Sulle affascinanti e ventose colline di Bolgheri si sono stanziati negli anni tanti imprenditori e viticoltori che hanno fatto la storia del vino a livello nazionale ed internazionale, ma chi per primo e più di tutti ha saputo esaltare questa incantevole e limitata porzione di terra è stato il marchese Mario Incisa della Rocchetta. Mario ha notato negli anni 40′, la profonda affinità che legava il territorio di Bolgheri, con quello bordolese di Graves e decise di piantare su questi suoli sassosi e ghiaiosi, vigne di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc. La sua intuizione unita al magnifico lavoro intrapreso dal geniale enologo Giacomo Tachis ha portato all’uscita della prima annata di “Sassicaia“ nel 1968, successivamente con il passaggio della proprietà al figlio Nicolò, l’azienda crebbe ulteriormente diventando la stella indiscussa di Bolgheri e il portabandiera del vino italiano nel mondo. Il “Sassicaia“ nel calice si manifesta con un rosso rubino intenso e brillante, in una veste elegante e disinvolta. Durante l’analisi olfattiva si avvertono vigorose, coinvolgenti e raffinate note di frutti di bosco, prugna, ciliegia, violetta, lavanda e menta, stuzzicate da garbati e sorprendenti richiami di sottobosco, tabacco, quercia, liquirizia e cacao. Il sorso del “Sassicaia“ è quello di un Bolgheri corposo, concentrato ed incredibilmente armonico supportato da un frutto carnoso e possente e da una sottile e setosa trama tannica, mentre una caratteristica e carezzevole nota balsamica conclude l’esperienza gustativa.
Dopo un’attenta selezione delle uve, viene prima svolta spontaneamente la fermentazione alcolica a temperatura controllata e successivamente quella malolattica. Dopodiché, il 45% matura in barrique di rovere nuove, un altro 45% in barrique di primo passaggio e un 10% di secondo passaggio. Dopo circa 24 mesi di invecchiamento, con leggere variazioni a seconda dell’annata, si ha l’assemblaggio in vasche d’acciaio inox e l’imbottigliamento. Dopo qualche mese di riposo nelle cantine, il “Sassicaia“ viene commercializzato.
La Riserva “Campo di Tenaglia“ è un Cabernet Franc di eccellente struttura e concentrazione della celebre Tenuta di Trinoro, cantina fondata dal visionario Andrea Franchetti, uomo che tramite le sue idee diede nuovi impulsi ad una zona, quella dell’inizio della Val d’Orcia, sempre poco considerata a livello enologico. La Tenuta di Trinoro suddivide la propria realtà in tante piccole parcelle, dove le condizioni del suolo, l’esposizione e l’altitudine sono completamente diverse l’una dall’altra, da una di queste nasce il “Campo di Tenaglia“. La principale caratteristica del suolo del “Tenaglia“ sta nella composizione del terreno, formata da argilla mista e roccia calcarea frantumata, che favorisce il rilascio nel vino di una incisiva mineralità. L’indiscussa potenza e consistenza dei vini di Franchetti, si ripete in questa versione di Cabernet Franc, stupendo per una colorazione di un rosso rubino profondo e opaco. Al naso sprigiona con forza e personalità profumi di mirtillo, prugna, mora e ribes nero, con l’assistenza di sensazioni erbacee, minerali, di grafite e spezie. In bocca è un Cabernet Franc secco, carnoso e alcolico, piuttosto strutturato e tosto, ma affievolito da una caratteristica vena sapida e da una vibrante acidità, che assicura una certa persistenza e piacevolezza.
Il grande potenziale evolutivo dei vini di Franchetti, lo devono al suo peculiare affinamento per 8 mesi in barrique di rovere e per 11 mesi in vasche di cemento. L’età delle viti del “Campo di Tenaglia“ è di almeno 25 anni e la produzione si assesta sulle 1500 bottiglie all’anno.
Il “Nipozzano” è un Chianti Rufina Riserva corposo e rotondo, dal bouquet decisamente fruttato ed elegante. Nel bicchiere è di un colore rosso porpora limpido e luminoso. La trama olfattiva sorprende per l’intensità e la forte presenza della frutta a bacca rossa, arricchita da un finale legnoso e speziato, comprendente note di caffè e pepe. L’ingresso al palato è strutturato e avvolgente e lascia intravedere una buona ampiezza aromatica, a cui segue un finale morbido, ruffiano e lievemente tannico.
Il Chianti Rufina Riserva “Nipozzano” affina per 24 mesi in barrique e per 3 mesi in vetro, prima di essere commercializzato.
“Santo Spirito“ è una delle Cru della Tenuta Terre Nere più interessanti, adiacente alla contrada Guardiola, ma profondamente diversa nello stile. Dalla contrada Santo Spirito provengono Etna Rosso dal frutto generoso e succoso, di ottima ricchezza ed armonia. Al calice veste un caratteristico rosso rubino intenso e brillante. Al naso offre un quadro olfattivo complesso e sfaccettato, forte di intensi sentori di frutti di bosco, in alternanza con ampie sensazioni speziate e balsamiche. Etna Rosso dal gusto corposo e articolato, morbido e di rara finezza, rafforzato da una decisa sapidità vulcanica e da una sottile trama tannica. Conclude con un finale lungo e cremoso.
L’Etna Rosso “Santo Spirito“ di Terre Nere svolge la fermentazione malolattica spontanea e matura in barriques, tonneaux e botte grande di rovere francese per 16-18 mesi. Alla fine del periodo, affina per un ulteriore mese in acciaio.
La cantina Montevertine è una di quelle firme subito riconoscibili nel panorama vitivinicolo toscano, un tesoro apparso quasi casualmente nel paese di Radda, partito come passatempo e diventato poi una delle stelle più luminose del territorio del Chianti. La figura che permise questa rapida scalata nel settore fu Sergio Manetti, il proprietario della tenuta dalla fine degli anni sessanta, egli acquisì il podere come casa di campagna dove chiamare gli amici, piantando alcune vigne di Sangiovese per produrre vino come riserva privata. La prima uscita nel 1971 sancì l’uscita delle prime bottiglie e l’ascesa costante verso il successo e il simbolo che è oggi. La proprietà è ora del figlio Martino e come allora non sottostà a mode, regole ed obblighi di mercato, portando avanti esclusivamente il proprio pensiero. “Le Pergole Torte“ è la rappresentazione più iconica della cantina, un Sangiovese profondo, ricchissimo e di un’eleganza fantastica, in grado di reggere ed evolversi per tantissimi anni dall’imbottigliamento. Nel calice si annuncia con un rosso rubino brillante e leggiadro. Al naso viola, rosa, ciliegia, prugna e frutti di bosco si incastrano in un mosaico olfattivo di favolosa raffinatezza e intensità, in cui spicca uno strepitoso e ben delineato assortimento di sentori terziari, dal cuoio, al tabacco, al cacao passando per note di liquirizia, pepe, menta e caffè. “Le Pergole Torte“ è un Sangiovese dal gusto pieno, succoso e articolato e si distende su una precisa e variegata selezione aromatica, contraddistinta da una nitida scia salina e da un sorso potente, elegante e generoso, di una persistenza invidiabile.
Dal 1982 le etichette sono disegnate dall’artista Alberto Manfredi, caro amico di Sergio, che in seguito alla sua scomparsa, ha deciso di ricordarlo utilizzando le opere in suo possesso negli archivi della tenuta. Le uve provengono da vecchie vigne piantate fra il 1968 e il 1999. Dopo una rigorosissima selezione delle uve, il vino svolge sia la fermentazione alcolica che quella malolattica in vasche di cemento, dopodiché viene travasato in barrique di rovere dove matura per 12 mesi. Successivamente “Le Pergole Torte“ passa in botti di rovere di Slavonia, dove affina per altri 12 mesi. Infine, il vino riposa per qualche mese in bottiglia, prima di essere commercializzato.
Nebbiolo morbido ed equilibrato, di colore rosso rubino con riflessi granata. All’olfatto tende principalmente verso profumi di rosa, ciliegia e fragola, ma libera anche discrete note legnose, speziate e terrose. All’assaggio è lineare e snello, rivolto verso un gusto rotondo e mediamente corposo, aiutato nel corso della bevuta da una gentile, ma dominante trama tannica.
Il Nebbiolo “Quattro Cloni“ Brangero matura per 18 mesi in barrique e per 12 mesi in bottiglia. La produzione si assesta sulle 8.000 bottiglie prodotte.
Il “Sito Moresco“ di Gaja è un intrigante assemblaggio tra Nebbiolo, in maggiore presenza, Barbera a cedere un’accattivante acidità e Merlot, a elevare morbidezza e struttura. Il risultato è un rosso morbido, corposo ed equilibrato, che coinvolge una larga varietà di aromi. Nel calice si mostra con un colore rosso rubino luminoso. Il profilo olfattivo comprende note di frutta rossa matura, frutti di bosco e fiori essiccati, che ben si amalgamano con delicati accenni balsamici, di legno, vaniglia, tabacco, cioccolato, pepe e liquirizia. Il “Sito Moresco“, al palato contrappone a un sorso elegante, di buona struttura e profondità, una trama tannica sottile e avvolgente, che si integra perfettamente con una piacevole freschezza.
Il “Sito Moresco“ matura per almeno 12 mesi in barrique e per qualche mese in bottiglia, prima di essere messo in vendita.
Il Collio Cormònese ospita tante piccole imprese vitivinicole che applicano in maniera efficace e rigorosa pratiche colturali tradizionali a basso impatto ambientale, una fra queste è l’interessantissima Terre del Faet. Il loro “Rosso del Faet“ è un Merlot indiscutibilmente morbido ed elegante, tipico e tradizionale nella forma, ma non per questo anonimo o incolore, all’opposto ricerca il perfetto connubio tra le marcate note speziate e gli affascinanti toni varietali del Merlot, delineando uno stile assai completo e coinvolgente. Di colore rosso rubino intenso, all’olfatto alterna a gradevoli fragranze di cacao, tabacco, caffè e liquirizia, i classici profumi di lampone, ribes rosso e ciliegia. Il gusto è pieno, misurato ed avvolgente, adeguato a diversi tipi di pietanze e proporzionato in ogni contrapposizione o caratteristica. Termina su un finale sapido e persistente.
