, nonostante sia un vino base è un rosso di inconfondibile solidità e finezza, con una colorazione rosso rubino, associata a sfumature granate. Invece, all’olfatto intervalla decise note di ciliegia, frutti rossi e fiori secchi, con richiami di spezie dolci e note balsamiche. Nebbiolo che all’ingresso al palato è alcolico e potente, per poi passare verso un gusto pieno e tannico, ma efficacemente equilibrato da una freschezza incessante.
Il vino svolge la fermentazione alcolica in vasche d’acciaio, per poi continuare l’affinamento in grandi botti di rovere per 12 mesi. Un ulteriore sosta di 5 mesi in vetro precede la messa in commercio.
Una vetta di incontestabile valore del Nebbiolo e del Barolo è l’Arione di Giacomo Conterno, un’interpretazione magistrale, figlia della zona più a sud del comune di Serralunga d’Alba. Il Nebbiolo d’Alba della Vigna Arione è un’espressione più semplice rispetto al Barolo, ma non per questo meno curato o privo di carattere aristocratico e sfaccettato di Giacomo Conterno. Le lunghe macerazioni e i tre anni di affinamento in legno confermano le sue eccellenti capacità di invecchiamento, ma lo aprono ad un gusto fermo su un frutto succoso, caldo, dotato di strabordante forza e finezza gustativa. Nel calice veste una colorazione di un rosso rubino più limpido e trasparente. Lo spettro olfattivo inizialmente sulla rosa e la violetta, tende ad esprimersi su potenti note di frutti rossi e a bacca nera, in collaborazione con seducenti sensazioni speziate. All’assaggio, una favolosa morbidezza ed una decisa nota alcolica esaltano un frutto gustoso ed intrigante, asciugato da una profonda e setosa trama tannica. Strabiliante il potenziale evolutivo.
La vinificazione viene svolta in tini di legno a temperatura controllata, dopo tre settimane di macerazione sulle bucce, matura per 36 mesi in botti grandi.
La cantina “Centorame“ di Lamberto Vannucci, è una realtà familiare del comune di Atri che adotta diverse metodologie per lavorare i vitigni autoctoni abruzzesi. La loro linea “Liberamente“ ricorre ad un processo di fermentazione spontanea e ad un basso contenuto di solfiti aggiunti, temi che prendono in considerazione i vini naturali. Questo è il loro Montepulciano d’Abruzzo, un rosso schietto, vivace e mediamente corposo, dal frutto carico e gustoso. Il bouquet è su esuberanti profumi di frutti rossi, ciliegia, marasche candite, fiori appassiti e prugne sciroppate. Al palato ha un sapore sincero ed immediato, succoso e principalmente fruttato, abbastanza morbido, fresco e ben cesellato da un tannino vigoroso, ma mai aggressivo.
Il Montepulciano d’Abruzzo “Liberamente“ proviene da un unico vigneto di un’estensione di mezzo ettaro, a 200 metri di altitudine, su terreno franco argilloso di medio impasto. Le uve vengono raccolte tardivamente e dopo una soffice pressatura, subiscono un’attenta macerazione di una durata di circa 25 giorni, con continue follature e délestage. Al termine, affina per 5 mesi in vasche d’acciaio.
La cantina “Centorame“ di Lamberto Vannucci, è una realtà familiare del comune di Atri che adotta diverse metodologie per lavorare i vitigni autoctoni abruzzesi. “Castellum Vetus“ è la loro collezione di maggior livello, una linea dedicata a celebrare la tradizione che prevede l’affinamento in legno. Il Montepulciano d’Abruzzo della collezione “Castellum Vetus“ è un’espressione calda, morbida e robusta della varietà, un rosso di matrice piuttosto fine e complessa, accentrato su suadenti sentori di cioccolato, pepe, tabacco e legno e su polpose note di ciliegia, mora e mirtillo. Lo spettro olfattivo interessa sensazioni di frutti di bosco, prugna, cacao, vaniglia e spezie orientali. L’attacco al pallato è inconfondibile, pieno, poderoso ed energico, senza perdere mai armonia tra i sentori primari, i terrosi e quelli più evoluti. Un magnifico Montepulciano dalla struttura tannica fitta e vellutata, che in chiusura accenna anche ad una delicata mineralità. Accompagna splendidamente gustosi piatti di carne rossa, selvaggina e formaggi.
