Metodo classico valdostano che si presenta con colore giallo paglierino con riflessi ramati, dallo splendido perlage, fine e persistente. Bouquet complesso ed elegante in cui si evidenziano sentori di lievito, pane tostato e frutta secca. In bocca ripete le sensazioni percepite all’olfatto, ornate da note fruttate e floreali e da una intrigante sapidità. Una bollicina che si posiziona tra le migliori espressioni del territorio.
Affina sui lieviti in bottiglia per 32 mesi. Il dosaggio zuccherino si assesta sui 7 g/l, con leggere variazioni a seconda dell’anno di produzione.
Chardonnay classico del Collio di una delle più celebri cantine del Friuli; alla vista si presenta di colore giallo paglierino luminoso, con sfumature verdognole. A livello olfattivo, si denota una forte componente fruttata di mela, frutta gialla, banana e agrumi, ornata da rimandi floreali e ammandorlati. All’assaggio è abbastanza corposo, equilibrato, elegante e verticale, trascinato da un ottimo rapporto tra mineralità e sapidità.
Dopo una attenta vendemmia e una delicata pigiadiraspatura, il mosto viene fatto fermentare e affinare sui lieviti in vasche d’acciaio per circa sei mesi. In seguito sosta per qualche mese in bottiglia, prima di essere commercializzato.
Il Cervaro della Sala è un bianco robusto e morbido, risultato finale dal geniale incontro tra Chardonnay e Grechetto. Al calice si presenta di un colore giallo paglierino luminoso con sfumature verdoline. Bouquet con note leggermente tostate arricchite da agrumi, frutti esotici e leggerissime sensazioni burrose. Al palato esprime un’ottima sapidità e freschezza, con sentori di camomilla, frutta bianca e pietra focaia seguiti da una piacevole persistenza e profondità gustativa. Già dalla sua giovinezza è gradevole e invitante, ma lascia intravedere grande potenzialità d’invecchiamento.
I mosti, provenienti da macerazione pellicolare delle uve a 10°C per circa quattro ore, vengono trasferiti per caduta in serbatoi di decantazione dove illimpidiscono prima di essere trasferiti in barrique. È qui che ha luogo la fermentazione alcolica seguita da quella malolattica. Solitamente dopo 5 mesi lo Chardonnay è pronto per essere trasferito di nuovo in acciaio per unirsi con il Grechetto, che invece viene vinificato separatamente ed in “assenza“ di legno. Successivamente il Cervaro della Sala affina per alcuni mesi in bottiglia nelle storiche cantine del Castello della Sala prima dell’uscita sul mercato. La vendemmia 2022 è stata caratterizzata da periodi invernali e primaverili tendenzialmente caldi e asciutti. Le precipitazioni dei primi giorni di agosto hanno riequilibrato la situazione in vigna, garantendo il raggiungimento della maturità ottimale.
Lagrein di colore rosato intenso, con delicati sentori di frutti rossi, dal sorso leggero e stimolante e dall’invitante mineralità. Rosato semplice e fresco da provare come aperitivo in abbinamento con i salumi e i formaggi altoatesini.
Il processo di vinificazione avviene in contenitori d’acciaio, senza fermentazione malolattica.
Il Cabernet Sauvignon di Lis Neris è un rosso morbido ed elegante, dall’invitante colore rosso rubino intenso e fitto. I profumi sono il suo punto di forza, esprimendo una ampia e intensa varietà olfattiva, dividendosi tra più fresche e rotonde note di frutti rossi e neri, accostate a più deboli sentori erbacei, floreali e speziati. In bocca, oltre a un’ottima corrispondenza tra note olfattive e gustative, ritroviamo un sorso rotondo, deciso e abbastanza corposo, equilibrato da una notevole trama tannica.
Lo “Chablis Millesimé de Reserve“ di Regnard è uno Chardonnay incredibilmente fresco e minerale prodotto con le migliori uve della domaine. All’esame visivo è di colore giallo paglierino con riflessi dorati. All’olfatto si incontrano le classiche note dello Chardonnay, come la mela e l’albicocca, assieme ad entusiasmanti sentori minerali e floreali. L’ingresso al palato è piuttosto fruttato e corposo, ma allo stesso tempo molto fresco e verticale, terminando attraverso una lunga ed invitante traccia salina.
Lo “Chablis Millesimé de Reserve“ di Regnard affina sulle fecce fini in acciaio per diversi mesi, prima di essere immesso sul mercato.
Le cuvée della famiglia Moser sono bottiglie di grande fascino ed eleganza, etichette moderne e di stupenda bevibilità, basate sulla formidabile e incessante freschezza e mineralità del rigoglioso terroir trentino. Il suo Trento Doc Rosé Millesimato è un metodo classico secco, sapido e di superba eleganza, impostato su una selezione aromatica armonica e delicata. Nel calice si manifesta in una colorazione rosata tenue, spalleggiata da una grana molto fine. Il profilo olfattivo si mantiene sui classici sentori di frutti rossi, accompagnati da suggerimenti minerali e di tostatura. Al palato è un Rosé di medio corpo, salino e raffinato, dall’acidità netta e tagliente, capace di rendere la beva irresistibile.
Il Trento Doc Rosé Millesimato viene vinificato in vasche d’acciaio inox, successivamente affina sui lieviti in bottiglia per minimo 36 mesi, prima di essere commercializzato. Il suo dosaggio zuccherino è compreso tra i 4 e i 6 g/l a seconda dell’annata.
L’Aloxe Corton Rouge di Xavier Durand è un Pinot Nero morbido ed equilibrato, di grande carattere e bevibilità. Dal profilo aromatico ricco e delicato, diretto verso sentori di frutti di bosco, che si accoppiano a fini ricordi speziati. All’assaggio è strutturato, rotondo e vigoroso, supportato da tannini gradevoli e vellutati.
La macerazione avviene a contatto con le bucce per 15-18 giorni, successivamente effettua la fermentazione alcolica spontanea in acciaio e la malolattica in legno. Affina per 16 mesi in botti di legno, per il 25% nuove. L’Aloxe Corton non subisce alcuna filtrazione.
Il Sauvignon Exclusive è la massima espressione di questa varietà per la cantina Ploner, un’etichetta elegante e prestigiosa, che incorre in un profilo aromatico potente, ma perfettamente equilibrato. Alla vista si presenta con un colore giallo paglierino concentrato, con riflessi verdolini. Il profumo ricorda i fiori di sambuco e viene accompagnato da un’aromaticità sconvolgente e sapida. Non mancano i sentori erbacei varietali, ma prevalgono le note floreali e agrumate. Possiede una complessità molto pregiata, che termina su un finale lunghissimo, dalla spiccata sapidità e forte di sentori di sambuco e agrumi.
L’intero processo produttivo dalla fermentazione in poi avviene in grandi botti di rovere, dove il vino sosta per diversi mesi prima di essere commercializzato.
I Bourgogne di Stephane Magnien sono cuvée garbate, tradizionali, di assoluta finezza e armonia. Il loro Morey Saint-Denis “Vieilles Vignes“ è un portentoso e variegato Pinot Noir, che anche se classificato solo come Village, riesce a esprimere ragguardevole intensità e forza aromatica, oltre a strepitose doti di invecchiamento. Il corredo olfattivo è un pot-pourri di fantastiche sensazioni tra frutti rossi, mirtillo, ribes nero, note terrose, animali, speziate ed erbacee. All’assaggio, possiede un’entrata al palato gustosa e seducente, tramite una dettagliata marmellata di frutti di bosco e marasca, successivamente si sposta su sentori terziari e di sottobosco, restando su un’eleganza e su un equilibrio eccezionali, stimolanti i tannini, sottili e ben levigati. Lunghissima, fresca e vellutata la chiusura.
I vigneti sono condotti seguendo i principi dell’agricoltura biologica e per non compattare i terreni si utilizzano mezzi leggeri o il cavallo per il lavoro tra i filari. Il Morey Saint-Denis “Vieilles Vignes“ ha origine dalle parcelle di Clos-Solon e Cognés e proviene da vigne di un’età media attorno ai 50-60 anni. La fermentazione viene svolta con lieviti indigeni e la macerazione sulle bucce ha durata di circa una settimana. Dopodiché, il vino riposa in tonneau di rovere francese per diversi mesi e per qualche mese in acciaio.
Pinot nero dell’Alto Adige leggero e di gran beva, nel calice è di colore rosso rubino con sfumature granate. Al naso frutti di bosco, ciliegia e prugna. In bocca ha un ingresso morbido ed equilibrato, fruttato con sfumature leggermente floreali si accompagnano ad un fine struttura tannica e ad una piacevole freschezza.
La fermentazione e l’invecchiamento sono in barrique francesi, in grandi botti di rovere e in piccoli contenitori d’acciaio per un totale di almeno 6 mesi.
Ama porta un Chianti Classico elegante e corposo, di straordinaria scorrevolezza e bevibilità, un rosso acceso nel colore e nel gusto, ricco di profumi di frutti rossi maturi, che volgono su una speziatura di grande finezza. Un Chianti adatto a tantissime portate, abile nel svilupparsi su morbidi ed eleganti aromi di frutta a bacca rossa, intervallati da pregevoli sfumature di legno e spezie, mentre un corretto grado di acidità spinge verso un sapore fresco e giustamente tannico.
La vinificazione viene indotta da lieviti indigeni in vasche d’acciaio, per un periodo di 25 giorni. In seguito, il vino passa in barrique di rovere, dove rimane per 12 mesi. Dopo l’imbottigliamento, serve un ulteriore periodo in bottiglia, prima che il vino possa essere pronto per uscire sul mercato.
Il “Vignavella“ di Milazzo è un bianco biologico, che proviene da una particolare varietà selezionata da un antico biotopo di Cataratto, chiamata V10. All’esame visivo si propone in una veste color giallo paglierino intenso. Al naso trasmette importanti note agrumate, di pesca, ananas e mango, arricchite da effluvi di spezie dolci. L’ingresso al palato è morbido, strutturato e potente, segue poi un sorso fruttato, ricco ed elegante, di straordinaria sapidità e freschezza.
Le uve vengono macerate a freddo per circa 24 ore, successivamente il “Vignavella“ svolge la fermentazione alcolica, a temperatura controllata. In seguito, affina per un periodo variabile dai 6 ai 12 mesi in acciaio e per un ulteriore periodo di 3 mesi in bottiglia.
Gli Chablis del noto Premier Cru “Mont de Milieu“ sono Chardonnay estremamente curati e dettagliati nella loro struttura aromatica, l’assoluta mineralità e pulizia al palato li inserisce di diritto tra le migliori espressioni della denominazione. Albert Pic lo interpreta in maniera tradizionale, approfondendo più la componente minerale e aromatica, marcando la bevuta con una netta ed entusiasmante nota acidula, a suggellare una chiusura sapida e persistente. Lo Chablis “Mont de Milieu“ di Albert Pic si presenta con un colore giallo paglierino, tendente al dorato. All’olfatto sprigiona avvolgenti fragranze di pesca, mela, agrumi, fiori bianchi, burro, miele e frutta secca. Al palato, espone tanta personalità e struttura, abbracciando una tagliente ed incisiva mineralità, equamente bilanciata da una tessitura fine e vellutata. Possiede grandi capacità evolutive.
Realizzato da una rigorosa selezione delle migliori uve del Premier Cru “Mont de Milieu“. Fermenta e affina per diversi mesi in contenitori neutri di acciaio o cemento. Dopo l’imbottigliamento, affina per alcuni mesi in bottiglia, prima di essere immesso sul mercato.
Il Musar Jeune Bianco è un blend della Beeka Valley composto da Viognier, Vermentino e Chardonnay, prodotto con metodi artigianali e biologici, di grande densità e scorrevolezza. Alla vista è di colore giallo paglierino pallido, con bouquet croccante ed intenso, orientato verso profumi di frutta a polpa bianca, agrumi, frutta tropicale ed erbe officinali. All’assaggio è pieno e consistente, diretto verso una beva asciutta, armonica, di grande intensità e di incredibile freschezza e mineralità.