In vigna sono aboliti gli erbicidi, le uniche sostanze utilizzate sono il rame e lo zolfo. La fermentazione e la macerazione avvengono in vasche o tini d’acciaio inox per una ventina di giorni, successivamente riposa per 9 mesi in vasche di cemento e per 12 mesi in botticelle di rovere, prima di essere messo in bottiglia, dove rimane per altri 6-7 mesi.
La cantina Montevertine è una di quelle firme subito riconoscibili nel panorama vitivinicolo toscano, un tesoro apparso quasi casualmente nel paese di Radda, partito come passatempo e diventato poi una delle stelle più luminose del territorio del Chianti. La figura che permise questa rapida scalata nel settore fu Sergio Manetti, il proprietario della tenuta dalla fine degli anni sessanta, egli acquisì il podere come casa di campagna dove chiamare gli amici, piantando alcune vigne di Sangiovese per produrre vino come riserva privata. La prima uscita nel 1971 sancì l’uscita delle prime bottiglie e l’ascesa costante verso il successo e il simbolo che è oggi. La proprietà è ora del figlio Martino e come allora non sottostà a mode, regole ed obblighi di mercato, portando avanti esclusivamente il proprio pensiero. Il “Pian del Ciampolo“ è l’espressione più fresca e gioviale di Montevertine, un Sangiovese snello, dinamico e di ottimo equilibrio, che si abbina facilmente ad un’ampia gamma di portate, conquistando per la sua piacevolezza e semplicità. Nel bicchiere si manifesta con un colore rosso rubino intenso. Al naso spinge su netti e decisi profumi di frutti rossi, attorniati da leggeri rimandi di tabacco, legno, vaniglia, cacao ed erbe aromatiche. Al palato scorre con un’agilità ed una freschezza sorprendenti, bilanciandosi magnificamente con un corpo aggraziato ed una trama tannica setosa e avvolgente.
Le vigne sono situate ad altezze tra i 400 e i 600 metri sul livello del mare. Il “Pian del Ciampolo“ fermenta per circa 25 giorni in vasche di cemento, dopodiché matura per 12 mesi in botti di rovere di Slavonia e per 3 mesi in bottiglia, prima di essere commercializzato.
La Riserva “Campo di Camagi“ è un Cabernet Franc di eccellente struttura e concentrazione della celebre Tenuta di Trinoro, cantina fondata dal visionario Andrea Franchetti, uomo che tramite le sue idee diede nuovi impulsi ad una zona, quella dell’inizio della Val d’Orcia, sempre poco considerata a livello enologico. La Tenuta di Trinoro suddivide la propria realtà in tante piccole parcelle, dove le condizioni del suolo, l’esposizione e l’altitudine sono completamente diverse l’una dall’altra, da una di queste di un solo ettaro e mezzo nasce il “Campo di Camagi“. La principale caratteristica del suolo del “Camagi“ sta in un sottile strato di quarzo e calcare, che favorisce il rilascio nel vino di una delicata traccia salina e di un sottile sentore di geranio. La densità e il sorso ricco, quasi materico si preannuncia all’esame visivo, tramite una colorazione di un rosso rubino scuro e profondo. Il bouquet mette in evidenza fragranze floreali, marmellata di mirtilli, more, ribes nero e lamponi, in un contorno balsamico, erbaceo e legnoso. Succoso e deciso il sapore, perfettamente integrato in un sorso molto caldo, voluminoso e di maestosa struttura, contrastata da una tessitura tannica ben levigata. La chiusura è lunga e minerale.
L’età delle viti del “Campo di Camagi“ è di almeno 25 anni di età, la produzione si assesta sulle 1500 bottiglie all’anno. Il “Campo di Camagi“ matura per 8 mesi in barrique di rovere e per 11 mesi in vasche di cemento.
Gutturnio Riserva di colore rosso rubino tenue, che assume con l’invecchiamento eleganti riflessi granati. All’olfatto è vinoso e fruttato, racchiudendo note di marasca e prugna, con delicati toni terziari di cioccolato e chiodi di garofano. L’impatto al palato è pieno e vellutato, ma equilibrato, grazie all’ottima gestione di una acidità stuzzicante che rende il sorso meno pesante e robusto.
Affina per 18 mesi in botti di rovere di Slavonia di varie capacità e quindi in bottiglia per almeno 6 mesi.
Il Carmignano della famiglia Vannucci è da decenni una sicurezza della denominazione, un rosso di straordinaria eleganza e struttura, che ha saputo subito affermarsi, per il suo carattere energico e al contempo morbido e leggiadro. “Il Sasso“ è un blend animato principalmente dal Sangiovese e affiancato da bassi quantitativi di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot. Nel calice appare con un rosso rubino intenso e profondo. Il bouquet è carico e abbastanza complesso, guidato da profumi di prugna, ciliegia, mora, marasca e frutti rossi, insieme a rimandi di boisé, tabacco e cioccolato. Il sorso è ricco, caldo e rotondo, fregiato dalla tipica raffinatezza esposta dal Sangiovese e da tannini fini e vellutati.
La fermentazione viene condotta con lieviti naturali e la successiva macerazione sulle bucce ha una durata di almeno 18-20 giorni. In seguito, “Il Sasso“ viene trasferito in piccoli contenitori di rovere francese, dove svolge sia la fermentazione malolattica, che l’invecchiamento per un periodo di almeno 15 mesi. Concluso il periodo, affina per altri 6 mesi in bottiglia.
Il Merlot di Franz Haas è un rosso tradizionale, dal gusto succoso e dinamico, forte di un bouquet ricco di note di frutti di bosco, sambuco e fichi secchi, impreziosito da aromi speziati di pepe e anice stellato. In bocca conquista con una straordinaria freschezza e una invidiabile ricchezza gustativa, fanno da contorno una buona struttura e un tannino assai deciso, note tostate e vanigliate chiudono un finale lunghissimo.
Dopo la fermentazione alcolica il vino viene travasato in barrique per la fermentazione malolattica. In seguito matura in barrique per 18 mesi e dopo l’imbottigliamento affina 12 mesi in bottiglia.
Sulle affascinanti e ventose colline di Bolgheri si sono stanziati negli anni tanti imprenditori e viticoltori che hanno fatto la storia del vino a livello nazionale ed internazionale, ma chi per primo e più di tutti ha saputo esaltare questa incantevole e limitata porzione di terra è stato il marchese Mario Incisa della Rocchetta. Mario ha notato negli anni 40′, la profonda affinità che legava il territorio di Bolgheri, con quello bordolese di Graves e decise di piantare su questi suoli sassosi e ghiaiosi, vigne di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc. La sua intuizione unita al magnifico lavoro intrapreso dal geniale enologo Giacomo Tachis ha portato all’uscita della prima annata di “Sassicaia“ nel 1968, successivamente con il passaggio della proprietà al figlio Nicolò, l’azienda crebbe ulteriormente diventando la stella indiscussa di Bolgheri e il portabandiera del vino italiano nel mondo. Il “Sassicaia“ nel calice si manifesta con un rosso rubino intenso e brillante, in una veste elegante e disinvolta. Durante l’analisi olfattiva si avvertono vigorose, coinvolgenti e raffinate note di frutti di bosco, prugna, ciliegia, violetta, lavanda e menta, stuzzicate da garbati e sorprendenti richiami di sottobosco, tabacco, quercia, liquirizia e cacao. Il sorso del “Sassicaia“ è quello di un Bolgheri corposo, concentrato ed incredibilmente armonico supportato da un frutto carnoso e possente e da una sottile e setosa trama tannica, mentre una caratteristica e carezzevole nota balsamica conclude l’esperienza gustativa.
Dopo un’attenta selezione delle uve, viene prima svolta spontaneamente la fermentazione alcolica a temperatura controllata e successivamente quella malolattica. Dopodiché, il 45% matura in barrique di rovere nuove, un altro 45% in barrique di primo passaggio e un 10% di secondo passaggio. Dopo circa 24 mesi di invecchiamento, con leggere variazioni a seconda dell’annata, si ha l’assemblaggio in vasche d’acciaio inox e l’imbottigliamento. Dopo qualche mese di riposo nelle cantine, il “Sassicaia“ viene commercializzato.
Una delle cantine simbolo delle Langhe è Bartolo Mascarello, un viticoltore devoto alla tradizione e all’artigianalità, che mostra con incredibile carattere e fascino, un vitigno considerato principalmente in giovane età, la Barbera. La Barbera d’Alba di Bartolo Mascarello è una rappresentazione pura e matura della Barbera, un rosso di ottima ricchezza e complessità, che tiene eccellenti doti d’invecchiamento. Alla vista appare di colore rosso rubino intenso con sfumature granate. All’olfatto emergono forti e nette fragranze di amarena, prugna, frutta rossa e frutti di bosco, impreziosite da richiami speziati, terrosi, erbacei e balsamici. L’ingresso al palato è quello tipico della Barbera, un frutto molto intenso e succoso viene investito da una graffiante acidità, che dona spiccata freschezza e agilità nella beva. Il lungo invecchiamento in legno ne ammorbidisce e ne smussa le linee bilanciando un sorso, che altrimenti sarebbe troppo spostato sulle durezze. Il finale è particolarmente fresco, armonico e di notevole persistenza.
Il vino macera per 12-15 giorni a temperature tra 25-28°C con frequenti rimontaggi in vasche di acciaio inox. Dopo la svinatura e la fine della fermentazione alcolica, la Barbera passa alla fase di invecchiamento, sostenuto in botti di rovere da 50 Hl per un periodo di almeno 18 mesi. Segue un periodo di affinamento di 2-3 mesi in vasche d’acciaio, prima dell’imbottigliamento.
Il Carmignano della famiglia Vannucci è da decenni una sicurezza della denominazione, un rosso di straordinaria eleganza e struttura, che ha saputo subito affermarsi, per il suo carattere energico e al contempo morbido e leggiadro. “Il Sasso“ è un blend animato principalmente dal Sangiovese e affiancato da bassi quantitativi di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot. Nel calice appare con un rosso rubino intenso e profondo. Il bouquet è carico e abbastanza complesso, guidato da profumi di prugna, ciliegia, mora, marasca e frutti rossi, insieme a rimandi di boisé, tabacco e cioccolato. Il sorso è ricco, caldo e rotondo, fregiato dalla tipica raffinatezza esposta dal Sangiovese e da tannini fini e vellutati.