Il Montepulciano d’Abruzzo “Castellum Vetus“ proviene da un’unica vigna nell’area di Atri, posto ad un’altezza media di 200 metri di altitudine sopra il livello del mare. Dopo la vendemmia, le uve sono lasciate fermentare e macerare sulle vinacce, per un periodo di 30 giorni. Successivamente, affina per 15 mesi in botti di rovere francese da 225 litri. Servono altri 12 mesi di affinamento in bottiglia prima che il vino sia pronto per essere commercializzato.
Monte dei Ragni di Zeno Zignoli è una piccolissima realtà, che fin dalla sua nascita ha voluto esprimere nella maniera più autentica e artigianale possibile l’eccellente terroir della località di Marega, poco distante da Fumane. Il suo Amarone è un rosso di sorprendente struttura e complessità, che segue in maniera meticolosa la tradizione, preservando la biodiversità e lo strabiliante bilanciamento tra ricchezza, frutto, corpo e freschezza che possiedono i suoi vini. Nel suo Amarone si può riscontrare un’incredibile intensità ed ampiezza olfattiva composta da pregevoli note di pugna, mora e frutta a bacca rossa perfettamente aggregate sia con rinfrescanti fragranze balsamiche e di sottobosco, che con raffinate sensazioni di cioccolato, caffè e spezie varie. Al palato ad un gusto concentrato, succoso e rotondo affianca un’invidiabile freschezza e sapidità, che si protrae per lunghissimo tempo.
I grappoli, una volta raccolti, vengono fatti appassire in plateaux all’aria aperta per circa 5 mesi e fatti fermentare in tonneau nuovi. Al termine, il vino viene lasciato affinare per 36 mesi negli stessi contenitori, prima di essere imbottigliato.
“Franco“ nasce dall’unione di intenti tra Stefano Granata e Paola De Fusco, nel creare dal magnifico terroir di Bolgheri, vini di forte personalità, che rispecchiassero appieno la loro filosofia. “Franco“ è un Cabernet Franc in purezza dalla personalità decisa e fortemente identitaria, sviluppata da una produzione molto accurata e artigianale, attraverso pratiche biologiche e artigianali. Al naso manifesta evidenti note di ciliegia, mora, prugna, e frutti rossi, con l’aggiunta di gentili e finissime sfumature legnose, erbacee, di tabacco e spezie varie. In bocca possiede struttura e vivacità, arrotondata efficacemente da un buon uso della barrique.
“Franco“ della cantina I Luoghi viene prodotto seguendo metodi biodinamici e artigianali. “Franco“ affina per diversi mesi in barrique e in bottiglia, prima di essere immesso in commercio.
L’avvolgente e sfaccettato Chianti Classico Gran Selezione “Villa Cigliano” fa parte dell’eccellente gamma offerta dai celeberrimi Marchesi Antinori.
Questo “Villa Cigliano” è un Chianti rotondo, complesso e veramente piacevole, segnato da morbidi e avvolgenti sentori terziari di cioccolato, cannella e liquirizia.
Nel calice è di colore rosso rubino carico e profondo.
Lo spettro olfattivo si distingue per le sue concentrate note di confettura di ciliegia, prugna, e marasca, sferzate da gentili sfumature balsamiche, di cacao e spezie dolci.
All’assaggio è un Chianti pieno, corposo ed elegante, morbido e fasciante nella sua tessitura tannica, lambita da un ottimo grado di acidità.
Il Chianti Classico Gran Selezione “Villa Cigliano” dopo una vinificazione in vasche d’acciaio inox a temperatura controllata, svolge la fermentazione malolattica in barrique di rovere francese e matura per alcuni mesi negli stessi contenitori, prima di essere imbottigliato.
Riposa circa 18 mesi in bottiglia prima di uscire sul mercato.
I preziosi e anticonvenzionali vini naturali di Radikon sono purissime espressioni del Collio, frutto di una viticoltura profondamente interconnessa al territorio e ai metodi di lavoro più antichi e tradizionali, che si fissa l’obiettivo di ottenere cuvée veraci, immortali e irripetibili. Il loro impetuoso Merlot è un rosso robusto e grintoso, prepotentemente fruttato e travolgente nel suo spiazzante stile ossidativo. Nel calice è di colore rosso rubino denso e impenetrabile. I profumi abbracciano potenti e penetranti toni di prugna, mora, ciliegia e lampone, in armonia con definite sensazioni vegetali, terrose, di sottobosco, pelle, tabacco, caffè e boisé. L’ingresso al palato è al contempo rotondo e scontroso, sorprendentemente strutturato ed etereo, il proseguimento della bevuta segue un frutto particolarmente carico, concentrato ed appagante, l’accompagnamento di un tannino vigoroso, vellutato e fine e una vibrante acidità racchiudono un finale pieno, persistente, balsamico e di inarrestabile forza.
