Enoteca Galvani

Già dal 1800, lo spumante più celebrato era lo Champagne, un’icona di lusso e stile da cui tanti vignaioli italiani presero ispirazione.Angelo Ballabio era uno di questi, impressionato dagli Champagne a base Pinot Nero, intravide l’opportunità di perseguire il suo sogno a Casteggio, nel cuore dell’Oltrepò Pavese.Egli divenne una colonna portante della spumantistica Oltrepadana formando una partnership con Pietro Riccadonna, denominata “Gran Spumante SVIC”, purtroppo il progetto nonostante ebbe buon impatto mediatico anche all’estero, fallì per l’avvento del primo conflitto mondiale. Angelo tornò quindi a Casteggio e si concentrò esclusivamente sulla propria azienda insieme al figlio Giovanni, il successo non tardò ad arrivare, tanto da raggiungere gli apprezzamenti fin della casa Reale italiana, che gli concesse l’onore di fregiarsi delle insegne ducali.Sarà prima il figlio Giovanni, il fondatore del Consorzio Volontario Tutela Vini Tipici e Pregiati Oltrepò Pavese e poi la famiglia Nevelli a dirigere la cantina fino ai giorni nostri.Ciò che è però imprescindibile per la realizzazione delle cuvée a base Pinot Nero è il terroir, il suolo è molto poroso composto da marne, calcari, galestri e gessi, e il clima è temperato, caratterizzato da grandi escursioni termiche; infine per salvaguardare il terreno e per ottenere uno spumante sempre ai vertici della denominazione, la famiglia Ballabio e la famiglia Nevelli hanno inoltre stabilito per i loro 48 ettari una “Carta Etica”, delle regole intransigenti che devono essere sempre rispettate sia in vigna che durante il processo di trasformazione, tra le quali si vietano diserbanti e pesticidi.Il nome “Farfalla” deriva da un vigneto così chiamato per la sua particolare forma che ricorda, nella visione catastale, le due ali di una farfalla.

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