Il Nebbiolo La Spinetta è un rosso vellutato ed elegante del comune di Neive, in piena zona Barbaresco ed è stato ideato pensando a una concezione il più morbida e moderna possibile. All’esame visivo si presenta con un vivace colore rosso rubino con riflessi granati. Ampio e pimpante il profilo olfattivo tra note di frutti di bosco, prugna, violetta e rosa canina, in assortimento con leggere sensazioni tabacco, liquirizia e legno. Denso e corposo il sorso, attraversato da una fresca acidità e da tannini sottili, che concludono una bevuta lunga e lievemente sapida.
La fermentazione alcolica e la macerazione avvengono in vasche d’acciaio a temperatura controllata. In seguito, il vino svolge inizialmente la fermentazione malolattica in botti di rovere francese, di secondo e terzo passaggio, per poi sostare per 12 mesi negli stessi contenitori. Serve un ulteriore periodo di circa 6 mesi in bottiglia, per rendere il vino pronto per essere messo in commercio.
La Spinetta di Giorgio Rivetti è una realtà solida e moderna, che infonde nei propri vini un gusto morbido, profondo e di straordinaria eleganza e armonia. Il Barbaresco “Bordini“ originario del paese di Neive è un vino dal colore rosso rubino carico, con sfumature granate e luminose. Il profilo olfattivo è complesso e articolato, costituito da eleganti profumi di violetta, fragoline di bosco, prugne e frutti rossi, in associazione a nette fragranze di erbe aromatiche e spezie come liquirizia, cannella e pepe bianco. Al palato, un sorso morbido e avvolgente è completato da una varietà aromatica raffinata e decisa, integrata da tannini vellutati e fini. Il finale è lungo, fresco e sfuma verso delicate sensazioni speziate.
La macerazione e la fermentazione alcolica avvengono in vasche d’acciaio inox, in seguito viene svolta la fermentazione malolattica in piccole botti di legno. Successivamente parte una maturazione della durata di 18 mesi in botti di rovere francese di secondo passaggio. Infine, un ulteriore sosta di 6 mesi in bottiglia, rende il vino pronto per essere messo in vendita.
L’eccezionale Barbaresco di Castello di Neive è uno dei simboli della denominazione, un rosso di estrema finezza e intensità, che segue i tratti del Barbaresco tradizionale, sin dalla sua invitante colorazione rosso granata. Al naso si distingue per la straordinaria varietà aromatica, tra fragranze di frutti di bosco, viole appassite, spezie, note terrose, balsamiche e sfumature boisé. In bocca spiccano eleganza, complessità ed equilibrio, interagendo con tannini setosi e delicati e una bella freschezza, caratteristiche utili a garantire un’invidiabile scorrevolezza del sorso. La chiusura è molto lunga e rinfrescante.
Matura per 12 mesi in grandi botti di rovere e successivamente per alcuni mesi in bottiglia.
La filosofia della famiglia Vacca nell’ambito della vinificazione, racconta una visione moderna e garbata dei rossi delle Langhe. Nelle varie versioni, quella del classico Barbaresco incontra un gusto principalmente fruttato e tradizionale, in cui note floreali e di ciliegia sotto spirito sono ornate da una morbida e gentile componente speziata e terrosa. Il bouquet è intenso e di buona profondità olfattiva, elegante nei toni di frutti rossi, pepe, liquirizia, tabacco e cuoio. All’assaggio si annuncia caldo, rotondo e stratificato, senza perdere in armonia, classe e mineralità. Tannini vivi e ben cesellati concludono un sorso di buona persistenza.
Il Barbaresco di Cantina del Pino fermenta per circa 7 giorni in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata, dopodiché negli stessi serbatoi viene svolta la fermentazione malolattica. Al termine, matura per 24 mesi in botti di rovere di Slavonia e per 12 mesi in bottiglia.
La Tinetta è un rosato del Monferrato, composto da uve Nebbiolo, che conferiscono al palato una beva elegante, facile e di assoluta freschezza. Alla vista si propone con un colore rosa corallo lucente. Il profumo suggerisce intense, ma delicate fragranze di agrumi, fiori di campo e frutti rossi. All’assaggio spicca tutta la sua freschezza e la sua consistenza, affiancata da una bella mineralità, che regala un’eccellente beva.
La Tinetta svolge sia la vinificazione che l’affinamento esclusivamente in vasche d’acciaio.
Gaja è l’eccellenza delle Langhe, un produttore storico, tra i primi a intravedere le pregevoli potenzialità della zona, il suo Barbaresco è un vino di sbalorditiva eleganza, complessità e longevità, frutto di idee a suo tempo rivoluzionarie, che hanno cambiato il modo di produrre dell’intero settore vitivinicolo. Nel bicchiere è di colore rosso granato scuro e intenso. All’olfatto include una vasta gamma olfattiva, alternando note di ciliegia, frutti di bosco, viola appassita e sottobosco, con evidenti sentori terziari di liquirizia, tabacco, cioccolato e vaniglia. All’assaggio è un Barbaresco che entusiasma per la sua costante progressione, imposta da un piacevole contrasto tra le parti, infatti il vino accompagna a una poderosa struttura, un’inesauribile freschezza e una trama tannica decisa, ma nel contempo pacata e vellutata.
Il vino proviene da 14 vigneti ad altezze differenti, le rese per ettaro sono bassissime, ciò rende il Barbaresco di Gaja un rosso con incredibili capacità di invecchiamento. Il processo di vinificazione avviene completamente in acciaio, in seguito matura per 6 mesi in barrique e per 18 mesi in botti grandi di rovere.
Il “Campè“ La Spinetta è un Barolo possente e di grande eleganza, figlio dell’omonimo vigneto, nel piccolo comune di Grinzane Cavour. Alla vista si mostra con un colore rosso granato piuttosto scuro e profondo, segnale indiscutibile di ottima struttura e di eccelsa ricchezza aromatica. Il Barolo “Campè“ offre un ventaglio olfattivo molto ricco e stratificato, proponendo profumi di frutta a bacca rossa e nera, in associazione con sensazioni balsamiche, di terra, spezie dolci e macchia mediterranea. All’assaggio affianca a un sorso maestoso e pieno, un’incredibile intensità, che si sviluppa e si espande immancabilmente con l’ossigenazione. La conclusione è armonica ed elegante, ispirata da una bella freschezza e da un buon grip tannico, che migliora efficacemente la persistenza.
La macerazione e la fermentazione alcolica avvengono in vasche a temperatura controllata, per un periodo medio di 14-15 giorni. In seguito, viene effettuata la fermentazione malolattica in botti di rovere francese, di cui il 20% nuove e le restanti di secondo passaggio e un conseguente affinamento dicirca 24 mesi. Completa il processo produttivo un affinamento di 12 mesi in bottiglia.
Nervi è la cantina più antica del territorio di Gattinara, una zona molto limitata dove il Nebbiolo fa vedere una sfaccettatura differente, mostrandosi in una versione ben più minerale, data dai terreni di origine vulcanica. Il Gattinara di Nervi è un rosso di rara eleganza e mineralità, caratterizzato da un gusto pieno, pulito e puro, che non accetta alcun tipo di compromesso. L’intensità della colorazione granata, fa pensare a un rosso di impressionante ricchezza e austerità, comprovata dai profumi che si concentrano su note di ciliegia, mirtilli, marasca e altri frutti rossi, susseguite da sensazioni terziarie terrose e di sottobosco, più una marcata scia minerale. All’assaggio si distende con un’incredibile personalità e sapidità, liberando una tessitura tannica fitta e consistente, alimentata da una stimolante freschezza, che si riconferma su un finale di meravigliosa persistenza.
Il Gattinara di Nervi matura per 36 mesi in botti di rovere.
La filosofia della famiglia Vacca nell’ambito della vinificazione, racconta una visione moderna e garbata dei rossi delle Langhe. Il loro “Langhe Nebbiolo“ è una versione fruttata, secca e semplice della varietà, un sorso di importante corpo e struttura, attraversato da una gradazione alcolica decisa, mascherata da un grado di acidità armonico e gradevole. Il bouquet olfattivo procede sulle classiche note di ciliegia e frutta rossa, integrate a ben percepibili sensazioni speziate, legnose e balsamiche. Al palato, il sottile equilibrio creatosi tra le parti, regala un Nebbiolo dalla beva agile e compulsiva, in cui una nitida presenza tannica asciuga il palato e lo prepara ad un nuovo sorso.
Il Nebbiolo di Cantina del Pino fermenta per circa 7 giorni in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata, dopodiché negli stessi contenitori viene svolta la fermentazione malolattica. Al termine, riposa per 9 mesi in serbatoi d’acciaio inox.
Gaja è l’eccellenza delle Langhe, un produttore storico, tra i primi a intravedere le pregevoli potenzialità della zona, il suo Barbaresco è un vino di sbalorditiva eleganza, complessità e longevità, frutto di idee a suo tempo rivoluzionarie, che hanno cambiato il modo di produrre dell’intero settore vitivinicolo. Nel bicchiere è di colore rosso granato scuro e intenso. All’olfatto include una vasta gamma olfattiva, alternando note di ciliegia, frutti di bosco, viola appassita e sottobosco, con evidenti sentori terziari di liquirizia, tabacco, cioccolato e vaniglia. All’assaggio è un Barbaresco che entusiasma per la sua costante progressione, imposta da un piacevole contrasto tra le parti, infatti il vino accompagna a una poderosa struttura, un’inesauribile freschezza e una trama tannica decisa, ma nel contempo pacata e vellutata.
Il vino proviene da 14 vigneti ad altezze differenti, le rese per ettaro sono bassissime, ciò rende il Barbaresco di Gaja un rosso con incredibili capacità di invecchiamento. Il processo di vinificazione avviene completamente in acciaio, in seguito matura per 6 mesi in barrique e per 18 mesi in botti grandi di rovere.
Nebbiolo di pregevole fattura proveniente dai vigneti di Pajè e Pira, il primo nel cuore del territorio del Barbaresco e il secondo in quello del Barolo, l’unione di questi due vigneti crea un rosso di rara eleganza ed eccelsa armonia. Prodotto artigianalmente e in piccole quantità è un Nebbiolo dal bouquet ricco e variegato, contraddistinto da profumi di ciliegia e altri piccoli frutti rossi, rosa canina, viola appassita, spezie, cuoio e sensazioni balsamiche. L’entrata al palato è calda, ricca e austera, sostenuta da una solida e ben levigata trama tannica, in collaborazione con un’acidità piuttosto elevata, che induce la bevuta verso un finale pulito e persistente.
La fermentazione avviene esclusivamente in tini di legno, grazie ad un pied de cuve di lieviti Indigeni che si protrae per una decina di giorni. Viene poi applicata l’antica tecnica di macerazione della steccatura a cappello sommerso, che si protrae per almeno 2 mesi. Infine, il vino matura in botte di rovere neutro per circa 60 mesi.
Il Barolo Chinato di Ceretto è un assemblaggio dolce e aromatico, tra il Barolo e 12 erbe aromatiche, tra le quali spicca la chinina. Alla vista appare di colore rosso rubino con riflessi granati. Il profilo olfattivo suggerisce ricercate e finissime note di fiori, spezie, tartufo e cioccolato. In bocca emergono potenti e decisi aromi erbacei e balsamici, insieme a un elevato tenore alcolico, abbattuto da un bel grado zuccherino e da una rinfrescante acidità. Il finale è amarognolo e di lunga persistenza.
Il Barolo Chinato è considerato un ottimo vino da fine pasto, che accompagna egregiamente i dessert a base di cioccolato, ma viene utilizzato anche come vino da meditazione. Il processo produttivo si basa sull’infusione di una dozzina di erbe rigorosamente selezionate e la China Calissaia messe in infusione separatamente, in alcool. Solo successivamente, si esegue l’assemblaggio con il Barolo.
