Tra le etichette che incarnano nel modo più autentico e puro il Sangiovese, non si può non tener conto di Isole e Olena, una realtà simbolo della Toscana e della denominazione, diretta con convinzione verso un futuro sempre più roseo, votato all’eccellenza. Il loro Cepparello è un Sangiovese in purezza di alto profilo, caldo, pieno e con un gusto profondo e articolato, di superba eleganza e scorrevolezza. Nel calice appare in un manto color rosso rubino intenso, impreziosito da sfumature violacee. Il bouquet è intenso e ben definito, carico di sentori di frutti di bosco, ciliegia e amarena, con qualche ritorno balsamico, di spezie dolci e cioccolato. All’assaggio, ad un sapore caldo e rotondo accosta un’immancabile e trascinante acidità, interrotta solo da una fitta e bilanciata trama tannica; degna di lode la chiusura, che ripropone nuovamente i sentori varietali precedentemente esposti.
Il Cepparello di Isole e Olena viene prodotto con le migliori uve della cantina, i grappoli dopo una delicata pigiadiraspatura vengono lasciati fermentare e macerare per 21-28 giorni sulle bucce. In seguito, si ha prima la svinatura, con annessa torchiatura e in un secondo momento un processo di maturazione della durata di 18 mesi, in barrique per 1/3 nuove e per 2/3 di almeno secondo passaggio.
Nervi è la cantina più antica del territorio di Gattinara, una zona molto limitata dove il Nebbiolo fa vedere una sfaccettatura differente, mostrandosi in una versione ben più minerale, data dai terreni di origine vulcanica. Il Gattinara di Nervi è un rosso di rara eleganza e mineralità, caratterizzato da un gusto pieno, pulito e puro, che non accetta alcun tipo di compromesso. L’intensità della colorazione granata, fa pensare a un rosso di impressionante ricchezza e austerità, comprovata dai profumi che si concentrano su note di ciliegia, mirtilli, marasca e altri frutti rossi, susseguite da sensazioni terziarie terrose e di sottobosco, più una marcata scia minerale. All’assaggio si distende con un’incredibile personalità e sapidità, liberando una tessitura tannica fitta e consistente, alimentata da una stimolante freschezza, che si riconferma su un finale di meravigliosa persistenza.
Il Gattinara di Nervi matura per 36 mesi in botti di rovere.
La cantina Montevertine è una di quelle firme subito riconoscibili nel panorama vitivinicolo toscano, un tesoro apparso quasi casualmente nel paese di Radda, partito come passatempo e diventato poi una delle stelle più luminose del territorio del Chianti. La figura che permise questa rapida scalata nel settore fu Sergio Manetti, il proprietario della tenuta dalla fine degli anni sessanta, egli acquisì il podere come casa di campagna dove chiamare gli amici, piantando alcune vigne di Sangiovese per produrre vino come riserva privata. La prima uscita nel 1971 sancì l’uscita delle prime bottiglie e l’ascesa costante verso il successo e il simbolo che è oggi. La proprietà è ora del figlio Martino e come allora non sottostà a mode, regole ed obblighi di mercato, portando avanti esclusivamente il proprio pensiero. L’esempio più celebre che sintetizza questo concetto è il Sangiovese che prende il nome dalla cantina, l’elegante e ricchissimo “Montevertine“, un rosso dal frutto pieno e carnoso, che si distende su un vistoso e finissimo assortimento di sentori terziari e balsamici. All’esame visivo si annuncia con un vivace rosso rubino tendente al granato. All’olfatto rilascia potenti note di ciliegia, lampone e amarena, in combinazione a suggestivi e delicati richiami erbacei, pepati, di tabacco, cacao, vaniglia e liquirizia. All’assaggio sfoggia un frutto di indimenticabile croccantezza ed intensità, sostenuto da una stupenda pulizia e freschezza gustativa, in simbiosi con una sottile e ben integrata trama tannica. Il “Montevertine“ deve la sua fama alla fantastica eleganza ed armonia che possiede, senza perdere nulla nella sua intrinseca agilità di beva.
Il “Montevertine“ fermenta per circa 21 giorni in vasche di cemento, dopodiché svolge la malolattica in vasche di cemento. Segue un periodo di affinamento di 24 mesi in botti di rovere di Slavonia e di Allier, più un periodo in bottiglia di 3 mesi, prima di essere commercializzato.
Barbera d’alba biologica molto fresca e gradevole, che poggia principalmente su note fruttate, per declinarsi successivamente verso accenni legnosi e speziati. All’esame visivo è di colore rosso rubino carico, con lievi sfumature porpora. Al naso esterna pronunciate note di prugne, ciliegie, amarene, mirtilli e more, sfumando poi su sottili fragranze di spezie dolci e vaniglia. All’assaggio è una Barbera d’Alba secca e abbastanza corposa, marcata da un’acidità graffiante ed accattivante, ben mitigata da un corretto utilizzo della barrique, che smussa le asperità.
Il nome del prodotto: “Bramé“ indica il termine bramare o desiderare, indicando l’eleganza e l’avvolgenza che questa interessante Barbera d’Alba possiede. Dopo la macerazione sulle proprie bucce per 10 giorni e la fermentazione alcolica, il vino affina per circa 12 mesi in botti di rovere e per qualche mese in bottiglia.
Il Nobile di Montepulciano Riserva è una spettacolare trasposizione del celebre Prugnolo Gentile, restando fuori dalla classica zona di Montalcino, quando si degusta quello della Tenuta Torcalvano di Ambrogio e Giovanni Folonari, si trova un Sangiovese incredibilmente pieno e rotondo, di imponente struttura e tenore alcolico, in cui raffinate note speziate e legnose si dilungano verso una chiusura risoluta e persistente. All’esame visivo si annuncia con un rosso granato impenetrabile, segno di un patrimonio aromatico ricco e sfaccettato, dove si esaltano eleganti profumi di viola, frutta rossa sotto spirito e spezie varie. L’impatto potente, elegante e calorico del sorso viene accompagnato da una struttura importante e da un equilibrio gustativo sorprendente tra morbidezze e durezze, mentre la trama tannica raffinata asciuga il tutto brillantemente.
Il Nobile di Montepulciano Riserva di TorCalvano fermenta in vasche d’acciaio per una ventina di giorni, successivamente la maturazione avviene in parte per 24 mesi in botti di rovere di Slavonia da 50 hl e in parte in barriques francesi da 225 lt.
Nella bellissima e affascinante Tenuta del Guado al Tasso a Bolgheri nasce un taglio bordolese di seducente eleganza e ricchezza, perfettamente bilanciato nei suoi tratti ed estremamente agile e beverino nel gusto. Il Bolgheri Superiore Guado al Tasso si annuncia tramite un ammaliante rosso rubino scuro. Il corredo olfattivo si mostra prima con potenti profumi di ciliegia, prugna e frutti di bosco, per poi progredire verso morbide ed intriganti sensazioni legnose, speziate e balsamiche. Al palato si affaccia su aromi morbidi e gustosi, esaltati da un corpo rotondo e deciso e da una tessitura tannica dolce e suadente, che guida la beva verso una chiusura di strepitosa armonia e persistenza.
La fermentazione alcolica e la macerazione vengono svolte in vasche d’acciaio inox, in seguito si ha il travaso in barrique di rovere e viene effettuata la fermentazione malolattica. Infine, affina per i primi 12 mesi in botti di rovere di medie e grandi dimensioni e per gli ultimi 6 mesi in botti di piccole dimensioni.