In vigna e cantina, Radikon adotta i principi dell’agricoltura biologica e biodinamica. Dopo la vendemmia e una delicata pigiadiraspatura, si ha una lenta fermentazione spontanea, con annessa una lunghissima macerazione di 3-4 mesi in tini troncoconici di rovere, comprendenti 3-4 follature manuali giornaliere fino a fine fermentazione. Il processo prosegue con la svinatura e un affinamento in barrique usate per un periodo di 5 anni. Dopo l’imbottigliamento, il Merlot riposa per oltre 10 anni in bottiglia prima di uscire sul mercato. Il contenuto di solforosa è inferiore ai 2 mg/l. Il Merlot di Radikon ogni anno viene prodotto in soli 4000 esemplari.
La famiglia Tortochot è un’antica famiglia di vigneron di Gevrey-Chambertin, luogo di origine di Bourgogne corposi, concentrati e ricchissimi, adatti a lunghissimi invecchiamenti in bottiglia. Il Domaine Tortochot approccia i Pinot Noir in maniera classica, rafforzando le caratteristiche dell’appellation, rinvigorendone sia la trama tannica sia la struttura. Il Premier Cru “Les Champeaux“ è uno Gevrey Chambertin sorprendentemente stratificato, selvaggio ed intenso, un Bourgogne solenne e profondo, capace negli anni di evolversi fino a raggiungere una sbalorditiva composizione aromatica. La trama olfattiva è segnata da energiche e finissime note di frutti rossi, mora, prugna, mirtillo e violetta, affiancate da sensazioni terrose, di tabacco, pepe nero, cacao e vaniglia. L’impatto gustativo è meravigliosamente pieno, vellutato e dinamico, avvolto da un tannino setoso, fine e seducente e da un notevole grado di acidità.
I vigneti del Domaine Tortochot seguono i principi dell’agricoltura biologica e gli unici concimi dati al terreno sono preparati biodinamici. La fermentazione è spontanea e dopo una macerazione di 4-5 giorni, si ha la svinatura e il passaggio in barrique nuove di rovere per 15-18 mesi.
La famiglia Tortochot è un’antica famiglia di vigneron di Gevrey-Chambertin, luogo di origine di Bourgogne corposi, concentrati e ricchissimi, adatti a lunghissimi invecchiamenti in bottiglia. Il Domaine Tortochot approccia i Pinot Noir in maniera classica, rafforzando le caratteristiche dell’appellation, rinvigorendone sia la trama tannica sia la struttura. Il loro Gevrey-Chambertin “Vieilles Vignes“ è un magnifico e impeccabile Bourgogne, un’espressione di splendida finezza e di ottimo corpo, definito da aromi evoluti e da un carattere risoluto ed autorevole. Il bouquet include potenti e favolose note di ciliegia, fragola, prugna, mora e mirtillo, combinate straordinariamente con note pepate, legnose, terrose e vanigliate. Uno Gevrey-Chambertin avvolgente e di gran classe, molto intenso, ampio e maturo, fasciato da setosi e suadenti tannini e orchestrato da un accattivante freschezza, che conduce ad un finale profondo e molto persistente.
I vigneti del Domaine Tortochot seguono i principi dell’agricoltura biologica e gli unici concimi dati al terreno sono preparati biodinamici. La fermentazione è spontanea e dopo una macerazione di 4-5 giorni, si ha la svinatura e il passaggio in barrique nuove di rovere per 15-18 mesi.
I Bourgogne di Stephane Magnien sono cuvée garbate, tradizionali, di assoluta finezza e armonia. Nel Morey Saint-Denis “Grains Fins“, Stephane Magnien marca ancor di più l’eleganza e la raffinatezza del Pinot Nero, presentandosi con un corpo maggiormente morbido e consistente, rispetto alle altre sue rappresentazioni di Morey Saint-Denis. Al naso è ampio, voluminoso e ricco di profumi di fragola, lampone, ribes, marasca e viola; ottimi gli accenni erbacei, balsamici, di spezie dolci e liquirizia. Al palato il “Grains Fins“ è un Pinot Noir complesso, strutturato, piuttosto equilibrato e deciso, connotato da un frutto maturo e succulento e da dolci richiami speziati e di sottobosco.