Bruno Giacosa è da decenni una delle realtà più importanti del Piemonte, garanzia di assoluta qualità, grazie a un metodo di lavorazione fortemente legato alla tradizione. Questo Nebbiolo, nonostante sia un vino base è un rosso di inconfondibile solidità e finezza, con una colorazione rosso rubino, associata a sfumature granate. Invece, all’olfatto intervalla decise note di ciliegia, frutti rossi e fiori secchi, con richiami di spezie dolci e note balsamiche. Nebbiolo che all’ingresso al palato è alcolico e potente, per poi passare verso un gusto pieno e tannico, ma efficacemente equilibrato da una freschezza incessante.
Il vino svolge la fermentazione alcolica in vasche d’acciaio, per poi continuare l’affinamento in grandi botti di rovere per 12 mesi. Un ulteriore sosta di 5 mesi in vetro precede la messa in commercio.
Una vetta di incontestabile valore del Nebbiolo e del Barolo è l’Arione di Giacomo Conterno, un’interpretazione magistrale, figlia della zona più a sud del comune di Serralunga d’Alba. Il Nebbiolo d’Alba della Vigna Arione è un’espressione più semplice rispetto al Barolo, ma non per questo meno curato o privo di carattere aristocratico e sfaccettato di Giacomo Conterno. Le lunghe macerazioni e i tre anni di affinamento in legno confermano le sue eccellenti capacità di invecchiamento, ma lo aprono ad un gusto fermo su un frutto succoso, caldo, dotato di strabordante forza e finezza gustativa. Nel calice veste una colorazione di un rosso rubino più limpido e trasparente. Lo spettro olfattivo inizialmente sulla rosa e la violetta, tende ad esprimersi su potenti note di frutti rossi e a bacca nera, in collaborazione con seducenti sensazioni speziate. All’assaggio, una favolosa morbidezza ed una decisa nota alcolica esaltano un frutto gustoso ed intrigante, asciugato da una profonda e setosa trama tannica. Strabiliante il potenziale evolutivo.
La vinificazione viene svolta in tini di legno a temperatura controllata, dopo tre settimane di macerazione sulle bucce, matura per 36 mesi in botti grandi.
Fino agli anni sessanta non si pensava alla grappa come ad un distillato dall’elevato potenziale di invecchiamento, al contrario l’offerta era di sole grappe industriali, Paolo Berta fu il primo a proporre questo distillato sotto un’ottica differente, impiegando il legno per farlo evolvere. La “Tre Soli Tre“ della distilleria Berta è una grappa Riserva prodotta partendo da sole vinacce di Nebbiolo, rimaste in affinamento in barrique per 8 anni. Il colore è ambrato brillante. L’olfatto è seducente e articolato, sviluppato su profumi di marasca sotto spirito, albicocca, vaniglia, caramello e cacao. Al palato è morbido e vellutato, gentile nei modi e gustoso nell’affascinante finale speziato.
Matura per 8 anni in botti di diverso tipo, prima di uscire sul mercato.
La filosofia della famiglia Vacca nell’ambito della vinificazione, racconta una visione moderna e garbata dei rossi delle Langhe. Nelle varie versioni, la più espressiva è quella del Barbaresco del cru Ovello, un rosso di magnifica intensità, di assoluta pulizia e sublime eleganza, nel quale vengono esaltate le caratteristiche specifiche del cru. La sbalorditiva semplicità e leggerezza nella beva lo rendono adatto ad un consumo anche immediato, mentre potenti sentori di ciliegia, lampone e prugna prevalgono sugli altri elementi gustativi e olfattivi. Al palato, il frutto è pieno e carnoso, di una favolosa leggiadria e armonia, rafforzata da un grado di acidità decisamente elevato e da un tannino gentile e vellutato.
Il Barbaresco “Ovello“ di Cantina del Pino fermenta per circa 7 giorni in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata, dopodiché negli stessi serbatoi viene svolta la fermentazione malolattica. Al termine, matura per 24 mesi in botti di rovere di Slavonia e per 12 mesi in bottiglia.
La filosofia della famiglia Vacca nell’ambito della vinificazione, racconta una visione moderna e garbata dei rossi delle Langhe. Nelle varie versioni, quella del Barbaresco del rinomato cru Gallina è una bevuta dai modi risoluti e allo stesso tempo signorili, dove l’assortimento aromatico è ampio e seducente e la componente acidula è energica, ma ben ponderata. Nel calice si manifesta con un rosso granato carico e consistente, lo spettro olfattivo è accattivante e di forte impatto, entusiasmanti note di ciliegia, prugna e frutti di bosco vengono ammorbidite da sensazioni minerali, di pepe, cannella, cioccolato e tabacco. Al palato è un rosso corposo e aggraziato, carico di sentori fruttati e ben levigato nella trama tannica, un morbido e delizioso Barbaresco di strabiliante equilibrio, dal retrogusto lungo e vellutato.
Le vigne del cru “Gallina“ si trovano ad un’altitudine tra i 200 e i 250 metri sul livello del mare; gli interventi sono effettuati solo in caso di necessità. Il Barbaresco “Gallina“ di Cantina del Pino fermenta per circa 7 giorni in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata, dopodiché negli stessi serbatoi viene svolta la fermentazione malolattica. Al termine, matura per 24 mesi in botti di rovere di Slavonia e per 12 mesi in bottiglia.
Lo spumante Metodo Classico “Jefferson“ è un Dosaggio Zero Rosé della storica cantina Nervi, della zona del Gattinara. Alla vista si presenta con un colore rosato piuttosto carico e vivace, arricchito da un perlage fine e persistente. A livello aromatico si concentra su potenti sentori di fragoline di bosco e frutti rossi. Al palato è intenso, robusto ed equilibrato, incoraggiato da una briosa acidità.
“N“ è un interessantissimo metodo classico Rosé biologico, prodotto con uve autoctone a bacca nera dall’azienda Deltetto. Nel bicchiere è di colore rosa scarico, caratterizzato da un perlage fine e persistente. Al naso libera intensi sentori varietali di viola, lampone e frutti rossi vari, in abbinamento con delicate sfumature di lieviti e crosta di pane. All’assaggio si basa su un sorso lungo, di grande equilibrio e freschezza, a cui subentra un frutto succoso e un tannino dolce e gentile.
Per ottenere la tipica colorazione rosata, le uve macerano per 5 ore, in seguito avviene prima la fermentazione alcolica e successivamente la presa di spuma a temperatura controllata. Al termine “N“ Rosé de Noirs matura per almeno 30 mesi sui lieviti in bottiglia.
Nell’olimpo dei migliori vini al mondo, non si può non inserire il “Monfortino“, un possente ed immenso Barolo Riserva, frutto del minuzioso ed instancabile lavoro della cantina Giacomo Conterno. Il “Monfortino“ è un Barolo classico e profondissimo, di straordinaria longevità, che nasce dalla vigna “Francia“ di Serralunga d’Alba, esclusivamente nelle migliori annate. Al calice appare con un colore rosso granato carico e vivace. Lo spettro olfattivo assicura una tipica, larghissima e incessante selezione di profumi, tra cui fiori essiccati, ciliegia e frutti di bosco, che si congiungono assieme ad avvolgenti sensazioni di vaniglia, cioccolato, caffè, tabacco e tartufo, oltre a una miriade di fragranze terrose, erbacee, speziate, affumicate e minerali. All’assaggio è sorprendentemente completo, possente, compatto e si evolve continuamente, offrendo un’esperienza gustativa irripetibile, ma ciò che stupisce maggiormente è la magnifica coesione ed armonia tra le caratteristiche, senza perdere mai in potenza, struttura, eleganza o carattere. Un Barolo maestoso, sapido e ricchissimo, che conclude con un finale di eterna persistenza.
Dopo una cernita minuziosa dei grappoli, la prima fermentazione avviene in tini di rovere, con lunghe macerazioni anche a cappello sommerso, come da tradizione. In seguito, il liquido viene travasato in botti grandi di rovere, in prevalenza di origine austriaca, dove dopo aver svolto la fermentazione malolattica, il vino affina per circa 84 mesi.
Il Barolo “Francia“ di Giacomo Conterno è una leggenda della denominazione, un’espressione solenne e muscolosa, di inequivocabile qualità e valore. La menzione “Francia“ è situata nel comune di Serralunga d’Alba ed è una delle più importanti del Barolo per struttura e forza. All’esame visivo si mostra con un colore rosso rubino tendente al granato. Il profilo olfattivo è rivolto principalmente verso intensi toni di violetta, rosa essiccata, ciliegia, fragola e lampone, che si aggregano a ottime sensazioni mentolate, speziate, minerali e di cuoio. Al palato è un Barolo di assoluta personalità ed eleganza, dotato di una superba ed entusiasmante potenza e struttura, cinta da una trama tannica vellutata e di estrema finezza, in associazione con una piacevole e misurata acidità. La chiusura è di straordinaria persistenza.
Una volta portate in cantina, le uve vengono sofficemente pressate ed il mosto ottenuto è sottoposto a lunghe macerazioni che raggiungono la durata anche di 30 giorni. La fase fermentativa si svolge all’interno di tini di legno austriaco. Il vino viene poi avviato all’affinamento, all’interno di botti di rovere di varie dimensioni, per un periodo di 48 mesi. Serve un ulteriore periodo di affinamento in bottiglia, per completare il processo produttivo.
Il Barolo “Francia“ di Giacomo Conterno è una leggenda della denominazione, un’espressione solenne e muscolosa, di inequivocabile qualità e valore. La menzione “Francia“ è situata nel comune di Serralunga d’Alba ed è una delle più importanti del Barolo per struttura e forza. All’esame visivo si mostra con un colore rosso rubino tendente al granato. Il profilo olfattivo è rivolto principalmente verso intensi toni di violetta, rosa essiccata, ciliegia, fragola e lampone, che si aggregano a ottime sensazioni mentolate, speziate, minerali e di cuoio. Al palato è un Barolo di assoluta personalità ed eleganza, dotato di una superba ed entusiasmante potenza e struttura, cinta da una trama tannica vellutata e di estrema finezza, in associazione con una piacevole e misurata acidità. La chiusura è di straordinaria persistenza.
Una volta portate in cantina, le uve vengono sofficemente pressate ed il mosto ottenuto è sottoposto a lunghe macerazioni che raggiungono la durata anche di 30 giorni. La fase fermentativa si svolge all’interno di tini di legno austriaco. Il vino viene poi avviato all’affinamento, all’interno di botti di rovere di varie dimensioni, per un periodo di 48 mesi. Serve un ulteriore periodo di affinamento in bottiglia, per completare il processo produttivo.
Una vetta di incontestabile valore del Barolo è “l’Arione“ di Giacomo Conterno, un’interpretazione magistrale, figlia della zona più a sud del comune di Serralunga d’Alba. Il Barolo “Arione“ è una veduta classica, meticolosa e raffinatissima del Barolo di Serralunga, che necessita di tanto tempo prima di entrare nel pieno della maturazione, ma che una volta raggiunto offre un’esperienza inimitabile. Il colore è rosso granato intenso e luminoso. Il profilo olfattivo si espande su ampie e finissime note di viola appassita e frutta a bacca rossa, ma riprende anche delicate sensazioni di spezie e cuoio. Barolo caldo, parecchio potente e muscoloso, che poco alla volta lascia spazio a un tannino fitto ed appagante. Il finale è di pronunciata freschezza e di eterna persistenza.
Il Barolo “Arione“ matura per almeno 48 mesi in grandi botti di rovere.
