Enoteca Galvani

Aurélien Verdet è un noto ed esuberante vigneron della Borgogna, promotore della viticoltura biologica e spontanea, caratterizzata da una logica di intervento ridotta al minimo, proprio per ottenere vini il più autentici e naturali possibili.Dopo aver imparato il mestiere dal padre, pioniere dell’agricoltura biologica, nel 2005 Aurelien prende le redini della cantina di 4,5 ettari di Hautes Côtes, la sua bravura e i costanti attestati di stima della clientela, lo convincono quattro anni più tardi a prendere in carico contratti di coltivazione per il villaggio di Vosne-Romanée e per i Premier Cru di Beaux Monts, Nuits Damodes e Boudot.Qualunque vino della Domaine è prodotto sempre con lo stesso metodo, mantenendo bassissimo il tasso dei solfiti aggiunti e vinificando esclusivamente con lieviti indigeni.La fase di maturazione invece prevede l’invecchiamento in botti di quercia della Borgogna, utilizzando legni di Tronçais e Vosgi.L’ammirazione nazionale ed internazionale per i fantastici e ricercati articoli di Aurélien Verdet, ha portato la domanda ad essere nettamente superiore al quantitativo prodotto.

  • Morey Saint Denis – Aurélien Verdet 2021

    102,00  Availability: Disponibile

    I Bourgogne dell’appellation di Morey Saint Denis non hanno mai avuto il riscontro mediatico delle più blasonate denominazioni confinanti di Gevrey Chambertin o Chambolle Musigny, tuttavia il carisma e la favolosa e inebriante composizione aromatica espressa dai suoi Pinot Noir l’hanno, con il passare del tempo, inserito tra le aree più interessanti della Cote de Nuits.
    Un vigneron che ben interpreta le varie tipologie di Bourgogne è Aurelien Verdet, viticoltore di grande tenacia e talento, focalizzato su un approccio artigianale e biologico, senza sottostare ad alcun regolamento, ma esponendo le proprie idee e i propri metodi di lavorazione.
    Il suo Morey Saint Denis è un Pinot Noir ricco, incisivo e dal frutto pieno e consistente, mosso da una spiccata ed esuberante trama salina.
    All’olfatto, fantastici profumi di ciliegia, fragola e amarena sono arricchiti da vellutate suggestioni terrose e terziarie.
    Il sorso è gustoso e affascinante, perennemente armonico e sorprendentemente facile e suadente.

    L’azienda lavora in biologico, ma non possiede alcun certificato e il quantitativo di solfiti è molto basso, non superando mai i 60/80 mg/L.
    Il vino matura in botti di quercia della Bourgogne con legni del Tronçais e del Vosgi, per un periodo totale di 12 mesi.
    Ha bisogno di qualche anno di invecchiamento per esprimere tutte le sue potenzialità.

  • Nuits Saint Georges – Aurélien Verdet 2021

    95,60  Availability: Disponibile

    Un vigneron che ben interpreta le varie tipologie di Bourgogne è Aurelien Verdet, viticoltore di grande tenacia e talento, focalizzato su un approccio artigianale e biologico, senza sottostare ad alcun regolamento, ma esponendo le proprie idee e i propri metodi di lavorazione.
    Il suo Nuits Saint Georges è un Pinot Noir estroso ed energico, carnoso nel frutto e di buona struttura e complessità gustativa.
    L’impronta olfattiva si distende su stuzzicanti note di frutti rossi, intervallate da sottili sensazioni terrose, di cuoio, pepe, tabacco e cioccolato.
    Il gusto si dispiega su un sorso caldo, vigoroso e di buona profondità, orchestrato da un’elevata ed estasiante acidità, che mira a rafforzare l’eccellente componente fruttata.

    L’azienda lavora in biologico, ma non possiede alcun certificato e il quantitativo di solfiti è molto basso, non superando mai i 60/80 mg/L.
    Il vino matura in botti di quercia della Bourgogne con legni del Tronçais e del Vosgi.

  • Vosne Romanée Vieilles Vignes – Aurélien Verdet 2019

    115,00  Availability: Non disponibile

    La denominazione Vosne-Romanée è una delle più famose e riconosciute in tutto il mondo, ma è proprio nell’omonimo paese che prendono vita vini di inestimabile valore, come i Grands Cru Romanée-Saint-Vivant, Richebourg, La Tâche, Romanée-Conti e La Romanée.
    Il Vosne Romanée Vieilles Vignes di Aurelien Verdet è una visione del Pinot Nero non comparabile con questi nomi altisonanti, ma che resta una rarità e un’etichetta da provare, uno splendido Pinot Nero artigianale e biodinamico, strepitoso per complessità ed eleganza.
    Un rosso in continua evoluzione, capace di esprimere note di ciliegia, frutti rossi, ribes nero, mirtillo e un’ampia varietà di sentori erbacei e speziati dolci, tra fragranze di vaniglia, tabacco, cuoio e pepe nero.
    All’assaggio è abbastanza corposo e perfettamente equilibrato, soffermandosi su gusti più succosi e fruttati, rispetto a quelli speziati e terrosi, che detengono comunque un’ampia e ricercata selezione, impreziosita da una setosa e vellutata trama tannica e da una rinfrescante acidità, ancora brillante e vivace anche dopo diversi anni di invecchiamento.
    Per gustarlo al massimo delle sue potenzialità è bene lasciarlo riposare almeno qualche anno in cantina.

    L’azienda lavora in biologico, ma non possiede alcun certificato e il quantitativo di solfiti è molto basso, non superando mai i 60/80 mg/L.
    Il vino matura in botti di quercia della Bourgogne con legni del Tronçais e del Vosgi.

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  • Chambolle Musigny Les Condemennes – Aurélien Verdet 2017

    99,00  Availability: Non disponibile

    Lo Chambolle-Musigny è una delle interpretazioni di Pinot Nero più raffinate della Borgogna, infatti da questa denominazione provengono vini intensi e parecchio complessi, ma molto eleganti e aggraziati.
    “Les Condemennes“ di Aurélien Verdet alla vista appare di colore rosso rubino scarico.
    All’olfatto risaltano fresche e fragranti note di violetta, amarena, frutti di bosco e ciliegia, accompagnate da ricordi minerali, speziati e dolci.
    Al palato è di buona struttura e intensità, avvolto in un sorso rotondo, energico e dal dettagliato corredo aromatico, arricchito da fini e consistenti tannini, a bilanciare una bevuta completa e variegata; caratterizzata da un finale molto fresco e lungo.

    Chambolle-Musigny biologico prodotto su 0,5 ettari, sotto l’area Premier Cru Charmes.
    L’azienda lavora in biologico, ma non possiede alcun certificato e il quantitativo di solfiti è molto basso, non superando mai i 60/80 mg/L.
    Il vino matura in botti di quercia della Bourgogne con legni del Tronçais e del Vosgi.
    Ha bisogno di qualche anno di invecchiamento per esprimere tutte le sue potenzialità.

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