Cabernet Franc della DOC Grave del Friuli, di colore rosso rubino intenso e brillante. Al naso mescola sentori di ciliegia e frutti di bosco, con delicate note erbacee varietali, a qualche accenno speziato. Al palato è un vino caldo e avvolgente, equilibrato e mediamente corposo, dotato di una buona acidità.
Rosso che svolge fermentazione e macerazione in recipienti d’acciaio. Successivamente, matura per un primo periodo in vasche di acciaio inox, in seguito sosta per circa 6 mesi in tonneaux di rovere francese di secondo passaggio. Al termine affina per un breve periodo in bottiglia, prima di essere commercializzato.
La perla della cantina di Ploner di Marlengo, si presenta al calice di colore rosso granato luminoso. Possiede un quadro olfattivo ricco e profondo, tra i quali spiccano ciliegia, rosa e fragola; ben distinguibili anche frutti di bosco, erbe balsamiche e spezie. Al palato è un Pinot nero completo ed elegante, dal corredo aromatico complesso e sfaccettato. Seppur il sorso sia pieno e strutturato, la bevuta non è impegnativa, ma scorrevole e snella, grazie a tannini dolci perfettamente integrati e una rinfrescante acidità. Finale gradevole di lunghissima freschezza e persistenza.
Matura per 30 mesi in botti di rovere piccole e medie dimensioni, successivamente affina ulteriormente in bottiglia per un anno.
Nell’olimpo dei migliori vini al mondo, non si può non inserire il “Monfortino“, un possente ed immenso Barolo Riserva, frutto del minuzioso ed instancabile lavoro della cantina Giacomo Conterno. Il “Monfortino“ è un Barolo classico e profondissimo, di straordinaria longevità, che nasce dalla vigna “Francia“ di Serralunga d’Alba, esclusivamente nelle migliori annate. Al calice appare con un colore rosso granato carico e vivace. Lo spettro olfattivo assicura una tipica, larghissima e incessante selezione di profumi, tra cui fiori essiccati, ciliegia e frutti di bosco, che si congiungono assieme ad avvolgenti sensazioni di vaniglia, cioccolato, caffè, tabacco e tartufo, oltre a una miriade di fragranze terrose, erbacee, speziate, affumicate e minerali. All’assaggio è sorprendentemente completo, possente, compatto e si evolve continuamente, offrendo un’esperienza gustativa irripetibile, ma ciò che stupisce maggiormente è la magnifica coesione ed armonia tra le caratteristiche, senza perdere mai in potenza, struttura, eleganza o carattere. Un Barolo maestoso, sapido e ricchissimo, che conclude con un finale di eterna persistenza.
Dopo una cernita minuziosa dei grappoli, la prima fermentazione avviene in tini di rovere, con lunghe macerazioni anche a cappello sommerso, come da tradizione. In seguito, il liquido viene travasato in botti grandi di rovere, in prevalenza di origine austriaca, dove dopo aver svolto la fermentazione malolattica, il vino affina per circa 84 mesi.
La Fattoria Poggio di Sotto è una prestigiosa firma del vasto panorama vitivinicolo toscano e di Montalcino, una realtà di dimensione piuttosto ridotta, pensata per mostrare sotto una lente aristocratica e tradizionale il Sangiovese Grosso. La linearità e la pulizia dei suoi tratti gusto-olfattivi si rifanno ai grandi Brunelli di un tempo, ma calandosi in un terreno e in un microclima unico, influenzato da un lato dalle brezze marine e dall’altro protetto dal Monte Amiata. Nel calice è di uno splendido rosso rubino luminoso, con riflessi granati. Il bouquet è portentoso, un’affascinante e naturale combinazione tra sentori di frutti rossi, prugna e mora in confettura, suggestionati da richiami di cioccolato, vaniglia, tabacco, violetta, rosa e sensazioni vegetali. La strabiliante pienezza e ricchezza gustativa racconta con estrema sincerità e forza, un Sangiovese potente e dalle mille sfaccettature, progredendo con grande classe ed eleganza, verso una trama tannica nitida ed incisiva.
I vigneti sono situati ad altezze differenti, rispettivamente a 200, 300 e 400 metri sul livello del mare e hanno un’età media intorno ai 25 anni. La produzione è biologica e le rese sono bassissime. La fermentazione e la macerazione avvengono spontaneamente in tini di legno per periodi molto prolungati. Il Brunello di Montalcino Poggio di sotto invecchia per almeno 30 mesi in botti di rovere da 30 hl, a cui segue un periodo di maturazione in bottiglia di diversi mesi.
“Il Luoghi Rosso“ nasce dall’unione di intenti tra Stefano Granata e Paola De Fusco, nel creare dal magnifico terroir di Bolgheri, vini di forte personalità, che rispecchiassero appieno la loro filosofia. Nel calice è di colore rosso rubino intenso. All’olfatto mira ad un bouquet particolarmente intenso e complesso, che interessa piacevoli profumi di ciliegie, more e prugne, in accostamento a sentori di vaniglia, cuoio, tabacco ed erbe officinali. All’assaggio conquista per la sua bevibilità, nonostante abbia una struttura importante, che viene intervallata da una piacevole morbidezza e da una vellutata trama tannica. Chiude con un finale lungo ed equilibrato.
“I Luoghi Rosso“ viene prodotto seguendo metodi biodinamici e artigianali. Inoltre, affina per almeno 14 mesi in legno e successivamente sosta per ulteriori 10 mesi in bottiglia.
Dall’acquisizione della famiglia Cotarella nel 2014, la minuscola cantina di Montalcino Le Macioche ha iniziato un nuovo percorso, riportando una trasposizione di Brunello di Montalcino, che ricorda tantissimo l’iconico stile della famiglia, non mancando nell’intensità e nella struttura tipica della denominazione. Nel calice, il colore è di un rosso rubino intenso, tendente al granato. Il profilo olfattivo è decisamente profondo e fruttato, vivaci note di ciliegia, viola, mora e prugna appassita, si mischiano a vellutate nuances di tabacco, boisé, sottobosco e macchia mediterranea. Il gusto mira ad un’eleganza, ad una pulizia e ad una finezza ragguardevoli, elevando parecchio la morbidezza e la rotondità, a costo di una presenza tannica sicuramente sottile, ma meno sviluppata rispetto a quella tradizionale. Un marchio inconfondibile, simbolo di assoluta classe e tenace personalità.
Le vigne hanno un’età superiore ai 25 anni e sono poste a circa 450 metri sul livello del mare. La fermentazione è svolta in vasche d’acciaio inox, in seguito matura in botti grandi per circa 30 mesi. Segue un periodo di 12 mesi in bottiglia.
Lagrein dell’Alto Adige che si presenta con un colore rosso rubino scuro tendente al nero. Ha uno spettro olfattivo complesso e generoso, contraddistito da profumi di frutti di bosco, caffè e cacao. Possiede un sorso strutturato, rotondo, ricco e potente, con tannini morbidi e fini note speziate, tra i quali si riconoscono cioccolato e vaniglia.
Svolge la fermentazione malolattica e affina in barrique-tonneau di rovere. Dopo circa 12 mesi avviene l’assemblaggio e un ulteriore affinamento per 6 mesi in botte grande.
Il Sagrantino Montefalco Le Cimate è un vino di colore rosso rubino, tendente al granato. Al naso emergono ricche note fruttate, che richiamano frutti rossi, confettura di ribes nero e note speziate di liquirizia e pepe. Sagrantino strutturato e complesso, con tannini decisi e avvolgenti e una bevuta di lunga persistenza.
Affina per 24 mesi in legni diversi: barrique francesi, rovere di Slavonia, rovere austriaco e il resto in bottiglia; più un ulteriore periodo di 36 mesi in bottiglia.