Il Monvigliero è uno dei cru più profumati e austeri dell’intera zona di produzione del Barolo, questo di Cascina Massara non ne è da meno, un vino che sin dal colore rosso granato con riflessi aranciati, lascia intendere la sua effettiva struttura, complessità e forza. Il bouquet intenso, etereo e caratteristico, abbina vivaci profumi di ciliegia, more e frutti rossi, insieme a un’ampia varietà di fiori secchi, sentori balsamici e spezie. Al palato conferma solo in parte gli aromi precedentemente percepiti all’olfatto, interessandosi maggiormente sull’equilibrio e sulla pulizia gustativa, favorendo un sapore pieno e strutturato, ma più facile e gradevole, rispetto a un Barolo completamente tradizionale.
Il vigneto si colloca nella collina più alta di Verduno. Il Barolo Monvigliero di Cascina Massara matura per 36 mesi in legno e per alcuni mesi in bottiglia.
Il Barolo Burlotto di Cascina Massara proveniente dal comune di Verduno è un ponderato assemblaggio tra tre differenti terreni di Cascina Massara, quello dei “Castagni“ che ne eleva struttura e gradazione, quello di “Neirare“ la quale cede una vigorosa e consistente presenza tannica e quella dell’appezzamento di “Massara“, che ne leviga e ne ammorbidisce i decisi tratti tannici. Nel calice è di colore rosso granato luminoso, con qualche riflesso aranciato. Al naso si avverte inizialmente l’alcol, per poi dispiegarsi verso note di fiori, ciliegie e lamponi sotto spirito, insieme a discreti accenni speziati e terrosi. L’ingresso al palato è caldo, pieno ed austero, abbastanza complesso e impegnativo, ma dal buon contenuto di acidità, atta a incentivare la beva. Fitta e marcata la componente tannica.
Il Barolo Burlotto di Cascina Massara del comune di Verduno affina in botte grande per almeno 32 mesi, successivamente riposa per 24 mesi in bottiglia.
Bruno Giacosa è senza dubbio un’etichetta storica delle Langhe, un produttore che poggia le proprie idee sulla tradizione e la qualità, realizzando vini maestosi e di gran classe. Il Barolo è sicuramente il suo cavallo di battaglia, un vino dalle incredibili capacità evolutive, che nel cru “Le Rocche di Castiglione Falletto“ dà il meglio di sé, regalando un vino di colore rosso granato vivo. Il bouquet è un’esplosione di aromi di rosa canina, ciliegia e frutti rossi, perfettamente integrati con finissimi e dettagliati sentori speziati, legnosi ed erbacei, in costate evoluzione. All’assaggio è di superba potenza e struttura, un Barolo di magnifica eleganza e complessità, dall’interminabile persistenza.
Sul Barolo “Le Rocche del Falletto Riserva“ viene effettuata una doppia cernita delle uve, successivamente le uve vengono pigiadiraspate e lasciate fermentare e macerare spontaneamente in contenitori di cemento. Al termine, il vino sosta per un lunghissimo periodo in botte grande. Viene prodotto solo nelle annate migliori.
Magnifico Barbaresco di eccellente qualità ed eleganza, frutto della vigna “Starderi“, posta nella località di Neive. La Spinetta con “Starderi“ valorizza un terroir di assoluto livello, lavorando con metodi sostenibili, per non perdere le caratteristiche varietali del Nebbiolo. Nel bicchiere appare di colore rosso rubino con abbondanti sfumature granate. Lo spettro olfattivo è ampio e finissimo, sprigionando inizialmente intensi sentori di frutti di bosco, prugna, violetta e fiori essiccati, per poi evolversi verso fragranze di boisé, vaniglia, spezie dolci ed erbe aromatiche. In bocca è piuttosto strutturato, ricco e profondo, misurandosi con un gusto perfettamente equilibrato ed elegante. Una setosa e decisa trama tannica, trascina il sorso verso un finale lunghissimo, dotato di una generosa e notevole freschezza, ben percepibile anche dopo tanti anni di riposo.
Il Barbaresco “Starderi“ della Spinetta proviene da vigne di oltre 50 anni di età. Il processo di vinificazione è classico, compresa la fermentazione malolattica in botti di rovere francese, in seguito il vino matura per 20-22 negli stessi contenitori, che sono per il 20% nuovi e per la restante parte di secondo passaggio. Infine, lo “Starderi“ sosta per 6 mesi in bottiglia.
La più piccola cru di Barolo è “Bricco Rocche“ una collina posta nel paese di Castiglione Falletto, tra il Villero e le Rocche di Castiglione, da quest’area di un solo ettaro ha origine questo Barolo di notevole classe e fattura. Nel calice si manifesta con una veste color granata. Al naso si rincorrono profumi particolarmente intensi e fini di ciliegia, frutti di bosco, prugna e rosa essiccata, in cooperazione con importanti nuances di legno, sottobosco e spezie dolci. Il “Bricco Rocche“ è un Barolo dal corpo robusto e predominante, equilibrato da un’ottima gestione dei tannini e dell’acidità; mentre aromi molto fini, rendono la beva armonica e dettagliata. Il risultato finale è un Barolo nobile e di grande personalità, che si inserisce sempre tra le vette della sua denominazione.
Ceretto produce il Barolo “Bricco Rocche“ seguendo il disciplinare dell’agricoltura biodinamica. Il processo di vinificazione avviene in acciaio, successivamente matura in tonneau e in grandi botti di rovere per 24 mesi.
Nervi è la cantina più antica del territorio di Gattinara, una ristrettissima zona nell’Alto Piemonte, dove il Nebbiolo mostra struttura e aromi differenti, rispetto alle aree più famose. Il Gattinara del cru “Molsino“ è un rosso di grande classe e personalità, dallo stile tradizionale e potente. All’esame visivo si annuncia di colore rosso rubino scarico con sfumature granate. Lo spettro olfattivo è pulito e molto ampio, composto da decise e raffinate note di frutta rossa matura, legno e spezie dolci, con la presenza dei classici sentori minerali, terrosi ed erbacei del terroir del Gattinara. L’attacco al palato è caldo, morbido e pastoso, di ottimo corpo e di impareggiabile intensità aromatica. La chiusura è verticale e sapida, di assoluta persistenza.
La fermentazione avviene in parte in tini di rovere e in parte vasche di cemento. In seguito, il Gattinara “Vigna Molsino“ affina per 48 mesi in grandi botti di rovere e per 6 mesi in vasche di cemento. Infine, serve un periodo di qualche mese in bottiglia, perchè il vino sia pronto per essere messo in vendita.
Michele Chiarlo è un’importante realtà astigiana fondata su idee precise e rigide, che coinvolgono non solo la sostenibilità ambientale, ma anche la tutela dello standard qualitativo, dovuto all’utilizzo di metodi produttivi votati verso il mantenimento dell’alta qualità, come la bassa resa delle vigne per ettaro o il sapiente uso del legno nelle varie fasi di affinamento. Il “Tortoniano“ è un Barolo che prende il suo nome dall’origine del terreno, composto da marne tufacee grigie, risalenti a diversi milioni di anni fa, proprio nell’era Tortoniana. Nel bicchiere appare di colore rosso granato, con riflessi luminosi. Al naso è intenso, complesso e sfaccettato, diramandosi tra profumi di frutta a bacca rossa, prugne, fiori, bacche di ginepro, spezie dolci e sensazioni terrose. All’assaggio è robusto, armonico ed elegante, contraddistinto da una setosa e pregevole trama tannica, che invita a un finale di lunga persistenza.
Affina in totale per 36 mesi, di cui 24 in botti di medie e grandi dimensioni e per i restanti 12 mesi in bottiglia.
Cerequio è uno dei grandi cru storici del Barolo, per Chiarlo questa etichetta è il simbolo dell’azienda, un rosso che illustra tutte le virtù di un territorio di immensa qualità. Barolo poderoso ed energico, che al calice si palesa in una colorazione rosso granato con riflessi brillanti. Al naso è seducente, molto ampio e diversificato, intervallando potenti note di frutti rossi in confettura, con spiccate fragranze di fiori appassiti, spezie dolci, legno e sfumature erbacee, balsamiche ed eteree. All’assaggio è un Barolo di estrema struttura e pienezza, ulteriormente rafforzata da un sorso equilibrato, elegante e complesso, in cui una pregevole e dominante trama tannica viene affiancata da una buona acidità, che porta a una conclusione lunga e concentrata.
Il Barolo Cerequio affina per 24 mesi in botti di rovere e successivamente per 12 mesi in bottiglia.
Michele Chiarlo è un importante realtà astigiana fondata su idee precise e rigide, che coinvolgono non solo la sostenibilità ambientale, ma anche la tutela dello standard qualitativo, dovuto all’utilizzo di metodi produttivi votati verso il mantenimento dell’alta qualità, come la bassa resa delle vigne per ettaro o il sapiente uso del legno nelle varie fasi di affinamento. L’Asili è uno dei più interessanti cru di Barbaresco, da cui provengono rossi di indubbio valore e di sbalorditivo fascino ed eleganza. Chiarlo sceglie un’intepretazione tradizionale e di grande personalità, in cui l’eleganza e la complessità risaltano sulle altre caratteristiche. Alla vista si preannuncia di colore rosso rubino intenso, arricchito da lievi sfumature granate. Il bouquet è complesso e variegato, attraversato da un’ottima varietà aromatica, tra cui si esaltano note di frutti rossi in confettura, fiori e spezie dolci, guarnite da lievi nuances balsamiche. Al palato, una buona struttura è avvolta in un gusto morbido, succoso e di eccellente complessità e raffinatezza, stimolata da un buon grado di acidità e da una vellutata e ben levigata texture tannica. Termina con una chusura di lunghissima persistenza.
Il Barbaresco Asili di Chiarlo fermeta in tini di rovere per 15 giorni a temperatura controllata. In seguito, matura per 18 mesi in botti di rovere e per 12 mesi in bottiglia.
Il “Principe“ di Chiarlo è un rosso ricavato da uve Nebbiolo, provenienti da due delle aree più importanti del Piemonte, il Roero e il Barbaresco. Nebbiolo dal carattere elegante e beverino, supportato da un’invidiabile morbidezza. All’esame visivo si mostra di color rosso carminio acceso, con lievi riflessi violacei. Il bouquet è intenso ed elegante, impreziosito da buoni sentori di violetta, frutti di bosco e spezie. All’assaggio è corposo, vellutato e di grande piacevolezza e armonia, grazie a una rigida lavorazione impostata per mantenere un ottimo equilibrio e una buona finezza.
L’affinamento dura 12 mesi, tra acciaio, legno e bottiglia.
Michele Chiarlo è un’importante realtà astigiana fondata su idee precise e rigide, che coinvolgono non solo la sostenibilità ambientale, ma anche la tutela dello standard qualitativo, dovuto all’utilizzo di metodi produttivi votati verso il mantenimento dell’alta qualità, come la bassa resa delle vigne per ettaro o il sapiente uso del legno nelle varie fasi di affinamento. Il Barbaresco “Reyna“ sposa completamente questa filosofia, mostrando con grazia e finezza le eccellenti potenzialità del Nebbiolo del paese di Neive. Il “Reyna“ al calice appare di colore rosso granato con riflessi brillanti. Al naso diffonde ampie e raffinate sensazioni olfattive, coinvolgendo sentori di ciliegie e frutti di bosco in confettura, insieme a buoni rimandi terziari, come tabacco, rosa, menta, cacao e humus. Il “Reyna“ è un Barbaresco aristocratico ed armonico, di ottima complessità e struttura, levigato da una lodevole trama tannica.
