Lungo i ripidi pendii dell’Etna, si possono scovare tanti piccoli e talentuosi viticoltori, tra questi sta suscitando curiosità la Tenuta dell’Etna di Pietro Caciorgna.Vignaiolo proprietario di piccoli appezzamenti ad altezze comprese tra i 700 e gli 800 metri, nella Contrada Santo Spirito, Bocca d’Orzo e Contrada Marchesa; per Contrade intendiamo delle aree delimitate, dove le condizioni pedoclimatiche sono uniche ed ineguagliabili, termine che ricorda i cru della Borgogna e del Barolo.Questa suddivisione regala specifiche caratteristiche gustative, che danno una connotazione inimitabile ai vini, diversificandone le caratteristiche gustative, dall’eleganza, al tannino, fino ad arrivare alla struttura.I gestori dei vigneti, il Maestro Antonio Bordonaro e i suoi allievi Edy, Carmelo e Nunzio formano un team esperto e applicano in vigna la cosiddetta “viticoltura tradizionale”; cioè la fertilizzazione sotto forma di sostanza organica, stallatico e il sovescio di leguminose e l’aggiunta della poltiglia bordolese e lo zolfo per il controllo fitosanitario.
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