La fermentazione viene condotta con lieviti naturali e la successiva macerazione sulle bucce ha una durata di almeno 18-20 giorni. In seguito, “Il Sasso“ viene trasferito in piccoli contenitori di rovere francese, dove svolge sia la fermentazione malolattica, che l’invecchiamento per un periodo di almeno 15 mesi. Concluso il periodo, affina per altri 6 mesi in bottiglia.
La sontuosa Tenuta dell’Ornellaia è una delle stelle di Bolgheri e della Toscana, una cantina votata all’eccellenza, fondata nel 1982 dal sagace ed esperto Ludovico Antinori. La sua visione non si limitava ai vitigni autoctoni come andava di moda in quegli anni, ma a comporre tagli bordolesi di strabiliante raffinatezza e complessità che potessero competere con i maestosi rossi di Bordeaux. La fantastica composizione del suolo ed il microclima ideale per la coltivazione delle varietà bordolesi su questo lembo di terra, pose in breve tempo la cantina ai vertici dell’enologia mondiale. Il suo “Bolgheri Rosso Superiore Ornellaia“ è un taglio bordolese di imponente spessore e classe, che si annuncia in un nobile abito color rosso rubino intenso e profondo. Il pensiero condiviso dell’enologo Axel Heinz e dei suoi predecessori è quello di ricordare alcuni tratti dei grandi Bordeaux, puntando su una struttura, una consistenza ed una rotondità marcata e ben riconoscibile, attraversata da un’ampia e decisa varietà di spezie dolci. All’olfatto stupisce proprio questa rarissima finitura di sentori terziari, profondamente connessa a poderose note di ciliegia, mora, prugna, ribes e cassis in confettura. All’assaggio, un’entusiasmante e gustosa morbidezza, si contrappone ad una struttura vigorosa e muscolare, stabilendosi su un equilibrio ammirevole, mentre tannini generosi e vellutati predispongono un finale su finissimi sentori terziari.
Dopo aver svolto la fermentazione alcolica in parte in vasche d’acciaio inox e in parte in cemento, si procede alla fermentazione malolattica in barriques di rovere nuove e di secondo passaggio. Dopodiché, il “Bolgheri Rosso Superiore Ornellaia“ affina per circa 18 mesi in barriques. Al termine del periodo, si ha l’imbottigliamento ed un secondo periodo di riposo in bottiglia di 12 mesi. La 2021 del “Bolgheri Rosso Superiore Ornellaia“ è una versione molto ricca e generosa, un Bolgheri Superiore aristocratico ed espressivo, dalla fitta e levigatissima trama tannica.
Chianti dei Colli Senesi secco e di colore rosso rubino brillante, con riflessi porpora. Al naso si concentra su note di frutta rossa, con l’aggiunta di leggeri accenni erbacei. Al palato è di grande semplicità e freschezza, guidato da decisi aromi fruttati.
Il vino fermenta in vasche d’acciaio inox, in seguito affina in botti di cemento e per un breve periodo anche in bottiglia.
Il “Mormoreto“ è un taglio bordolese di strepitosa struttura ed eleganza, dal profilo gustativo internazionale, dove la carica aromatica è potente ed armonica, ammorbidita da intriganti note originate da un lungo invecchiamento in barrique. Alla vista è di colore rosso rubino impenetrabile, con sfumature porpora. Al naso, i profumi spaziano dai frutti di bosco e la ciliegia fino ad arrivare ad incantevoli fragranze di violetta, prugna, gelsomino e vaniglia, più lievi nuances di tostatura e boisé. In bocca risulta caldo e pieno, concentrato su aromi ampi e stratificati, avvolti da tannini raffinati e setosi, che tendono a bilanciare e prolungare efficacemente la bevuta.
Il “Mormoreto“ viene prodotto in prevalenza da uve Cabernet Sauvignon, con l’aggiunta di Cabernet Franc, Merlot, Sangiovese e Petit Verdot. Il “Mormoreto“ affina per 24 mesi in barrique di rovere francese, sia nuove che di secondo passaggio. Al termine, sosta per qualche mese in bottiglia.
Il “Montesodi“ è uno dei più interessanti e importanti cru del Chianti Rufina, una vigna che offre un Sangiovese elegante ed estremamente fresco e beverino. All’occhio stupisce con il suo colore rosso rubino intenso, ornato da stupendi riflessi violacei. All’esame olfattivo si presenta con un bouquet molto fine ed intenso, impreziosito da sentori viola e frutta sotto spirito, per poi proseguire su notevoli sensazioni speziate e balsamiche. All’assaggio si mostra con un sorso molto morbido e corposo, in cui un’entusiasmante freschezza accompagna verso una sottile e pregevole trama tannica.
Il “Montesodi“ affina per 18 mesi in grandi botti di rovere austriaco e francese.
Fontodi è una storica cantina a conduzione biologica del Chianti Classico situata nel paese di Panzano, nel meraviglioso terroir della “Conca d’oro“, dove nascono le migliori espressioni di questa tipologia. Il suo Chianti Classico nel bicchiere appare di colore rosso rubino carico. All’olfatto possiede un carattere forte e di grande intensità, pulito e piacevole nei suoi esuberanti sentori primari, come la ciliegia, il lampone e la mora, accompagnati da stuzzicanti fragranze di tabacco, vaniglia, cuoio e pepe. Al palato è pieno, gustoso e generoso, di ottima consistenza e profondità, definita da un’eleganza, una mineralità e da una trama tannica di rara finezza e qualità.
Dopo una fermentazione spontanea con i lieviti indigeni e una macerazione in vasche d’acciaio inox, matura per 18 mesi in barriques di Troncais e Allier.
Nelle vicinanze di Gaiole in Chianti, una cantina di grande prospettiva è Fattoria San Giusto a Rentennano, famosa inizialmente per i suoi Chianti di strepitosa eleganza e di accattivante freschezza e personalità, ha saputo poi trasporre il suo stile caratteristico su etichette di grande prestigio e classe, come “La Ricolma“, un Merlot in purezza espressivo, croccante e vellutato, dalla beva tesa, straordinariamente raffinata ed armonica. All’olfatto dominano sontuosi e vivaci profumi di prugna, mora, mirtillo e ciliegia matura, al di sopra dei sentori balsamici e di boisé. All’assaggio, primeggia un frutto succoso ed esuberante completandosi con la classica struttura, rotondità ed eleganza tipica del Merlot, che si dilunga verso una beva lunga, fresca ed entusiasmante.
Fattoria San Giusto a Rentennano produce “La Ricolma“ seguendo i principi dell’agricoltura biologica. La fermentazione alcolica avviene in vasche d’acciaio inox per circa 18 giorni. In seguito svolge la fermentazione malolattica in maniera spontanea, successivamente viene posto in barriques di rovere francese per 20-22 mesi. Una volta imbottigliato, riposa per altri 6 mesi in bottiglia.
L’Etna Rosso Contrada “Calderara Sottana“ è una delle etichette più importanti della Tenuta delle Terre Nere, un vino realizzato dai terreni più sassosi in assoluto tra le Cru della cantina, un rosso in grado di cedere al vino una nobile e seducente personalità, susseguita da una potente carica aromatica. Nel calice compare con un colore rosso rubino tenue con riflessi mogano. All’olfatto diffonde fini e intensi profumi di violetta, frutti di bosco e spezie dolci, con qualche rimando minerale. Il “Calderara Sottana“ possiede un sorso pieno e strutturato, dal buon tenore alcolico, compensato da morbidi tannini. All’assaggio domina la frutta, che direziona la bevuta verso un finale sapido, speziato e di prolungata persistenza.
Le vigne di Calderara sono coltivate tra i 600 e i 700 metri e hanno un’età compresa tra i 50 e i 100 anni. Il vino svolge la fermentazione malolattica spontanea e matura per 16-18 mesi in barriques, tonneaux e in botti grandi di rovere francese, per un solo 20% nuove. Al termine, riposa per 1 mese in acciaio.
Il “Franchetti“ è il vertice qualitativo della tenuta Passopisciaro, un super-Etna capace di unire Petit Verdot e Cesanese d’Affile, in un connubio insolito, ma ispiratissimo, dal gusto pieno e molto concentrato. Un vino originale e ineguagliabile, in grado di esprimere pienamente la personalità folle e visionaria del suo produttore. Al calice si presenta con un manto rosso rubino scuro e compatto. All’olfatto sprigiona potenti profumi di ciliegia, amarena, lampone e frutti neri, impreziositi da netti e abbondanti sentori speziati e balsamici, adornati da lievi accenni minerali. L’ingresso al palato è rotondo, possente ed esuberante, fornito di un’assurda ricchezza aromatica, supportata da una trama tannica perfettamente integrata. Termina con un finale sapido e speziato di lunghissima persistenza. Il “Franchetti“ 2018 è un vino timido nell’immediato, ma con eccezionali capacità di invecchiamento.
La Fermentazione alcolica avviene in botti d’acciaio per circa 14 giorni, in seguito affina in barriques nuove di rovere francese per 6 mesi. Infine sosta per 14 mesi in vasche di cemento.
La “Contrada Guardiola“ è un’antico appezzamento che si trova tra gli 800 e i 1000 metri di altezza, da cui si ottiene un vino molto profondo e complesso, dove primeggia una forte e ampia componente di frutta a bacca rossa. Il “Contrada G“ si mostra in una veste color rosso rubino con riflessi violacei. Il bouquet è molto complesso e sfaccettato, coinvolgendo intensi sentori fruttati di mirtilli, ciliegie, amarene e altri frutti rossi, associandoli a note di rosa canina e violetta, insieme a varie spezie ed erbe aromatiche; ben percepibili anche delicati ricordi balsamici e minerali. All’assaggio è un rosso di grande classe e di piacevole armonia, concentrato verso un sorso pieno e articolato, più che sulla struttura e la potenza aromatica, che sono in ogni caso notevoli.
Il mosto viene fatto fermentare in vasche d’acciaio sui propri lieviti, per circa 15 giorni, con una leggera macerazione sulle bucce. Successivamente, avviene la svinatura, la fermentazione malolattica e parte un affinamento in grandi botti di rovere della durata di 18 mesi circa. Le vigne dalle quali proviene il vino hanno un’età superiore ai 70 anni.