La fermentazione alcolica e la macerazione avvengono a temperatura controllata in vasche d’acciaio per 17-18 giorni, successivamente viene svolta la malolattica. In seguito, affina per 18 mesi in botti grandi di rovere e per 6 mesi in bottiglia.
Il “Pira Vecchie Viti“ di Roagna è una robusta e magnifica versione del Barolo, delineata verso un gusto classico, di suprema eleganza e struttura. Il Barolo “Pira Vecchie Viti“ nasce nella cru di Castiglione Falletto e viene prodotto seguendo criteri artigianali e sostenibili, rispettando la terra e la biodiversità. Nel calice si mostra con un colore rosso granato intenso. All’olfatto ha bisogno di tempo per aprirsi, ma è un Barolo di assoluta personalità e finezza, che libera gradualmente note di ciliegia, amarena, lampone, fragola e violetta, con il sostegno di una forte componente balsamica, di sottobosco, spezie, tabacco e liquirizia. All’assaggio è un Barolo muscoloso, elegante e molto ricco, che dispiega un’intensa e ricercatissima varietà aromatica, su un tannino avvolgente, elegante e preciso. La conclusione è particolarmente fresca e salina, di infinita persistenza. Un Barolo con assurde capacità di invecchiamento.
Pira deriva da uve Nebbiolo ed è una menzione geografica della famiglia Roagna dal 1989 e si estende su 11 ettari, dividendosi ulteriormente in 6 micro appezzamenti, con caratteristiche diverse l’uno dall’altro, a seconda anche dell’età delle viti, in questo caso vengono utilizzate esclusivamente le più vecchie, che hanno almeno 80 anni. La fermentazione avviene esclusivamente in tini di legno, grazie a lieviti indigeni e si protrae per una decina di giorni. Successivamente viene applicata l’antica tecnica di macerazione della steccatura a cappello sommerso della durata di almeno 2 mesi. Il vino matura poi in una botte di rovere neutra per circa 5 anni. La produzione di bottiglie è limitata a circa 2000 bottiglie l’anno.
Nervi è la cantina più antica del territorio di Gattinara, una ristrettissima zona nell’Alto Piemonte, dove il Nebbiolo mostra struttura e aromi differenti, rispetto alle aree più famose. Nella rinomata Vigna “Valferana“, Nervi arricchisce il Nebbiolo con un’austerità ed una mineralità vulcanica veramente sorprendente, integrandosi perfettamente nel ricco e ricercato complesso aromatico. Il maggior invecchiamento rispetto all’etichetta base regala una colorazione tendente al granato, mentre al naso punta su eleganti e articolate note di ciliegia, frutti di bosco, rosa essiccata, violetta e arancia, contrapponendosi ad un’evidente ed avvolgente speziatura e mineralità. L’ingresso al palato è caldo e rotondo, spinto da una nervosa acidità ed una buona spalla minerale verso un frutto carnoso e potente ed una trama tannica ruvida, ma gradevole.
Dopo una fermentazione in vasche di cemento e in tini di rovere, il Gattinara “Valferana“ affina per un periodo di 48 mesi in botti di rovere e per diversi mesi in cemento e bottiglia, prima di essere commercializzato.
Il Barbaresco “Sanavento“ di Enrico Serafino è un rosso strutturato, di grande equilibrio ed eleganza, che si fonda su un sorso ricco e raffinato. All’olfatto intensi sentori di frutti rossi, come ciliegia e fragola, precedono fragranze di rosa appassita, legno, liquirizia, tabacco, cuoio e spezie. Al palato è un Barbaresco corposo e vellutato, in cui delicati e avvolgenti tannini bilanciano una beva di buona finezza e complessità.
Il processo di vinificazione avviene in vasche d’acciaio inox, mentre l’affinamento avviene in botti di rovere di medie dimensioni per 20 mesi.
Michele Chiarlo è un importante realtà astigiana fondata su idee precise e rigide, che coinvolgono non solo la sostenibilità ambientale, ma anche la tutela dello standard qualitativo, dovuto all’utilizzo di metodi produttivi votati verso il mantenimento dell’alta qualità, come la bassa resa delle vigne per ettaro o il sapiente uso del legno nelle varie fasi di affinamento. L’Asili è uno dei più interessanti Cru di Barbaresco, da cui provengono rossi di indubbio valore e di sbalorditivo fascino ed eleganza. Chiarlo sceglie un’intepretazione tradizionale e di grande personalità, in cui l’eleganza e la complessità risaltano sulle altre caratteristiche. Alla vista si preannuncia di colore rosso rubino intenso, arricchito da lievi sfumature granate. Il bouquet è complesso e variegato, attraversato da un’ottima varietà aromatica, tra cui si esaltano note di frutti rossi in confettura, fiori e spezie dolci, guarnite da lievi nuances balsamiche. Al palato, una buona struttura è avvolta in un gusto morbido, succoso e di eccellente complessità e raffinatezza, stimolata da un buon grado di acidità e da una vellutata e ben levigata texture tannica. Termina con una chusura di lunghissima persistenza.
Il Barbaresco Asili di Chiarlo fermeta in tini di rovere per 15 giorni a temperatura controllata. In seguito, matura per 18 mesi in botti di rovere e per 12 mesi in bottiglia.
Nebbiolo “Triple A“ fresco e gioviale, dal frutto molto intenso e preponderante, in cui si può notare un tannino morbido e molto deciso. Nebbiolo rustico e atipico, frutto di una lavorazione artigianale, legata ai principi di un tempo. Al naso ha bisogno di un attimo per aprisi, ma una volta superato questo primo momento, sprigiona forti ed esuberanti sentori di violetta, frutta a bacca nera e rossa. L’ingresso al palato è consistente, teso e succoso, arricchito da un tannino giovane ed energico, oltre che da un’acidità schietta e ruspante.
Nebbiolo a cui non viene aggiunta solforosa e che svolge la fermentazione spontanea in vasche di vetroresina. Successivamente si ha la macerazione sullle bucce, con parte dei raspi, per 15 giorni. In seguito, affina per 7 mesi negli stessi contenitori e per 4 mesi in bottiglia. Il contenuto di solforosa è sui 18 mg/l.
Il Barolo “Garretti“ è una poderosa e nobile espressione del Nebbiolo, dell’interessante e innovativa cantina La Spinetta. Nel calice si presenta di colore rosso rubino con sfumature granata. Al naso richiama un ampio e ricercato assortimento di profumi, spaziando da frutti rossi in confettura, fino ad arrivare a fragranze terrose, di violetta, frutta secca e spezie dolci. Il “Garretti“ è un Barolo dal gusto pieno, deciso, molto elegante e moderno, che si allontana dallo stile tradizionale, per privilegiare l’armonia e la complessità aromatica, moderando la spinta alcolica e la trama tannica, che comunque rimane pronunciata e avvolgente.
Il “Garretti“ svolge la fermentazione alcolica e la macerazione in vasche a temperatura controllata per un periodo medio di 14-15 giorni. In seguito, si effettuano la fermentazione malolattica in botti di rovere francese di secondo passaggio, e un conseguente affinamento di circa 24 mesi negli stessi contenitori. Un ulteriore sosta di 12 mesi in bottiglia, completa il processo produttivo, garantendo al vino eccezionale capacità di invecchiamento.
Il Barolo Burlotto Massara è lo storico e caratteristico Cru aziendale, da dove provengono vigne con un età intorno ai 45 anni, composte da argilla e marne con striature azzurre. Nel bicchiere appare di colore rosso granato con sfumature aranciate. Il profilo olfattivo, tende verso profumi intensi di ciliegie, lamponi, rosa canina, violetta e rosa, con l’ossigenazione emergono anche fragranze di legno tostato e spezie dolci. Al palato possiede una bevibilità accattivante e avvolgente, dovuta a una bella acidità e a tannini morbidi e vellutati.
Il Barolo Burlotto Massara affina in botti di rovere per 24 mesi e successivamente riposa in bottiglia per 36 mesi.
Il “Costa Russi“, fa parte delle eccellenze di Gaja ed è un Barbaresco originario dell’omonimo comune, che spicca per struttura, intensità ed eleganza. Al calice veste un meraviglioso rosso granato con riflessi aranciati. Di suprema forza e complessità all’olfatto, mira ad esaltare i sentori di spezie, violetta, tabacco, caffè e tostatura, oltre che a rilasciare concentrate note di prugna, ciliegia e frutti di bosco in confettura. Al palato il “Costa Russi“ è un Barbaresco vigoroso, elegante, profondo e di straordinaria intensità, gestita da una lunga e avvolgente trama tannica e da una stimolante freschezza. Termina con un finale sapido e lunghissimo.
Il “Costa Russi“ matura per 12 mesi in barrique e per 12 mesi in botte grande.
Il “Sorì Tildin“ è un Barbaresco di Gaja che tocca vette qualitative impensabili, una magnifica espressione delle Langhe, indubbiamente all’apice dell’enologia italiana ed internazionale. All’esame visivo si presenta di colore rosso rubino tendente al granato. Il profilo olfattivo è abbondantemente dettagliato e profondo, focalizzato su ricchi ed entusiasmanti profumi di frutti di bosco e ciliegia, susseguiti da ricercati sentori affumicati, di legno, tabacco, liquirizia, caffè, funghi e sottobosco. Al palato spicca un gusto morbido, pieno e piuttosto corposo, rafforzato da tannini perfettamente levigati ed integrati con una tenace e invitante freschezza, a garantire un finale finissimo, di indescrivibile e prolungata persistenza.
Il vino matura in barrique per 12 mesi, in seguito affina per 12 mesi in botti grandi.
Gaja è l’eccellenza delle Langhe, un produttore storico, tra i primi a intravedere le pregevoli potenzialità della zona, il suo Barbaresco è un vino di sbalorditiva eleganza, complessità e longevità, frutto di idee a suo tempo rivoluzionarie, che hanno cambiato il modo di produrre dell’intero settore vitivinicolo. Nel bicchiere è di colore rosso granato scuro e intenso. All’olfatto include una vasta gamma olfattiva, alternando note di ciliegia, frutti di bosco, viola appassita e sottobosco, con evidenti sentori terziari di liquirizia, tabacco, cioccolato e vaniglia. All’assaggio è un Barbaresco che entusiasma per la sua costante progressione, imposta da un piacevole contrasto tra le parti, infatti il vino accompagna a una poderosa struttura, un’inesauribile freschezza e una trama tannica decisa, ma nel contempo pacata e vellutata.
Il vino proviene da 14 vigneti ad altezze differenti, le rese per ettaro sono bassissime, ciò rende il Barbaresco di Gaja un rosso con incredibili capacità di invecchiamento. Il processo di vinificazione avviene completamente in acciaio, in seguito matura per 6 mesi in barrique e per 18 mesi in botti grandi di rovere.
Tra i vini al vertice della cantina Gaja troviamo il “Conteisa“, un Barolo frutto del cru di Cerequio, che possiede un’ampia, potente e ricercata selezione aromatica. Nel calice traspare un colore rosso rubino, con riflessi granati. Il bouquet è di spiccata e affascinante intensità, fondato su sentori di mora e frutta rossa in confettura, in sinergia con note balsamiche, di liquirizia, spezie, cacao e tabacco. In bocca sprigiona con grande personalità, un sapore carico, poderoso e alcolico, in cui un tannino abbondante, vellutato e composto prende il sopravvento, regalando un retrogusto di inarrivabile persistenza.
Il Barolo “Conteisa“ svolge il processo di vinificazione compresa la fermentazione malolattica in tini d’acciaio, successivamente matura per almeno 13 mesi in barrique seminuove e per 12 mesi in grandi botti di rovere, prima di essere posto in commercio.