Il “Bricco dell’Uccellone“ è un rosso di prorompente struttura e intensità, che ha stravolto il modo di produrre la Barbera. Giacomo Bologna, ha realizzato per la prima volta questo prodotto nel lontano 1982 ed è stato il primo a portare una Barbera invecchiata in barrique, che fino a quel momento era considerata una varietà di poco pregio, più votata alla quantità e alla semplicità. Il colore rosso rubino particolarmente intenso e vivo, fa subito pensare a un vino di possente struttura e di grande ricchezza aromatica, diffondendo un bouquet di notevole concentrazione e spessore, caratterizzato da nitide note di mora, prugna, frutti rossi, legno, tabacco, vaniglia e spezie dolci. Al palato, il “Bricco dell’Uccellone“ acquisisce struttura e forza, rivelando un carattere iconico e risoluto, ammorbidito da tannini dolci e da un bel grado di acidità.
La macerazione sulle bucce avviene a temperatura controllata e dura 20 giorni. Successivamente, il vino matura in botti di legno di rovere per 12 mesi e per altri 12 mesi in bottiglia.
Rosso di Montefalco di colore rosso rubino luminoso e consistente. Bouquet con sentori di prugna e ciliegia e lievi sentori speziati. Al palato è rotondo e avvolgente, di medio corpo, abbastanza caldo, solcato da un tannino fitto, ma non troppo astringente. Versione più moderna e fruttata del rosso Montefalco più tradizionale.
La macerazione con le bucce ha una durata di 15-20 giorni, durante la quale vengono effettuate tre rimontaggi al giorno. Matura in barriques francesi e botti di rovere per 12-18 mesi, successivamente sosta 12 mesi in bottiglia.
Merlot strutturato, caldo e potente, che veste un caratteristico rosso rubino carico e vivace con riflessi porpora. All’olfatto sentori di ciliegia matura e frutti rossi svettano sulle note speziate, di sottobosco e humus. In bocca è caldo e corposo, dal gusto intenso e deciso, mitigato da una importante morbidezza. Una spiccata acidità, una buona trama tannica e un finale delicatamente sapido, conferiscono una rara e sorprendente scorrevolezza, oltre che una interessante armonia.
La vinificazione e la macerazione avvengono in tank di acciaio inossidabile. Al termine, si ha il travaso in botti di legno di varie dimensioni, dove si svolge un affinamento della durata di 12 mesi. Serve un ulteriore periodo in bottiglia di 2 mesi, prima che il vino sia pronto per essere messo sul mercato.
Lo Syrah “Collezione Privata“ di Isole e Olena è un rosso toscano di magnifica robustezza e succosità, ma nel frattempo di pregevole armonia e scorrevolezza. Al calice appare in un manto color rosso rubino scuro, ornato da sfumature violacee. Al naso intensi profumi di ribes nero e mirtillo si fondono con gradevoli nuances di pepe nero, liquirizia, tabacco, caffè, cioccolato e vaniglia. In bocca una notevole freschezza e profondità aromatica, viene ancora più evidenziata da un’acidità marcata e una rotondità veramente accattivante. Il finale è lungo, fresco e vanigliato.
Lo Syrah “Collezione Privata“ di Isole e Olena fermenta in vasche d’acciaio inox a temperatura controllata. In seguito, affina per 12 mesi in barrique di rovere francese e americano, per un quinto nuove. Al termine, sosta per altri 3 anni in bottiglia.
Sulle affascinanti e ventose colline di Bolgheri si sono stanziati negli anni tanti imprenditori e viticoltori che hanno fatto la storia del vino a livello nazionale ed internazionale, ma chi per primo e più di tutti ha saputo esaltare questa incantevole e limitata porzione di terra è stato il marchese Mario Incisa della Rocchetta. Mario ha notato negli anni 40′, la profonda affinità che legava il territorio di Bolgheri, con quello bordolese di Graves e decise di piantare su questi suoli sassosi e ghiaiosi, vigne di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc. La sua intuizione unita al magnifico lavoro intrapreso dal geniale enologo Giacomo Tachis ha portato all’uscita della prima annata di “Sassicaia“ nel 1968, successivamente con il passaggio della proprietà al figlio Nicolò, l’azienda crebbe ulteriormente diventando la stella indiscussa di Bolgheri e il portabandiera del vino italiano nel mondo. Il “Sassicaia“ nel calice si manifesta con un rosso rubino intenso e brillante, in una veste elegante e disinvolta. Durante l’analisi olfattiva si avvertono vigorose, coinvolgenti e raffinate note di frutti di bosco, prugna, ciliegia, violetta, lavanda e menta, stuzzicate da garbati e sorprendenti richiami di sottobosco, tabacco, quercia, liquirizia e cacao. Il sorso del “Sassicaia“ è quello di un Bolgheri corposo, concentrato ed incredibilmente armonico supportato da un frutto carnoso e possente e da una sottile e setosa trama tannica, mentre una caratteristica e carezzevole nota balsamica conclude l’esperienza gustativa.
Dopo un’attenta selezione delle uve, viene prima svolta spontaneamente la fermentazione alcolica a temperatura controllata e successivamente quella malolattica. Dopodiché, il 45% matura in barrique di rovere nuove, un altro 45% in barrique di primo passaggio e un 10% di secondo passaggio. Dopo circa 24 mesi di invecchiamento, con leggere variazioni a seconda dell’annata, si ha l’assemblaggio in vasche d’acciaio inox e l’imbottigliamento. Dopo qualche mese di riposo nelle cantine, il “Sassicaia“ viene commercializzato.
Nell’olimpo dei migliori vini al mondo, non si può non inserire il “Monfortino“, un possente ed immenso Barolo Riserva, frutto del minuzioso ed instancabile lavoro della cantina Giacomo Conterno. Il “Monfortino“ è un Barolo classico e profondissimo, di straordinaria longevità, che nasce dalla vigna “Francia“ di Serralunga d’Alba, esclusivamente nelle migliori annate. Al calice appare con un colore rosso granato carico e vivace. Lo spettro olfattivo assicura una tipica, larghissima e incessante selezione di profumi, tra cui fiori essiccati, ciliegia e frutti di bosco, che si congiungono assieme ad avvolgenti sensazioni di vaniglia, cioccolato, caffè, tabacco e tartufo, oltre a una miriade di fragranze terrose, erbacee, speziate, affumicate e minerali. All’assaggio è sorprendentemente completo, possente, compatto e si evolve continuamente, offrendo un’esperienza gustativa irripetibile, ma ciò che stupisce maggiormente è la magnifica coesione ed armonia tra le caratteristiche, senza perdere mai in potenza, struttura, eleganza o carattere. Un Barolo maestoso, sapido e ricchissimo, che conclude con un finale di eterna persistenza.
Dopo una cernita minuziosa dei grappoli, la prima fermentazione avviene in tini di rovere, con lunghe macerazioni anche a cappello sommerso, come da tradizione. In seguito, il liquido viene travasato in botti grandi di rovere, in prevalenza di origine austriaca, dove dopo aver svolto la fermentazione malolattica, il vino affina per circa 84 mesi.
Barbera d’Asti semplice e versatile, dalla beva facile e scorrevole, dove prevalgono piacevoli aromi di ciliegia e fragola. Nel bicchiere si veste con un colore rosso rubino con sfumature granata. Schietto e intenso l’olfatto diretto principalmente sui frutti rossi, ma lasciando trasparire anche leggere nuances di legno, mora e tabacco. La Barbera “Gelsomora“ è un rosso asciutto e di medio corpo, dal gusto lineare, fruttato e armonico, grazie alla presenza di un buon grado di acidità, in equilibrio con morbidi tannini.