La sontuosa Tenuta dell’Ornellaia è una delle stelle di Bolgheri e della Toscana, una cantina votata all’eccellenza, fondata nel 1982 dal sagace ed esperto Ludovico Antinori. La sua visione non si limitava ai vitigni autoctoni come andava di moda in quegli anni, ma a comporre tagli bordolesi di strabiliante raffinatezza e complessità che potessero competere con i maestosi rossi di Bordeaux. La fantastica composizione del suolo ed il microclima ideale per la coltivazione delle varietà bordolesi su questo lembo di terra, pose in breve tempo la cantina ai vertici dell’enologia mondiale. Il suo “Bolgheri Rosso Superiore Ornellaia“ è un taglio bordolese di imponente spessore e classe, che si annuncia in un nobile abito color rosso rubino intenso e profondo. Il pensiero condiviso dell’enologo Axel Heinz e dei suoi predecessori è quello di ricordare alcuni tratti dei grandi Bordeaux, puntando su una struttura, una consistenza ed una rotondità marcata e ben riconoscibile, attraversata da un’ampia e decisa varietà di spezie dolci. All’olfatto stupisce proprio questa rarissima finitura di sentori terziari, profondamente connessa a poderose note di ciliegia, mora, prugna, ribes e cassis in confettura. All’assaggio, un’entusiasmante e gustosa morbidezza, si contrappone ad una struttura vigorosa e muscolare, stabilendosi su un equilibrio ammirevole, mentre tannini generosi e vellutati predispongono un finale su finissimi sentori terziari.
Dopo aver svolto la fermentazione alcolica in parte in vasche d’acciaio inox e in parte in cemento, si procede alla fermentazione malolattica in barriques di rovere nuove e di secondo passaggio. Dopodiché, il “Bolgheri Rosso Superiore Ornellaia“ affina per circa 18 mesi in barriques. Al termine del periodo, si ha l’imbottigliamento ed un secondo periodo di riposo in bottiglia di 12 mesi. La 2021 del “Bolgheri Rosso Superiore Ornellaia“ è una versione molto ricca e generosa, un Bolgheri Superiore aristocratico ed espressivo, dalla fitta e levigatissima trama tannica. Il carattere di Ornellaia 2021, sedicesima edizione di Vendemmia d’Artista, è “La Generosità“, etichetta atta ad indicare l’animo ricco ed intenso dell’annata 2021. L’artista scelto per interpretare “La Generosità“ è la rinomata artista visiva italiana Marinella Senatore, che ha lavorato sul tema attraverso il suo linguaggio d’elezione, il collage.
Espressione dettagliata e d’immensa qualità del Dolcetto, quello di Bartolo Mascarello è un monumento genuino e fedele alla tradizione; prodotto con metodi artigianali, seguendo le antiche tecniche produttive. Nel bicchiere si mostra con un colore rosso rubino con riflessi violacei. Il bouquet è molto intenso e ampio, interessando note di ciliegia, frutta rossa e mora, impreziosite da toni di spezie dolci, menta ed erbe aromatiche. Al palato, su un Dolcetto piuttosto corposo e rustico, svetta un frutto potente e succoso, adornato da un tannino compatto e consistente, che porta a una chiusura fresca ed armonica.
La vinificazione, compresa la macerazione avvengono in vasche di cemento, in seguito il vino affina per 9 mesi in grandi botti di rovere.
Negroamaro di colore rosso rubino intenso, con aromi di ciliegia, marasca e melograno e qualche sentore terziario. Al palato è morbido ed equilibrato, guarnito da un piacevole tannino dolce.
Affina per almeno 6 mesi in vasche di acciaio inox, più un breve periodo in bottiglia di qualche mese.
La cantina Montevertine è una di quelle firme subito riconoscibili nel panorama vitivinicolo toscano, un tesoro apparso quasi casualmente nel paese di Radda, partito come passatempo e diventato poi una delle stelle più luminose del territorio del Chianti. La figura che permise questa rapida scalata nel settore fu Sergio Manetti, il proprietario della tenuta dalla fine degli anni sessanta, egli acquisì il podere come casa di campagna dove chiamare gli amici, piantando alcune vigne di Sangiovese per produrre vino come riserva privata. La prima uscita nel 1971 sancì l’uscita delle prime bottiglie e l’ascesa costante verso il successo e il simbolo che è oggi. La proprietà è ora del figlio Martino e come allora non sottostà a mode, regole ed obblighi di mercato, portando avanti esclusivamente il proprio pensiero. “Le Pergole Torte“ è la rappresentazione più iconica della cantina, un Sangiovese profondo, ricchissimo e di un’eleganza fantastica, in grado di reggere ed evolversi per tantissimi anni dall’imbottigliamento. Nel calice si annuncia con un rosso rubino brillante e leggiadro. Al naso viola, rosa, ciliegia, prugna e frutti di bosco si incastrano in un mosaico olfattivo di favolosa raffinatezza e intensità, in cui spicca uno strepitoso e ben delineato assortimento di sentori terziari, dal cuoio, al tabacco, al cacao passando per note di liquirizia, pepe, menta e caffè. “Le Pergole Torte“ è un Sangiovese dal gusto pieno, succoso e articolato e si distende su una precisa e variegata selezione aromatica, contraddistinta da una nitida scia salina e da un sorso potente, elegante e generoso, di una persistenza invidiabile.
Dal 1982 le etichette sono disegnate dall’artista Alberto Manfredi, caro amico di Sergio, che in seguito alla sua scomparsa, ha deciso di ricordarlo utilizzando le opere in suo possesso negli archivi della tenuta. Le uve provengono da vecchie vigne piantate fra il 1968 e il 1999. Dopo una rigorosissima selezione delle uve, il vino svolge sia la fermentazione alcolica che quella malolattica in vasche di cemento, dopodiché viene travasato in barrique di rovere dove matura per 12 mesi. Successivamente “Le Pergole Torte“ passa in botti di rovere di Slavonia, dove affina per altri 12 mesi. Infine, il vino riposa per qualche mese in bottiglia, prima di essere commercializzato.
Le emozioni che rilasciano i fantastici vini di San Giusto a Rentennano sono uniche, la piacevolezza e l’eleganza del loro Chianti Classico Riserva “Le Baroncole“, che manifesta sin dalla prima olfazione grande personalità e forza, sono solo l’introduzione ad un gusto ricco, concentrato ed incredibilmente equilibrato. Il profilo olfattivo è mosso da stupende note di ciliegia, prugna, violetta e frutti di bosco, attorniate da sottili e misurate fragranze terrose e di spezie dolci, come vaniglia, cioccolato e tabacco. Al palato è un Chianti Classico profondo e carico di aromi, bilanciato da una beva gustosa, appagante e perfettamente bilanciata, da un tannino pacato e setoso.
Fattoria San Giusto a Rentennano segue i principi dell’agricoltura biologica. La fermentazione e la macerazione avvengono in vasche d’acciaio inox per circa 18-20 giorni. In seguito “Le Baroncole“ matura dai 16 ai 20 mesi in botti e fusti di rovere francese, più un periodo di 6 mesi in bottiglia.
L’Etna Rosso “Passorosso“ è un Nerello Mascalese in purezza simbolo dell’elegante e ricco terroir dell’Etna. Nel bicchiere appare di colore rosso rubino con sfumature granate. Ampie e variegate le sensazioni olfattive, soffermandosi principalmente su piccoli frutti di bosco, ma lasciando spazio anche a sentori terrosi, di pelle, arancia rossa e spezie varie. All’assaggio è morbido e molto elegante, caratterizzato da una buona trama tannica e una stupenda sapidità, a rinfrescare una beva assai rotonda e calda. Nerello Mascalese dal gusto pungente e articolato, in grado di esprimersi al meglio con il passare degli anni.
Proveniente da vigne che hanno dai 70 ai 100 anni di età, ad un’altitudine che oscilla dai 500 ai 1000 metri d’altezza, a seconda della contrada. La vinificazione avviene in acciaio per circa 15 giorni, successivamente vengono svolte la fermentazione malolattica e l’affinamento della durata di 18 mesi in grandi botti di rovere.
La Barbera d’Alba di Giacomo Conterno è un’espressione calda, avvolgente e molto strutturata della Barbera, un rosso grintoso e robusto, risultato di uno dei più importanti cru delle Langhe, il “Vigna Francia“. Nel calice appare di colore rosso rubino. Al naso emette gradualmente note di mora, ciliegia, prugna, lampone e amarena, con l’immancabile supporto di sfumature legnose, minerali, erbacee e di tabacco, cioccolato, vaniglia e cuoio. Barbera che al palato mostra un sorso poderoso, consistente ed energico, attenuato da una generosa e vivace acidità e da una bella morbidezza.
La vinificazione avviene in acciaio, mentre l’affinamento viene svolto in botti grandi per un periodo di 20 mesi.
Primitivo alcolico, potente e impeccabile in ogni caratteristica, che alla vista è di colore rosso rubino luminoso. Esprime potenti profumi di ciliegia e frutti di bosco, con delicate fragranze balsamiche e di macchia mediterranea. Al palato è morbido, elegante e strutturato, sorretto da una rinfrescante acidità, che porta a un finale lungo e vellutato.
Affina per 9 mesi in barrique per il 50% nuove, successivamente riposa per qualche mese in bottiglia prima di essere immesso sul mercato.
“Le Cupole“ è l’etichetta d’ingresso della rinomata Tenuta di Trinoro, visionario produttore della Val d’Orcia abile nel realizzare vini di suprema concentrazione e intensità. Questo taglio bordolese alla vista appare in un manto color rosso rubino acceso e vivido. All’olfatto prevalgono in maniera dirompente sentori di frutta rossa matura, come la ciliegia e l’amarena, contornate da tenui sensazioni speziate. Al palato è imponente, caldo e voluminoso, concentrato sui vigorosi sentori varietali, in parte mitigati da una tessitura tannica morbida e gentile. Energico e lunghissimo il finale.
“Le Cupole“ della Tenuta di Trinoro matura in barrique di secondo, terzo e quarto passaggio per 8 mesi, per poi proseguire l’affinamento in vasche di cemento per ulteriori 10 mesi.