La vendemmia viene svolta manualmente e la fermentazione avviene spontaneamente a temperatura controllata, con lieviti indigeni e macerazione sulle bucce di circa una settimana. Dopodiché matura in botti di rovere francese per 12 mesi, a cui segue un periodo di 3-4 mesi in vasche d’acciaio inox.
Le cuvée che hanno reso celebre la Domaine Régnard del Baron Patrick de Ladoucette a livello internazionale sono indiscutibilmente le diverse varianti di Chablis, ma anche i Pinot Noir esprimono i classici tratti distintivi della famosa Maison di Beaune. La stoffa, l’eleganza e la strabiliante ricchezza espressiva del loro “Nuits Saint Georges Premier Cru“ è possibile riscontrarla all’uscita immediata sul mercato, ma sono gli anni di riposo in bottiglia che ne approfondiscono il carattere energico e aristocratico di un Pinot Noir superlativo. All’olfatto svela dettagliati e stratificati profumi di frutti di bosco e spezie, riversandosi sia su note di vaniglia, cuoio, pepe e liquirizia, sia su sensazioni fumé e di sottobosco. Il gusto è rotondo, corposo ed avvolgente, asciugato da una trama tannica vellutata e carezzevole. Il retrogusto è lungo e speziato.
La vinificazione avviene in vasche d’acciaio inox, dopodiché affina per oltre 12 mesi in botti di rovere francese e per diversi mesi in bottiglia, prima di uscire sul mercato.
Castello di Romitorio è un esempio da prendere in considerazione, quando si vuole dare un’identità marcata ad una tipologia di vini con tradizione plurisecolare come quelli di Montalcino, Sandro Chia, noto artista transavanguardista, acquisì la fortezza nel 1984 e comprese in breve tempo l’importanza di differenziarsi avvalendosi delle proprie opere artistiche per contraddistinguere le proprie etichette. Sarà il figlio Filippo a rinnovarne lo stile, giocando su un’eleganza e una personalità immediatamente riconoscibili. Il “Romitorio“ è il loro Super Tuscan a base di Petit Verdot e Syrah, proveniente dai possedimenti in Maremma, un rosso robusto, muscoloso ed avvolgente proprio come il toro ritratto in etichetta. Nel calice compare in un rosso rubino scuro, sfumato da riflessi purpurei. All’olfatto preme su potenti e concentrati toni di viola, prugna, mirtillo e mora, sfiorati da sentori terziari di vaniglia e cacao. Il sapore è caldo, rotondo e succoso, voluminoso e ben bilanciato tra durezze e morbidezze, ma di struttura tannica fitta, avvolgente e lievemente ruvida in fase giovanile, con l’invecchiamento si ammorbidisce spingendosi su una maggior complessità e su una ragguardevole persistenza.
La vinificazione avviene in tini d’acciaio, dopodiché affina per diversi mesi in cemento e botti di rovere. Termina il periodo di invecchiamento dopo alcuni mesi in bottiglia.
Il Bolgheri Superiore “Le Gonnare“ di Fabio Motta è un eccezionale ed insolito mix tra Merlot e Syrah, la struttura morbida, importante ed elegante del Merlot unita ad una trama tannica setosa e compatta, si lega magnificamente con l’animo intrepido e speziato dello Syrah, raggiungendo un’eleganza degna di nota. Nel calice si ritrova un Bolgheri di color rosso rubino intenso e consistente. Al naso si incontrano nitide fragranze di violetta, mora e ciliegia, in sintonia con ritorni di caffè, tabacco e pepe, intrigante anche l’apporto delle erbe officinali a ritoccare un bouquet già ricco, armonico e sfaccettato. L’ingresso al palato è caldo, pieno e vellutato, teso verso deliziosi aromi di frutti neri e rossi, mentre un corretto grado di acidità regola una chiusura pulita, sapida e delicatamente speziata.
Le “Gonnare“ matura per 18 mesi in barrique di rovere francese, di cui 1/3 nuove e per 12 mesi in bottiglia, prima di uscire sul mercato.