Le uve, dopo un’accurata selezione, fermentano spontaneamente in contenitori d’acciaio, svolgendo anche la malolattica. Dopodichè, affina per 3 mesi in acciaio. Il contenuto di solforosa è sui 48 mg/L.
In Borgogna, nella parte più meridionale della Cote d’Or, precisamente nella Cote de Beaune hanno sempre suscitato maggior interesse gli Chardonnay, ma certi Pinot Noir non hanno nulla da invidiare alla più blasonata Cote de Nuits. Uno di questi è il Pinot Noir di Aloxe-Corton, un villaggio posto tra la Cote de Nuits e la Cote des Beaune, dove si trova il magnifico vigneto Grand Cru di Corton, luogo dove il Pinot Noir è pieno, intenso, ricco di aromi varietali e di una bella e rinfrescante mineralità. Al calice è di un rosso granato scuro e compatto, l’olfatto sboccia su potenti ed articolate note di piccoli frutti rossi, spezie dolci ed erbe aromatiche, ma dà il meglio di sé solo dopo qualche anno di invecchiamento. In bocca, un’acidità risoluta e vibrante attraversa un gusto rotondo e pieno, regolato da una sottile ed avvolgente trama tannica.
Le vigne hanno un’età superiore agli 80 anni e crescono su suoli ricchi di argilla e calcaree, che danno al vino profondità e struttura. Dopo la vendemmia manuale, le uve vengono macerate a freddo per 4 o 5 giorni. Al termine, il mosto viene fatto fermentare spontaneamente e messo in barrique, per il 25% nuove, per un periodo di 12 mesi circa.
Il Gavi della Bollina è un bianco fresco, armonico e gioviale, di straordinaria versatilità. Si mostra con un colore giallo paglierino chiaro e trasparente. All’olfatto si riscontrano fresche e fragranti sensazioni di agrumi, fiori bianchi e frutta tropicale. In bocca è secco, facile e leggero, contraddistinto da un sorso delicato, agile e scorrevole.
Il “Beneficio“ è un bianco fermo a prevalenza Chardonnay del Monferrato, di raro equilibrio e di ottima bevibilità. Alla vista promuove un colore giallo paglierino con riflessi dorati. Il bouquet è ampio e fruttato, suggerendo inizialmente buoni sentori di ginestra e acacia, per poi deviare verso profumi di pesca, pera e agrumi. In bocca trionfano l’armonia e la freschezza, abbinate a una buona struttura e a piacevoli sentori mielosi e sapidi sul finale.
Affina per qualche mese sui lieviti in acciaio, con frequenti batonnage a basse temperature.
Il Custoza Superiore ‘Ca’ del Magro’ proviene da vecchie viti con bassissima resa, in una collina nel cuore di Custoza, composta da sassi e ghiaia. Il terroir unico e l’età delle viti sono di vitale importanza per la creazione di un Custoza alternativo, più complesso, strutturato e longevo rispetto al classico. Le differenze si notano già ad una prima occhiata, presentando un colore più acceso e vivo. La gamma olfattiva si apre con sentori floreali di camomilla e fiori bianchi, abbinati a note di pesca, mela, pera, albicocca e mango, in sottofondo gradevoli note speziate e minerali. In bocca è corposo, asciutto e di grande equilibrio, impreziosito da un terroir che rilascia tanta freschezza e sapidità. Ne risulta un Custoza con ottime capacità di invecchiamento, caratteristica insolita e rara nella sua tipologia.
Dopo la vendemmia, svolge una pressatura soffice a basse temperature, la criomacerazione e una lunga fermentazione in acciaio a temperatura controllata. Fermenta e affina sui lieviti in tini di acciaio e cemento per l’uva Garganega da ottobre a maggio. Termina la maturazione eseguendo un ultimo periodo di affinamento in bottiglia di 6 mesi.
Il “Capo Martino“ è una delle tante eccellenze di Jermann, la predominanza del Friulano comporta un sorso corposo e muscoloso, che si integra perfettamente con la Ribolla Gialla, la Malvasia Istriana e il Picolit, creando un legame di grande equilibrio e complessità. Al calice appare di uno splendente giallo paglierino, con riflessi dorati. All’olfatto impone con carattere e perseveranza intensi profumi di frutta tropicale, mela, agrumi, banana, ginestra e varie fragranze floreali, abbinate a toni minerali ed erbacei. All’assaggio è molto strutturato e vigoroso, avvolgendosi in una trama morbida, raffinata e setosa, armonizzata da una costante freschezza e da una caratteristica sapidità. Il “Capo Martino“ è un bianco ancorato agli stilemi del passato, ma con una rivisitazione moderna a rivitalizzare e ad aggrazziare una bevuta, che altrimenti sarebbe particolarmente potente ed esuberante. Finale vellutato di straordinaria persistenza.
Prodotto attraverso una vinificazione in bianco tradizionale, con una breve macerazione sulle bucce. Fermentazione e affinamento vengono svolti in botti di rovere per circa 10 mesi, segue un breve affinamento in bottiglia. Solitamente il vino viene commercializzato solo dopo 2 anni dalla vendemmia.
Il Lugana “San Benedetto“ della celebre cantina Zenato è il risultato di un’accuratissima selezione dei migliori grappoli di Turbiana dei vigneti della proprietà di San Benedetto, area situata a sud del Lago di Garda, in una delle aree più vocate della denominazione. Il loro Lugana è un bianco intenso, sapido, equilibrato e di carattere, in cui un frutto pieno e maturo, viene attraversato da una gustosissima e inarrestabile freschezza. All’esame visivo è di colore giallo paglierino brillante, con riflessi verdognoli. Impatto olfattivo di sorprendente forza e vivacità, tra profumi floreali, agrumati, di mela, pesca e pera. L’attacco gustativo è su morbidi e piacevoli sentori di pesca, ananas, mela verde e agrumi, per poi spostarsi su note acidule e minerali, che incoraggiano al sorso successivo. Lungo e vanigliato il finale.
La vinificazione ha una durata di 15-20 giorni e avviene in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata. Dopodiché, il Lugana “San Benedetto“ affina per 4-5 mesi in serbatoi di acciaio inox e dopo l’imbottigliamento per altri 2-3 mesi in bottiglia, prima di uscire sul mercato.
Gli strepitosi Champagne Blanc de Noirs di Benoit Lahaye, sempre più richiesti e in voga, sono purissime espressioni dei rinomati Grand Cru di Bouzy e Ambonnay, interpretazioni incredibilmente sapide e magnificamente strutturate, dettagliate e complesse, dove il frutto diventa secondario, in una beva dallo spaventoso potenziale evolutivo. Il “Violaine“ è un superbo Champagne di Benoit Lahaye, un blend non dosato tra Pinot Nero e Chardonnay sferzato da nitide note ossidative e da un tripudio di gustosi aromi varietali, burro, toast e frutta secca. Nel calice è di colore giallo paglierino limpido, molto fine e persistente. Ampio, pulitissimo e voluminoso il ventaglio olfattivo, dove spiccano profumi di frutta gialla matura, mandorla, burro, legno, mela, frutti rossi e ritorni minerali. Al palato sorprende per verticalità e armonia, malgrado l’imponente carica e profondità aromatica e la vivace e vibrante componente minerale, in degustazione si nota per un sorso assolutamente croccante, complesso e parecchio vinoso, alimentato da un’indomabile freschezza.
I vini di Benoit Lahaye vengono prodotti seguendo i principi del vino naturale. Il “Violaine“ proviene dalle vigne della parcella di Les Argentiéres a Tauxiéres e dalla parcella di Les Monts de Tours a Bouzy. La vinificazione avviene con lieviti indigeni in fut de chene. Dopodiché affina per circa 48 mesi sui lieviti in bottiglia. Non viene svolta la fermentazione malolattica e il vino non subisce alcuna chiarifica o filtrazione. Nel “Violaine“ non viene aggiunta anidride solforosa.
I preziosi e anticonvenzionali vini naturali di Radikon sono purissime espressioni del Collio, frutto di una viticoltura profondamente interconnessa al territorio e ai metodi di lavoro più antichi e tradizionali, che si fissa l’obiettivo di ottenere cuvée veraci, immortali e irripetibili. Lo “Slatnik“ è uno studiato blend di Chardonnay e Friulano, un macerato abbastanza estremo ed eccentrico, veemente e dal sapore quasi salmastro, predisposto su un sorso fortemente ossidativo. Nel calice è di colore giallo dorato intenso, incline all’aranciato. Prodigioso il profilo olfattivo, caratterizzato da magnifiche e inebrianti note di arancia, pompelmo, pesca, albicocca, miele, vaniglia, caramello, burro e mandorla. Lo “Slatnik“, al palato è un bianco asciutto, di ottimo e avvolgente corpo ed eccellente bevibilità e profondità gustativa, termina su un retrogusto lungo e sapido.
In vigna e cantina, Radikon adotta i principi dell’agricoltura biologica e biodinamica. Dopo la vendemmia e una delicata pigiadiraspatura, si ha una lenta fermentazione spontanea, con annessa una macerazione di 8-14 giorni in tini troncoconici di rovere, comprendenti 3-4 follature manuali giornaliere fino a fine fermentazione. Il processo prosegue con la svinatura e un affinamento in botti di rovere dai 25 ai 35 ettolitri per 12 mesi. Il contenuto di solforosa è inferiore ai 6 mg/l. Lo “Slatnik“ di Radikon ogni anno viene prodotto in soli 15.230 esemplari.
Il Franciacorta Rosé della Tenuta Moraschi è una morbida, nobile e minerale rappresentazione rosata della denominazione, una cuvée delicata, predisposta su un’esuberante freschezza e su una gradevole pulizia gustativa. Il bouquet olfattivo spazia tra note di frutti di bosco, erbe officinali, fiori d’arancio, rosa e violetta. Al palato è un Rosé elegante, corposo ed armonico, preciso e gradevole nella struttura aromatica, costantemente alimentata mediante una costante freschezza. Chiude su una nitida sapidità.
La fermentazione avviene in vasche d’acciaio inox termocontrollate, dopodiché il Franciacorta Rosé della Tenuta Moraschi affina in media per 45 mesi sui lieviti in bottiglia, prima di essere commercializzato. Il dosaggio zuccherino è sui 7 g/L.
La famiglia Tortochot è un’antica famiglia di vigneron di Gevrey-Chambertin, luogo di origine di Bourgogne corposi, concentrati e ricchissimi, adatti a lunghissimi invecchiamenti in bottiglia. Il Domaine Tortochot approccia i Pinot Noir in maniera classica, rafforzando le caratteristiche dell’appellation, rinvigorendone sia la trama tannica sia la struttura. Il Premier Cru “Les Champeaux“ è uno Gevrey Chambertin sorprendentemente stratificato, selvaggio ed intenso, un Bourgogne solenne e profondo, capace negli anni di evolversi fino a raggiungere una sbalorditiva composizione aromatica. La trama olfattiva è segnata da energiche e finissime note di frutti rossi, mora, prugna, mirtillo e violetta, affiancate da sensazioni terrose, di tabacco, pepe nero, cacao e vaniglia. L’impatto gustativo è meravigliosamente pieno, vellutato e dinamico, avvolto da un tannino setoso, fine e seducente e da un notevole grado di acidità.
I vigneti del Domaine Tortochot seguono i principi dell’agricoltura biologica e gli unici concimi dati al terreno sono preparati biodinamici. La fermentazione è spontanea e dopo una macerazione di 4-5 giorni, si ha la svinatura e il passaggio in barrique nuove di rovere per 15-18 mesi.