Petra è la proprietà Toscana della famiglia Moretti, un’etichetta che ha saputo ritagliarsi un ruolo di spicco nella regione, suggerendo tagli bordolesi di ottima freschezza e vivacità, il suo Petra è la sua rappresentazione più rappresentativa, un blend classico e di stupenda eleganza, dal gusto pieno e maturo. All’olfatto reclama con forza e personalità, intense note di frutta a bacca rossa, prugna e mora, mischiando anche evidenti sfumature di vaniglia, pepe e spezie dolci. In bocca si privilegia l’equilibrio e la finezza, non tralasciando i caratteristici sentori varietali, che non si disperdono fino ad un finale di invidiabile freschezza, dal tannino dolce e ben levigato.
Il “Petra“ matura per 18 mesi in barrique, per il 50% nuove; successivamente prosegue l’invecchiamento in bottiglia, per un ulteriore periodo di 18 mesi.
La sontuosa Tenuta dell’Ornellaia è una delle stelle di Bolgheri e della Toscana, una cantina votata all’eccellenza, fondata nel 1982 dal sagace ed esperto Ludovico Antinori. La sua visione non si limitava ai vitigni autoctoni come andava di moda in quegli anni, ma a comporre tagli bordolesi di strabiliante raffinatezza e complessità che potessero competere con i maestosi rossi di Bordeaux. La fantastica composizione del suolo ed il microclima ideale per la coltivazione delle varietà bordolesi su questo lembo di terra, pose in breve tempo la cantina ai vertici dell’enologia mondiale. Il suo “Bolgheri Rosso Superiore Ornellaia“ è un taglio bordolese di imponente spessore e classe, che si annuncia in un nobile abito color rosso rubino intenso e profondo. Il pensiero condiviso dell’enologo Axel Heinz e dei suoi predecessori è quello di ricordare alcuni tratti dei grandi Bordeaux, puntando su una struttura, una consistenza ed una rotondità marcata e ben riconoscibile, attraversata da un’ampia e decisa varietà di spezie dolci. All’olfatto stupisce proprio questa rarissima finitura di sentori terziari, profondamente connessa a poderose note di ciliegia, mora, prugna, ribes e cassis in confettura. All’assaggio, un’entusiasmante e gustosa morbidezza, si contrappone ad una struttura vigorosa e muscolare, stabilendosi su un equilibrio ammirevole, mentre tannini generosi e vellutati predispongono un finale su finissimi sentori terziari.
Dopo aver svolto la fermentazione alcolica in parte in vasche d’acciaio inox e in parte in cemento, si procede alla fermentazione malolattica in barriques di rovere nuove e di secondo passaggio. Dopodiché, il “Bolgheri Rosso Superiore Ornellaia“ affina per circa 18 mesi in barriques. Al termine del periodo, si ha l’imbottigliamento ed un secondo periodo di riposo in bottiglia di 12 mesi.
Nella bellissima e affascinante Tenuta del Guado al Tasso a Bolgheri nasce un taglio bordolese di seducente eleganza e ricchezza, perfettamente bilanciato nei suoi tratti ed estremamente agile e beverino nel gusto. Il Bolgheri Superiore Guado al Tasso si annuncia tramite un ammaliante rosso rubino scuro. Il corredo olfattivo si mostra prima con potenti profumi di ciliegia, prugna e frutti di bosco, per poi progredire verso morbide ed intriganti sensazioni legnose, speziate e balsamiche. Al palato si affaccia su aromi morbidi e gustosi, esaltati da un corpo rotondo e deciso e da una tessitura tannica dolce e suadente, che guida la beva verso una chiusura di strepitosa armonia e persistenza.
La fermentazione alcolica e la macerazione vengono svolte in vasche d’acciaio inox, in seguito si ha il travaso in barrique di rovere e viene effettuata la fermentazione malolattica. Infine, affina per i primi 12 mesi in botti di rovere di medie e grandi dimensioni e per gli ultimi 6 mesi in botti di piccole dimensioni.
Barbera d’Alba autentica e tradizionale, che non effettua nessun affinamento in legno, esprimendo così l’intensità del frutto, senza alcun freno. Alla vista si mostra in un manto color rosso rubino, ornato da sfumature violacee. Al naso sfodera forti profumi di ciliegie, mirtilli, more e frutti rossi, con in sottofondo fini ricordi di spezie dolci. Barbera dal frutto polposo e di grande carattere, composta da un gusto corposo e armonico, dove trionfa un’acidità energica e tagliente, simbolo indiscusso della varietà.
La Barbera d’Alba di Trediberri viene realizzata seguendo principi artigianali. Il vino svolge la fermentazione malolattica in cemento e affina per qualche mese in cemento e acciaio, prima di essere commercializzato.
Il “Campo al Fico“ nasce dall’unione di intenti tra Stefano Granata e Paola de Fusco, nel creare dal magnifico terroir di Bolgheri, vini di forte personalità, che rispecchiassero appieno la loro filosofia. Il “Campo al Fico“ è un Bolgheri Superiore rinomato per la sua complessità ed eleganza, una splendida rappresentazione della Toscana in una visione profonda e autentica, dove la profondità e l’intensità aromatica sono i veri protagonisti. Nel calice è di un avvenente color rosso granato carico. All’olfatto, potenti profumi di frutti di bosco e ciliegia si mischiano con richiami balsamici, di tabacco, vaniglia, cuoio e pepe nero. Al palato è ricco e possente, spalleggiato da un tannino morbido ed energico, che accompagna verso una chiusura molto fresca, armonica e di lunghissima persistenza.
Il “Campo al Fico“ viene prodotto seguendo metodi biodinamici e artigianali. Inoltre, affina per almeno 20 mesi in barrique di rovere francese e successivamente sosta per ulteriori 12 mesi in bottiglia.
Il “Podere Ritorti“ nasce dall’unione di intenti tra Stefano Granata e Paola De Fusco, nel creare dal magnifico terroir di Bolgheri, vini di forte personalità, che rispecchiassero appieno la loro filosofia. Nel calice appare con un esuberante rosso rubino intenso. Al naso gioca sulla finezza e la complessità, diffondendo gradevoli profumi di ciliegia, lampone e frutta a bacca nera e facendosi apprezzare anche per invitanti rimandi di macchia mediterranea, tabacco, vaniglia e cioccolato. All’assaggio è un Bolgheri ampio e di gran carattere, dalla bevibilità fresca e sfiziosa, fasciata da un tannino sottile e delicato, che si distende su un retrogusto minerale, composto da aromi di mirtillo, mora e ribes nero.
Il “Podere Ritorti“ viene prodotto seguendo metodi biodinamici e artigianali. Le fermentazioni avvengono in vasche d’acciaio, con il solo utilizzo di lieviti indigeni. Inoltre, affina per almeno 14 mesi in legno e successivamente sosta per ulteriori 12 mesi in bottiglia.
La perla della cantina di Ploner di Marlengo, si presenta al calice di colore rosso granato luminoso. Possiede un quadro olfattivo ricco e profondo, tra i quali spiccano ciliegia, rosa e fragola; ben distinguibili anche frutti di bosco, erbe balsamiche e spezie. Al palato è un Pinot nero completo ed elegante, dal corredo aromatico complesso e sfaccettato. Seppur il sorso sia pieno e strutturato, la bevuta non è impegnativa, ma scorrevole e snella, grazie a tannini dolci perfettamente integrati e una rinfrescante acidità. Finale gradevole di lunghissima freschezza e persistenza.
Matura per 30 mesi in botti di rovere piccole e medie dimensioni, successivamente affina ulteriormente in bottiglia per un anno.
Il Petit Rouge è un gradevole rosso della Valle d’Aosta di colore rosso rubino, dal caratteristico bouquet di rosa selvatica, viola e frutti rossi. In bocca è di medio corpo e complessità, di grande freschezza e dal tannino delicato sul finale.
L’affinamento si svolge in serbatoi di acciaio per circa 8 mesi e almeno un mese in bottiglia.
La perla della cantina di Ploner di Marlengo, si presenta al calice di colore rosso granato luminoso. Possiede un quadro olfattivo ricco e profondo, tra i quali spiccano ciliegia, rosa e fragola; ben distinguibili anche frutti di bosco, erbe balsamiche e spezie. Al palato è un Pinot nero completo ed elegante, dal corredo aromatico complesso e sfaccettato. Seppur il sorso sia pieno e strutturato, la bevuta non è impegnativa, ma scorrevole e snella, grazie a tannini dolci perfettamente integrati e una rinfrescante acidità. Finale gradevole di lunghissima freschezza e persistenza.
Matura per 30 mesi in botti di rovere piccole e medie dimensioni, successivamente affina ulteriormente in bottiglia per un anno.
Il Nebbiolo d’Alba “I Lioni“ di Deltetto è un rosso biologico asciutto ed equilibrato, che si muove all’interno di uno spettro aromatico pulito e tannico, orientato verso decisi aromi fruttati. Nel bicchiere adotta una colorazione di un rosso rubino scarico, dotato di vivaci ed intensi profumi di ciliegia, violetta, prugna e frutti di bosco, coronati da delicati sbuffi speziati e legnosi. “I Lioni“ è un Nebbiolo corposo ed armonico, che al palato scorre con una splendida freschezza ed agilità, dispiegandosi poco alla volta attraverso un’ottima persistenza aromatica.
Il Nebbiolo d’Alba “I Lioni“ affina in botti di rovere per circa 12 mesi, in seguito riposa per qualche mese in bottiglia.
Il Carignano del Sulcis “Cardanera“ è un vino di colore rosso rubino con riflessi violacei. Al naso regala intense note olfattive di frutti rossi e viola, ornate da accenni di erbe aromatiche. All’assaggio è caldo, equilibrato e abbastanza corposo, impreziosito da un tannino fine e vellutato e da una decisa acidità. Finale fruttato e lievemente sapido.
La fermentazione avviene in grandi vasche di acciaio, indispensabili per mantenere la freschezza e la vivacità del vino, mentre l’affinamento viene svolto in vasche di cemento, per non intaccare le caratteristiche del vino. Infine, matura per qualche mese in bottiglia.
Nelle vicinanze di Gaiole in Chianti, una cantina di grande prospettiva è Fattoria San Giusto a Rentennano, famosa inizialmente per i suoi Chianti di strepitosa eleganza e di accattivante freschezza e personalità, ha saputo poi trasporre il suo stile caratteristico su etichette di grande prestigio e classe, come “La Ricolma“, un Merlot in purezza espressivo, croccante e vellutato, dalla beva tesa, straordinariamente raffinata ed armonica. All’olfatto dominano sontuosi e vivaci profumi di prugna, mora, mirtillo e ciliegia matura, al di sopra dei sentori balsamici e di boisé. All’assaggio, primeggia un frutto succoso ed esuberante completandosi con la classica struttura, rotondità ed eleganza tipica del Merlot, che si dilunga verso una beva lunga, fresca ed entusiasmante.