Il “Sorì San Lorenzo“ fa parte delle eccellenze di Gaja ed è un Barbaresco dove spicca un caratteristico bouquet, molto intenso ed espressivo, che raccoglie un’infinità di aromi e un sapore molto deciso, di ineguagliabile persistenza. Nel bicchiere è di colore rosso granato luminoso. Al naso sprigiona una vastissima e accattivante gamma di profumi, passando da fragranze terrose, di tabacco, erbe officinali, a note di vaniglia, caffè, cioccolato, cannella e liquirizia, fino ad arrivare a sensazioni di ciliegia e mora. Il “Sorì San Lorenzo“ è un Barbaresco caldo, morbido e di notevole struttura ed eleganza, affievolita da una rinfrescante e gradevole acidità, che ne prolunga abbondantemente la beva.
Affina per 12 mesi in barrique e per altri 12 mesi in botte grande.
Il Barolo di Bartolo Mascarello è una rappresentazione iconica e classica del Barolo, proveniente da una filosofia conservatrice, completamente legato alla tradizione. La minuziosità e la cura a ogni dettaglio, fanno di Bartolo Mascarello uno dei più importanti produttori della zona. All’esame visivo è di colore rosso granato con sfumature aranciate. Il bouquet è molto profondo e complesso, contraddistinto da toni di frutta a bacca rossa e nera, fiori appassiti, legno, tabacco, liquirizia e spezie. Al palato, affianca a una bevuta di notevole struttura, potenza e consistenza, una trama tannica fitta e vellutata. Un Barolo magistrale e caratteristico, di ottimo equilibrio ed interminabile persistenza.
Le uve utilizzate provengono da 3 ettari, tra le vigne di San Lorenzo, Cannubi e Rocche. L’assemblaggio avviene in vasche di cemento, mentre l’affinamento è di 32 mesi in grandi botti di rovere di Slavonia. Già da diversi anni, Bartolo Mascarello ha deciso di differenziare un esiguo numero di bottiglie dalle altre, tramite un’etichetta speciale disegnata da un’artista. Queste etichette sono quindi estremamente rare, vista la produzione già in partenza molto ridotta.
Barolo del comune di Serralunga d’Alba moderno e vigoroso, di ottima profondità e intensità aromatica. Nel bicchiere si mostra con un colore rosso rubino intenso con sfumature granata. Il profilo olfattivo è piuttosto ampio e sfaccettato, giocato su note di frutti rossi, mora, rosa appassita, liquirizia, tabacco, caffè e spezie. Enrico Serafino propone un Barolo dal gusto caldo, corposo, ricco e armonico, arricchito da una notevole e setosa trama tannica. Particolarmente lungo e piacevole il finale.
Il Barolo “Serralunga“ di Enrico Serafino è caratterizzato da una lunga macerazione, della durata di oltre 28 giorni. In seguito, il vino matura per 12 mesi in tonneaux e per 16 mesi in botti di rovere di medie dimensioni.
“Sperss“ è un Barolo di suprema qualità della cantina Gaja, un’etichetta ricercata da appassionati e intenditori, simbolo delle Langhe in Italia e nel resto del mondo. Il Barolo “Sperss“ è il frutto delle vigne di Marenca e Rivette a Serralunga d’Alba, in un terroir unico, dove classe, struttura e profondità aromatica raggiungono un livello sbalorditivo. Al calice si presenta di colore rosso granato intenso. Il corredo olfattivo è ricco e articolato, comprendente aromi di ogni tipologia, dai frutti di bosco e la ciliegia, fino ad arrivare a toni di vaniglia, tabacco, cioccolato, violetta, liquirizia, cuoio e sottobosco. Al palato pone con estrema eleganza e signorilità la filosofia Gaja, rilasciando lentamente una struttura e un ventaglio aromatico veramente invidiabile, che si assortisce perfettamente con un’affascinante morbidezza e una trama tannica fitta e finissima. Lungo e in continua evoluzione il finale, guidato da una gradevole freschezza.
La fermentazione e la macerazione avvengono in acciaio, in seguito lo “Sperss“ matura per 12 mesi in barrique e per 12 mesi in grandi botti di rovere.
Tra i vini al vertice della cantina Gaja troviamo il “Conteisa“, un Barolo frutto del cru di Cerequio, che possiede un’ampia, potente e ricercata selezione aromatica. Nel calice traspare un colore rosso rubino, con riflessi granati. Il bouquet è di spiccata e affascinante intensità, fondato su sentori di mora e frutta rossa in confettura, in sinergia con note balsamiche, di liquirizia, spezie, cacao e tabacco. In bocca sprigiona con grande personalità, un sapore carico, poderoso e alcolico, in cui un tannino abbondante, vellutato e composto prende il sopravvento, regalando un retrogusto di inarrivabile persistenza.
Il Barolo “Conteisa“ svolge il processo di vinificazione compresa la fermentazione malolattica in tini d’acciaio, successivamente matura per almeno 13 mesi in barrique seminuove e per 12 mesi in grandi botti di rovere, prima di essere posto in commercio.
Barolo potente e ricco della collina del Monvigliero, il Cru più celebre del comune di Verduno. Brangero rispetta ed esalta le sbalorditive caratteristiche di questa ristretta area, creando un Barolo atipico e di carattere, dove una vasta gamma aromatica e un’importante morbidezza incidono profondamente sull’intera bevuta. La colorazione rosso granata preannuncia una bevuta particolarmente ricca e alcolica, dove emerge un bouquet energico e sfaccettato che riunisce note di frutti rossi, violette, legno, tabacco e menta, più richiami affumicati e balsamici. All’assaggio è caldo e molto strutturato, rafforzato da un gusto molto rotondo e pieno, che precede una fitta e avvolgente trama tannica. Termina con una chiusura lunga e articolata, in cui si ritrovano sentori speziati, balsamici e vegetali.
La vinificazione del Barolo Monvigliero Brangero vede una macerazione sulle bucce a cappello sommerso per circa 40 giorni dopo la fermentazione. Successivamente, invecchia in tonneaux di secondo passaggio per circa 30 mesi. I restanti 6 mesi in bottiglia lo rendono pronto per essere degustato già dopo 4 anni dalla sua vinificazione, anche se è un Barolo che può dare molto di più negli anni. La produzione si assesta sulle 3.600 bottiglie all’anno.
Il Barolo di Brangero è una visione tradizionale del Barolo, ma rivisitata in una chiave più morbida e composta, in cui la bevibilità resta il punto focale. Le sostanziali differenze tra questo e il Cru Monvigliero risiedono nella giovinezza delle viti, divise con le più vecchie all’interno dello stesso appezzamento, ovviamente per ottenere questo vino si utilizzano le più giovani. Quindi, il Barolo Brangero è un vino di pronta beva, anche se potrebbe riposare in cantina per qualche anno, per accrescere le proprie doti. Nel bicchiere appare di colore rosso granato scarico. Il quadro olfattivo è ampio e potente, interagendo con fresche note di amarena, ciliegia, prugna e frutta a bacca nera, accoppiate a fragranze balsamiche e di spezie dolci. Al gusto è strutturato, rotondo di ottima profondità aromatica, elegantemente ammorbidito da tannini fitti e ben smussati.
Matura per 30 mesi in tonneaux di rovere e per 6 mesi in bottiglia.
Il Barolo “Francia“ di Giacomo Conterno è una leggenda della denominazione, un’espressione solenne e muscolosa, di inequivocabile qualità e valore. La menzione “Francia“ è situata nel comune di Serralunga d’Alba ed è una delle più importanti del Barolo per struttura e forza. All’esame visivo si mostra con un colore rosso rubino tendente al granato. Il profilo olfattivo è rivolto principalmente verso intensi toni di violetta, rosa essiccata, ciliegia, fragola e lampone, che si aggregano a ottime sensazioni mentolate, speziate, minerali e di cuoio. Al palato è un Barolo di assoluta personalità ed eleganza, dotato di una superba ed entusiasmante potenza e struttura, cinta da una trama tannica vellutata e di estrema finezza, in associazione con una piacevole e misurata acidità. La chiusura è di straordinaria persistenza.
Una volta portate in cantina, le uve vengono sofficemente pressate ed il mosto ottenuto è sottoposto a lunghe macerazioni che raggiungono la durata anche di 30 giorni. La fase fermentativa si svolge all’interno di tini di legno austriaco. Il vino viene poi avviato all’affinamento, all’interno di botti di rovere di varie dimensioni, per un periodo di 48 mesi. Serve un ulteriore periodo di affinamento in bottiglia, per completare il processo produttivo.
Nebbiolo morbido ed equilibrato, di colore rosso rubino con riflessi granata. All’olfatto tende principalmente verso profumi di rosa, ciliegia e fragola, ma libera anche discrete note legnose, speziate e terrose. All’assaggio è lineare e snello, rivolto verso un gusto rotondo e mediamente corposo, aiutato nel corso della bevuta da una gentile, ma dominante trama tannica.
Il Nebbiolo “Quattro Cloni“ Brangero matura per 18 mesi in barrique e per 12 mesi in bottiglia. La produzione si assesta sulle 8.000 bottiglie prodotte.
Bruno Giacosa è senza dubbio un’etichetta storica delle Langhe, un produttore che poggia le proprie idee sulla tradizione e la qualità, realizzando vini maestosi e di gran classe. Il Barolo è sicuramente il suo cavallo di battaglia, un vino dalle incredibili capacità evolutive, che nel cru “Le Rocche di Castiglione Falletto“ dà il meglio di sé, regalando un vino di colore rosso granato vivo. Il bouquet è un’esplosione di aromi di rosa canina, ciliegia e frutti rossi, perfettamente integrati con finissimi e dettagliati sentori speziati, legnosi ed erbacei, in costate evoluzione. All’assaggio è di superba potenza e struttura, un Barolo di magnifica eleganza e complessità, dall’interminabile persistenza.
Sul Barolo “Le Rocche del Falletto Riserva“ viene effettuata una doppia cernita delle uve, successivamente le uve vengono pigiadiraspate e lasciate fermentare e macerare spontaneamente in contenitori di cemento. Al termine, il vino sosta per un lunghissimo periodo in botte grande. Viene prodotto solo nelle annate migliori.
Il Barolo di Bartolo Mascarello è una rappresentazione iconica e classica del Barolo, proveniente da una filosofia conservatrice, completamente legato alla tradizione. La minuziosità e la cura a ogni dettaglio, fanno di Bartolo Mascarello uno dei più importanti produttori della zona. All’esame visivo è di colore rosso granato con sfumature aranciate. Il bouquet è molto profondo e complesso, contraddistinto da toni di frutta a bacca rossa e nera, fiori appassiti, legno, tabacco, liquirizia e spezie. Al palato, affianca a una bevuta di notevole struttura, potenza e consistenza, una trama tannica fitta e vellutata. Un Barolo magistrale e caratteristico, di ottimo equilibrio ed interminabile persistenza.
Le uve utilizzate provengono da 3 ettari, tra le vigne di San Lorenzo, Cannubi e Rocche. L’assemblaggio avviene in vasche di cemento, mentre l’affinamento è di 32 mesi in grandi botti di rovere di Slavonia.
Il “Pajè“ è un maestoso e possente Barbaresco prodotto con metodi tradizionali e artigianali, da uno dei grandi produttori delle Langhe, Roagna. Nel calice si mostra con un colore rosso granato particolarmente carico e intenso, a seconda dell’invecchiamento. Il bouquet è intenso, ricco e finissimo, profondamente legato a fragranze varietali di viola, rosa canina, ciliegia, frutti rossi, prugna e mora, oltre che a consistenti sentori speziati, terrosi, balsamici e minerali che ampliano e diversificano il corredo olfattivo. Al palato è un Barbaresco morbido, di grande classe e spessore, marcato da una trama tannica fitta e sottilissima, in meraviglioso rapporto con una forte e accattivante freschezza. L’eleganza e l’equilibrio fanno da padrone ad una bevuta, dal finale lungo e salino.