La famiglia Tortochot è un’antica famiglia di vigneron di Gevrey-Chambertin, luogo di origine di Bourgogne corposi, concentrati e ricchissimi, adatti a lunghissimi invecchiamenti in bottiglia. Il Domaine Tortochot approccia i Pinot Noir in maniera classica, rafforzando le caratteristiche dell’appellation, rinvigorendone sia la trama tannica sia la struttura. Il loro Gevrey-Chambertin “Vieilles Vignes“ è un magnifico e impeccabile Bourgogne, un’espressione di splendida finezza e di ottimo corpo, definito da aromi evoluti e da un carattere risoluto ed autorevole. Il bouquet include potenti e favolose note di ciliegia, fragola, prugna, mora e mirtillo, combinate straordinariamente con note pepate, legnose, terrose e vanigliate. Uno Gevrey-Chambertin avvolgente e di gran classe, molto intenso, ampio e maturo, fasciato da setosi e suadenti tannini e orchestrato da un accattivante freschezza, che conduce ad un finale profondo e molto persistente.
I vigneti del Domaine Tortochot seguono i principi dell’agricoltura biologica e gli unici concimi dati al terreno sono preparati biodinamici. La fermentazione è spontanea e dopo una macerazione di 4-5 giorni, si ha la svinatura e il passaggio in barrique nuove di rovere per 15-18 mesi.
I Bourgogne di Stephane Magnien sono cuvée garbate, tradizionali, di assoluta finezza e armonia. Nel Morey Saint-Denis “Grains Fins“, Stephane Magnien marca ancor di più l’eleganza e la raffinatezza del Pinot Nero, presentandosi con un corpo maggiormente morbido e consistente, rispetto alle altre sue rappresentazioni di Morey Saint-Denis. Al naso è ampio, voluminoso e ricco di profumi di fragola, lampone, ribes, marasca e viola; ottimi gli accenni erbacei, balsamici, di spezie dolci e liquirizia. Al palato il “Grains Fins“ è un Pinot Noir complesso, strutturato, piuttosto equilibrato e deciso, connotato da un frutto maturo e succulento e da dolci richiami speziati e di sottobosco.
La vendemmia viene svolta manualmente e la fermentazione avviene spontaneamente a temperatura controllata, con lieviti indigeni e macerazione sulle bucce di circa una settimana. Dopodiché matura in botti di rovere francese per 12 mesi, a cui segue un periodo di 3-4 mesi in vasche d’acciaio inox.
Bruno Giacosa è da decenni una delle realtà più importanti del Piemonte, garanzia di assoluta qualità, grazie a un metodo di lavorazione fortemente legato alla tradizione. La loro interpretazione del Dolcetto d’Alba è sorprendentemente elegante e succosa, un rosso secco e gioviale, di grande armonia. Nel calice appare in un manto color rosso rubino intenso, impreziosito da riflessi violacei. Al naso è fresco e vinoso, essenziale, ma tremendamente pulito e piacevole, tra sensazioni di mirtillo, ciliegia, prugna e mora. Al palato è un Dolcetto corposo e raffinato, spostato su un frutto carnoso e su una bevibilità incredibilmente agevole e scattante. Tannico al punto giusto, chiude su un finale amarognolo, tipico del vitigno.
Il Dolcetto d’Alba di Bruno Giacosa matura per due mesi in grandi botti di rovere francese e per tre mesi in bottiglia.
Le Macchiole è una solida e affermata cantina biologica del bolgherese, che sposa un approccio decisamente moderno e in costante ricerca, mettendo al primo posto l’eleganza e la qualità della singola varietà. La proposta di tanti vini in purezza, in controtendenza con il territorio di Bolgheri, indica immediatamente il suo magnetico stile. Il prelibato “Paleo Bianco“ è un blend di Sauvignon e Chardonnay armonico, salino e tremendamente articolato, percorso da una formidabile freschezza e da una sopraffina mineralità a completare un profilo gustativo interessantissimo. All’esame visivo è di colore giallo paglierino tendente al dorato. All’olfatto rilascia una fantastica sinfonia di sensazioni, tra entusiasmanti profumi di fiori, pesca, albicocca, agrumi, burro, miele, note tostate e saline. In bocca è superlativo, un bianco denso, rotondo, dinamico ed equilibratissimo, combinato ad una speciale e gradevole traccia minerale.
Il processo di produzione per la produzione del “Paleo Bianco“ risponde ai princi dell’agricoltura biologica. La vinificazione avviene in barrique per un periodo di 10 giorni, successivamente il “Paleo Bianco“ matura il 10% in barrique nuove, per il 20% in acciaio e per la restante parte in barrique di secondo, terzo o quarto passaggio.
Trebbiano biodinamico dal colore giallo paglierino luminoso. Al naso ha bisogno di ossigenazione, ma quando si apre esprime frutta a polpa bianca, frutta secca, fiori gialli ed erbe di montagna. L’assaggio è pieno e corposo, potente e scattante, bilanciato da una mineralità decisa e un ottima scia sapida, che ne invoglia la beva.
La vigna è condotta in regime biologico e biodinamico, mentre in cantina, fin dove è possibile, si lavora con metodo artigianale. Fermentazione spontanea in vasche di cemento vetrificato, successivamente sosta per alcuni mesi in cemento, al termine passa in bottiglia dove rimane per qualche mese. Il vino non svolge nessuna filtrazione o chiarifica.
La genialità di un qualsiasi piccolo produttore di vino, ma soprattutto di un vigneron consiste nel conferire uno stile singolare alle proprie etichette, in modo da proporre cuvée immediatamente riconoscibili, servendosi delle condizioni pedoclimatiche della zona e coniugandole con la propria filosofia produttiva. Tra le giovani Domaine che ribadiscono questo concetto, troviamo La Rogerie, un progetto nato nel 2015 dagli intenti di Justine e François, entrambi provenienti da storiche famiglie di vignaioli, originari rispettivamente dell’Alsazia e di Avize. Il loro “Lieux de Vie“ è uno Champagne Blanc de Blancs incredibilmente sapido e cremoso, proveniente da una piccola parcella nelle vicinanze di Avize. L’animo e i metodi applicati sono quelli proposti da Jacques Selosse, il bouquet olfattivo è ampio e stratificato, frutta secca, caramello, pan brioche e toni minerali aprono ad un gusto ricco, profondo e articolato, segnato dalla caratteristica nota lievemente ossidata e da un tensione salina accattivante e piacevole. Chiude su una lunghissima persistenza dominata da magnifiche note terziarie.
Il processo produttivo segue i canoni imposti dall’agricoltura biodinamica. Il “Lieux de Vie“ affina sui lieviti per diversi anni prima di essere messo in commercio. Il dosaggio zuccherino è intorno ai 2-3 g/L. con variazioni a seconda dell’annata base. La produzione è limitata a poche centinaia di bottiglie.
I Bourgogne dell’appellation di Morey Saint Denis non hanno mai avuto il riscontro mediatico delle più blasonate denominazioni confinanti di Gevrey Chambertin o Chambolle Musigny, tuttavia il carisma e la favolosa e inebriante composizione aromatica espressa dai suoi Pinot Noir l’hanno, con il passare del tempo, inserito tra le aree più interessanti della Cote de Nuits. Un vigneron che ben interpreta le varie tipologie di Bourgogne è Aurelien Verdet, viticoltore di grande tenacia e talento, focalizzato su un approccio artigianale e biologico, senza sottostare ad alcun regolamento, ma esponendo le proprie idee e i propri metodi di lavorazione. Il suo Morey Saint Denis è un Pinot Noir ricco, incisivo e dal frutto pieno e consistente, mosso da una spiccata ed esuberante trama salina. All’olfatto, fantastici profumi di ciliegia, fragola e amarena sono arricchiti da vellutate suggestioni terrose e terziarie. Il sorso è gustoso e affascinante, perennemente armonico e sorprendentemente facile e suadente.
L’azienda lavora in biologico, ma non possiede alcun certificato e il quantitativo di solfiti è molto basso, non superando mai i 60/80 mg/L. Il vino matura in botti di quercia della Bourgogne con legni del Tronçais e del Vosgi, per un periodo totale di 12 mesi. Ha bisogno di qualche anno di invecchiamento per esprimere tutte le sue potenzialità.
Un vigneron che ben interpreta le varie tipologie di Bourgogne è Aurelien Verdet, viticoltore di grande tenacia e talento, focalizzato su un approccio artigianale e biologico, senza sottostare ad alcun regolamento, ma esponendo le proprie idee e i propri metodi di lavorazione. Il suo Nuits Saint Georges è un Pinot Noir estroso ed energico, carnoso nel frutto e di buona struttura e complessità gustativa. L’impronta olfattiva si distende su stuzzicanti note di frutti rossi, intervallate da sottili sensazioni terrose, di cuoio, pepe, tabacco e cioccolato. Il gusto si dispiega su un sorso caldo, vigoroso e di buona profondità, orchestrato da un’elevata ed estasiante acidità, che mira a rafforzare l’eccellente componente fruttata.
L’azienda lavora in biologico, ma non possiede alcun certificato e il quantitativo di solfiti è molto basso, non superando mai i 60/80 mg/L. Il vino matura in botti di quercia della Bourgogne con legni del Tronçais e del Vosgi.
La Provenza è da decenni la regione leader nella produzione dei rosati fermi, ma è tramite l’ausilio di viticoltori capaci e abili a valorizzare l’uva e il territorio, che è considerata anche luogo di Rosé dalla raffinatezza unica e insuperabile. Lo Chateau Minuty fa parte di questa ristretta cerchia di produttori, il suo “M de Minuty“ manifesta un’indole vivace e gioviale, dotata sia di una bevibilità meravigliosamente fresca e travolgente, che di un frutto succoso e saporito. Nel calice si annuncia con un classico e chiaro rosa salmone. I profumi nella sua semplicità, sono briosi e accattivanti, inebrianti note di frutti rossi, pesca, albicocca e agrumi predominano su sottili sensazioni minerali. Il sorso è secco, agile e incredibilmente fresco, diretto nell’approccio, ma non per questo non leggiadro e piacevole. Termina su un retrogusto sapido e seducente.
“M de Minuty“ contiene al suo interno quattro varietà: il Grenache per i suoi aromi eleganti, il Cinsault per la sua freschezza, lo Syrah per la sua complessità e un pizzico di Tibouren del lungomare per i suoi delicati aromi di frutta bianca. Dopo un’attenta vendemmia manuale, viene effettuata la fermentazione alcolica a freddo, a cui fa seguito un periodo di 4 mesi di affinamento sulle fecce in vasche d’acciaio inox.
Adrien Dhondt è un fantastico recoltant di Flavigny, in piena Cote des Blancs, che produce Champagne strutturati, di rara finezza e sapidità. Il suo “Le Bateau“ è il risultato di vigne con oltre 65 anni di età, creato nell’omonima parcella. Nel calice è di colore giallo paglierino intenso, con grana particolarmente fine e costante. Al naso mira su fresche e propositive note di mela, agrumi, frutta tropicale e pasticceria, mostrando anche affascinanti sensazioni minerali. In bocca stupisce per la meravigliosa eleganza e mineralità con cui si pone, dispiegando in maniera decisa e armonica intensi sentori cremosi, fruttati e gessosi, che si dilungano verso un finale di incredibile persistenza.
Lo Champagne “Le Bateau“ prende vita da vecchie vigne a Cramant, villaggio della Cote des Blancs in zona Grand Cru. La vinificazione avviene in barrique con l’utilizzo di lieviti indigeni, compresa la fermentazione malolattica. Infine, sosta per 48 mesi sui lieviti in bottiglia e non viene effettuata nessuna filtrazione o stabilizzazione tartarica. Il dosaggio zuccherino è solitamente uguale o inferiore ai 2 g/L.
“Il Clos Des Goisses“ di Philipponnat è uno Champagne poderoso e di immensa profondità ed eleganza, dall’attacco molto fresco e minerale e dalla personalità forte e risoluta. “Il Clos Des Goisses“ è la vigna più antica e ripida della Maison Philipponnat, un terreno gessoso che possiede incredibili potenzialità, dal quale si ricava uno Champagne potente e singolare. Affascina sin dal colore, un giallo dorato brillante, con perlage fine e persistente. Al naso conquista per l’ampiezza e la finezza degli aromi, coinvolgendo innanzitutto sentori di mela, agrumi e frutta gialla, per poi distendersi su fragranze di tostatura, panificazione, burro, miele e spezie. Al palato, una struttura imponente e solenne viene avvolta da un sorso denso, molto asciutto e articolato, in cui una spiccata freschezza allevia l’abbondante e profondo ventaglio aromatico. “Il Clos Des Goisses“ è uno Champagne setoso e di gran classe, che merita di essere valutato come alternativa ai nomi più famosi e importanti della denominazione.