L’intero processo di vinificazione avviene in vasche di acciaio, a cui si somma un breve periodo di maturazione in legno.
L’Heletto di Garbole è un Valpolicella innovativo e austero, in continuo mutamento, passando da un primo momento dove è scontroso e aggressivo, per poi con l’ossigenazione ammorbidirsi e diventare sempre più complesso. Al calice si mostra in una veste di color rosso rubino intenso e impenetrabile. Il suo punto di forza sicuramente è il corredo aromatico e olfattivo di stupefacente ampiezza, andando su note di amarena, mora, mirtillo, vaniglia, caffè, cioccolato, erbe aromatiche e note balsamiche. Come già anticipato, al palato è in continua evoluzione e alla continua ricerca dell’equilibrio, spingendosi inizialmente verso la maestosità, il calore e la potenza, per poi avvolgersi in un sorso più composto e asciutto. Un vino muscoloso, dinamico e grintoso, dallo stile unico e incomparabile.
Dopo la vendemmia, i grappoli vengono lasciati appassire per circa 30 giorni in fruttaio. Successivamente avviene il primo processo di vinificazione, fino ad arrivare a un lungo periodo di macerazione. In un secondo momento parte l’affinamento, in grandi botti di rovere e dura almeno 60 mesi. Serve un breve periodo in bottiglia, per preparare il vino al meglio per la commercializzazione.
Bruno Giacosa è senza dubbio un’etichetta storica delle Langhe, un produttore che poggia le proprie idee sulla tradizione e la qualità, realizzando vini maestosi e di gran classe. Il Barolo è sicuramente il suo cavallo di battaglia, un vino dalle incredibili capacità evolutive, di colore rosso rubino tendente verso il granato. Lo spettro olfattivo è raffinato e potente, attorniato da una vasta gamma aromatica, ricca di profumi varietali di ciliegia, lampone, mora, rosa canina e viola, connessi con evidenti richiami erbacei, legnosi, di tartufo e spezie dolci. Al palato è un Barolo nobile, robusto e compatto, dotato di grande forza e di una pregevole e risoluta trama tannica. Un Barolo di affascinante personalità che si sviluppa continuamente nel bicchiere.
Il Petit Rouge è un gradevole rosso della Valle d’Aosta di colore rosso rubino, dal caratteristico bouquet di rosa selvatica, viola e frutti rossi. In bocca è di medio corpo e complessità, di grande freschezza e dal tannino delicato sul finale.
L’affinamento si svolge in serbatoi di acciaio per circa 8 mesi e almeno un mese in bottiglia.
Nel bicchiere veste un colore rosso rubino profondo e intenso. Al naso i veri protagonisti sono i frutti di bosco e la prugna, arricchiti da sentori balsamici e di vaniglia. Teroldego robusto e vigoroso, rotondo e di spiccata sapidità, termina con ottimi ritorni speziati dolci, tra i quali prevalgono il cioccolato e la vaniglia.
L’uva vendemmiata viene riposta in cassette per un breve periodo di appassimento. Dopo circa quattro settimane, viene vinificata e, successivamente, il vino ottenuto affina per 24 mesi in piccole botti di legno. Sosta per altri 6 mesi in acciaio e poi finalmente imbottigliato.
Il “Rosso di Toscana Tenuta di Trinoro” è il taglio bordolese simbolo dell’omonima Tenuta, un blend dalla formula in costante cambiamento, che asseconda l’animo e l’istinto del suo enologo, lasciandogli totale libertà di espressione. Le immense capacità, conoscenze e l’immancabile intuizione del suo fondatore Andrea Franchetti hanno esaltato le caratteristiche di un terroir spesso sottovalutato come quello della Val d’Orcia e hanno condotto questo possente e solenne Supertuscan al vertice della sua categoria. L’ineguagliabile forza e la leggendaria concentrazione e profondità del “Rosso di Toscana Tenuta di Trinoro” identifica uno stile iconico, particolarmente noto anche a livello internazionale. La sua colorazione di un rosso rubino scuro, denso, tendente al granato, premette e sviluppa un profilo olfattivo di enorme complessità e potenza, irrompendo su superbi e leggiadri profumi di prugna, mora e frutta a bacca rossa, rafforzati da brillanti tocchi floreali, balsamici, speziati ed erbacei. All’assaggio è un rosso monumentale, caldo, imponente e meravigliosamente sfaccettato, dall’equilibrio spettacolare e dall’eleganza veramente superlativa. La purezza, la mineralità e l’evoluzione dei sentori nel bicchiere non fanno che crescere a dismisura con il passare del tempo, qualificandolo a tutti gli effetti come mito della Toscana.
Dopo un’attentissima selezione e pressatura dei migliori grappoli, il mosto fermenta in vasche d’acciaio inox per diversi giorni. Al termine, il vino viene trasferito prima in barrique di rovere francese per 8 mesi e successivamente in vasche di cemento per altri 11 mesi.
La Riserva “Campo di Tenaglia“ è un Cabernet Franc di eccellente struttura e concentrazione della celebre Tenuta di Trinoro, cantina fondata dal visionario Andrea Franchetti, uomo che tramite le sue idee diede nuovi impulsi ad una zona, quella dell’inizio della Val d’Orcia, sempre poco considerata a livello enologico. La Tenuta di Trinoro suddivide la propria realtà in tante piccole parcelle, dove le condizioni del suolo, l’esposizione e l’altitudine sono completamente diverse l’una dall’altra, da una di queste nasce il “Campo di Tenaglia“. La principale caratteristica del suolo del “Tenaglia“ sta nella composizione del terreno, formata da argilla mista e roccia calcarea frantumata, che favorisce il rilascio nel vino di una incisiva mineralità. L’indiscussa potenza e consistenza dei vini di Franchetti, si ripete in questa versione di Cabernet Franc, stupendo per una colorazione di un rosso rubino profondo e opaco. Al naso sprigiona con forza e personalità profumi di mirtillo, prugna, mora e ribes nero, con l’assistenza di sensazioni erbacee, minerali, di grafite e spezie. In bocca è un Cabernet Franc secco, carnoso e alcolico, piuttosto strutturato e tosto, ma affievolito da una caratteristica vena sapida e da una vibrante acidità, che assicura una certa persistenza e piacevolezza.
Il grande potenziale evolutivo dei vini di Franchetti, lo devono al suo peculiare affinamento per 8 mesi in barrique di rovere e per 11 mesi in vasche di cemento. L’età delle viti del “Campo di Tenaglia“ è di almeno 25 anni e la produzione si assesta sulle 1500 bottiglie all’anno.
Barolo non molto strutturato, che raffigura al meglio il terroir di La Morra, rivelando un gusto di notevole finezza e bevibilità, in cui la componente alcolica è lasciata in secondo piano. Nel bicchiere appare di colore rosso granato scarico. Il profilo olfattivo incanta per intensità e carattere, riprendendo ampie e ricercate fragranze di ciliegie, frutti rossi, more, legno, terra e spezie dolci. Barolo dinamico, pulito e di media struttura, che in bocca entra scorrevole e deciso, per merito di un’acidità piuttosto spiccata e di un tannino sottile e setoso. Il Barolo Trediberri si presta sia ad essere bevuto giovane, sia con un medio invecchiamento.
La fermentazione alcolica e la macerazione avvengono in cemento per circa 3 settimane, successivamente viene svolta la fermentazione malolattica in legno e negli stessi contenitori un affinamento della durata di circa 20 mesi. Al termine, si ha il passaggio per qualche mese in cemento, acciaio o vetroresina.