Fattoria San Giusto a Rentennano produce “La Ricolma“ seguendo i principi dell’agricoltura biologica. La fermentazione alcolica avviene in vasche d’acciaio inox per circa 18 giorni. In seguito svolge la fermentazione malolattica in maniera spontanea, successivamente viene posto in barriques di rovere francese per 20-22 mesi. Una volta imbottigliato, riposa per altri 6 mesi in bottiglia.
Il Frappato è un rosso artigianale, coraggioso, originale e ribelle, che raccoglie sia i pensieri e l’animo della sua produttrice Arianna Occhipinti, sia le peculiarità della terra di Vittoria, paese a Sud dei Monti Iblei.
Il Contrada “Fossa di Lupo” detto brevemente “FL” è la massima definizione dello stile di Arianna Occhipinti, un Frappato magistrale, succoso e dinamico, di strabiliante consistenza e dall’acidità spiccata e tagliente, ben addomesticata dall’affinamento in botte.
La sua realizzazione viene dall’esigenza di Arianna di esprimere il carattere di ogni singola vigna, attuando lo stesso processo produttivo, in modo da sottolineare ancor di più le diversità tra gli appezzamenti.
Nel “Fossa di Lupo” è la concentrazione e la forza del frutto a sorprendere, mischiandosi con una netta e vibrante acidità.
Intenso e vibrante l’intreccio olfattivo, carico di note di frutti di bosco, prugna, ciliegia, melograno e sensazioni vegetali, e speziate, con qualche rimando ferroso e di pelle.
Al palato è un rosso incredibilmente gustoso, aggraziato ed armonico, freschissimo e irresistibile in tutto l’arco della beva.
Il Frappato della “Contrada Fossa di Lupo” fermenta spontaneamente in vasche di cemento per 25 giorni, con frequenti follature e rimontaggi.
Dopodiché affina per 6 mesi in vasche di cemento e per 12 mesi in botti di rovere austriaco.
Non viene effettuata alcuna filtrazione o chiarifica.
Il contenuto di solforosa è sui 35 mg/L.
La produzione si assesta attorno alle 2700 bottiglie prodotte.
Lo “Sharis“ di Livio Felluga è un bianco verticale e leggero, che presenta una forte interazione con il meraviglioso terroir collinare della zona, caratterizzato dalla “Ponca“, un terreno composto da marne e arenarie di origine eocenica, capace di cedere peculiarità uniche. Alla vista appare di colore giallo paglierino chiaro con leggeri riflessi dorati. Bouquet diretto e intenso, ricco di fragranze di gelsomino, mughetto, zagara, pera, mela, ananas e agrumi, circondato da leggeri ritorni balsamici e vanigliati. Al gusto manifesta una sconfinata freschezza, approfondita da una bevuta estremamente fine e scorrevole, a cui segue un finale sapido, agrumato e livelemente speziato.
L’uva dopo essere delicatamente diraspata viene sofficemente pressata ed il mosto così ottenuto viene chiarificato attraverso decantazione. Segue la fermentazione a temperatura controllata in recipienti di acciaio inox. A fine fermentazione, il vino viene lasciato affinare alcuni mesi sui lieviti, per aumentarne sapidità, cremosità e vocazione all’invecchiamento. Dopo l’imbottigliamento serve un breve periodo di affinamento in locale termocondizionato, prima che il vino sia pronto per la commercializzazione.
Il Trebbiano d’Abruzzo Superiore “Portarispetto“ è una delle espressioni più autentiche di questo antico vitigno. Alla vista appare di colore giallo paglierino tenue. Bouquet che si apre con delicate note erbacee, che ricordano il peperone verde, per poi virare verso note fruttate. Al palato è equilibrato e minerale, guarnito da importanti sentori di frutta bianca, sorprende per sapidità, che rende il vino quasi salmastro, termina in un finale lungo e coinvolgente.
Affina per 12 mesi in acciaio e 3 mesi in bottiglia, prima di essere messo in commercio.
Ronco dei Folo è una delle ultime attività create da Ambrogio e Giovanni Folonari, nasce a Prepotto, nel cuore del Collio. Il loro Sauvignon è di colore giallo paglierino tenue con riflessi verdolini. I profumi che avvolgono il naso si muovono su note varietali di fiori campo e di sambuco, ornate da sensazioni di pesca, frutta esotica e foglia di pomodoro. Al palato detiene un certo equilibrio e una gradevole bevibilità, che ben si associa alla sua vena minerale e citrina. Nel complesso è un bianco che non esibisce grandi peculiarità organolettiche, ma che rispecchia fedelmente uvaggio e territorio.
Affina sui lieviti in vasche di acciaio per almeno 5 mesi.
Chardonnay fiore all’occhiello di St. Michael-Eppan, della linea Sanct Valentin, dal grandissimo equilibrio e dalla splendida freschezza, ben amalgamata ad una importante struttura, che denota le eccellenti capacità di invecchiamento. All’esame visivo si presenta in un manto color giallo paglierino con riflessi verdognoli. I profumi morbidi e tostati preannunciano un sorso pieno e caldo, sostenuto da una buona freschezza e da profonde tonalità minerali. All’assaggio è potente e minerale, arricchito da raffinate note vanigliate e di frutta matura.
Svolge la fermentazione alcolica e malolattica e affina sui lieviti in barrique-tonneaux per 11 mesi. Assemblaggio dopo quasi un anno e ulteriore maturazione di almeno otto mesi in tini d’acciaio.
Lo Chardonnay “Vigna San Francesco“ di Tasca d’Almerita nasce dal duro lavoro di ricerca svolto dal Conte Tasca negli anni ottanta, che piantò nella propria tenuta diversi vitigni internazionali, tra cui lo Chardonnay. I benefici di questa scelta si ottennero sin dai primi tempi, infatti l’eccezionale terroir della Tenuta Regaleali, si sposava perfettamente con lo Chardonnay, elevando sbalorditivamente la sua struttura e la sua sapidità. Nel bicchiere si rivela con un caratteristico giallo dorato ornato da sfumature verdoline. All’olfatto propone una vasta gamma di sensazioni, dispiegandosi tra profumi di frutta polpa gialla, burro, vaniglia, nocciola, mandorla, spezie ed erbe officinali. In bocca, morbidi e potenti aromi già percepiti al naso vengono attorniati da notevoli sensazioni cremose e salmastre, esaltandosi attraverso una bevuta particolarmente gustosa e appagante.
Lo Chardonnay “Vigna San Francesco“ svolge la fermentazione alcolica in piccole botti di rovere francese di Allier e Troncais. Al termine, il vino non svolge la fermentazione malolattica e affina per 8 mesi in piccole botti di rovere della stessa capacità, per un 70% di primo passaggio e per la restante parte di secondo.
Chardonnay dell’Isonzo morbido e raffinato, dalla strepitosa concentrazione aromatica. A una prima occhiata rivela un colore giallo paglierino con riflessi dorati. Bianco che possiede un patrimonio olfattivo intenso ed intrigante giocando su fragranze floreali, di frutta gialla, agrumi e frutta esotica, spalleggiata da sensazioni di vaniglia, burro, crema pasticcera e altre spezie dolci. Dal gusto pieno, ricco e sfaccettato bilanciato da una significativa rotondità e da una incessante mineralità. Un bianco vigoroso ed energico, per palati amanti dei gusti morbidi.
La fermentazione avviene in piccole botti di rovere francese a temperatura controllata, successivamente affina per 11 mesi negli stessi contenitori, con frequenti batonnage. Dopo l’imbottigliamento serve un ulteriore periodo in bottiglia di 12 mesi, prima che il vino sia pronto per uscire sul mercato.
Il Friulano La Vila di Lis Neris è un bianco avvolgente e di buona struttura, contraddistinto da un sorso seducente e di grande eleganza. Nel calice è di colore giallo paglierino intenso, incentrato su potenti profumi di fiori di campo, agrumi, pesca e albicocca, con qualche accenno di frutta secca. All’assaggio è ricco, strutturato e avvolgente, sospinto da un sorso cremoso e sapido, che porta a un finale di lunga persistenza.
La fermentazione avviene in tank di acciaio a 20-22°C, poi si ha il passaggio in parte in vasche di acciaio inox e in parte in legno, dove il vino riposa sulle fecce fini per 11 mesi con bâtonnage frequenti. Infine, si ha l’imbottigliamento e un affinamento in bottiglia di minimo 12 mesi.
Lo Chardonnay “Zaraosti“ di Zeni è un bianco affascinante e fruttato, che con il passare degli anni sviluppa aromi tostati e di vaniglia. Bouquet deciso ed essenziale, concentrato su piacevoli sentori di frutta a polpa gialla e mela Golden. Al palato è armonico e molto fresco, caratterizzato da un sorso secco e risoluto, dal finale fine e sapido.
La vinificazione avviene interamente in vasche d’acciaio. Il vino non svolge la fermentazione malolattica, per mantenere integri i profumi freschi e fruttati. Dopo qualche mese di affinamento in acciaio, il vino viene poi imbottigliato in primavera e solo dopo un breve periodo di riposo, viene commercializzato.
Il Pinot Grigio in purezza di Lis Neris è una rappresentazione particolarmente autentica del vitigno, che sfoggia una spiccata morbidezza, abbinata a un sorso armonico e corposo. Nel calice compare di colore giallo paglierino intenso, con riflessi dorati. Ottime le sensazioni olfattive, dove si rincorrono profumi floreali di biancospino e gelsomino, con note di agrumi e frutta esotica; più sottili i sentori minerali e di erbe aromatiche. L’ingresso al palato è sorprendente e inatteso, elaborando un sorso di ammirabile agilità e delicatezza, ben equilibrato da un gusto vellutato e fresco, che conduce a una decisa e lunga nota sapida. Lo stile imposto dalla famiglia Pecorari è notevole, ma ciò che stupisce maggiormente è la leggerezza e l’intensità, con cui inaspettatamente si pone in confronto al resto dei bianchi fermi della cantina.