La vinificazione avviene in gran parte in legno, per favorire una maggiore complessità degli aromi. Inoltre, non svolge la fermentazione malolattica. L’invecchiamento invece, viene effettuato nelle storiche cantine della Maison a Mareuil-sur-Ay, per circa 10 anni. Il dosaggio basso, intorno ai 4 g/L, lascia campo alla vinosità e alla mineralità di questo vigneto eccezionale.
Franciacorta Millesimato che viene prodotto solo nelle annate migliori, quando tutte le caratteristiche sono in armonia e creano un perfetto connubio tra freschezza, complessità e intensità aromatica. Alla vista appare di colore giallo dorato luminoso, ornato da un perlage di estrema finezza e persistenza. Mostra un profilo olfattivo elegante e sfaccettato, ricco di toni di frutta gialla, pasticceria e frutta secca, con richiami agrumati e speziati. Metodo Classico che esprime con grande carattere e decisione la complessità e la finezza tipica dello Chardonnay, terminando in un finale cremoso, molto fresco e persistente.
Dopo aver scelto solo i migliori grappoli di Chardonnay, le uve vengono delicatamente pressate ottenendo il mosto fiore. A questo punto, il mosto viene fatto fermentare per l’80% in serbatoi d’acciaio e per il restante 20% in grandi botti di rovere. Infine avviene l’assemblaggio in bottiglia e un ulteriore affinamento sui lieviti di 52 mesi.
Il Metodo Classico Pas Dosé “2005“ è l’essenza più pura ed affascinante del Pinot Nero di Finigeto, una bollicina senza mezze misure, di ottima struttura e di ragguardevole sapidità. All’esame visivo appare con un bel giallo paglierino carico, rinvigorito da bollicine finissime e persistenti. Il bouquet è incredibilmente pieno e complesso, diretto su intense e rinfrescanti note di ribes nero, mela e frutti rossi, in sintonia con entusiasmanti sfumature di tostatura e panificazione. Al palato si mostra con estrema disinvoltura ed audacia, estendendosi su una potente e vasta gamma aromatica, contraddistinta da un’acidità tagliente e una spiccata scia salina.
La prima fermentazione avviene in vasche d’acciaio a temperature mai superiori ai 16 °C. In seguito, riposa fino alla primavera successiva quando viene messo in bottiglia con la liqueur de tirage per lo svolgimento della seconda fermentazione. Ultimata la seconda parte del processo, si ha l’affinamento in bottiglia sulle fecce fini per almeno 36 mesi.
Ventiventi è una giovane e dinamica realtà modenese nata dal coraggio e la fantasia della famiglia Razzaboni, seguendo metodologie e tecniche profondamente improntate verso la salvaguardia dell’ambiente e del territorio, attraverso l’uso di pratiche biologiche. L’originalità e la pulizia con la quale si mostrano le sue etichette, le collocano già tra le più interessanti aziende emergenti dell’Emilia. Il loro Metodo Classico Rosé è una cuvée di strepitosa freschezza e mineralità, in cui soffici e delicate note varietali affiorano con estrema naturalezza e facilità. Nel bicchiere appare con un colore rosato chiaro, guarnito da una grana fine e persistente. Al naso si esprime con semplicità e immediatezza su note di frutti rossi e agrumi. Al palato, un gusto straordinariamente fresco, pulito ed appagante, apre ad una selezione aromatica avvolgente e fruttata, perfettamente commisurata alla spiccata mineralità tipica del Lambrusco di Sorbara.
Dopo la fermentazione in vasche d’acciaio inox a temperature controllate, il Metodo Classico Rosé di Ventiventi affina per alcuni mesi in vasche d’acciaio e per 24 mesi in bottiglia, prima di essere commercializzato. Il suo dosaggio zuccherino è sempre inferiore ai 3 g/L, con leggere variazioni a seconda dell’annata.
“L’Almerita“ Rosé è un metodo classico atipico, uno spumante a base di Pinot Nero dallo stile prettamente internazionale di gran classe e corpo, che ricorda la Sicilia solo nella struttura e nell’inconfondibile sapidità. Nel calice veste un invitante rosa antico insieme ad un perlage di straordinaria finezza. Al naso aggraziati sentori varietali di frutti rossi si contrappongono a leggeri e piacevolissimi richiami di miele e crosta di pane. In bocca, un frutto croccante e gustoso è inserito all’interno di una struttura assai piena e corposa, dove una sottile e costante mineralità asciuga e ripulisce notevolmente la beva.
“L’Almerita“ Rosé svolge il processo di vinificazione in acciaio, successivamente riposa per 36 mesi sui lieviti. Il dosaggio zuccherino finale è intorno ai 4 g/L, con leggere variazioni a seconda dell’annata.
Il Franciacorta Riserva “Se…“ di Cavalleri è un Pas Dosé che aggrega le eccellenti potenzialità delle cinque migliori vigne di questa fantastica realtà, in un connubio di seducente personalità e finezza. Nel bicchiere è di un meraviglioso colore giallo dorato intenso, arricchito da un perlage molto sottile e persistente. Al naso diffonde inebrianti e potenti fragranze di pesca, mela, frutta tropicale, pasticceria, crosta di pane e frutta secca. All’assaggio, si presenta tramite una bollicina stuzzicante e finissima che si lega in maniera eccellente, con un sorso salino, intenso e incredibilmente cremoso.
Il Franciacorta Riserva “Se…“ di Cavalleri viene prodotto seguendo i principi dell’agricoltura biodinamica. Il “Se…“ svolge la fermentazione alcolica sui lieviti indigeni in legno, a cui segue la fermentazione malolattica spontanea negli stessi contenitori. Il Franciacorta Riserva “Se…“ affina sui lieviti in acciaio per 60 mesi a temperatura controllata. Su questo Franciacorta non viene effettuata nessuna chiarifica o filtrazione.
L’Annamaria Clementi Rosé è senza alcun dubbio una delle etichette più rappresentative della sua denominazione e una delle eccellenze del panorama vitivinicolo italiano. Franciacorta nobile, profondo e ricchissimo, dotato di stupefacenti capacità evolutive, date da un lungo periodo di affinamento sui lieviti. Veste un caratteristico rosa salmone carico, accompagnato da un perlage molto fine e persistente. Bouquet ampio e articolato ricco di note di pasticceria, frutti di bosco, fiori, frutta secca, agrumi e note minerali. All’assaggio combina perfettamente la struttura, la cremosità e la pienezza del sorso, con una strabiliante freschezza, data da una forte vena sapida e minerale, accostata a una spiccata acidità. Ne deriva una bevuta dalla personalità magnetica e dall’impeccabile armonia. L’Annamaria Clementi Rosé è un Pinot Nero in purezza, proveniente da 3 vigne situate ad Erbusco. Dopo una attenta raccolta i grappoli vengono smistati in tre vasche di ammollo e un sistema per la completa asciugatura. In seguito vengono svolte diraspatura e breve macerazione a 14°C. Le fermentazioni alcolica e malolattica avvengono in piccole botti di rovere. Dopo 8 mesi nelle botti, si ha il passaggio nei serbatoi di assemblaggio. Il vino è pronto alla commercializzazione solo dopo un periodo di affinamento di più di 8 anni sui lieviti. L’annata 2011 è stata una annata particolarmente abbondante, di ottimo livello per i vini bianchi.
L’Annamaria Clementi Rosé è senza alcun dubbio una delle etichette più rappresentative della sua denominazione e una delle eccellenze del panorama vitivinicolo italiano. Franciacorta nobile, profondo e ricchissimo, dotato di stupefacenti capacità evolutive, date da un lungo periodo di affinamento sui lieviti. Veste un caratteristico rosa salmone carico, accompagnato da un perlage molto fine e persistente. Bouquet ampio e articolato ricco di note di pasticceria, frutti di bosco, fiori, frutta secca, agrumi e note minerali. All’assaggio combina perfettamente la struttura, la cremosità e la pienezza del sorso, con una strabiliante freschezza, data da una forte vena sapida e minerale, accostata a una spiccata acidità. Ne deriva una bevuta dalla personalità magnetica e dall’impeccabile armonia.
L’Annamaria Clementi Rosé è un Pinot Nero in purezza, proveniente da 3 vigne situate ad Erbusco. Dopo una attenta raccolta i grappoli vengono smistati in tre vasche di ammollo e un sistema per la completa asciugatura. In seguito vengono svolte diraspatura e breve macerazione a 14°C. Le fermentazioni alcolica e malolattica avvengono in piccole botti di rovere. Dopo 8 mesi nelle botti, si ha il passaggio nei serbatoi di assemblaggio. Il vino è pronto alla commercializzazione solo dopo un periodo di affinamento di più di 8 anni sui lieviti.
Il “2005“ di Finigeto è un Pinot Nero Metodo Classico dell’Oltrepò Pavese di meravigliosa eleganza e freschezza, uno spumante suadente e carico di aromi, che lambisce il palato con un tocco delicato e armonico. Nel calice è di colore giallo paglierino intenso, rifinito da un perlage di grande finezza e persistenza. All’olfatto deliziosi sentori di fiori bianchi e frutti rossi vengono accarezzati da sottili sensazioni minerali e di crosta di pane. All’assaggio conquista immediatamente grazie alla sua piacevole aromaticità e la sua vibrante freschezza, terminando con richiami minerali e ammandorlati.
La prima fermentazione avviene in vasche d’acciaio a temperature mai superiori ai 16 °C. In seguito, riposa fino alla primavera successiva quando viene messo in bottiglia con la liqueur de tirage per lo svolgimento della seconda fermentazione. Ultimata la seconda parte del processo, si ha l’affinamento in bottiglia sulle fecce fini per almeno 24 mesi. Il dosaggio zuccherino è compreso tra i 6 e gli 8 g/L.
Lungo il corso della sua vita, Giulio Ferrari ha sempre perseguito l’obiettivo di produrre spumanti che si potessero mettere a confronto con i migliori Champagne, fu lui a sdoganare lo Chardonnay in Italia e a costruire le fondamenta ideologiche della cantina, ma furono il suo successore Bruno Lunelli e i suoi figli a sviluppare le cuvée, rendendo Ferrari l’eccellenza che tutti conosciamo. La “Collezione di Giulio Ferrari Riserva del Fondatore“ è il raggiungimento di questo antico desiderio, un Trento Doc leggendario ed indimenticabile, di un’eleganza strepitosa ed entusiasmante e di una profondità aromatica sbalorditiva, un’invenzione fantastica dall’enorme potenziale evolutivo. Spettacolare e raffinatissimo nel calice, manifestandosi in una colorazione oro viva e leggiadra, guarnita da una bollicina persistente e sottilissima. All’olfatto è potente e strabordante di profumi di qualsiasi genere, dalla pesca e la mela, al burro, agli agrumi, al miele e alla vaniglia fino alla frutta secca, la pasticceria e la crosta di pane. In bocca è commovente, uno Chardonnay ricchissimo e stratificato, cremoso e garbato nei modi, ma tremendamente pulito e sapidissimo nel finale. Un capolavoro di classe e tecnica, realizzato per l’annata 2004, in soli 3906 esemplari numerati.
La “Collezione di Giulio Ferrari Riserva del Fondatore“ proviene da un unico vigneto di montagna, quello di Maso Pianizza. Dopo la vinificazione, affina sui lieviti in bottiglia per quasi 20 anni prima di uscire sul mercato. Il suo dosaggio zuccherino varia a seconda delle annate.