La superficie vitata si estende per poco meno di 2 ettari e i grappoli di Nebbiolo vengono selezionati dopo una doppia cernita. La fermentazione avviene spontaneamente in botti di legno grande, per una decina di giorni. In seguito, avviene una macerazione a cappello sommerso per un periodo di almeno 2 mesi. A questo punto il vino matura in botti di rovere neutre per circa 5 anni. In vigna è vietato l’uso di sostanze chimiche o di sintesi e il vino non viene né filtrato né chiarificato. Le bottiglie sono numerate e la produzione si assesta sulle 10.000 bottiglie all’anno.
Il Barolo di Bartolo Mascarello è una rappresentazione iconica e classica del Barolo, proveniente da una filosofia conservatrice, completamente legato alla tradizione. La minuziosità e la cura a ogni dettaglio, fanno di Bartolo Mascarello uno dei più importanti produttori della zona. All’esame visivo è di colore rosso granato con sfumature aranciate. Il bouquet è molto profondo e complesso, contraddistinto da toni di frutta a bacca rossa e nera, fiori appassiti, legno, tabacco, liquirizia e spezie. Al palato, affianca a una bevuta di notevole struttura, potenza e consistenza, una trama tannica fitta e vellutata. Un Barolo magistrale e caratteristico, di ottimo equilibrio ed interminabile persistenza.
Le uve utilizzate provengono da 3 ettari, tra le vigne di San Lorenzo, Cannubi e Rocche. L’assemblaggio avviene in vasche di cemento, mentre l’affinamento è di 32 mesi in grandi botti di rovere di Slavonia. Già da diversi anni, Bartolo Mascarello ha deciso di differenziare un esiguo numero di bottiglie dalle altre, tramite un disegno effettuato da un’artista. Queste etichette sono quindi estremamente rare, vista la produzione già in partenza molto ridotta.
Nervi è la cantina più antica del territorio di Gattinara, una ristrettissima zona nell’Alto Piemonte, dove il Nebbiolo mostra struttura e aromi differenti, rispetto alle aree più famose. Il Gattinara del cru “Molsino“ è un rosso di grande classe e personalità, dallo stile tradizionale e potente. All’esame visivo si annuncia di colore rosso rubino scarico con sfumature granate. Lo spettro olfattivo è pulito e molto ampio, composto da decise e raffinate note di frutta rossa matura, legno e spezie dolci, con la presenza dei classici sentori minerali, terrosi ed erbacei del terroir del Gattinara. L’attacco al palato è caldo, morbido e pastoso, di ottimo corpo e di impareggiabile intensità aromatica. La chiusura è verticale e sapida, di assoluta persistenza.
La fermentazione avviene in parte in tini di rovere e in parte vasche di cemento. In seguito, il Gattinara “Vigna Molsino“ affina per 48 mesi in grandi botti di rovere e per 6 mesi in vasche di cemento. Infine, serve un periodo di qualche mese in bottiglia, perchè il vino sia pronto per essere messo in vendita.
Bruno Giacosa è senza dubbio un’etichetta storica delle Langhe, un produttore che poggia le proprie idee sulla tradizione e la qualità, realizzando vini maestosi e di gran classe. Il Barolo è sicuramente il suo cavallo di battaglia, un vino dalle incredibili capacità evolutive, che nel cru “Le Rocche di Castiglione Falletto“ dà il meglio di sé, regalando un vino di colore rosso rubino tendente al granato. Al naso esalta le note di ciliegia e frutti rossi, in compartecipazione con fragranze di violetta e rosa canina, non per ultime si percepiscono leggere fragranze di spezie, tabacco, legno e sottobosco. In bocca è segnato da una monumentale struttura e da un tannino marcato e deciso, che asciuga il palato da una sorprendente potenza aromatica, domata in parte da una trascinante acidità. Nel complesso è un Barolo incredibilmente ricco ed armonico, dalla persistenza infinita.
Sul Barolo “Le Rocche del Falletto“ viene effettuata una doppia cernita delle uve, successivamente le uve vengono pigiadiraspate e lasciate fermentare e macerare spontaneamente in contenitori di cemento. Al termine, il vino viene avviato all’affinamento dove rimane per 36 mesi in botti grandi.
Barolo non molto strutturato, che raffigura al meglio il terroir di La Morra, rivelando un gusto di notevole finezza e bevibilità, in cui la componente alcolica è lasciata in secondo piano. Nel bicchiere appare di colore rosso granato scarico. Il profilo olfattivo incanta per intensità e carattere, riprendendo ampie e ricercate fragranze di ciliegie, frutti rossi, more, legno, terra e spezie dolci. Barolo dinamico, pulito e di media struttura, che in bocca entra scorrevole e deciso, per merito di un’acidità piuttosto spiccata e di un tannino sottile e setoso. Il Barolo Trediberri si presta sia ad essere bevuto giovane, sia con un medio invecchiamento.
La fermentazione alcolica e la macerazione avvengono in cemento per circa 3 settimane, successivamente viene svolta la fermentazione malolattica in legno e negli stessi contenitori un affinamento della durata di circa 20 mesi. Al termine, si ha il passaggio per qualche mese in cemento, acciaio o vetroresina.
Il Barolo “Rocche dell’Annunziata“ di Trediberri è una fedele e audace rappresentazione di uno dei cru più prestigiosi di Barolo, da cui si ricavano vini di rara eleganza e ricchezza aromatica. Al naso offre intensi ed espressivi profumi di rosa, ciliegia e frutti di bosco, che ben si amalgamano con delicate e raffinate fragranze di legno, spezie e cuoio. Al palato non esterna la classica struttura e potenza del Barolo, ma tende a esprimere la sua eleganza e la sua fantastica composizione aromatica, misurandosi attraverso una bevuta sicuramente densa e piena, ma votata verso la leggerezza e la piacevolezza. La chiusura parte con il rilascio di tannini decisi e setosi, che preparano a un finale equilibrato e persistente.
Il Barolo “Rocche dell’Annunziata“ può essere consumato sia da giovane, che con diversi anni sulle spalle, con un massimo di 35 anni dalla vendemmia. Barolo che svolge fermentazione alcolica e macerazione in vasche di cemento per circa 4 settimane, in seguito viene travasato in botti di legno dove svolge in un primo momento, la fermentazione malolattica e l’affinamento in botti di rovere per circa 20 mesi. Infine il vino viene trasferito per qualche mese in cemento, acciaio o vetroresina, prima di essere imbottigliato.
Il Barolo di Brangero è una visione tradizionale del Barolo, ma rivisitata in una chiave più morbida e composta, in cui la bevibilità resta il punto focale. Le sostanziali differenze tra questo e il Cru Monvigliero risiedono nella giovinezza delle viti, divise con le più vecchie all’interno dello stesso appezzamento, ovviamente per ottenere questo vino si utilizzano le più giovani. Quindi, il Barolo Brangero è un vino di pronta beva, anche se potrebbe riposare in cantina per qualche anno, per accrescere le proprie doti. Nel bicchiere appare di colore rosso granato scarico. Il quadro olfattivo è ampio e potente, interagendo con fresche note di amarena, ciliegia, prugna e frutta a bacca nera, accoppiate a fragranze balsamiche e di spezie dolci. Al gusto è strutturato, rotondo di ottima profondità aromatica, elegantemente ammorbidito da tannini fitti e ben smussati.
Matura per 30 mesi in tonneaux di rovere e per 6 mesi in bottiglia.
Il Barolo di Bartolo Mascarello è una rappresentazione iconica e classica del Barolo, proveniente da una filosofia conservatrice, completamente legato alla tradizione. La minuziosità e la cura a ogni dettaglio, fanno di Bartolo Mascarello uno dei più importanti produttori della zona. All’esame visivo è di colore rosso granato con sfumature aranciate. Il bouquet è molto profondo e complesso, contraddistinto da toni di frutta a bacca rossa e nera, fiori appassiti, legno, tabacco, liquirizia e spezie. Al palato, affianca a una bevuta di notevole struttura, potenza e consistenza, una trama tannica fitta e vellutata. Un Barolo magistrale e caratteristico, di ottimo equilibrio ed interminabile persistenza.
Le uve utilizzate provengono da 3 ettari, tra le vigne di San Lorenzo, Cannubi e Rocche. L’assemblaggio avviene in vasche di cemento, mentre l’affinamento è di 32 mesi in grandi botti di rovere di Slavonia. Già da diversi anni, Bartolo Mascarello ha deciso di differenziare un esiguo numero di bottiglie dalle altre, tramite un disegno effettuato da un’artista. Queste etichette sono quindi estremamente rare, vista la produzione già in partenza molto ridotta.
Il Barolo di Bartolo Mascarello è una rappresentazione iconica e classica del Barolo, proveniente da una filosofia conservatrice, completamente legato alla tradizione. La minuziosità e la cura a ogni dettaglio, fanno di Bartolo Mascarello uno dei più importanti produttori della zona. All’esame visivo è di colore rosso granato con sfumature aranciate. Il bouquet è molto profondo e complesso, contraddistinto da toni di frutta a bacca rossa e nera, fiori appassiti, legno, tabacco, liquirizia e spezie. Al palato, affianca a una bevuta di notevole struttura, potenza e consistenza, una trama tannica fitta e vellutata. Un Barolo magistrale e caratteristico, di ottimo equilibrio ed interminabile persistenza.
Le uve utilizzate provengono da 3 ettari, tra le vigne di San Lorenzo, Cannubi e Rocche. L’assemblaggio avviene in vasche di cemento, mentre l’affinamento è di 32 mesi in grandi botti di rovere di Slavonia.
Il “Crichet Pajé“ di Roagna è la massima espressione della cantina, un Barbaresco leggendario, di stupefacente longevità e profondità aromatica, un vero fuoriclasse della sua tipologia. Il termine “Crichet Pajé“ in dialetto piemontese significa “la parte alta della piccola collina“, ovvero la miglior posizione per il Nebbiolo per esposizione e ventilazione. Il “Crichet Pajé“ si estende su poco più di mezzo ettaro in condizioni pedoclimatiche uniche. Nel calice si presenta con un colore rosso rubino con riflessi granata. Il bouquet è di un’ampiezza e di una complessità indescrivibili, esponendo sentori di frutti rossi, fiori appassiti, menta, caffè, tabacco, tartufo ed erbe officinali. All’assaggio è imponente, materico e voluminoso, ma perfettamente equilibrato, da una decisa sapidità e da un tannino incredibilmente fitto e setoso. L’esito finale è un Barbaresco dinamico, di estrema eleganza e persistenza.
Il Crichet Pajé proviene da vigne di Nebbiolo con almeno 60 anni di età e necessita di una maturazione di circa 10 anni dal millesimo. Dopo una doppia cernita delle uve e la pressatura, il mosto lasciato fermentare spontaneamente solamente in tini di legno per circa una decina di giorni. Viene poi applicata l’antica tecnica di macerazione della steccatura a cappello sommerso, che dura circa 80-90 giorni. Il vino poi matura per diversi anni in una botte di rovere neutra. La produzione è limitatissima e vari a seconda delle annate, superando raramente le 2.000 bottiglie.
La menzione “Asili“ è una delle più importanti e autorevoli del Barbaresco e Ceretto, azienda biodinamica che punta su uno stile molto fresco ed elegante, porta un’interpretazione intensa ed aggraziata. Nel calice è di colore rosso rubino luminoso con sfumature granate. Ampio, fine e sottile il bouquet incentrato su fragranze di rosa, violetta appassita, ciliegie, frutti rossi, legno, tabacco e spezie dolci. Degno di lode l’assaggio, in cui si fronteggiano un buon corpo e un’intensa progressione aromatica, con una tenace e vivace acidità e un tannino avvolgente e di pregevole fattura, creando un legame di sublime armonia ed eleganza.