La fermentazione avviene in piccole botti di rovere francese a temperatura controllata, successivamente affina per 11 mesi negli stessi contenitori, con frequenti batonnage. Dopo l’imbottigliamento serve un ulteriore periodo in bottiglia di 12 mesi, prima che il vino sia pronto per uscire sul mercato.
Il Picol di Lis Neris è un bianco morbido, dalle straordinarie potenzialità, con le vigne poste sulla riva destra dell’Isonzo, in una zona che subisce forti influenze mediterranee e una forte ventilazione di origine balcanica. I suoli caldi e sassosi incrementano la struttura e una decisa salinità, che diventa protagonista sul finale. Al calice veste un giallo paglierino luminoso, con riflessi verdolini. Ottimo il bouquet agrumato e floreale, adornato da ricordi minerali ed erbacei. All’assaggio è corposo, elegante e complesso, dove un sorso cremoso e gradevole viene affiancato da una briosa freschezza agrumata e minerale.
La fermentazione avviene in tank di acciaio a 20-22°C, poi si ha il passaggio in parte in vasche di acciaio inox e in parte in legno, dove il vino riposa sulle fecce fini per 11 mesi con bâtonnage frequenti. Infine, si ha l’imbottigliamento e un affinamento in bottiglia di minimo 12 mesi.
Il Progetto Argille dell’azienda agricola il Monticello nasce dall’osservazione dell’argilla di alcuni appezzamenti, che seppur a brevi distanze, possiedono una colorazione diversa. Nel bicchiere appare di colore giallo paglierino luminoso. Stupisce per profumi ispirati e caratteristici donati dal terroir, alternando note minerali e balsamiche come timo, camomilla e rosmarino, a sentori varietali di agrumi, frutta tropicale e uva sultanina. Al palato è un vermentino fresco e insolito, secco e corposo, ma di entusiasmante bevibilità. Durante l’assaggio regala una decisa salinità, che ben si integra con una netta nota acidula.
La produzione annuale di Argille Grigie è di circa 1300 bottiglie l’anno.
Il Collio Cormònese ospita tante piccole imprese vitivinicole che applicano in maniera efficace e rigorosa pratiche colturali tradizionali a basso impatto ambientale, una fra queste è l’interessantissima Terre del Faet. Delle etichette di Andrea Drius, il “Collio Bianco“ è la cuvée che valorizza le tre più celebri varietà friulane a bacca bianca, interpretandole in una versione corposa, ricca e incredibilmente sapida; in cui hanno spazio la struttura e i toni ammandorlati del Friulano, la freschezza della Ribolla Gialla e la sferzante composizione aromatica della Malvasia Istriana. All’olfatto è un bianco profondo e di strabiliante forza e intensità, trascinato da profumi agrumati, di frutta gialla, pesca, agrumi e boisé. In bocca è un blend dal carattere schietto e verace, di ottima struttura e incisiva sapidità, definito su un finale secco, carico e persistente.
In vigna sono aboliti gli erbicidi, le uniche sostanze utilizzate sono il rame e lo zolfo. L’età media delle viti è di 50 anni. Dopo la fermentazione alcolica, il vino affina sulle fecce fini per 11 mesi. Poco prima della vendemmia, si ha l’imbottigliamento dell’annata precedente, a cui segue un riposo di 18 mesi in bottiglia. Una piccola parte della produzione circa il 15% affina in piccole botticelle di rovere.
Il Collio Cormònese ospita tante piccole imprese vitivinicole che applicano in maniera efficace e rigorosa pratiche colturali tradizionali a basso impatto ambientale, una fra queste è l’interessantissima Terre del Faet. Il loro Friulano si pone in maniera tradizionale, la profonda mineralità rocciosa del Collio indirizza verso un’incantevole e raffinata complessità aromatica, garantendo un gusto ricco, fresco e articolato. Lo spettro olfattivo è ampio e carico di note floreali, minerali, burrose, di lieviti, frutta gialla matura, mela e frutta secca. All’assaggio mette in gioco una buona struttura, un ottimo equilibrio e una favolosa eleganza e sapidità, rivolta verso la tipica e persistente chiusura ammandorlata varietale.
In vigna sono aboliti gli erbicidi, le uniche sostanze utilizzate sono il rame e lo zolfo. L’età media delle viti è di 50 anni. Dopo la fermentazione alcolica, il vino affina sulle fecce fini per 11 mesi. Poco prima della vendemmia, si ha l’imbottigliamento dell’annata precedente, a cui segue un riposo di 6-7 mesi in bottiglia. Una piccola parte della produzione circa il 15% affina in piccole botticelle di rovere.
Il Vendemmia Tardiva di Capichera è un Vermentino di colossale struttura e morbidezza, di una potenza e di un’espressività territoriale stupefacente, lievemente smorzata da un’affascinante e decisa traccia minerale. Nel calice è di colore giallo paglierino tendente al dorato. All’olfatto conquista per la sua strabiliante forza e intensità, includendo note di pesca, melone, lavanda, noce e frutta tropicale, insieme a potenti richiami di miele ed erbe officinali. All’assaggio, tanto calore, corpo e ricchezza aromatica, su una base robusta, carica e rotonda, in cui i toni minerali e mielosi contrastano perfettamente l’esuberante complessità e pienezza gustativa.
La vendemmia viene effettuata tardivamente, selezionando solo i migliori grappoli. Il mosto ottenuto fermenta in vasche d’acciaio a temperatura controllata per diverse settimane, dopodiché si ha il trasferimento del vino in barrique di rovere, dove rimane per 4 mesi.
Il “Nussbaumer“ è un Gewurztraminer di assoluta classe e qualità, una rappresentazione classica e di forte personalità, di una delle cantine che tratta in maniera esemplare il Gewurztraminer. All’esame visivo appare di colore giallo paglierino carico, guarnito da riflessi dorati. Note di frutta gialla matura e di frutta esotica, dominano un profilo olfattivo, dove si trovano anche rimandi di spezie aromatiche quali cannella, chiodi di garofano, noce moscata, zenzero e zafferano. Al palato è strutturato e succoso, di intensa aromaticità e freschezza; spicca la mineralità che si accentua con l’invecchiamento, rendendolo ancor più seducente e persistente.
La fermentazione avviene a temperatura controllata (18°C) in piccoli contenitori d’acciaio, con sfecciatura del mosto per sedimentazione naturale in piccoli contenitori d’acciaio, a contatto continuo con i lieviti fino alla fine di agosto. Dopo l’imbottigliamento, il vino è lasciato in bottiglia per un minimo di 3 mesi per un’ulteriore maturazione, portando il periodo di affinamento complessivo ad un minimo di 14 mesi.
Il “Lunare“ della cantina Terlano è un Gewurztraminer di colore giallo oro intenso e luminoso. Il suo bouquet è ricco e fine con note tropicali ed esotiche di petali di rosa, lici, lime e arancia. Al palato ripropone gli aromi fruttati percepiti al naso, ma abbinandoci una forte intensità e complessità, oltre ad una lunga e incalzante sapidità.
La fermentazione avviene lentamente a temperatura controllata e affina per 9 mesi sui lieviti fini, per metà in botti di legno grandi e per l’altra metà in fusti d’acciaio inox.
La Nosiola è l’unica varietà a bacca bianca tipica ed autoctona trentina e in questo caso dà vita a un bianco fermo di colore giallo paglierino intenso. Offre un bouquet fruttato e una delicata fragranza di nocciola, caratteristica tipica del vitigno; ornata da qualche richiamo floreale ed erbaceo. In bocca è secco e ben equilibrato, di buona sapidità e acidità, chiudendo con un finale amarognolo.
Non svolge alcuna fermentazione malolattica, per via dell’ottimo quantitativo di acidità che è già presente nella Nosiola. Affina per qualche mese in botti di legno e riposa per un breve periodo in bottiglia.
Il Langhe Bianco di Roagna è un vino morbido, strutturato e complesso, a base di Chardonnay e in piccola quantità Nebbiolo, prodotto nella vigna del Carso, vicino alle rocche di Barbaresco. Al calice si presenta di colore giallo paglierino con riflessi dorati. All’olfatto è particolarmente intenso e variegato, giocando su note di frutta esotica, agrumi e fiori gialli, contornati da invitanti fragranze di spezie dolci, burro e pietra focaia. All’assaggio combina una raffinata e importante struttura, con un sorso ricco e armonico, rinfrescato da una bella acidità. La chiusura è lunga e sapida.
La fermentazione avviene esclusivamente in tini di legno, successivamente il Langhe Bianco matura in botti di rovere neutre per circa 2 anni. La produzione è limitata alle 5.000/6.000 bottiglie all’anno.
La Vitovska è una varietà autoctona diffusa tra la provincia di Trieste e la Slovenia, con cui si ottengono vini secchi e semiaromatici di grande personalità e di buona struttura. La versione di Skerk non fa eccezione, anzi esalta le caratteristiche principali del vitigno, concentrandolo in un bianco stile orange wine, artigianale e biodinamico, di altissimo livello. Al calice si presenta di colore ambrato chiaro. All’olfatto concede affascinanti sensazioni di pesca gialla, mela cotta e ananas, accoppiate a fragranze erbacee, mielose e floreali. Possiede un gusto cremoso, energico e consistente, inebriato da una spiccata concentrazione salina e da una vivace freschezza, che si estende fino a un finale elegante e persistente.
In vigna e cantina si seguono i concetti dell’agricoltura biologica e biodinamica. Infatti, la fermentazione alcolica avviene spontaneamente in botti di legno, in seguito si ha la macerazione sulle uve per qualche giorno. A questo punto, il vino esegue la maturazione sulle fecce nobili in tini di legno per 12 mesi. Infine, si ha l’imbottigliamento senza svolgere alcuna chiarificazione o filtrazione. Serve un ulteriore periodo in vetro, prima che il vino sia pronto per essere commercializzato.
“L’Albagìa“ è una Malvasia Puntinata pungente e dalla spiccata carica aromatica, forte di un corpo ricco e variegato. Al calice è di un giallo paglierino dorato e luminoso, mentre all’olfatto sprigiona inizialmente potenti note floreali e di frutta gialla, per poi sviluppare delicati sentori balsamici, di miele e mandorla amara. Al palato è intenso e aromatico, senza mai eccedere in nessuna caratteristica, grazie ad una mineralità e ad una freschezza davvero notevoli.