Franciacorta di affascinante personalità e di rara eleganza e finezza, simbolo della cantina e del paese di Erbusco. Bollicina che si presenta con un accattivante giallo paglierino brillante con perlage finissimo. Al naso spiccano eleganti e potenti note di tostatura, pasticceria e crosta di pane, esaltate da freschissime fragranze agrumate e minerali; completano il quadro olfattivo sentori di mela, pesca, pera e spezie. All’assaggio rivela grande struttura e complessità, attraverso un sorso morbido e cremoso, spalleggiato da una esuberante freschezza e sapidità.
Chardonnay in purezza che fermenta e affina in gran parte in vasche di acciaio, mentre in minor quantità in barrique e in botti grandi di rovere. Dopo l’assemblaggio affina per circa 9 anni sui lieviti.
Pinot Grigio alsaziano dallo stile ricco e fresco, propenso verso intensi profumi di frutta a polpa bianca, mela e fiori bianchi. Armonico e succoso al palato, supportato da una spiccata freschezza e da una lunga e tesa mineralità.
Matura sulle fecce fini per circa 8 mesi, prima di essere immesso in commercio.
Lo Chambolle-Musigny è una delle interpretazioni di Pinot Nero più raffinate della Borgogna, infatti da questa denominazione provengono vini intensi e parecchio complessi, ma molto eleganti e aggraziati. “Les Condemennes“ di Aurélien Verdet alla vista appare di colore rosso rubino scarico. All’olfatto risaltano fresche e fragranti note di violetta, amarena, frutti di bosco e ciliegia, accompagnate da ricordi minerali, speziati e dolci. Al palato è di buona struttura e intensità, avvolto in un sorso rotondo, energico e dal dettagliato corredo aromatico, arricchito da fini e consistenti tannini, a bilanciare una bevuta completa e variegata; caratterizzata da un finale molto fresco e lungo.
Chambolle-Musigny biologico prodotto su 0,5 ettari, sotto l’area Premier Cru Charmes. L’azienda lavora in biologico, ma non possiede alcun certificato e il quantitativo di solfiti è molto basso, non superando mai i 60/80 mg/L. Il vino matura in botti di quercia della Bourgogne con legni del Tronçais e del Vosgi. Ha bisogno di qualche anno di invecchiamento per esprimere tutte le sue potenzialità.
Lo Chateau De Pez è il Bordeaux più antico della denominazione di Saint-Estèphe. Un Bordeaux storico e di razza, di ottima struttura e complessità, rimanendo su uno stile classico e ben definito. Nel calice appare di colore rosso rubino scuro e profondo. Il bouquet è ampio e sfaccettato, liberando seducenti profumi di prugne, more, amarene e ciliegie nere, che si associano elegantemente con richiami vellutati e morbidi di spezie e caffè. All’assaggio è corposo, equilibrato e generoso, susseguito da una solida e sottile trama tannica e da una bella freschezza.
Affina per 12 mesi in barrique, di cui il 30% nuove.
Bordeaux molto fresco e giovane, dal colore rosso rubino chiaro con riflessi violacei. All’olfatto si basa su gradevoli aromi di frutta a bacca rossa, come ciliegie e amarene, seguite da lievi nuances legnose, vanigliate ed erbacee. All’assaggio è pulito e abbastanza corposo, guidato da una spiccata acidità e dalla presenza di un discreto tannino, ben integrato all’interno della bevuta.
Il Cotes de Nuits di Xavier Durand è un Pinot Nero della Borgogna, fresco e moderno, dal gusto elegante e corposo. All’olfatto evoca decise e raffinate note di frutti rossi, more e mirtilli, attorniate da modeste e delicate sensazioni balsamiche e di spezie dolci. Pinot Nero di sublime bevibilità, dal sapore morbido, fine e persistente, sospinto da un’accattivante acidità.
La macerazione avviene a contatto con le bucce per 15-18 giorni, successivamente effettua la fermentazione alcolica spontanea in acciaio e la malolattica in legno. Affina per 16 mesi in botti di legno, per il 15% nuove. Il Cotes de Nuits-Villages non subisce alcuna filtrazione.
Il Premier Grand Cru Classé di Mouton Rothschild è uno dei rossi più rappresentativi della denominazione Paouillac e della regione in sè, illustrando un Bordeaux di sbalorditiva profondità e complessità, accoppiata ad un’incredibile eleganza. Il tratto indistinguibile di Mouton Rothschild, oltre che nell’immensa qualità e finezza aromatica, sta nella colorazione violacea opulenta e impenetrabile, che preannuncia un sorso molto consistente e ricchissimo. All’olfatto è un tripudio di sensazioni, dispiegandosi inizialmente verso decise fragranze di frutta a bacca nera, ciliegia e lampone, per poi arrivare a infinite sfumature balsamiche e di spezie dolci. Al palato è maestoso, aristocratico e di impeccabile equilibrio, coniugando magistralmente la sua inarrivabile ricchezza aromatica, in continua evoluzione, con tannini vellutati e levigatissimi, importanti per evidenziare un finale speziato di lunghissima persistenza.
Il Premier Grand Cru Classé di Mouton Rothschild è un Bordeaux che tenuto nelle giuste condizioni può durare diversi decenni e ha bisogno di qualche anno per esprimere le sue evidenti doti evolutive. Affina in barrique di rovere francese per almeno 24 mesi, successivamente matura in bottiglia per diversi anni. Le etichette della cantina cambiano da annata ad annata e hanno la particolarità di essere disegnate da prestigiosi pittori, nell’annata 1985 ha disegnato l’etichetta Paul Delvaux. L’annata 1985, nonostante qualche difficoltà è stata un’annata di altissimo livello qualitativo.
Il Gewurztraminer “Les Princes Abbés“ è un bianco alsaziano dal bouquet intenso ed espressivo, ricco di profumi di mango, papaja, banana, rosa e peonia, con lievi accenni di zenzero e pepe di Sichuan. Al palato è corposo, denso ed elegante, dotato di una forte aromaticità, in buona parte pareggiata da una bella finitura minerale.
Frederic Magnien è un esperto e moderno vigneron di Morey Saint Denis che nella sua Domaine Michel Magnien, adotta tecniche biologiche e biodinamiche, enfatizzando nei propri vini e tramite il suo terroir l’intensità e la potenza degli aromi, a costo di perdere parte dell’eleganza che contraddistingue una varietà come il Pinot Nero. Il “Climats d’Or“ di Michel Magnien è un Pinot Noir dell’appellation di Morey Saint Denis, area limitata che riunisce l’indomabile forza e complessità di Gevrey Chambertin, con la classe e la leggiadria di Chambolle Musigny. Magnifico il suo colore di un vivace rosso rubino pieno e brillante. All’olfatto spazia da ampie e succose note di ciliegia, prugna, lampone e viola a consistenti sensazioni pepate, legnose e terrose. Al palato è polposo, complesso, generoso e di buon corpo, forte di un’acidità netta e pulita e di un tannino fine e setoso, migliorando decisamente dopo un lungo periodo di affinamento in bottiglia.
Dopo la macerazione a freddo per diversi giorni e la fermentazione alcolica in vasche d’acciaio, il “Climats d’Or“ affina per diversi mesi in parte in botti di rovere di Allier e in parte in anfore di terracotta.
Lo Chablis “Grand Regnard“ è un bianco del nord della Borgogna elegante e di classe, capace di unire la spiccata mineralità del terroir, con la complessità e la finezza dello Chardonnay. Nel bicchiere veste un’attraente color giallo paglierino intenso con riflessi dorati. All’olfatto, inizialmente propone intense note di fiori bianchi, per poi virare su profumi di agrumi e frutta gialla, sostenute da leggere sensazioni minerali ed erbacee. Al palato è uno Chablis strutturato e armonico, incentrato su un’intensa gamma aromatica, accompagnata da un’esuberante sapidità.
Sosta per alcuni mesi sulle fecce fini in acciaio. Periodo che gli consente di evolversi negli anni.
In Borgogna, nella parte più meridionale della Cote d’Or, precisamente nella Cote de Beaune hanno sempre suscitato maggior interesse gli Chardonnay, ma certi Pinot Noir non hanno nulla da invidiare alla più blasonata Cote de Nuits. Uno di questi casi è il “Savigny Les Beaune Clos des Guettes“, un Pinot Noir fine, leggero, ma dalla spiccata concentrazione e complessità aromatica. Al naso, intensi e tipici profumi di amarena, fragola e ciliegia e frutta a bacca nera si mischiano a lievissimi rimandi terrosi e speziati. Al palato è un Pinot Noir dall’entusiasmante acidità e freschezza, morbido e vellutato nel corpo e nel tannino e meravigliosamente armonico nel sorso. Il “Savigny Les Beaune Clos des Guettes“ è un Pinot Noir dalle eccellenti doti evolutive, in grado di reggere tranquillamente anche per invecchiamenti ventennali.
Le vigne di questo Pinot Noir Premier Cru, vecchie di 40 anni, crescono su suoli ricchi di argilla e calcaree, che danno al vino profondità e struttura. Dopo la vendemmia manuale, le uve vengono macerate a freddo per 4 o 5 giorni. Al termine, il mosto viene pressato e messo in barrique, per il 25% nuove, dove fermenta e affina per 12 mesi.
I Bourgogne di Stephane Magnien sono cuvée garbate, tradizionali, di assoluta finezza e armonia. Lo Chambolle-Musigny “Vieille Vigne“ di Stephane Magnien è un Pinot Noir denso, articolato e vigoroso, distinto da un prodigioso spunto citrico, ben amalgamato ad un’elegante e solida struttura. Il profilo olfattivo è spronato da seducenti note di prugna, ribes nero e frutta a bacca rossa in confettura, affiancate a stuzzicanti sensazioni terrose, erbacee e di boisé. Un Bourgogne secco, molto fine ed eccellentemente bilanciato, che al palato ha un attacco facile e agevole, per poi svilupparsi su un frutto ricco e dettagliato, avvolto da un tannino setoso. Conclude su un retrogusto morbido, speziato e legnoso.
Lo Chambolle-Musigny “Vieille Vigne“ proviene dalla vigna più vecchia dell’azienda. La vendemmia viene svolta manualmente e la fermentazione avviene spontaneamente a temperatura controllata, con lieviti indigeni e macerazione sulle bucce di circa una settimana. Dopodiché matura in botti di rovere francese per 12 mesi, a cui segue un periodo di circa 3 mesi in vasche d’acciaio inox. Non viene effettuata alcuna chiarifica o filtrazione.
Pinot Nero biologico originario di uno dei villaggi più affascinanti della Côte de Nuits, il paese di Fixin. La peculiarità principale dei vini rossi di questa zona è la forte espressività del frutto, molto carico e intenso, che viene accompagnato da una profonda trama tannica. Si presenta con un attraente color rosso rubino vivace e brillante. Al naso rilascia intense fragranze di fragola, ciliegia, lampone e altri piccoli frutti a bacca rossa e nera, che si mischiano pregevolmente a leggere sensazioni di spezie, sottobosco e fumé. In bocca è un rosso elegante e diretto, dal sapore caldo e fruttato, circondato da tannini fitti e decisi, che hanno bisogno di qualche anno per essere rifiniti. Pinot Nero di grande personalità e potenza, basato su un gusto strutturato e verticale, che lo porta ad essere un abbinamento più indicato per la stagione invernale.
Le viti sono coltivate nel pieno rispetto della natura, senza l’uso di prodotti chimici. Il terreno viene lavorato, come da tradizione, esclusivamente con l’ausilio dei cavalli. La maturazione avviene in botti di rovere per 12 mesi, per il 20% nuove.
Il Monbazillac è un vino da dolce francese del sud-ovest della Francia prodotto, come il ben più noto Sauternes, attraverso uve attaccate dalla muffa nobile. Questo Monbazillac attrae con il suo colore di un acceso giallo dorato luminoso. Il bouquet, invece si sofferma su profumi di albicocca, pesca, miele e prugna. In bocca, primeggiano deliziosi aromi di frutta a polpa gialla e frutta secca su un profilo gustativo equilibrato e scorrevole, rinfrescato da una bella acidità.