Una delle maggiori eccellenze della Valpolicella è senza dubbio Romano Dal Forno, un produttore non tra i più storici, ma che ha reinterpretato e portato a un livello qualitativo assoluto la denominazione. Il duro e minuzioso lavoro svolto ha innalzato la cantina e di riflesso le sue etichette, a essere considerate tra le migliori del panorama vitivinicolo italiano. L’Amarone “Monte Lodoletta“ è un vino memorabile sin dal primo sguardo, nel calice si presenta di colore rosso rubino intenso e impenetrabile. Al naso, propone un ampio assortimento di profumi comprendente note di ciliegia sotto spirito, frutti rossi maturi, prugna, pepe nero, cioccolato, caffè e altre spezie, completano il profilo olfattivo delicati rimandi balsamici. Al palato è un Amarone morbido, caldo e avvolgente, contraddistinto da un sorso particolarmente elegante e complesso, con gradevoli e setosi tannini a solleticare il palato. Termina con un finale prolungato e indimenticabile, sospinto da una forte e rinfrescante vena minerale.
La vendemmia viene svolta da metà settembre alla fine di ottobre, con la selezione dei migliori grappoli; sui quali si esegue una minuziosa cernita manuale, al fine di asportare tutti gli acini meno pregiati. L’uva raccolta viene posta in plateaux di plastica e fatta riposare per 90 giorni, in ampi locali aperti. All’inizio di novembre, viene svolta la pigiatura e successivamente si effettuano la fermentazione e la macerazione a temperatura controllata per 15 giorni. Al termine, si ha il passaggio in barriques nuove per 24 mesi. Dopo l’assemblaggio e l’imbottigliamento, serve un ulteriore periodo di affinamento di 36 mesi in bottiglia, per preparare al meglio il vino per l’uscita sul mercato.
Nella meravigliosa vallata di San Lorenzo prosperano alcuni vigneti tra i più interessanti del Chianti Classico. Il Castello di Ama con le sue vigne più vecchie racconta un Chianti Classico Gran Selezione morbido, armonico ed elegantissimo, figlio di un terroir che consente l’estrazione di un frutto vivo e concentrato, che non ha nulla da invidiare ai migliori Sangiovesi della zona. Pulita e vivace la sua colorazione di un attraente rosso rubino intenso. Al naso sorprendenti profumi di frutti di bosco, ciliegia, fragola e ribes si congiungono a morbide nuances balsamiche, di boisé, pepe, cuoio e tabacco. Un Chianti corposo e squisito, eccellente in finezza e armonia, donata da una favolosa rotondità e da un magnifico rapporto tra un’entusiasmante acidità e una trama tannica nobile e gentile.
La vinificazione è stata indotta da lieviti indigeni e separata per varietà in vasche d’acciaio per circa 25 giorni, con leggere variazioni a seconda del vitigno utilizzato. Al termine, viene effettuata la fermentazione malolattica e si ha l’assemblaggio con le tre varietà. Infine, riposa per circa 14 mesi in barrique di rovere per il 22% nuove e per un ulteriore periodo in bottiglia.
Le Chiuse è da decenni un esponente meticoloso e di sublime fascino della zona di Montalcino, una famiglia che dà personalità e anima non solo al famigerato Brunello, ma anche al Rosso, manifestando con forza l’essenza del Sangiovese Grosso. Il loro Brunello di Montalcino è un vero monumento alla tradizione, un rosso di sbalorditiva eleganza, profondità e persistenza, dalla freschezza inesauribile. All’olfatto strepitosi sentori varietali di ciliegia, viola e frutti rossi sono spalleggiati da sottili sensazioni di sottobosco, vaniglia e spezie. All’assaggio gode di un’imponente struttura e di una fantastica rotondità, resa ancor più gustosa e seducente da una straordinaria ricchezza aromatica. Infine, si congeda asciugando il palato con tannini vellutati e avvolgenti, in contrasto con la sua immancabile freschezza.
Il sistema di vinificazione adottato è quello tradizionale, cioè attraverso i soli lieviti indigeni. Dopo numerosi travasi in vasche di acciaio viene messo in botti di rovere di Slavonia di grandi capacità, dove è rimasto per 36 mesi. Poi viene riassemblato in grosse vasche di cemento in cui rimane per diversi mesi. Serve un ulteriore periodo in bottiglia di diversi mesi, prima che il prodotto sia pronto per essere commercializzato.