La perla della cantina di Ploner di Marlengo, si presenta al calice di colore rosso granato luminoso. Possiede un quadro olfattivo ricco e profondo, tra i quali spiccano ciliegia, rosa e fragola; ben distinguibili anche frutti di bosco, erbe balsamiche e spezie. Al palato è un Pinot nero completo ed elegante, dal corredo aromatico complesso e sfaccettato. Seppur il sorso sia pieno e strutturato, la bevuta non è impegnativa, ma scorrevole e snella, grazie a tannini dolci perfettamente integrati e una rinfrescante acidità. Finale gradevole di lunghissima freschezza e persistenza.
Matura per 30 mesi in botti di rovere piccole e medie dimensioni, successivamente affina ulteriormente in bottiglia per un anno.
Il Barolo “Rocche dell’Annunziata“ di Trediberri è una fedele e audace rappresentazione di uno dei cru più prestigiosi di Barolo, da cui si ricavano vini di rara eleganza e ricchezza aromatica. Al naso offre intensi ed espressivi profumi di rosa, ciliegia e frutti di bosco, che ben si amalgamano con delicate e raffinate fragranze di legno, spezie e cuoio. Al palato non esterna la classica struttura e potenza del Barolo, ma tende a esprimere la sua eleganza e la sua fantastica composizione aromatica, misurandosi attraverso una bevuta sicuramente densa e piena, ma votata verso la leggerezza e la piacevolezza. La chiusura parte con il rilascio di tannini decisi e setosi, che preparano a un finale equilibrato e persistente.
Il Barolo “Rocche dell’Annunziata“ può essere consumato sia da giovane, che con diversi anni sulle spalle, con un massimo di 35 anni dalla vendemmia. Barolo che svolge fermentazione alcolica e macerazione in vasche di cemento per circa 4 settimane, in seguito viene travasato in botti di legno dove svolge in un primo momento, la fermentazione malolattica e l’affinamento in botti di rovere per circa 20 mesi. Infine il vino viene trasferito per qualche mese in cemento, acciaio o vetroresina, prima di essere imbottigliato.
Il Nebbiolo d’Alba “I Lioni“ di Deltetto è un rosso biologico asciutto ed equilibrato, che si muove all’interno di uno spettro aromatico pulito e tannico, orientato verso decisi aromi fruttati. Nel bicchiere adotta una colorazione di un rosso rubino scarico, dotato di vivaci ed intensi profumi di ciliegia, violetta, prugna e frutti di bosco, coronati da delicati sbuffi speziati e legnosi. “I Lioni“ è un Nebbiolo corposo ed armonico, che al palato scorre con una splendida freschezza ed agilità, dispiegandosi poco alla volta attraverso un’ottima persistenza aromatica.
Il Nebbiolo d’Alba “I Lioni“ affina in botti di rovere per circa 12 mesi, in seguito riposa per qualche mese in bottiglia.
La Barbera d’Alba di Giacomo Conterno è un’espressione calda, avvolgente e molto strutturata della Barbera, un rosso grintoso e robusto, risultato di uno dei più importanti cru delle Langhe, il “Vigna Francia“. Nel calice appare di colore rosso rubino. Al naso emette gradualmente note di mora, ciliegia, prugna, lampone e amarena, con l’immancabile supporto di sfumature legnose, minerali, erbacee e di tabacco, cioccolato, vaniglia e cuoio. Barbera che al palato mostra un sorso poderoso, consistente ed energico, attenuato da una generosa e vivace acidità e da una bella morbidezza.
La vinificazione avviene in acciaio, mentre l’affinamento viene svolto in botti grandi per un periodo di 20 mesi.
Giacomo Bologna con “Ai Suma“ ha realizzato una Barbera d’Asti rivoluzionaria, che ha stravolto completamente la visione della Barbera fino a quel momento, compiendo la scelta di vendemmiarla tardivamente. Giacomo Bologna con “Ai Suma“ esalta il suo stile originale e inconfondibile, innalzando la Barbera a vino di pregio, alla pari dei più chiacchierati Barolo e Barbaresco. Alla vista si manifesta con una vivace colorazione rosso rubino intensa, con riflessi granati. Il profilo olfattivo avvicenda ad ampi e ricchi profumi di ciliegia e frutti di bosco, raffinate note di vaniglia, liquirizia, cacao e tabacco. In bocca sfodera un gusto pieno, caldo, robusto e carico, ma al contempo armonico, elegante e di eccellente persistenza.
“Ai Suma“ che in dialetto piemontese significa “Ci siamo“ viene raccolto tardivamente sulle colline di proprietà a Rocchetta Tanaro. La macerazione sulle bucce avviene per 20 giorni a temperatura controllata, successivamente il vino matura per 15 mesi in barrique di rovere e per 12 mesi in bottiglia.
Michele Chiarlo è un’importante realtà astigiana fondata su idee precise e rigide, che coinvolgono non solo la sostenibilità ambientale, ma anche la tutela dello standard qualitativo, dovuto all’utilizzo di metodi produttivi votati verso il mantenimento dell’alta qualità, come la bassa resa delle vigne per ettaro o il sapiente uso del legno nelle varie fasi di affinamento. Il Barbaresco “Reyna“ sposa completamente questa filosofia, mostrando con grazia e finezza le eccellenti potenzialità del Nebbiolo del paese di Neive. Il “Reyna“ al calice appare di colore rosso granato con riflessi brillanti. Al naso diffonde ampie e raffinate sensazioni olfattive, coinvolgendo sentori di ciliegie e frutti di bosco in confettura, insieme a buoni rimandi terziari, come tabacco, rosa, menta, cacao e humus. Il “Reyna“ è un Barbaresco aristocratico ed armonico, di ottima complessità e struttura, levigato da una lodevole trama tannica.
La fermentazione alcolica e la macerazione avvengono a temperatura controllata in vasche d’acciaio per 17-18 giorni, successivamente viene svolta la malolattica. In seguito, affina per 18 mesi in botti grandi di rovere e per 6 mesi in bottiglia.
Tra le etichette che incarnano nel modo più autentico e puro il Sangiovese, non si può non tener conto di Isole e Olena, una realtà simbolo della Toscana e della denominazione, diretta con convinzione verso un futuro sempre più roseo, votato all’eccellenza. Il loro Cepparello è un Sangiovese in purezza di alto profilo, caldo, pieno e con un gusto profondo e articolato, di superba eleganza e scorrevolezza. Nel calice appare in un manto color rosso rubino intenso, impreziosito da sfumature violacee. Il bouquet è intenso e ben definito, carico di sentori di frutti di bosco, ciliegia e amarena, con qualche ritorno balsamico, di spezie dolci e cioccolato. All’assaggio, ad un sapore caldo e rotondo accosta un’immancabile e trascinante acidità, interrotta solo da una fitta e bilanciata trama tannica; degna di lode la chiusura, che ripropone nuovamente i sentori varietali precedentemente esposti.
Il Cepparello di Isole e Olena viene prodotto con le migliori uve della cantina, i grappoli dopo una delicata pigiadiraspatura vengono lasciati fermentare e macerare per 21-28 giorni sulle bucce. In seguito, si ha prima la svinatura, con annessa torchiatura e in un secondo momento un processo di maturazione della durata di 18 mesi, in barrique per 1/3 nuove e per 2/3 di almeno secondo passaggio.
Il Carignano del Sulcis “Cardanera“ è un vino di colore rosso rubino con riflessi violacei. Al naso regala intense note olfattive di frutti rossi e viola, ornate da accenni di erbe aromatiche. All’assaggio è caldo, equilibrato e abbastanza corposo, impreziosito da un tannino fine e vellutato e da una decisa acidità. Finale fruttato e lievemente sapido.