Lo Chateau de la Lande segue i principi dell’agricoltura biologica. Il Monbazillac si ottiene dall’assemblaggio di Semillon, Sauvignon Blanc e Muscadelle vendemmiate a mano dopo l’attacco della botrytis cinerea. Dopo una lenta e delicata pressatura degli acini, il mosto fermenta a lungo a bassa temperatura in vasche di cemento. In seguito, il vino matura per diversi mesi in legno.
Nella Côte d’Or, nel piccolo villaggio di Volnay nascono Pinot Noir ben più morbidi e delicati dei rinomatissimi Pinot Noir della Borgogna, quello della Domaine Georges Glantenay segue questa linea mostrando una verticalità decisa e piacevole, in cui l’acidità e i sentori varietali offrono un gusto incredibilmente fresco ed appagante. La godibilità di questo Volnay sta nell’intensità dei suoi profumi e degli aromi, giocati tra ciliegia, mora, lampone, ribes e mirtillo, con il coinvolgimento di leggere sensazioni di vaniglia, pepe e liquirizia. Al palato si mostra tramite piene e succose note fruttate, stimolando il sorso attraverso la corretta fusione tra una bella acidità e un tannino vellutato. Pregevole la chiusura, costituita da una meravigliosa rotondità e da un’affascinante tocco salino.
La vinificazione di questo Pinot Noir di Volnay avviene sulle fecce fini in botti di rovere, per il 20% nuove. In seguito, affina per alcuni mesi negli stessi contenitori e per qualche mese in bottiglia.
Egly-Ouriet con il suo “Cuvée des Grands Côtés“ presenta un magnifico Pinot Nero proveniente da vecchissime viti, originarie del villaggio Grand Cru di Ambonnay. Alla vista si mostra in un nobile manto color rosso rubino scarico e luminoso. Profilo olfattivo sbalorditivo per profondità e armonia, dove prevalgono forti sentori di frutti di bosco, prugna e ciliegia, sulle fragranze floreali, speziate e minerali. All’assaggio è pieno, gustoso e di straordinaria eleganza, sprigionando un frutto intenso e succoso, sorretto da un’eccellente mineralità e freschezza e da tannini ben levigati. Finale lunghissimo e di piacevole armonia.
Invecchia in parte in botti di rovere nuove, in parte di secondo passaggio, per un periodo di circa 20 mesi. Vino non filtrato e imbottigliato a mano, prodotto in produzione limitata.
“Whispering Angel“ è ad oggi il rosato provenzale di riferimento a livello mondiale. Alla vista appare di un delicato rosa tenue. Al naso va delicatamente su sentori di frutti rossi, come ribes, fragola e lampone, ornati da più lontane note di agrumi e fiori bianchi. In bocca è soffice e leggero, fortemente fruttato, ma ben armonizzato da una splendida mineralità. Rosato molto fresco e beverino, esaltato da un finale morbido e particolarmente sapido.
Ciò che differenzia questo rosato fermo provenzale dagli altri è una pressatura particolarmente delicata, abbinata a una fermentazione a temperatura controllata, in vasche di acciaio inox . Un breve affinamento in acciaio, lo rende pronto per uscire sul mercato.
In Borgogna la Domaine Faiveley è un’istituzione, una grande realtà con vigne in varie aree della Francia, tra cui Nuits-Saint-Georges, Pommard, Mercurey e Puligny-Montrachet. Il suo “Bourgogne Pinot Noir“ è un’espressione basica della denominazione, un rosso ideato per far conoscere e degustare la Borgogna, attraverso solamente i suoi tratti principali. Il bouquet è essenziale e diretto, ma incredibilmente fine nella sua semplicità, carico di frutta a bacca rossa, accompagnata da delicati sbuffi legnosi e pepati a coronare il profilo olfattivo. All’assaggio il sorso è abbastanza leggero e fruttato, equilibrato anche nel proseguimento della bevuta, fino ad una conclusione fresca ed appagante dove si afferma un’acidità piuttosto tagliente.
Il “Bourgogne Pinot Noir“ affina per 12-14 mesi in botti di rovere e per qualche mese in bottiglia, prima di uscire sul mercato.
I Bourgogne di Stephane Magnien sono cuvée garbate, tradizionali, di assoluta finezza e armonia. Lo Chambolle-Musigny “Vieille Vigne“ di Stephane Magnien è un Pinot Noir denso, articolato e vigoroso, distinto da un prodigioso spunto citrico, ben amalgamato ad un’elegante e solida struttura. Il profilo olfattivo è spronato da seducenti note di prugna, ribes nero e frutta a bacca rossa in confettura, affiancate a stuzzicanti sensazioni terrose, erbacee e di boisé. Un Bourgogne secco, molto fine ed eccellentemente bilanciato, che al palato ha un attacco facile e agevole, per poi svilupparsi su un frutto ricco e dettagliato, avvolto da un tannino setoso. Conclude su un retrogusto morbido, speziato e legnoso.
Lo Chambolle-Musigny “Vieille Vigne“ proviene dalla vigna più vecchia dell’azienda. La vendemmia viene svolta manualmente e la fermentazione avviene spontaneamente a temperatura controllata, con lieviti indigeni e macerazione sulle bucce di circa una settimana. Dopodiché matura in botti di rovere francese per 12 mesi, a cui segue un periodo di circa 3 mesi in vasche d’acciaio inox. Non viene effettuata alcuna chiarifica o filtrazione.
Pinot Nero neozelandese di colore rosso rubino intenso con sfumature violacee. Al naso è molto piacevole e raffinato, andando su decise note di ciliegia, lampone, more e prugne, contornate da morbide fragranze speziate ed erbacee. In bocca è fruttato, intenso e di media struttura, mantenendo un buon equilibrio tra acidità e tannino, con predominanza sul finale di leggere sensazioni di vaniglia e cioccolato.
La fermentazione avviene a grappolo intero con lieviti indigeni. Dopo di essa, il vino affina per 10 mesi in fusti di rovere francese, per il 30% nuovi.
Il Pinot Nero Rosé di Franz Haas si presenta con un colore rosso ciliegia chiaro. Bouquet molto fresco e fruttato che si apre con aromi di ciliegie, lamponi, piccoli frutti rossi e qualche accenno di erbe aromatiche. In bocca è molto aromatico e stupisce per la sua immensa freschezza, date da una sapidità e una interessante acidità che incita la bevuta.
Svolge entrambe le fermentazioni e l’affinamento in vasche d’acciaio.
La Tinetta è un rosato del Monferrato, composto da uve Nebbiolo, che conferiscono al palato una beva elegante, facile e di assoluta freschezza. Alla vista si propone con un colore rosa corallo lucente. Il profumo suggerisce intense, ma delicate fragranze di agrumi, fiori di campo e frutti rossi. All’assaggio spicca tutta la sua freschezza e la sua consistenza, affiancata da una bella mineralità, che regala un’eccellente beva.
La Tinetta svolge sia la vinificazione che l’affinamento esclusivamente in vasche d’acciaio.
Il “Rosato Costa d’Amalfi“ di Marisa Cuomo è la saggia unione tra i due vitigni a bacca nera più rappresentativi della Campania, l’Aglianico e il Piedirosso, in una versione rosata di poderosa struttura e notevole intensità aromatica. All’esame visivo si presenta in un chiaro e luminoso rosa salmone. Lo spettro olfattivo si annuncia su note di frutti di bosco e ciliegia, accompagnate da leggere sensazioni pepate e salmastre. Al palato è asciutto, armonico, verticale e di buon corpo, sorretto da una tenace spalla acida, che gli dona tanta freschezza e una magnifica bevibilità.
Il “Rosato Costa d’Amalfi“ di Marisa Cuomo viene prodotto su terrazzamenti costieri, con dislivelli dai 100 ai 250 mt/slm. Matura per qualche mese in serbatoi di acciaio inox, prima di uscire sul mercato.
Il Muffato della Sala appare di colore giallo dorato luminoso ed intenso. Bouquet di impressionante profondità e complessità, dove spiccano sentori agrumati uniti a delicate note di pesca, albicocca e zafferano. In bocca è avvolgente, non eccessivamente dolce, dotato di ottima freschezza e mineralità e di un finale interminabile. Ha grandi capacità evolutive.
Il Muffato della Sala viene ottenuto da uve, attaccate dalla Botrytis, che provengono dai vigneti del Castello della Sala, situati tra i 200 e 450 metri s.l.m. su terreni argillosi, ricchi di fossili marini. Dopo la pressatura, il mosto fermenta per 18 giorni a una temperatura fissa di 17°C. Il vino ottenuto viene trasferito in barrique di rovere francese (Alliers & Tronçais) dove matura per circa 6 mesi successivamente completa l’affinamento in acciaio dove rimane per 2 anni.
Verduzzo Friulano di colore oro intenso con riflessi aranciati. Intenso e fruttato il bouquet, caratterizzato da sentori di miele, arancia candita, albicocca e frutta gialla. Il Verduzzo, all’assaggio è un vino da dessert facile e avvolgente, fornito di una buona dolcezza, rinfrescata da una bella acidità e da sfumature minerali.
Il vigneto è situato nella collina di Rosazzo. Le uve vengono lasciate appassire sulle piante fino alla fine di ottobre, dopo di che vengono raccolte e portate in cantina, dove vengono diraspate e lasciate a contatto con le bucce per una notte a 0°C. Successivamente sosta per alcuni mesi in botti di acciaio inox e per qualche mese in bottiglia.
Il Refosco dal Peduncolo Rosso è un vitigno particolarmente spigoloso e di difficile coltivazione, per questo motivo Venica è giunta a compromessi, per ottenere un vino equilibrato e che mantenesse parte dei tratti distintivi varietali. Alla vista si presenta di colore rosso rubino, con riflessi granati. Le sensazioni olfattive vanno su intensi sentori di frutti di bosco e ciliegia, che si accostano a erbe officinali e a note vinose, tostate e speziate. In bocca fornisce un sorso corposo, caldo e armonico, condotto da una buona trama tannica e da una decisa acidità. Notevole anche la presenza sapida che ne aumenta la bevibilità.
Il Refosco è una varietà molto tannica e il clima freddo dei vigneti non aiuta l’estrazione aromatica. Perciò, il vino necessita di una macerazione molto delicata, per evitare estrazioni verdi e per ottenere maggiore eleganza, servono 20 giorni circa da quando parte la fermentazione spontanea. L’affinamento avviene in botti di rovere francese di almeno secondo passaggio, ciò fornisce la giusta evoluzione mantenendo inalterata l’espressione varietale.
In ambito vitivinicolo, gli anni settanta sono il periodo di rinascita del vino in Italia, due tra le figure di maggior spicco che hanno consentito una costante salita alle vette dell’enologia mondiale, sono il marchese Piero Antinori e l’enologo Giacomo Tachis, la collaborazione portò prima la creazione dell’elegantissimo Tignanello e poi nel 1978 del monumentale Solaia, un magnifico taglio bordolese curato minuziosamente in ogni singolo dettaglio. Questo incredibile Supertuscan viene da un singolo vigneto di 20 ettari posto a circa 400 metri di altezza, sulla collina “Tignanello“, nell’area più assolata della collina e con un suolo ricco di calcare e roccia di alberese e galestro, perfetta per far esprimere su livelli assoluti il Cabernet Sauvignon, il Cabernet Franc e il Sangiovese. La scelta qualche anno più tardi, di integrare l’assemblaggio con un 20% di Sangiovese, ha dato un tratto più territoriale e preciso al “Solaia“, definendolo il capolavoro che è oggi. Austero ed imponente sin dalla sua presentazione nel calice, la sua colorazione accesa e brillante, non è che il preludio, ad un bouquet di strabiliante forza e complessità, in cui frutta a bacca rossa e nera si mischiano a brillanti e stratificate note di spezie dolci, tabacco, cuoio e sottobosco, in un’esplosione di sensazioni. All’assaggio è un rosso muscoloso, strutturato e pastoso, dal sorso leggiadro, energico e incredibilmente potente, rifinito da una fantastica morbidezza e da una trama tannica fitta, vibrante e ben levigata. Conclude su un’impareggiabile persistenza.