La fermentazione avviene interamente in vasche d’acciaio, in seguito affina sulle fecce nobili per 60 giorni e per qualche mese in bottiglia.
“La Vecchietta“ è un’Inzolia macerato biologico, dalla straordinaria concentrazione aromatica, basata su sentori di frutta candita, mela e pera. Se il profilo olfattivo procede in ampiezza su questi sentori, al palato ricerca un gusto secco e incisivo, ma di grande equilibrio ed eleganza, contraddistinta da una rinfrescante mineralità.
Dopo una breve macerazione, il mosto fermenta in vasi vinari d’acciaio termo-controllati ad una temperatura di circa 15°C. A fine fermentazione, svolge un primo travaso per eliminare le fecce grossolane, a cui segue la maturazione in botti d’acacia. Al termine, il vino ottenuto viene imbottigliato senza alcuna filtrazione.
La Malvasia Istriana di Sandy Skerk è una delle migliori espressioni del Carso, grazie a una gestione biodinamica e sostenibile, che conserva ed esalta le eccezionali qualità rilasciate da un terroir, sotto l’influenza di un clima unico e variegato. La colorazione ricorda gli Orange wine, su un giallo dorato luminoso, con riflessi ramati. Bouquet potente e complesso, ricche di note di agrumi canditi, albicocca, frutta gialla ed erbe aromatiche. All’assaggio è molto intenso e ricchissimo, spinto da una generosa sapidità, che apre a un finale risoluto e lunghissimo.
La fermentazione avviene spontaneamente in botti di legno, insieme a una macerazione della durata di almeno 48 ore sulle bucce. Al termine si lascia riposare il vino in botti di rovere per 12 mesi. Non si effettua alcuna chiarifica o filtrazione.
Friulano dal colore giallo paglierino, con riflessi dorati. All’olfatto unisce note di mela, pera, pesca bianca, banana e fiori, con nette fragranze sapide e ammandorlate, tipiche della varietà. In bocca è un bianco di grande armonia ed eleganza, abbina ad un’ottima sapidità ed una vibrante freschezza un sorso ricco e avvolgente. Chiude con un finale lungo e ammandorlato.
Dopo la vendemmia, le uve vengono fatte macerare per 18/24 ore ad una temperatura di 11-12°C, successivamente il mosto fermenta e affina sui lieviti per 6 mesi, sia in grandi botti di legno (40%), sia in contenitori di acciaio (60%).
Pinot Grigio valdostano di colore giallo paglierino intenso con riflessi dorati. Bianco elegante con caratteristiche fragranze di fiori bianchi e frutta matura. Al palato è di buona struttura e di spiccata mineralità e freschezza.
Dopo la pressatura il mosto viene diviso tra tonneau e in parte in fermentino in acciaio. Viene conservato per diversi mesi sui lieviti e affina per 6 mesi nei rispettivi recipienti, quindi per almeno 1 mese in bottiglia.
Il “Favinia La Muciara“ è un bianco dall’indole morbida e marina, attribuita dall’habitat unico ed estremo della Tenuta di Calamoni, sull’isola di Favignana. La brevissima distanza dal mare, l’utilizzo di pratiche agronomiche particolari e la forte ventilazione rendono il vino salmastro e ricco di sostanze nutritive. I vitigni utilizzati sono lo Zibibbo, il Grillo e il Cataratto, in una composizione morbida e strutturata, che esprime una decisa territorialità. Alla vista si presenta in una colorazione gialla dorata tenue, con lievi riflessi verdolini. All’olfatto si sovrappongono complesse fragranze di fiori di zagara, di tiglio e sambuco, con note minerali, erbacee, di frutta tropicale e agrumi. In bocca una morbida e avvolgente struttura, si intreccia con un sorso intenso, cremoso e dalla vibrante acidità, mentre una delicata sapidità fuoriesce gradualmente sul finale.
Affina per almeno 6 mesi sulle fecce nobili in serbatoi di acciaio inox e per almeno 18 mesi in bottiglia.
l “Solarancio“ è una delle eccellenze dei Colli di Luni, proveniente da uve raccolte nella zona di Sarticola. L’etichetta richiama un sole arancione che tramonta sull’orizzonte del mare, davanti ai vigneti della collina di scisto e galestro rosso di Sarticola. Nel calice si presenta di colore giallo paglierino intenso. Al naso imprime intense fragranze di fiori gialli, agrumi e pesca, impreziosite da rimandi mielosi e di macchia mediterranea. All’assaggio è ricco e corposo, intenso e avvolgente, guidato da freschi aromi fruttati, floreali e minerali. “Solarancio“ evoca con la sua longevità e purezza le origini di un territorio senza tempo, tra terra e mare.
La vendemmia avviene tra la prima e la seconda settimana di settembre. La fermentazione alcolica viene svolta in tini di acciaio inox, a temperatura controllata intorno ai 18°C per circa 30 giorni. Dopo un breve affinamento in acciaio, il “Solarancio“ passa in bottiglia dove rimane per 4 mesi.
Il “Capo Martino“ è una delle tante eccellenze di Jermann, la predominanza del Friulano comporta un sorso corposo e muscoloso, che si integra perfettamente con la Ribolla Gialla, la Malvasia Istriana e il Picolit, creando un legame di grande equilibrio e complessità. Al calice appare di uno splendente giallo paglierino, con riflessi dorati. All’olfatto impone con carattere e perseveranza intensi profumi di frutta tropicale, mela, agrumi, banana, ginestra e varie fragranze floreali, abbinate a toni minerali ed erbacei. All’assaggio è molto strutturato e vigoroso, avvolgendosi in una trama morbida, raffinata e setosa, armonizzata da una costante freschezza e da una caratteristica sapidità. Il “Capo Martino“ è un bianco ancorato agli stilemi del passato, ma con una rivisitazione moderna a rivitalizzare e ad aggrazziare una bevuta, che altrimenti sarebbe particolarmente potente ed esuberante. Finale vellutato di straordinaria persistenza.
Prodotto attraverso una vinificazione in bianco tradizionale, con una breve macerazione sulle bucce. Fermentazione e affinamento vengono svolti in botti di rovere per circa 10 mesi, segue un breve affinamento in bottiglia. Solitamente il vino viene commercializzato solo dopo 2 anni dalla vendemmia.
Il “Montidimola“ è il Vermentino più impegnativo di Surrau, un bianco che non stupisce solo per la struttura, ma anche per morbidezza e complessità aromatica. Alla vista appare di colore giallo paglierino brillante, animato da riflessi verdognoli. Al naso prevalgono sottili e intense fragranze di frutta gialla, fiori e frutta tropicale, che si mischiano con evidenti sensazioni di spezie dolci ed erbe aromatiche. Al palato è rotondo, corposo e molto ricco, sostenuto da una spiccata freschezza e una vivace sapidità. L’importante struttura lo rende adatto esclusivamente al pesce, alle carni bianche e a primi a base di funghi o tartufo.
Nasce dalle stesse uve destinate allo Sciala, raccolte però tardivamente. Il mosto rimane a contatto con le bucce per 12/24 ore ad una temperatura inferiore ai 10°C. La fermentazione avviene per la metà in grandi botti di rovere francese non tostate e per l’altra metà in vasche di acciaio e di cemento. Dopo l’assemblaggio si ha un affinamento della durata di 6 mesi in vasche di acciaio e di cemento. Serve un ulteriore sosta di 9 mesi in bottiglia, per completare il processo produttivo.
Lo “Schietto“ di Eredi dei Papi è un Grechetto che segue le tipiche linee guida del Grechetto, orientandosi verso una vivace traccia salina e una rinfrescante mineralità, guarnita da leggeri e pungenti aromi varietali. Nel bicchiere appare con un caratteristico giallo paglierino ornato da evidenti striature verdognole. Il bouquet fresco e floreale, invita anche a sensazioni sapide ed erbacee. In bocca un’insolita morbidezza, apre ad un gusto equilibrato e abbastanza aromatico, solcato da una sapidità ben riconoscibile.
La fermentazione avviene interamente in vasche d’acciaio, in seguito affina sulle fecce nobili per 40 giorni e per qualche mese in bottiglia.
Pinot Grigio dei Colli Orientali che esprime un bouquet intenso e pulito, andando deciso su profumi floreali e di pera. Al palato è un bianco secco, mediamente strutturato, dal gusto abbastanza intenso e armonico, spostato leggermente verso le durezze, rilasciate da un terroir ricco di sali minerali. Nel complesso è un Pinot Grigio pulito e immediato, fortemente improntato sulla freschezza e la facilità di bevuta.
Dopo la pigiadiraspatura, il mosto viene immediatamente raffreddato e pressato in maniera soffice. Successivamente, si svolgono vinificazione e fermentazione in acciaio inossidabile termocondizionato. Al termine, il vino viene imbottigliato e viene lasciato maturare per 2 mesi, prima di essere commercializzato.
Il Cervaro della Sala è un bianco robusto e morbido, risultato finale dal geniale incontro tra Chardonnay e Grechetto. Al calice si presenta di un colore giallo paglierino luminoso con sfumature verdoline. Bouquet con note leggermente tostate arricchite da agrumi, frutti esotici e leggerissime sensazioni burrose. Al palato esprime un’ottima sapidità e freschezza, con sentori di camomilla, frutta bianca e pietra focaia seguiti da una piacevole persistenza e profondità gustativa. Già dalla sua giovinezza è gradevole e invitante, ma lascia intravedere grande potenzialità d’invecchiamento.
I mosti, provenienti da macerazione pellicolare delle uve a 10°C per circa quattro ore, vengono trasferiti per caduta in serbatoi di decantazione dove illimpidiscono prima di essere trasferiti in barrique. È qui che ha luogo la fermentazione alcolica seguita da quella malolattica. Solitamente dopo 5 mesi lo Chardonnay è pronto per essere trasferito di nuovo in acciaio per unirsi con il Grechetto, che invece viene vinificato separatamente ed in “assenza“ di legno. Successivamente il Cervaro della Sala affina per alcuni mesi in bottiglia nelle storiche cantine del Castello della Sala prima dell’uscita sul mercato. L’annata 2021 è stata caratterizzata da un inverno tendenzialmente freddo e da una primavera generalmente regolare. All’inizio del mese di aprile, a germogliamento già iniziato, un repentino abbassamento delle temperature ha causato una notevole riduzione della produzione, ma senza intaccare la qualità delle uve.
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