La fermentazione avviene in acciaio, grazie alla presenza di lieviti indigeni. Al termine, il vino invecchia per 24 mesi tra tonneaux e botti di rovere.
Barolo non molto strutturato, che raffigura al meglio il terroir di La Morra, rivelando un gusto di notevole finezza e bevibilità, in cui la componente alcolica è lasciata in secondo piano. Nel bicchiere appare di colore rosso granato scarico. Il profilo olfattivo incanta per intensità e carattere, riprendendo ampie e ricercate fragranze di ciliegie, frutti rossi, more, legno, terra e spezie dolci. Barolo dinamico, pulito e di media struttura, che in bocca entra scorrevole e deciso, per merito di un’acidità piuttosto spiccata e di un tannino sottile e setoso. Il Barolo Trediberri si presta sia ad essere bevuto giovane, sia con un medio invecchiamento.
La fermentazione alcolica e la macerazione avvengono in cemento per circa 3 settimane, successivamente viene svolta la fermentazione malolattica in legno e negli stessi contenitori un affinamento della durata di circa 20 mesi. Al termine, si ha il passaggio per qualche mese in cemento, acciaio o vetroresina.
Il “Pira“ di Roagna è una robusta e magnifica versione del Barolo, delineata verso un gusto classico, di suprema eleganza e struttura. Il Barolo “Pira“ nasce nella cru di Castiglione Falletto e viene prodotto seguendo criteri artigianali e sostenibili, rispettando la terra e la biodiversità. Nel calice si mostra con un colore rosso granato intenso. All’olfatto è un Barolo di grande carattere, ma misurato e finissimo nei profumi, restituendo note di ciliegia, amarena, lampone, fragola e violetta, con il sostegno di una buona componente balsamica, di sottobosco, spezie, tabacco e liquirizia. All’assaggio è un Barolo molto ricco, raffinato ed austero, che dispiega un’intensa e ricercata varietà aromatica, su un tannino determinato e avvolgente. La conclusione è molto fresca, salina e di smisurata lunghezza.
Pira deriva da uve Nebbiolo ed è una menzione geografica della famiglia Roagna dal 1989 e si estende su 11 ettari, dividendosi ulteriormente in 6 micro appezzamenti, con caratteristiche diverse l’uno dall’altro, a seconda anche dell’età delle viti, solitamente comprese tra i 25 e i 50 anni. La fermentazione avviene esclusivamente in tini di legno, grazie a lieviti indigeni e si protrae per una decina di giorni. Successivamente viene applicata l’antica tecnica di macerazione della steccatura a cappello sommerso della durata di almeno 2 mesi. Il vino matura poi in una botte di rovere neutra per circa 5 anni. La produzione di bottiglie è limitata, con meno di 15.000 bottiglie all’anno.
La Spinetta è una famosa azienda delle Langhe, che propone una selezione di vini di altissimo livello, tra i più affascinanti, troviamo una ricca ed elegantissima rappresentazione del Barbaresco del cru “Gallina“. Alla vista si mostra con un colore rosso rubino scuro, tendente al granato. Al naso rilascia un turbinio di sensazioni fruttate e speziate, come ciliegia, mora, lampone, liquirizia, pepe, tabacco e vaniglia, insieme a lievi accenni balsamici, di menta e sottobosco. Al palato è veramente morbido ed elegante, tanto da non accorgersi di una struttura piuttosto elevata, che viene ulteriormente abbattuta da un tannino vellutato e da una freschezza davvero piacevole. Un Barbaresco composto e gentile, dalla beva lunga e fluente.
La macerazione e la fermentazione alcolica avvengono in vasche a temperatura controllata per un periodo medio di 14-15 giorni. In seguito, si svolge la fermentazione malolattica in botti di rovere francese, di cui il 20% nuove e il conseguente affinamento di 20-22 mesi. Il vino termina il processo produttivo in bottiglia per un periodo di 6 mesi.
“Sperss“ è un Barolo di suprema qualità della cantina Gaja, un’etichetta ricercata da appassionati e intenditori, simbolo delle Langhe in Italia e nel resto del mondo. Il Barolo “Sperss“ è il frutto delle vigne di Marenca e Rivette a Serralunga d’Alba, in un terroir unico, dove classe, struttura e profondità aromatica raggiungono un livello sbalorditivo. Al calice si presenta di colore rosso granato intenso. Il corredo olfattivo è ricco e articolato, comprendente aromi di ogni tipologia, dai frutti di bosco e la ciliegia, fino ad arrivare a toni di vaniglia, tabacco, cioccolato, violetta, liquirizia, cuoio e sottobosco. Al palato pone con estrema eleganza e signorilità la filosofia Gaja, rilasciando lentamente una struttura e un ventaglio aromatico veramente invidiabile, che si assortisce perfettamente con un’affascinante morbidezza e una trama tannica fitta e finissima. Lungo e in continua evoluzione il finale, guidato da una gradevole freschezza.
La fermentazione e la macerazione avvengono in acciaio, in seguito lo “Sperss“ matura per 12 mesi in barrique e per 12 mesi in grandi botti di rovere.
Il “Pajè“ è un maestoso e possente Barbaresco prodotto con metodi tradizionali e artigianali, da uno dei grandi produttori delle Langhe, Roagna. Nel calice si mostra con un colore rosso granato particolarmente carico e intenso, a seconda dell’invecchiamento. Il bouquet è intenso, ricco e finissimo, profondamente legato a fragranze varietali di viola, rosa canina, ciliegia, frutti rossi, prugna e mora, oltre che a consistenti sentori speziati, terrosi, balsamici e minerali che ampliano e diversificano il corredo olfattivo. Al palato è un Barbaresco morbido, di grande classe e spessore, marcato da una trama tannica fitta e sottilissima, in meraviglioso rapporto con una forte e accattivante freschezza. L’eleganza e l’equilibrio fanno da padrone ad una bevuta, dal finale lungo e salino.
La superficie vitata si estende per poco meno di 2 ettari e i grappoli di Nebbiolo vengono selezionati dopo una doppia cernita. La fermentazione avviene spontaneamente in botti di legno grande, per una decina di giorni. In seguito, avviene una macerazione a cappello sommerso per un periodo di almeno 2 mesi. A questo punto il vino matura in botti di rovere neutre per circa 5 anni. In vigna è vietato l’uso di sostanze chimiche o di sintesi e il vino non viene né filtrato né chiarificato. Le bottiglie sono numerate e la produzione si assesta sulle 10.000 bottiglie all’anno.
Il “Santo Stefano Albesani“ è un rosso di eccellente qualità e finezza, di una delle aree più interessanti di Barbaresco, per freschezza e aromi. Nel bicchiere è di colore rosso granato brillante. Il profilo olfattivo è molto fine e articolato, caratterizzato da intensi profumi varietali di ciliegia, rosa, viola e frutti rossi, integrati da invitanti richiami balsamici e di spezie dolci. In bocca è molto elegante ed equilibrato, abbinando a un sorso pieno, corposo e persistente, una trama tannica decisa, ma non invadente, in perfetta armonia con un buon grado di acidità.
Il Barbaresco “Santo Stefano Albesani“ matura per 24 mesi in botti di rovere francese e per 12 mesi in bottiglia.
Il “Monclivio“ di Enrico Serafino è un Barolo originario delle località di Serralunga d’Alba e La Morra, comuni dove si ottengono Baroli tradizionali, di superba eleganza e potenza. Nel bicchiere appare di colore rosso rubino con sfumature granata. All’olfatto mette in mostra ampi e poderosi profumi fruttati di ciliegia, ribes e mora, a cui seguono variegati sentori di liquirizia, tabacco, spezie, cuoio e caffè. Al palato, una morbida e piacevole impronta speziata, viene supportata da un sorso strutturato, pieno e armonico, asciugato da tannini morbidi e vellutati.
Il processo di vinificazione avviene sia in vasche d’acciaio, che in tini di rovere troncoconici, mentre l’affinamento avviene in botti di rovere di medie dimensioni per 22 mesi.
Nebbiolo della Valtellina di colore rosso rubino luminoso, con sfumature granate. Al naso primeggiano delicate fragranze fruttate e di fiori appassiti, con in sottofondo leggeri rimandi speziati. Sassella che adotta un profilo gustativo di buon corpo e struttura, di grande equilibrio e discreta complessità. Tannini vellutati e una buona sapidità completano un corredo aromatico, armonico e invogliante.
Il vino, completate le fermentazioni, matura per 20 mesi circa in botti di rovere di Slavonia. Successivamente affina in bottiglia per almeno 9 mesi prima della commercializzazione.
Una vetta di incontestabile valore del Nebbiolo e del Barolo è l’Arione di Giacomo Conterno, un’interpretazione magistrale, figlia della zona più a sud del comune di Serralunga d’Alba. Il Nebbiolo d’Alba della Vigna Arione è un’espressione più semplice rispetto al Barolo, ma non per questo meno curato o privo di carattere aristocratico e sfaccettato di Giacomo Conterno. Le lunghe macerazioni e i tre anni di affinamento in legno confermano le sue eccellenti capacità di invecchiamento, ma lo aprono ad un gusto fermo su un frutto succoso, caldo, dotato di strabordante forza e finezza gustativa. Nel calice veste una colorazione di un rosso rubino più limpido e trasparente. Lo spettro olfattivo inizialmente sulla rosa e la violetta, tende ad esprimersi su potenti note di frutti rossi e a bacca nera, in collaborazione con seducenti sensazioni speziate. All’assaggio, una favolosa morbidezza ed una decisa nota alcolica esaltano un frutto gustoso ed intrigante, asciugato da una profonda e setosa trama tannica. Strabiliante il potenziale evolutivo.
La vinificazione viene svolta in tini di legno a temperatura controllata, dopo tre settimane di macerazione sulle bucce, matura per 36 mesi in botti grandi.
Il Nebbiolo di Giacomo Fenocchio è un rosso delle Langhe espressivo e territoriale, con una beva dinamica e armonica che regala un ottimo equilibrio. Nel bicchiere compare di un colore rosso rubino intenso, con leggere sfumature granate. Il bouquet è intenso e fruttato, giocando principalmente su note di ciliegia, prugna e frutti rossi, a cui vengono affiancati sottili richiami speziati, balsamici e di sottobosco. All’assaggio rivela un sorso secco, corposo e di una piacevole trama tannica, chiudendo in maniera precisa e pulita, su note fruttate.
Il Nebbiolo di Giacomo Fenocchio affina per 6 mesi in vasche d’acciaio inox, per 6 mesi in grandi botti di rovere di Slavonia e per qualche mese in bottiglia, prima di essere commercializzato.
Il Barolo Riserva Bussia “90 Dì“ di Giacomo Fenocchio è un’espressione classica e robusta, di questa famosa e rinomata Cru del comune di Barolo. La peculiarità principale del “90 Dì“ sta nella sua naturale e lunghissima macerazione, che come indica il nome è di 90 giorni, offrendo quindi una colorazione di un rosso granato molto carico, con lievi sfumature aranciate. Al naso si erge sia su poderose note di ciliegia, fragola e altri frutti rossi, che su fragranze di spezie, legno, tabacco, liquirizia, tartufo e caffè, rilevanti anche le sensazioni erbacee, di rosa e di frutti neri. Al palato rivela una certa struttura, profondità e ricchezza aromatica, a cui fa seguito una pregevole e vellutata texture tannica, che dirige la bevuta verso un finale speziato, di sconfinata persistenza.