La fermentazione alcolica avviene in serbatoi di vinificazione troncoconici da 60 Hl. Dopo la svinatura, il “Solaia“ svolge la fermentazione malolattica in barrique e affina in fusti nuovi di rovere francese per circa 18 mesi. Dopo un primo periodo di affinamento in lotti separati, questi vengono assemblati per completare l’evoluzione in legno. Il “Solaia“ viene prodotto solo nelle annate migliori.
Cabernet Sauvignon di colore rosso granato, dal profilo olfattivo semplice e lineare, discreti toni di frutti rossi, vengono contornati da leggeri richiami speziati. In bocca è pieno e di media struttura, con sentori di ribes nero, frutta secca, cioccolato, peperoni verdi e legno di cedro.
Le fermentazioni avvengono in contenitori di cemento, prosegue l’invecchiamento in botti di rovere grandi.
Merlot di colore rosso granato, con intensi sentori di frutti rossi, tra i quali si riconoscono ciliegia e ribes nero, si percepisce anche qualche tono speziato. Ingresso al palato corposo e morbido, con buoni tannini ad asciugare il palato e a rendere la bevuta molto equilibrata.
La fermentazione si svolge in piccoli contenitori d’acciaio, dove avviene anche la fermentazione malolattica. Questo merlot affina in fusti di rovere di varie capacità e parzialmente in vasche di cemento.
La cantina Montevertine è una di quelle firme subito riconoscibili nel panorama vitivinicolo toscano, un tesoro apparso quasi casualmente nel paese di Radda, partito come passatempo e diventato poi una delle stelle più luminose del territorio del Chianti. La figura che permise questa rapida scalata nel settore fu Sergio Manetti, il proprietario della tenuta dalla fine degli anni sessanta, egli acquisì il podere come casa di campagna dove chiamare gli amici, piantando alcune vigne di Sangiovese per produrre vino come riserva privata. La prima uscita nel 1971 sancì l’uscita delle prime bottiglie e l’ascesa costante verso il successo e il simbolo che è oggi. La proprietà è ora del figlio Martino e come allora non sottostà a mode, regole ed obblighi di mercato, portando avanti esclusivamente il proprio pensiero. “Le Pergole Torte“ è la rappresentazione più iconica della cantina, un Sangiovese profondo, ricchissimo e di un’eleganza fantastica, in grado di reggere ed evolversi per tantissimi anni dall’imbottigliamento. Nel calice si annuncia con un rosso rubino brillante e leggiadro. Al naso viola, rosa, ciliegia, prugna e frutti di bosco si incastrano in un mosaico olfattivo di favolosa raffinatezza e intensità, in cui spicca uno strepitoso e ben delineato assortimento di sentori terziari, dal cuoio, al tabacco, al cacao passando per note di liquirizia, pepe, menta e caffè. “Le Pergole Torte“ è un Sangiovese dal gusto pieno, succoso e articolato e si distende su una precisa e variegata selezione aromatica, contraddistinta da una nitida scia salina e da un sorso potente, elegante e generoso, di una persistenza invidiabile.
Dal 1982 le etichette sono disegnate dall’artista Alberto Manfredi, caro amico di Sergio, che in seguito alla sua scomparsa, ha deciso di ricordarlo utilizzando le opere in suo possesso negli archivi della tenuta. Le uve provengono da vecchie vigne piantate fra il 1968 e il 1999. Dopo una rigorosissima selezione delle uve, il vino svolge sia la fermentazione alcolica che quella malolattica in vasche di cemento, dopodiché viene travasato in barrique di rovere dove matura per 12 mesi. Successivamente “Le Pergole Torte“ passa in botti di rovere di Slavonia, dove affina per altri 12 mesi. Infine, il vino riposa per qualche mese in bottiglia, prima di essere commercializzato.
La cantina Montevertine è una di quelle firme subito riconoscibili nel panorama vitivinicolo toscano, un tesoro apparso quasi casualmente nel paese di Radda, partito come passatempo e diventato poi una delle stelle più luminose del territorio del Chianti. La figura che permise questa rapida scalata nel settore fu Sergio Manetti, il proprietario della tenuta dalla fine degli anni sessanta, egli acquisì il podere come casa di campagna dove chiamare gli amici, piantando alcune vigne di Sangiovese per produrre vino come riserva privata. La prima uscita nel 1971 sancì l’uscita delle prime bottiglie e l’ascesa costante verso il successo e il simbolo che è oggi. La proprietà è ora del figlio Martino e come allora non sottostà a mode, regole ed obblighi di mercato, portando avanti esclusivamente il proprio pensiero. L’esempio più celebre che sintetizza questo concetto è il Sangiovese che prende il nome dalla cantina, l’elegante e ricchissimo “Montevertine“, un rosso dal frutto pieno e carnoso, che si distende su un vistoso e finissimo assortimento di sentori terziari e balsamici. All’esame visivo si annuncia con un vivace rosso rubino tendente al granato. All’olfatto rilascia potenti note di ciliegia, lampone e amarena, in combinazione a suggestivi e delicati richiami erbacei, pepati, di tabacco, cacao, vaniglia e liquirizia. All’assaggio sfoggia un frutto di indimenticabile croccantezza ed intensità, sostenuto da una stupenda pulizia e freschezza gustativa, in simbiosi con una sottile e ben integrata trama tannica. Il “Montevertine“ deve la sua fama alla fantastica eleganza ed armonia che possiede, senza perdere nulla nella sua intrinseca agilità di beva.
Il “Montevertine“ fermenta per circa 21 giorni in vasche di cemento, dopodiché svolge la malolattica in vasche di cemento. Segue un periodo di affinamento di 24 mesi in botti di rovere di Slavonia e di Allier, più un periodo in bottiglia di 3 mesi, prima di essere commercializzato.
Merlot morbido e schietto, di colore rosso rubino, con riflessi porpora. Sviluppa un delicato ventaglio olfattivo di frutta a bacca nera, ciliegia e prugna, seguito da un ingresso al palato avvolgente e abbastanza corposo. All’assaggio è facile e piacevole, impostato su un sorso armonico e vivace, dovuto a un buon grado di acidità e a una discreta presenza tannica.
Rosso che svolge fermentazione e macerazione in recipienti d’acciaio. Successivamente, matura per un primo periodo in vasche di acciaio inox, in seguito sosta per circa 6 mesi in tonneaux di rovere francese di secondo passaggio. Al termine affina per un breve periodo in bottiglia, prima di essere commercializzato.
Sangiovese di Romagna biologico di colore rosso rubino luminoso. Al naso si apre con forza andando su frutti rossi, viola e ciliegia. All’assaggio è vivace e succoso, di grande equilibrio, dal frutto carnoso e seducente, chiude con un finale di appagante freschezza.
La macerazione dura 10-12 giorni, seguita dalla fermentazione malolattica. Affina per alcuni mesi in acciaio e in cemento vetrificato.
“Le Coste“ di Chiarlo è un Dolcetto d’Alba caratterizzato da un’espressione giovane e dinamica, improntata verso una beva agile e scorrevole. Al calice si presenta di color rosso rubino intenso, con riflessi violacei. Il profilo olfattivo mostra note vinose, di violetta, frutti rossi e mandorle. Al palato risulta scorrevole e avvolgente, adornato da una bella freschezza, che aumenta notevolmente la persistenza del vino.
La cantina Montevertine è una di quelle firme subito riconoscibili nel panorama vitivinicolo toscano, un tesoro apparso quasi casualmente nel paese di Radda, partito come passatempo e diventato poi una delle stelle più luminose del territorio del Chianti. La figura che permise questa rapida scalata nel settore fu Sergio Manetti, il proprietario della tenuta dalla fine degli anni sessanta, egli acquisì il podere come casa di campagna dove chiamare gli amici, piantando alcune vigne di Sangiovese per produrre vino come riserva privata. La prima uscita nel 1971 sancì l’uscita delle prime bottiglie e l’ascesa costante verso il successo e il simbolo che è oggi. La proprietà è ora del figlio Martino e come allora non sottostà a mode, regole ed obblighi di mercato, portando avanti esclusivamente il proprio pensiero. L’esempio più celebre che sintetizza questo concetto è il Sangiovese che prende il nome dalla cantina, l’elegante e ricchissimo “Montevertine“, un rosso dal frutto pieno e carnoso, che si distende su un vistoso e finissimo assortimento di sentori terziari e balsamici. All’esame visivo si annuncia con un vivace rosso rubino tendente al granato. All’olfatto rilascia potenti note di ciliegia, lampone e amarena, in combinazione a suggestivi e delicati richiami erbacei, pepati, di tabacco, cacao, vaniglia e liquirizia. All’assaggio sfoggia un frutto di indimenticabile croccantezza ed intensità, sostenuto da una stupenda pulizia e freschezza gustativa, in simbiosi con una sottile e ben integrata trama tannica. Il “Montevertine“ deve la sua fama alla fantastica eleganza ed armonia che possiede, senza perdere nulla nella sua intrinseca agilità di beva.
Il “Montevertine“ fermenta per circa 21 giorni in vasche di cemento, dopodiché svolge la malolattica in vasche di cemento. Segue un periodo di affinamento di 24 mesi in botti di rovere di Slavonia e di Allier, più un periodo in bottiglia di 3 mesi, prima di essere commercializzato.
L’Etna Rosso di Terre Nere è un vino dal sorso molto piacevole e appagante, di straordinaria agilità e freschezza, incentivata da un sorso di trascinante bevibilità, che lo rende adatto a una grande varietà di piatti. Nel bicchiere si presenta con un vivace rosso rubino brillante. Al naso attrae per i suoi raffinati profumi di frutta rossa matura e rosa canina, in perfetta armonia con i sentori speziati dolci. In bocca è un Etna Rosso molto fresco e snello, indirizzato verso l’eleganza e l’intensità, pur avendo un sottofondo di buona complessità aromatica, arricchito da un tannino sottile e fine, ben integrato all’interno della bevuta.
Matura dai 12 ai 18 mesi in grandi botti di rovere francese. Infine, riposa per 1 mese in vasche d’acciaio.
Il Pinot Nero di Ploner è un rosso dal gusto corposo ed equilibrato, di colore rosso rubino scarico. Bouquet delicatamente fruttato e complesso, tra frutti di bosco, ciliegia e leggeri toni vanigliati e legnosi. Al palato è morbido e invitante, di beva agile e leggera, chiude su un finale lungo contornato da tannini dolci e da una leggera scia sapida.
Fermenta in acciaio e affina per un breve periodo in legno, in botti di diverse dimensioni.
Pinot Nero friulano giovane e agile, dal colore rosso rubino, con sfumature violacee. Al naso mostra freschi e delicati profumi di frutti di bosco e frutti rossi, contornati da lievi accenni di spezie dolci e di viola. In bocca si rivela morbido, leggero e gradevole, puntando sulla semplicità e la freschezza.
Dopo la svinatura, si procede con la fermentazione alcolica, che avviene in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata, con l’ausilio di lieviti selezionati; mentre la maturazione viene svolta per due terzi in contenitori di acciaio per circa 6 mesi e per la restante parte in tonneaux di rovere francese. in seguito riposa per un breve periodo in bottiglia.
La sontuosa Tenuta dell’Ornellaia è una delle stelle di Bolgheri e della Toscana, una cantina votata all’eccellenza, fondata nel 1982 dal sagace ed esperto Ludovico Antinori. La sua visione non si limitava ai vitigni autoctoni come andava di moda in quegli anni, ma a comporre tagli bordolesi di strabiliante raffinatezza e complessità che potessero competere con i maestosi rossi di Bordeaux. La fantastica composizione del suolo ed il microclima ideale per la coltivazione delle varietà bordolesi su questo lembo di terra, pose in breve tempo la cantina ai vertici dell’enologia mondiale. Il suo “Bolgheri Rosso Superiore Ornellaia“ è un taglio bordolese di imponente spessore e classe, che si annuncia in un nobile abito color rosso rubino intenso e profondo. Il pensiero condiviso dell’enologo Axel Heinz e dei suoi predecessori è quello di ricordare alcuni tratti dei grandi Bordeaux, puntando su una struttura, una consistenza ed una rotondità marcata e ben riconoscibile, attraversata da un’ampia e decisa varietà di spezie dolci. All’olfatto stupisce proprio questa rarissima finitura di sentori terziari, profondamente connessa a poderose note di ciliegia, mora, prugna, ribes e cassis in confettura. All’assaggio, un’entusiasmante e gustosa morbidezza, si contrappone ad una struttura vigorosa e muscolare, stabilendosi su un equilibrio ammirevole, mentre tannini generosi e vellutati predispongono un finale su finissimi sentori terziari.