La fermentazione avviene in grandi vasche di acciaio, indispensabili per mantenere la freschezza e la vivacità del vino, mentre l’affinamento viene svolto in vasche di cemento, per non intaccare le caratteristiche del vino. Infine, matura per qualche mese in bottiglia.
Pinot Nero che si distingue per finezza e succosità del frutto. Alla vista è di colore rosso rubino. Offre uno spettro olfattivo ricco e profondo con frutti di bosco, violetta e vaniglia tostata, con l’invecchiamento che svolge in botte acquisisce anche sentori speziati ed erbacei. All’assaggio è di media struttura, morbido e ricco, di rara raffinatezza ed eleganza, impreziosito da ottimi tannini a chiudere un finale lungo e speziato.
Macera a freddo per 3 giorni con successiva fermentazione in acciaio. Svolge la malolattica e l’affinamento in barrique-tonneau di rovere. Dopo circa 12 mesi avviene l’assemblaggio e un ulteriore affinamento per 6 mesi in botte grande.
Sulle affascinanti e ventose colline di Bolgheri si sono stanziati negli anni tanti imprenditori e viticoltori che hanno fatto la storia del vino a livello nazionale ed internazionale, ma chi per primo e più di tutti ha saputo esaltare questa incantevole e limitata porzione di terra è stato il marchese Mario Incisa della Rocchetta. Mario ha notato negli anni 40′, la profonda affinità che legava il territorio di Bolgheri, con quello bordolese di Graves e decise di piantare su questi suoli sassosi e ghiaiosi, vigne di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc. La sua intuizione unita al magnifico lavoro intrapreso dal geniale enologo Giacomo Tachis ha portato all’uscita della prima annata di “Sassicaia“ nel 1968, successivamente con il passaggio della proprietà al figlio Nicolò, l’azienda crebbe ulteriormente diventando la stella indiscussa di Bolgheri e il portabandiera del vino italiano nel mondo. Il “Sassicaia“ nel calice si manifesta con un rosso rubino intenso e brillante, in una veste elegante e disinvolta. Durante l’analisi olfattiva si avvertono vigorose, coinvolgenti e raffinate note di frutti di bosco, prugna, ciliegia, violetta, lavanda e menta, stuzzicate da garbati e sorprendenti richiami di sottobosco, tabacco, quercia, liquirizia e cacao. Il sorso del “Sassicaia“ è quello di un Bolgheri corposo, concentrato ed incredibilmente armonico supportato da un frutto carnoso e possente e da una sottile e setosa trama tannica, mentre una caratteristica e carezzevole nota balsamica conclude l’esperienza gustativa.
Dopo un’attenta selezione delle uve, viene prima svolta spontaneamente la fermentazione alcolica a temperatura controllata e successivamente quella malolattica. Dopodiché, il 45% matura in barrique di rovere nuove, un altro 45% in barrique di primo passaggio e un 10% di secondo passaggio. Dopo circa 24 mesi di invecchiamento, con leggere variazioni a seconda dell’annata, si ha l’assemblaggio in vasche d’acciaio inox e l’imbottigliamento. Dopo qualche mese di riposo nelle cantine, il “Sassicaia“ viene commercializzato.
Il “Mormoreto“ è un taglio bordolese di strepitosa struttura ed eleganza, dal profilo gustativo internazionale, dove la carica aromatica è potente ed armonica, ammorbidita da intriganti note originate da un lungo invecchiamento in barrique. Alla vista è di colore rosso rubino impenetrabile, con sfumature porpora. Al naso, i profumi spaziano dai frutti di bosco e la ciliegia fino ad arrivare ad incantevoli fragranze di violetta, prugna, gelsomino e vaniglia, più lievi nuances di tostatura e boisé. In bocca risulta caldo e pieno, concentrato su aromi ampi e stratificati, avvolti da tannini raffinati e setosi, che tendono a bilanciare e prolungare efficacemente la bevuta.
Il “Mormoreto“ viene prodotto in prevalenza da uve Cabernet Sauvignon, con l’aggiunta di Cabernet Franc, Merlot, Sangiovese e Petit Verdot. Il “Mormoreto“ affina per 24 mesi in barrique di rovere francese, sia nuove che di secondo passaggio. Al termine, sosta per qualche mese in bottiglia.
Bruno Giacosa è un fantastico e sensibile produttore delle Langhe, capace di produrre vini puri e immortali, che rispettano fedelmente la tradizione e il territorio. Nonostante la scomparsa nel 2018 di Bruno, l’azienda rimane un punto di riferimento di assoluta qualità, sia in campo nazionale che internazionale. Il suo Barbaresco Riserva del cru “Asili“ è un vino che raffigura con immenso fascino ed eleganza la denominazione. Nel calice rivela una colorazione rosso granata. Il bouquet è incredibilmente intenso, ricco e variegato, composto da stupendi profumi di fiori, ciliegia, fragola, lampone, ribes e prugna, amalgamate perfettamente con decise e ricercate sensazioni minerali, erbacee, di vaniglia, tabacco, boisé e spezie. Al palato, stupisce ed emoziona per l’indescrivibile personalità e classe con cui si pone, coniugando ad una bellissima struttura e ad una impareggiabile complessità aromatica, un tannino pregevole e raffinatissimo. La conclusione è di ineguagliabile lunghezza, costituita da una profonda e dettagliata varietà di spezie e da una favolosa freschezza e sapidità.
Dopo un’attentissima selezione e pressatura delle uve, il mosto svolge l’intero processo di vinificazione in vasche di cemento per almeno 3 settimane. In seguito, il vino matura per lunghissimo tempo in grandi botti di rovere.
Nelle vicinanze di Gaiole in Chianti, una cantina di grande prospettiva è Fattoria San Giusto a Rentennano, famosa inizialmente per i suoi Chianti di strepitosa eleganza e di accattivante freschezza e personalità, ha saputo poi trasporre il suo stile caratteristico su etichette di grande prestigio e classe, come “La Ricolma“, un Merlot in purezza espressivo, croccante e vellutato, dalla beva tesa, straordinariamente raffinata ed armonica. All’olfatto dominano sontuosi e vivaci profumi di prugna, mora, mirtillo e ciliegia matura, al di sopra dei sentori balsamici e di boisé. All’assaggio, primeggia un frutto succoso ed esuberante completandosi con la classica struttura, rotondità ed eleganza tipica del Merlot, che si dilunga verso una beva lunga, fresca ed entusiasmante.
Fattoria San Giusto a Rentennano produce “La Ricolma“ seguendo i principi dell’agricoltura biologica. La fermentazione alcolica avviene in vasche d’acciaio inox per circa 18 giorni. In seguito svolge la fermentazione malolattica in maniera spontanea, successivamente viene posto in barriques di rovere francese per 20-22 mesi. Una volta imbottigliato, riposa per altri 6 mesi in bottiglia.
Il “Sorì Tildin“ è un Barbaresco di Gaja che tocca vette qualitative impensabili, una magnifica espressione delle Langhe, indubbiamente all’apice dell’enologia italiana ed internazionale. All’esame visivo si presenta di colore rosso rubino tendente al granato. Il profilo olfattivo è abbondantemente dettagliato e profondo, focalizzato su ricchi ed entusiasmanti profumi di frutti di bosco e ciliegia, susseguiti da ricercati sentori affumicati, di legno, tabacco, liquirizia, caffè, funghi e sottobosco. Al palato spicca un gusto morbido, pieno e piuttosto corposo, rafforzato da tannini perfettamente levigati ed integrati con una tenace e invitante freschezza, a garantire un finale finissimo, di indescrivibile e prolungata persistenza.