Le Macchiole è una solida e affermata cantina biologica del bolgherese, che sposa un approccio decisamente moderno e in costante ricerca, mettendo al primo posto l’eleganza e la qualità della singola varietà. La proposta di tanti vini in purezza, in controtendenza con il territorio di Bolgheri, indica immediatamente il suo magnetico stile. La strada intrapresa per la composizione dell’inimitabile “Paleo Rosso“ è quella di proporre un proprio Supertuscan evidenziando l’eleganza e la ricchezza espressiva del territorio di Bolgheri, integrandolo con una linea gusto-olfattiva unica e ben definita. Il primo “Paleo Rosso“ era un taglio bordolese, dal 2001 è stata presa la coraggiosa scelta di presentare un Cabernet Franc in purezza. All’esame visivo è di colore rosso rubino scuro, con riflessi purpurei. Al naso è un Cabernet Franc dal purissimo frutto e dall’incantevole tessitura terziaria, concentrata su note di ciliegie, more, lamponi e prugne e su sensazioni di peperone, violetta, pepe, liquirizia, menta, vaniglia e grafite. All’assaggio il “Paleo Rosso“ è un rosso di notevole ed elegante struttura e di rara profondità aromatica, dinamico e in costante evoluzione, nella beva regna un uno splendido equilibrio, in cui emerge un’entusiasmante vena sapida e un’ampia ed avvolgente trama tannica. Chiude su richiami delicatamente speziati e su precise sfumature balsamiche.
Dopo una doppia selezione delle uve e una soffice pressatura, il mosto fermenta e macera per circa 20 giorni in vasche di cemento. Al termine, matura in barrique di rovere e in anfora per almeno 16 mesi.
Le “Pievi“ di Fabio Motta è un Bolgheri Rosso di medio corpo, sincero e leggiadro, garbato, ma intenso nei toni di frutti di bosco e prugna. Alla vista si presenta con il classico e attraente color rosso rubino carico e vivace. Al naso si dispiega su accattivanti e gentili sensazioni di mora, prugna, violetta, ciliegia, legno e sfumature vegetali. Le “Pievi“ in bocca è morbido ed accuratamente bilanciato, posto su un frutto succoso, arricchito da timidi rimandi vegetali e salini. Suadenti tannini conducono ad un retrogusto balsamico e lievemente tostato.
Le “Pievi“ matura per 12 mesi in barrique di rovere francese da 225 litri.
Bruno Giacosa è da decenni una delle realtà più importanti del Piemonte, garanzia di assoluta qualità, grazie a un metodo di lavorazione fortemente legato alla tradizione. La loro interpretazione del Dolcetto d’Alba è sorprendentemente elegante e succosa, un rosso secco e gioviale, di grande armonia. Nel calice appare in un manto color rosso rubino intenso, impreziosito da riflessi violacei. Al naso è fresco e vinoso, essenziale, ma tremendamente pulito e piacevole, tra sensazioni di mirtillo, ciliegia, prugna e mora. Al palato è un Dolcetto corposo e raffinato, spostato su un frutto carnoso e su una bevibilità incredibilmente agevole e scattante. Tannico al punto giusto, chiude su un finale amarognolo, tipico del vitigno.
Il Dolcetto d’Alba di Bruno Giacosa matura per due mesi in grandi botti di rovere francese e per tre mesi in bottiglia.
Dalle selvagge e incontaminate colline di Lamole giungono tra i Chianti Classici più raffinati e minerali della denominazione, Fattoria di Lamole è tra le aziende che custodiscono preziosamente le magnifiche caratteristiche del terroir, esponendole con grande cura e attenzione in cuvée di fattura tradizionale. Il loro “Lama della Villa“ è un Sangiovese in purezza proveniente da un ristretto appezzamento posto su terrazze, che simboleggia lo spirito puro, affilato e incontenibile della parcella di “Lama della Villa“. Nel calice è di colore rosso rubino carico, tendente al granato. Il corredo olfattivo si sviluppa gradualmente dalle note di violetta, ciliegia, susina e lampone verso stuzzicanti note mentolate, di tabacco, spezie dolci e sottobosco. Il sorso è verticale, fine e tagliente, meravigliosamente bilanciato tra tannini sottili e morbidi ed una brillante freschezza. Chiude su una lunga e appagante persistenza.
Fattoria di Lamole segue i principi dell’agricoltura biologica. La vinificazione avviene in parte in vasche d’acciaio inox, in parte in cemento, dopodiché matura per almeno 12 mesi in vasi di cemento, prima di passare in barriques francesi esauste, dove il vino rimane per un periodo dai 12 ai 24 mesi. Il processo produttivo termina dopo un affinamento di 12 mesi in bottiglia.
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