Dopo aver svolto la fermentazione alcolica in parte in vasche d’acciaio inox e in parte in cemento, si procede alla fermentazione malolattica in barriques di rovere nuove e di secondo passaggio. Dopodiché, il “Bolgheri Rosso Superiore Ornellaia“ affina per circa 18 mesi in barriques. Al termine del periodo, si ha l’imbottigliamento ed un secondo periodo di riposo in bottiglia di 12 mesi.
Sulle affascinanti e ventose colline di Bolgheri si sono stanziati negli anni tanti imprenditori e viticoltori che hanno fatto la storia del vino a livello nazionale ed internazionale, ma chi per primo e più di tutti ha saputo esaltare questa incantevole e limitata porzione di terra è stato il marchese Mario Incisa della Rocchetta. Mario ha notato negli anni 40′, la profonda affinità che legava il territorio di Bolgheri, con quello bordolese di Graves e decise di piantare su questi suoli sassosi e ghiaiosi, vigne di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc. La sua intuizione unita al magnifico lavoro intrapreso dal geniale enologo Giacomo Tachis ha portato all’uscita della prima annata di “Sassicaia“ nel 1968, successivamente con il passaggio della proprietà al figlio Nicolò, l’azienda crebbe ulteriormente diventando la stella indiscussa di Bolgheri e il portabandiera del vino italiano nel mondo. Il “Sassicaia“ nel calice si manifesta con un rosso rubino intenso e brillante, in una veste elegante e disinvolta. Durante l’analisi olfattiva si avvertono vigorose, coinvolgenti e raffinate note di frutti di bosco, prugna, ciliegia, violetta, lavanda e menta, stuzzicate da garbati e sorprendenti richiami di sottobosco, tabacco, quercia, liquirizia e cacao. Il sorso del “Sassicaia“ è quello di un Bolgheri corposo, concentrato ed incredibilmente armonico supportato da un frutto carnoso e possente e da una sottile e setosa trama tannica, mentre una caratteristica e carezzevole nota balsamica conclude l’esperienza gustativa.
Dopo un’attenta selezione delle uve, viene prima svolta spontaneamente la fermentazione alcolica a temperatura controllata e successivamente quella malolattica. Dopodiché, il 45% matura in barrique di rovere nuove, un altro 45% in barrique di primo passaggio e un 10% di secondo passaggio. Dopo circa 24 mesi di invecchiamento, con leggere variazioni a seconda dell’annata, si ha l’assemblaggio in vasche d’acciaio inox e l’imbottigliamento. Dopo qualche mese di riposo nelle cantine, il “Sassicaia“ viene commercializzato.
Sulle affascinanti e ventose colline di Bolgheri si sono stanziati negli anni tanti imprenditori e viticoltori che hanno fatto la storia del vino a livello nazionale ed internazionale, ma chi per primo e più di tutti ha saputo esaltare questa incantevole e limitata porzione di terra è stato il marchese Mario Incisa della Rocchetta. Mario ha notato negli anni 40′, la profonda affinità che legava il territorio di Bolgheri, con quello bordolese di Graves e decise di piantare su questi suoli sassosi e ghiaiosi, vigne di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc. La sua intuizione unita al magnifico lavoro intrapreso dal geniale enologo Giacomo Tachis ha portato all’uscita della prima annata di “Sassicaia“ nel 1968, successivamente con il passaggio della proprietà al figlio Nicolò, l’azienda crebbe ulteriormente diventando la stella indiscussa di Bolgheri e il portabandiera del vino italiano nel mondo. Il “Sassicaia“ nel calice si manifesta con un rosso rubino intenso e brillante, in una veste elegante e disinvolta. Durante l’analisi olfattiva si avvertono vigorose, coinvolgenti e raffinate note di frutti di bosco, prugna, ciliegia, violetta, lavanda e menta, stuzzicate da garbati e sorprendenti richiami di sottobosco, tabacco, quercia, liquirizia e cacao. Il sorso del “Sassicaia“ è quello di un Bolgheri corposo, concentrato ed incredibilmente armonico supportato da un frutto carnoso e possente e da una sottile e setosa trama tannica, mentre una caratteristica e carezzevole nota balsamica conclude l’esperienza gustativa.
Dopo un’attenta selezione delle uve, viene prima svolta spontaneamente la fermentazione alcolica a temperatura controllata e successivamente quella malolattica. Dopodiché, il 45% matura in barrique di rovere nuove, un altro 45% in barrique di primo passaggio e un 10% di secondo passaggio. Dopo circa 24 mesi di invecchiamento, con leggere variazioni a seconda dell’annata, si ha l’assemblaggio in vasche d’acciaio inox e l’imbottigliamento. Dopo qualche mese di riposo nelle cantine, il “Sassicaia“ viene commercializzato.
La Fattoria Poggio di Sotto è una prestigiosa firma del vasto panorama vitivinicolo toscano e di Montalcino, una realtà di dimensione piuttosto ridotta, pensata per mostrare sotto una lente aristocratica e tradizionale il Sangiovese Grosso. La linearità e la pulizia dei suoi tratti gusto-olfattivi si rifanno ai grandi Brunelli di un tempo, ma calandosi in un terreno e in un microclima unico, influenzato da un lato dalle brezze marine e dall’altro protetto dal Monte Amiata. L’ammirabile e sorprendente longevità e complessità di questo strepitoso Brunello di Montalcino Riserva ha condotto Poggio di Sotto al vertice dell’enologia italiana, ricevendo entusiasmanti apprezzamenti anche a livello internazionale. La sua veste di un cupo e impenetrabile rosso granato, riflette il lunghissimo invecchiamento in barrique che svolge, lasciando inalterato lo spirito nobile e potente del Sangiovese Grosso. L’impressionante spettro olfattivo si concentra su spettacolari profumi di ciliegia, amarena e frutta rossa sotto spirito, animati da uno sviluppo incessante di sensazioni balsamiche, di tostatura, legno, spezie dolci e richiami minerali. All’assaggio, una struttura morbida e possente si incontra ad una dettagliata, raffinata ed immensa selezione aromatica, rifinita da una vistosa e sottile trama tannica.
I vigneti sono situati ad altezze differenti, rispettivamente a 200, 300 e 400 metri sul livello del mare e provengono dalle vigne più vecchie della tenuta. La produzione è biologica e le rese sono bassissime. Dopo una doppia selezione delle uve, vengono svolte la fermentazione e la macerazione, che avvengono spontaneamente in tini di legno per periodi molto prolungati. Il Brunello di Montalcino Poggio di sotto invecchia per almeno 45 mesi in botti di rovere da 30 hl, a cui segue un periodo di maturazione in bottiglia di diversi mesi.
Biondi Santi è la stella più nitida e luminescente del Brunello di Montalcino e l’etichetta madre che ha reso la denominazione l’eccellenza che è oggi. L’intuizione risale al 1825, quando Clemente Santi iniziò a studiare un clone del Sangiovese, che dava un rosso potente ed aristocratico, sarà poi il nipote Ferruccio, diversi anni dopo, a vinificarlo e a proporlo al pubblico. Ferruccio credeva fermamente nelle enormi potenzialità di invecchiamento del Sangiovese Grosso, in controtendenza con il mercato che c’era in quegli anni, che richiedeva un’uscita il più rapida possibile sul mercato, per testare gli innesti sulle viti americane, visto il precedente attacco della fillossera. Il tempo diede ragione a Clemente e il successo fu solo una conseguenza. Il Brunello di Biondi Santi veste un elegante e profondo rosso rubino intenso, con sfumature granate. All’olfatto è un concentrato di emozioni, ciliegia, ribes, violetta, fragola, prugna e frutti di bosco si fondono con magnifiche fragranze balsamiche, di sottobosco, vaniglia, menta, pepe, liquirizia e tabacco, combinandosi meravigliosamente con il proseguimento dell’invecchiamento. All’assaggio è un Brunello maestoso e di gran classe, di strabiliante equilibrio, profondità e forza, ma con una freschezza indistinguibile, composta non solo da una vivace acidità, ma da tracce saline ed ematiche, in perfetta armonia con un tannino molto fitto, morbido e setoso.
Il Brunello di Montalcino della “Tenuta Greppo“ di Biondi Santi viene vinificato in contenitori di cemento vetrificato, con uso dei lieviti indigeni. Infine, affina per 3 anni in botti di rovere di Slavonia, con leggere variazioni a seconda dell’annata.
La cantina Montevertine è una di quelle firme subito riconoscibili nel panorama vitivinicolo toscano, un tesoro apparso quasi casualmente nel paese di Radda, partito come passatempo e diventato poi una delle stelle più luminose del territorio del Chianti. La figura che permise questa rapida scalata nel settore fu Sergio Manetti, il proprietario della tenuta dalla fine degli anni sessanta, egli acquisì il podere come casa di campagna dove chiamare gli amici, piantando alcune vigne di Sangiovese per produrre vino come riserva privata. La prima uscita nel 1971 sancì l’uscita delle prime bottiglie e l’ascesa costante verso il successo e il simbolo che è oggi. La proprietà è ora del figlio Martino e come allora non sottostà a mode, regole ed obblighi di mercato, portando avanti esclusivamente il proprio pensiero. “Le Pergole Torte“ è la rappresentazione più iconica della cantina, un Sangiovese profondo, ricchissimo e di un’eleganza fantastica, in grado di reggere ed evolversi per tantissimi anni dall’imbottigliamento. Nel calice si annuncia con un rosso rubino brillante e leggiadro. Al naso viola, rosa, ciliegia, prugna e frutti di bosco si incastrano in un mosaico olfattivo di favolosa raffinatezza e intensità, in cui spicca uno strepitoso e ben delineato assortimento di sentori terziari, dal cuoio, al tabacco, al cacao passando per note di liquirizia, pepe, menta e caffè. “Le Pergole Torte“ è un Sangiovese dal gusto pieno, succoso e articolato e si distende su una precisa e variegata selezione aromatica, contraddistinta da una nitida scia salina e da un sorso potente, elegante e generoso, di una persistenza invidiabile.
Dal 1982 le etichette sono disegnate dall’artista Alberto Manfredi, caro amico di Sergio, che in seguito alla sua scomparsa, ha deciso di ricordarlo utilizzando le opere in suo possesso negli archivi della tenuta. Le uve provengono da vecchie vigne piantate fra il 1968 e il 1999. Dopo una rigorosissima selezione delle uve, il vino svolge sia la fermentazione alcolica che quella malolattica in vasche di cemento, dopodiché viene travasato in barrique di rovere dove matura per 12 mesi. Successivamente “Le Pergole Torte“ passa in botti di rovere di Slavonia, dove affina per altri 12 mesi. Infine, il vino riposa per qualche mese in bottiglia, prima di essere commercializzato.
Gutturnio Riserva di colore rosso rubino tenue, che assume con l’invecchiamento eleganti riflessi granati. All’olfatto è vinoso e fruttato, racchiudendo note di marasca e prugna, con delicati toni terziari di cioccolato e chiodi di garofano. L’impatto al palato è pieno e vellutato, ma equilibrato, grazie all’ottima gestione di una acidità stuzzicante che rende il sorso meno pesante e robusto.
Affina per 18 mesi in botti di rovere di Slavonia di varie capacità e quindi in bottiglia per almeno 6 mesi.
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