Il vino matura in barrique per 12 mesi, in seguito affina per 12 mesi in botti grandi.
Il Dolcetto d’Alba di Cascina Massara è un rosso secco e di grande leggerezza, inquadrato verso un gusto piacevolmente fruttato e armonico. Alla vista è di un vivace color rosso rubino tendente al violaceo. Il bouquet si mostra attraverso stuzzicanti e tipici profumi di viola e frutti rossi. L’ingresso al palato è morbido e aggraziato per poi dirigersi, tramite un bella acidità, su un sapore vinoso e ricco di ciliegia, caratterizzato da un finale asciutto e lievemente amarognolo.
Il Dolcetto d’Alba di Cascina Massara dopo una delicata pressatura e un breve affinamento in tini d’acciaio inox, riposa per qualche mese in bottiglia prima di essere immesso sul mercato.
Caprili è una piccola realtà della zona del Brunello che ha saputo ritagliarsi un ruolo determinante nella denominazione, sebbene non sia tra le aziende più storiche. La sua espressione classica e di sublime eleganza è un marchio riconosciuto come uno dei più interessanti dell’area di Montalcino. Nel bicchiere viene avvolto da un manto color rosso granato, con vivaci sfumature rubino. Il bouquet riserva non soltanto intense note di ciliegia, marasca, prugna e frutti di bosco, ma anche ottime nuances di violetta, tabacco, vaniglia, pepe e liquirizia. In bocca ha uno sviluppo ampio e preciso, in cui un’eccezionale acidità e un’avvolgente trama tannica spingono ad una conclusione armonica, fresca e di lunghissima persistenza.
La fermentazione avviene spontaneamente in vasche d’acciaio per massimo tre settimane, in seguito matura per 36 mesi in grandi botti di rovere e per 4 mesi in bottiglia.
“Le Serre Nuove dell’Ornellaia” è un taglio bordolese di strepitosa eleganza ed armonia, un Bolgheri che segue gli inconfondibili tratti del famosissimo “Ornellaia“, ma con una facilità e una morbidezza di beva particolarmente appagante. Alla vista è di colore rosso rubino intenso, con sfumature porpora. Il profilo olfattivo sorprende per la vivacità e la finezza dei profumi, avanzando tra netti sentori di frutti di bosco, ciliegia e amarena sotto spirito, amalgamate con piacevoli e caratteristiche note balsamiche e speziate. In bocca ha un’ingresso molto rotondo e coinvolgente, rivelando una personalità morbida e gentile, in cui una buona struttura lascia spazio ad un tannino setoso e ben levigato. La chiusura è ispirata da una meravigliosa ed inaspettata freschezza.
La fermentazione alcolica e la macerazione avvengono in tini di acciaio inox a temperatura controllata. Successivamente il vino subisce la fermentazione malolattica negli stessi contenitori, per poi essere travasato per il 75% in barrique di secondo passaggio e per la restante parte nuove. Qui, “Le Serre Nuove dell’Ornellaia“ affinano per circa 15 mesi. Serve un ulteriore periodo di 6 mesi in bottiglia, per preparare definitivamente il vino per l’uscita sul mercato.
Il “Sancaba“ è il Pinot Nero della Tenuta di Trinoro, un rosso prodotto sulle alture di San Casciano dei Bagni a 650 metri sul livello del mare, in un terroir particolarmente indicato per il Pinot Nero, vista l’altezza elevata e le basse escursioni termiche in zona. All’esame visivo è di un intenso e acceso color rosso rubino. L’olfatto è attraversato da potenti e mature note di ciliegia, ribes e lampone, con timidi sbuffi di vaniglia, pepe, sottobosco e peonia. All’assaggio è un Pinot Nero corposo e morbido, elegante nel modo di porsi, pulito e succoso nel proseguimento della bevuta, fino a congedarsi mediante una setosa trama tannica e una lunga e delicata speziatura.
La vinificazione avviene in parte in serbatoi d’acciaio inox e in parte in grandi botti di rovere. In seguito, matura per 6 mesi in botti e barrique di secondo passaggio e per 14 mesi in vasche di cemento, prima di essere immesso sul mercato.
In ambito vitivinicolo, gli anni settanta sono il periodo di rinascita del vino in Italia, due tra le figure di maggior spicco che hanno consentito una costante salita alle vette dell’enologia mondiale, sono il marchese Piero Antinori e l’enologo Giacomo Tachis, la collaborazione portò prima la creazione dell’elegantissimo Tignanello e poi nel 1978 del monumentale Solaia, un magnifico taglio bordolese curato minuziosamente in ogni singolo dettaglio. Questo incredibile Supertuscan viene da un singolo vigneto di 20 ettari posto a circa 400 metri di altezza, sulla collina “Tignanello“, nell’area più assolata della collina e con un suolo ricco di calcare e roccia di alberese e galestro, perfetta per far esprimere su livelli assoluti il Cabernet Sauvignon, il Cabernet Franc e il Sangiovese. La scelta qualche anno più tardi, di integrare l’assemblaggio con un 20% di Sangiovese, ha dato un tratto più territoriale e preciso al “Solaia“, definendolo il capolavoro che è oggi. Austero ed imponente sin dalla sua presentazione nel calice, la sua colorazione accesa e brillante, non è che il preludio, ad un bouquet di strabiliante forza e complessità, in cui frutta a bacca rossa e nera si mischiano a brillanti e stratificate note di spezie dolci, tabacco, cuoio e sottobosco, in un’esplosione di sensazioni. All’assaggio è un rosso muscoloso, strutturato e pastoso, dal sorso leggiadro, energico e incredibilmente potente, rifinito da una fantastica morbidezza e da una trama tannica fitta, vibrante e ben levigata. Conclude su un’impareggiabile persistenza.
La fermentazione alcolica avviene in serbatoi di vinificazione troncoconici da 60 Hl. Dopo la svinatura, il “Solaia“ svolge la fermentazione malolattica in barrique e affina in fusti nuovi di rovere francese per circa 18 mesi. Dopo un primo periodo di affinamento in lotti separati, questi vengono assemblati per completare l’evoluzione in legno. Il “Solaia“ viene prodotto solo nelle annate migliori.
Tra le etichette che incarnano nel modo più autentico e puro il Chianti Classico, non si può non tener conto di Isole e Olena, una realtà simbolo della Toscana e della denominazione, diretta con convinzione verso un futuro sempre più roseo, votato all’eccellenza. Il loro Chianti Classico è un rosso dal profilo olfattivo pulito e suadente, contraddistinto da generosi profumi di lampone, ciliegia e vari frutti rossi, arricchiti da discreti richiami balsamici, di vaniglia, legno, tabacco, pepe e liquirizia, ma se il bouquet invita più a sentori giovanili e immediati; il gusto è più sfaccettato e ricco, ma incredibilmente equilibrato e piacevole, dinamico nella sua freschezza e avvolgente nella sua rotondità, mentre tannini morbidi e fitti asciugano il palato e preparano ad un altro sorso.
Il Chianti Classico Isole e Olena svolge la fermentazione alcolica in vasche d’acciaio inox, compresa la macerazione della durata di 15-20 giorni; successivamente il vino viene lasciato maturare per 12 mesi in barrique in botti di varie dimensioni. Tutti i prodotti di Isole e Olena vengono prodotti su terreni principalmente galestrosi, sulle bellissime colline di Barberino d’Elsa, in provincia di Firenze.
