Una passione divenuta progetto imprenditoriale. Potrebbe essere questo il titolo di un libro dedicato a Le Macchiole, una delle prime aziende vinicole nate a Bolgheri, sulla Costa degli Etruschi, circa 100 chilometri a sud di Firenze e a soli 5 chilometri dal mare. Nel 1987 viene imbottigliata la prima produzione con una linea di prodotti adesso non più esistente e, nel 1989, nasce il Paleo Rosso, la prima edizione di un vino bolgherese firmato Le Macchiole.Gli anni ’90 sono decisivi per la definizione dell’azienda stessa: una maggiore consapevolezza dei terroir a disposizione, la scelta di introdurre impianti ad alta densità e la decisione, innovativa quanto rischiosa, di produrre vini monovarietali.La decisone di puntare tutto sul monovitigno si rivela vincente, e ha consentito a Le Macchiole di esprimere la potenzialità del territorio bolgherese, seppur con uno stile differente e originale. La filosofia aziendale è quindi ormai chiara: interpretare il territorio attraverso la purezza del monovarietale, rendendo Bolgheri e i suoi vitigni i veri protagonisti di ogni vendemmia. Nel 2002, alla scomparsa di Eugenio, Cinzia prende in mano le redini dell’azienda supportata dal fratello Massimo che segue i vigneti e, con l’aiuto di un team, in pochi anni imprime alla cantina la propria personalità. Professionalità, talento, passione, cura dei dettagli dalla vite al vino: questo, infatti, è ciò che permette di produrre vini unici e irripetibili.La conduzione del vigneto parcella per parcella, la precisione delle lavorazioni, la scelta dell’epoca vendemmiale per ogni singola varietà sulla base della destinazione delle uve e la doppia cernita delle uve stesse, consente a Le Macchiole di produrre vini che siano, in ogni singola annata, la migliore espressione possibile del territorio bolgherese.Oggi i 30 ettari di vigneti dell’azienda hanno densità variabili, dai 5000 ai 10.000 ceppi per ettaro e la viticoltura è condotta seguendo i principi della coltivazione biologica. L’attenzione per i particolari si traduce così nella cura di ogni dettaglio. Alla raccolta manuale in vendemmia segue la doppia selezione dei grappoli e dei singoli acini eseguita al tavolo di cernita.Le varietà simbolo sono il Merlot, il Syrah e il Cabernet Franc. Quest’ultimo è il vitigno base del progetto che è stato l’indiscusso protagonista di una vera e propria rivoluzione enologica bolgherese: il Paleo Rosso.
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