Il Barolo Riserva Bussia “90 Dì“ matura per 6 mesi in vasche di acciaio inox, per 4 anni in botti di rovere di Slavonia di grandi dimensioni e per un ulteriore periodo di diversi mesi in bottiglia.
Il “Pajè“ è un maestoso e possente Barbaresco prodotto con metodi tradizionali e artigianali, da uno dei grandi produttori delle Langhe, Roagna. Nel calice si mostra con un colore rosso granato particolarmente carico e intenso, a seconda dell’invecchiamento. Il bouquet è intenso, ricco e finissimo, profondamente legato a fragranze varietali di viola, rosa canina, ciliegia, frutti rossi, prugna e mora, oltre che a consistenti sentori speziati, terrosi, balsamici e minerali che ampliano e diversificano il corredo olfattivo. Al palato è un Barbaresco morbido, di grande classe e spessore, marcato da una trama tannica fitta e sottilissima, in meraviglioso rapporto con una forte e accattivante freschezza. L’eleganza e l’equilibrio fanno da padrone ad una bevuta, dal finale lungo e salino.
La superficie vitata si estende per poco meno di 2 ettari e i grappoli di Nebbiolo vengono selezionati dopo una doppia cernita. La fermentazione avviene spontaneamente in botti di legno grande, per una decina di giorni. In seguito, avviene una macerazione a cappello sommerso per un periodo di almeno 2 mesi. A questo punto il vino matura in botti di rovere neutre per circa 5 anni. In vigna è vietato l’uso di sostanze chimiche o di sintesi e il vino non viene né filtrato né chiarificato. Le bottiglie sono numerate e la produzione si assesta sulle 10.000 bottiglie all’anno.
Il “Pira“ di Roagna è una robusta e magnifica versione del Barolo, delineata verso un gusto classico, di suprema eleganza e struttura. Il Barolo “Pira“ nasce nella cru di Castiglione Falletto e viene prodotto seguendo criteri artigianali e sostenibili, rispettando la terra e la biodiversità. Nel calice si mostra con un colore rosso granato intenso. All’olfatto è un Barolo di grande carattere, ma misurato e finissimo nei profumi, restituendo note di ciliegia, amarena, lampone, fragola e violetta, con il sostegno di una buona componente balsamica, di sottobosco, spezie, tabacco e liquirizia. All’assaggio è un Barolo molto ricco, raffinato ed austero, che dispiega un’intensa e ricercata varietà aromatica, su un tannino determinato e avvolgente. La conclusione è molto fresca, salina e di smisurata lunghezza.
Pira deriva da uve Nebbiolo ed è una menzione geografica della famiglia Roagna dal 1989 e si estende su 11 ettari, dividendosi ulteriormente in 6 micro appezzamenti, con caratteristiche diverse l’uno dall’altro, a seconda anche dell’età delle viti, solitamente comprese tra i 25 e i 50 anni. La fermentazione avviene esclusivamente in tini di legno, grazie a lieviti indigeni e si protrae per una decina di giorni. Successivamente viene applicata l’antica tecnica di macerazione della steccatura a cappello sommerso della durata di almeno 2 mesi. Il vino matura poi in una botte di rovere neutra per circa 5 anni. La produzione di bottiglie è limitata, con meno di 15.000 bottiglie all’anno.
Il “Santo Stefano Albesani“ è un rosso di eccellente qualità e finezza, di una delle aree più interessanti di Barbaresco, per freschezza e aromi. Nel bicchiere è di colore rosso granato brillante. Il profilo olfattivo è molto fine e articolato, caratterizzato da intensi profumi varietali di ciliegia, rosa, viola e frutti rossi, integrati da invitanti richiami balsamici e di spezie dolci. In bocca è molto elegante ed equilibrato, abbinando a un sorso pieno, corposo e persistente, una trama tannica decisa, ma non invadente, in perfetta armonia con un buon grado di acidità.
Il Barbaresco “Santo Stefano Albesani“ matura per 24 mesi in botti di rovere francese e per 12 mesi in bottiglia.
Nebbiolo puro e di gran pregio, forte di una produzione artigianale, che punta sull’esaltazione del frutto, su un sottofondo di invogliante freschezza. All’esame visivo è di colore rosso rubino. Al naso svela un bouquet intenso e incalzante, dominato da note di ciliegia, fragola e frutti di bosco, insieme a lievissime nuances di spezie e cuoio. Nebbiolo corposo e dalla forte personalità, che si contraddistingue per un sorso agile, potente e molto fruttato.
Le uve provengono dai comuni di La Morra e Levice. La fermentazione alcolica avviene in gran parte in vasche di cemento e per la restante parte in acciaio e dura circa 10-12 giorni. Seguono la fermentazione malolattica in cemento o acciaio e la stabilizzazione a freddo. Dopo la stabilizzazione, il vino continua l’affinamento per qualche mese in cemento, acciaio o vetroresina, prima di essere imbottigliato.
Bruno Giacosa è un fantastico e sensibile produttore delle Langhe, capace di produrre vini puri e immortali, che rispettano fedelmente la tradizione e il territorio. Nonostante la scomparsa nel 2018 di Bruno, l’azienda rimane un punto di riferimento di assoluta qualità, sia in campo nazionale che internazionale. Il suo Barbaresco Riserva del cru “Asili“ è un vino che raffigura con immenso fascino ed eleganza la denominazione. Nel calice rivela una colorazione rosso granata. Il bouquet è incredibilmente intenso, ricco e variegato, composto da stupendi profumi di fiori, ciliegia, fragola, lampone, ribes e prugna, amalgamate perfettamente con decise e ricercate sensazioni minerali, erbacee, di vaniglia, tabacco, boisé e spezie. Al palato, stupisce ed emoziona per l’indescrivibile personalità e classe con cui si pone, coniugando ad una bellissima struttura e ad una impareggiabile complessità aromatica, un tannino pregevole e raffinatissimo. La conclusione è di ineguagliabile lunghezza, costituita da una profonda e dettagliata varietà di spezie e da una favolosa freschezza e sapidità.
Dopo un’attentissima selezione e pressatura delle uve, il mosto svolge l’intero processo di vinificazione in vasche di cemento per almeno 3 settimane. In seguito, il vino matura per lunghissimo tempo in grandi botti di rovere.
Il Barolo di Bartolo Mascarello è una rappresentazione iconica e classica del Barolo, proveniente da una filosofia conservatrice, completamente legato alla tradizione. La minuziosità e la cura a ogni dettaglio, fanno di Bartolo Mascarello uno dei più importanti produttori della zona. All’esame visivo è di colore rosso granato con sfumature aranciate. Il bouquet è molto profondo e complesso, contraddistinto da toni di frutta a bacca rossa e nera, fiori appassiti, legno, tabacco, liquirizia e spezie. Al palato, affianca a una bevuta di notevole struttura, potenza e consistenza, una trama tannica fitta e vellutata. Un Barolo magistrale e caratteristico, di ottimo equilibrio ed interminabile persistenza.
Le uve utilizzate provengono da 3 ettari, tra le vigne di San Lorenzo, Cannubi e Rocche. L’assemblaggio avviene in vasche di cemento, mentre l’affinamento è di 32 mesi in grandi botti di rovere di Slavonia.
Dalle migliori parcelle del comune di La Morra, emerge un Barolo di notevole finezza e bevibilità, in cui la componente alcolica è lasciata in secondo piano. Nel calice appare di colore rosso granato luminoso. Il profilo olfattivo incanta per intensità e carattere, liberando sensazioni di frutti rossi e more, in associazione con un profilo decisamente ricco di sentori terziari, tra note di tabacco, tartufo, noce moscata, sottobosco e liquirizia. In bocca è un Barolo caldo e robusto, ma dalla beva snella e scorrevole, per merito di un’acidità piuttosto spiccata e di un tannino sottile e setoso. Il Barolo del comune di La Morra di Trediberri si presta sia a lunghi invecchiamenti, che all’apertura in giovane età.
La fermentazione alcolica e la macerazione avvengono in cemento per circa 3 settimane, successivamente viene svolta la fermentazione malolattica in legno e negli stessi contenitori un affinamento della durata di circa 20 mesi. Al termine, si ha il passaggio per qualche mese in cemento, acciaio o vetroresina.
Il Barolo Burlotto Massara è lo storico e caratteristico Cru aziendale, da dove provengono vigne con un età intorno ai 45 anni, composte da argilla e marne con striature azzurre. Nel bicchiere appare di colore rosso granato con sfumature aranciate. Il profilo olfattivo tende verso profumi intensi di ciliegie, lamponi, rosa canina, violetta e rosa, con l’ossigenazione emergono anche fragranze di legno tostato e spezie dolci. Al palato possiede una bevibilità accattivante e avvolgente, dovuta a una bella acidità e a tannini morbidi e vellutati.
Il Barolo Burlotto Massara affina in botti di rovere per 24 mesi e successivamente riposa in bottiglia per 36 mesi.
Il “Crichet Pajé“ di Roagna è la massima espressione della cantina, un Barbaresco leggendario, di stupefacente longevità e profondità aromatica, un vero fuoriclasse della sua tipologia. Il termine “Crichet Pajé“ in dialetto piemontese significa “la parte alta della piccola collina“, ovvero la miglior posizione per il Nebbiolo per esposizione e ventilazione. Il “Crichet Pajé“ si estende su poco più di mezzo ettaro in condizioni pedoclimatiche uniche. Nel calice si presenta con un colore rosso rubino con riflessi granata. Il bouquet è di un’ampiezza e di una complessità indescrivibili, esponendo sentori di frutti rossi, fiori appassiti, menta, caffè, tabacco, tartufo ed erbe officinali. All’assaggio è imponente, materico e voluminoso, ma perfettamente equilibrato, da una decisa sapidità e da un tannino incredibilmente fitto e setoso. L’esito finale è un Barbaresco dinamico, di estrema eleganza e persistenza.
Il Crichet Pajé proviene da vigne di Nebbiolo con almeno 60 anni di età e necessita di una maturazione di circa 10 anni dal millesimo. Dopo una doppia cernita delle uve e la pressatura, il mosto lasciato fermentare spontaneamente solamente in tini di legno per circa una decina di giorni. Viene poi applicata l’antica tecnica di macerazione della steccatura a cappello sommerso, che dura circa 80-90 giorni. Il vino poi matura per diversi anni in una botte di rovere neutra. La produzione è limitatissima e vari a seconda delle annate, superando raramente le 2.000 bottiglie.
Il Barolo “Francia“ di Giacomo Conterno è una leggenda della denominazione, un’espressione solenne e muscolosa, di inequivocabile qualità e valore. La menzione “Francia“ è situata nel comune di Serralunga d’Alba ed è una delle più importanti del Barolo per struttura e forza. All’esame visivo si mostra con un colore rosso rubino tendente al granato. Il profilo olfattivo è rivolto principalmente verso intensi toni di violetta, rosa essiccata, ciliegia, fragola e lampone, che si aggregano a ottime sensazioni mentolate, speziate, minerali e di cuoio. Al palato è un Barolo di assoluta personalità ed eleganza, dotato di una superba ed entusiasmante potenza e struttura, cinta da una trama tannica vellutata e di estrema finezza, in associazione con una piacevole e misurata acidità. La chiusura è di straordinaria persistenza.
Una volta portate in cantina, le uve vengono sofficemente pressate ed il mosto ottenuto è sottoposto a lunghe macerazioni che raggiungono la durata anche di 30 giorni. La fase fermentativa si svolge all’interno di tini di legno austriaco. Il vino viene poi avviato all’affinamento, all’interno di botti di rovere di varie dimensioni, per un periodo di 48 mesi. Serve un ulteriore periodo di affinamento in bottiglia, per completare il processo produttivo.
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