La linea biologica “Bakán“ è il fiore all’occhiello di Torri Cantine, una selezione curata ed autentica dove ritroviamo le classiche varietà abruzzesi in una chiave pura e spontanea. Il loro Montepulciano d’Abruzzo Riserva è un rosso indiscutibilmente morbido, vellutato e succoso, un Montepulciano armonico ed incredibilmente piacevole, dettato da un sorso pieno e di imponente struttura. All’esame visivo appare in un colore rosso rubino scuro ed impenetrabile. All’olfatto spiccano possenti profumi di more, marasche, visciole e ciliegie, solo timide le sensazioni speziate e balsamiche. Un Montepulciano Riserva interpretato in maniera classica, posto su un sorso rotondo, caldo e potente, levigato da un intelligente uso della botte che ne arricchisce la composizione aromatica. Notevole il rapporto qualità-prezzo.
Tutti i vini della selezione “Bakán“ rispondono ai principi dell’agricoltura biologica. Il Montepulciano d’Abruzzo Riserva “Bakán“ nasce da un antico vigneto allevato a Tendone da vigne di almeno 35 anni di età. La vinificazione avviene in tini d’acciaio termo-condizionati, a cui segue la fermentazione malolattica. Dopodiché matura per 6 mesi in vasche di cemento e per 12 mesi in barriques. Al termine, riposa per ulteriori 6 mesi in bottiglia.
Bruno Giacosa è un fantastico e sensibile produttore delle Langhe, capace di produrre vini puri e immortali, che rispettano fedelmente la tradizione e il territorio. Nonostante la scomparsa nel 2018 di Bruno, l’azienda rimane un punto di riferimento di assoluta qualità, sia in campo nazionale che internazionale. Il suo Barbaresco del cru “Asili“ è un vino che raffigura con immenso fascino ed eleganza la denominazione. Nel calice è di colore rosso rubino tendente al granato. All’olfatto primeggiano incantevoli profumi di violetta, rosa essiccata, ciliegia, frutti di bosco, tabacco e liquirizia, con in sottofondo ricordi erbacei, minerali, di vaniglia e mentolo. All’assaggio è un Barbaresco emozionante e senza tempo, di grande struttura e straordinaria finezza, attraversato da un entusiasmante e impeccabile tannino, che conduce a un finale armonico, sapido e di invidiabile persistenza.
Dopo un’attentissima selezione e pressatura delle uve, il mosto svolge l’intero processo di vinificazione in vasche di cemento per almeno 3 settimane. In seguito, il vino matura per circa 24 mesi in grandi botti di rovere.
Il Frappato è un rosso artigianale, coraggioso, originale e ribelle, che raccoglie sia i pensieri e l’animo della sua produttrice Arianna Occhipinti, sia le peculiarità della terra di Vittoria, paese a Sud dei Monti Iblei.
Il Contrada “Fossa di Lupo” detto brevemente “FL” è la massima definizione dello stile di Arianna Occhipinti, un Frappato magistrale, succoso e dinamico, di strabiliante consistenza e dall’acidità spiccata e tagliente, ben addomesticata dall’affinamento in botte.
La sua realizzazione viene dall’esigenza di Arianna di esprimere il carattere di ogni singola vigna, attuando lo stesso processo produttivo, in modo da sottolineare ancor di più le diversità tra gli appezzamenti.
Nel “Fossa di Lupo” è la concentrazione e la forza del frutto a sorprendere, mischiandosi con una netta e vibrante acidità.
Intenso e vibrante l’intreccio olfattivo, carico di note di frutti di bosco, prugna, ciliegia, melograno e sensazioni vegetali, e speziate, con qualche rimando ferroso e di pelle.
Al palato è un rosso incredibilmente gustoso, aggraziato ed armonico, freschissimo e irresistibile in tutto l’arco della beva.
Il Frappato della “Contrada Fossa di Lupo” fermenta spontaneamente in vasche di cemento per 25 giorni, con frequenti follature e rimontaggi.
Dopodiché affina per 6 mesi in vasche di cemento e per 12 mesi in botti di rovere austriaco.
Non viene effettuata alcuna filtrazione o chiarifica.
Il contenuto di solforosa è sui 35 mg/L.
La produzione si assesta attorno alle 2700 bottiglie prodotte.
Al calice appare di colore rosso rubino molto carico e intenso. Propone una ampia gamma olfattiva, tra note di fiori, prugna e frutta a bacca nera e rossa, ornate da importanti fragranze di erbe aromatiche e spezie dolci. Al palato ha un ingresso morbido, fresco e fortemente fruttato, in breve tempo rivela tutta la sua complessità e ricchezza gustativa, ben sorretta da una sapidità rara e rinfrescante e ottimi tannini dolci. Uno dei più intriganti Negroamari del terroir di Manduria.
Il Negroamaro Jo prende il suo nome in parte dal versante Jonico, che è dove si trova la zona di Manduria e in parte perché Jonico in passato era il nome dello stesso vitigno: Negroamaro. Le uve vengono raccolte dopo un breve appassimento delle uve e macerano in vasche di acciaio inox per tre o quattro settimane. Successivamente passa in barrique di rovere francese per metà di primo e per metà di secondo passaggio. Dopo circa 12 mesi di maturazione in legno, il vino senza l’ausilio di chiarificanti e senza filtrazioni viene imbottigliato e dopo circa sei mesi di affinamento viene immesso sul mercato.
All’interno del territorio di Montalcino, nella famosa Tenuta di Castelgiocondo di Frescobaldi, prende vita uno dei Brunelli più storici, un Sangiovese di impressionante forza e potenza, marcato da un’affascinante morbidezza e da un’ottima armonia. Al calice si mostra in elegante rosso rubino carico e profondo. Lo spettro olfattivo prevede buoni sentori di frutta a bacca rossa e nera, come ciliegia, lampone, mirtillo e ribes nero, in sintonia con sottili toni balsamici, speziati e di violetta. In bocca, una gustosa consistenza avvolgente e vellutata viene bilanciata da un piacevole grado di acidità, mentre una morbida trama tannica affievolisce delicatamente il tenore alcolico.
Dopo una scrupolosa selezione, le uve vengono lasciate fermentare in vasche d’acciaio inox a temperatura controllata. Successivamente, il vino viene lasciato maturare per 24 mesi in botti di rovere di Slavonia e per ulteriori 24 mesi in barrique di rovere francese. Al termine, affina per 4 mesi in bottiglia. Il Brunello di Montalcino di Castelgiocondo è pronto all’immissione sul mercato, solo dopo 5 anni dalla vendemmia.
Il “Baia al Vento“ di Ambrogio e Giovanni Folonari è un’interpretazione calda, potente ed insolita di Bolgheri Superiore, la sua concezione parte dall’esaltazione di un solo vitigno, il Merlot, supportandolo con una piccola parte di Cabernet Franc e a seconda delle annate di Petit Verdot. Ne risulta un Bolgheri rotondo, di grande equilibrio e di imponente struttura, levigata da tannini morbidi e vellutati. La presentazione al calice con un aristocratico color rosso rubino profondo e impenetrabile e l’apertura a poderose e articolate note olfattive esplorano una vasta gamma di profumi, comprendendo ciliegia, mora, frutta a bacca rossa, sentori balsamici, di macchia mediterranea e di spezie dolci. Il suo gusto ben più morbido e avvolgente rispetto agli altri Bolgheri e la sua consistenza densa e pastosa, gli conferiscono una personalità forte ed irresistibile, lasciando il palato ricco di aromi fruttati e speziati.
Dopo una macerazione di circa 30 giorni, a temperatura controllata, il Baia al Vento matura in tonneaux e barrique di rovere francese, di primo e di secondo passaggio, per un periodo di circa 30 mesi. Serve un ulteriore periodo di 3 mesi in bottiglia, prima che il vino possa essere immesso sul mercato.
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