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Tenuta Guado al Tasso si trova nella piccola e prestigiosa DOC di Bolgheri, sulla costa dell’Alta Maremma, a un centinaio di chilometri a sud-ovest di Firenze. Questa denominazione ha una storia relativamente breve (nasce nel 1994) ma vanta di una fama internazionale come nuovo punto di riferimento nel panorama enologico mondiale. Tenuta Guado al Tasso si estende su una superficie di circa 320 ettari vitati in una splendida piana circondata da colline conosciuta come “anfiteatro bolgherese” per la sua particolare conformazione.La nobile famiglia dei Della Gherardesca ha cominciato ad occuparsi di vino nelle proprie terre di Bolgheri fin dalla seconda metà del Seicento, ma è con Guido Alberto della Gherardesca, vissuto tra il 1780 e il 1854, che le cose cambiarono veramente. Grande appassionato di viticoltura e divenuto nel 1833 “maggiordomo maggiore” del granduca Leopoldo II, Guido Alberto si dedicò all’enologia nelle sue terre in Maremma. Negli anni ’30 la terra venne ereditata da Carlotta della Gherardesca Antinori, madre di Piero Antinori, e da sua sorella, che era sposata a Mario Incisa della Rocchetta (che ebbe in dote la vicina Tenuta San Guido).I circa 320 ettari di vigneto, situati ad un’altitudine di circa 50 metri sul livello del mare, sono coltivati prevalentemente a Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah, Cabernet Franc, Petit Verdot e Vermentino, quest’ultimo coltivato sia a bacca bianca che a bacca nera. Godono di un clima mite per la vicina presenza del mare: le brezze costanti mitigano le calure estive e i rigori dell’inverno, puliscono il cielo e tengono alto l’indice di insolazione. Il suolo di origine alluvionale, da argillo-sabbiosio a argillo-limoso, con presenza di agglomerato bolgherese (scheletro), esalta il carattere e la personalità dei varietali attraverso una grande identità territoriale.

  • Bolgheri Il Bruciato – ‘Tenuta Guado al Tasso’ Antinori 2023

    24,50  Availability: Disponibile

    “Il Bruciato“ è una delle espressioni della Tenuta Guado al Tasso più richieste e rinomate, dalle quali si ricava un Bolgheri avvolgente e moderno, che in bocca scivola con estrema leggerezza e agilità.
    Nel calice appare di colore rosso rubino intenso con riflessi violacei.
    All’olfatto prevalgono entusiasmanti note di mora e piccoli frutti rossi, assistite da delicate sensazioni di menta e spezie dolci.
    Al palato piace per la sua armonia ed eleganza, direzionando la bevuta verso un gusto mediamente corposo, morbido e avvolgente, in cui una setosa e sinuosa tessitura tannica guida verso un finale lungo e fruttato.

    La fermentazione alcolica e la macerazione del “Bruciato“ hanno luogo in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata.
    Invece, la fermentazione malolattica si svolge in parte in barrique e in parte negli stessi contenitori di acciaio inox.
    Successivamente, “Il Bruciato“ affina in barrique per alcuni mesi, prima di essere imbottigliato e riposare in vetro per 4 mesi.

  • Solaia – Antinori 2021

    345,00  Availability: Disponibile

    In ambito vitivinicolo, gli anni settanta sono il periodo di rinascita del vino in Italia, due tra le figure di maggior spicco che hanno consentito una costante salita alle vette dell’enologia mondiale, sono il marchese Piero Antinori e l’enologo Giacomo Tachis, la collaborazione portò prima la creazione dell’elegantissimo Tignanello e poi nel 1978 del monumentale Solaia, un magnifico taglio bordolese curato minuziosamente in ogni singolo dettaglio.
    Questo incredibile Supertuscan viene da un singolo vigneto di 20 ettari posto a circa 400 metri di altezza, sulla collina “Tignanello“, nell’area più assolata della collina e con un suolo ricco di calcare e roccia di alberese e galestro, perfetta per far esprimere su livelli assoluti il Cabernet Sauvignon, il Cabernet Franc e il Sangiovese.
    La scelta qualche anno più tardi, di integrare l’assemblaggio con un 20% di Sangiovese, ha dato un tratto più territoriale e preciso al “Solaia“, definendolo il capolavoro che è oggi.
    Austero ed imponente sin dalla sua presentazione nel calice, la sua colorazione accesa e brillante, non è che il preludio, ad un bouquet di strabiliante forza e complessità, in cui frutta a bacca rossa e nera si mischiano a brillanti e stratificate note di spezie dolci, tabacco, cuoio e sottobosco, in un’esplosione di sensazioni.
    All’assaggio è un rosso muscoloso, strutturato e pastoso, dal sorso leggiadro, energico e incredibilmente potente, rifinito da una fantastica morbidezza e da una trama tannica fitta, vibrante e ben levigata.
    Conclude su un’impareggiabile persistenza.

    La fermentazione alcolica avviene in serbatoi di vinificazione troncoconici da 60 Hl.
    Dopo la svinatura, il “Solaia“ svolge la fermentazione malolattica in barrique e affina in fusti nuovi di rovere francese per circa 18 mesi.
    Dopo un primo periodo di affinamento in lotti separati, questi vengono assemblati per completare l’evoluzione in legno.
    Il “Solaia“ viene prodotto solo nelle annate migliori.

  • Bolgheri Superiore Guado al Tasso – Antinori 2019

    130,00  Availability: Disponibile

    Nella bellissima e affascinante Tenuta del Guado al Tasso a Bolgheri nasce un taglio bordolese di seducente eleganza e ricchezza, perfettamente bilanciato nei suoi tratti ed estremamente agile e beverino nel gusto.
    Il Bolgheri Superiore Guado al Tasso si annuncia tramite un ammaliante rosso rubino scuro.
    Il corredo olfattivo si mostra prima con potenti profumi di ciliegia, prugna e frutti di bosco, per poi progredire verso morbide ed intriganti sensazioni legnose, speziate e balsamiche.
    Al palato si affaccia su aromi morbidi e gustosi, esaltati da un corpo rotondo e deciso e da una tessitura tannica dolce e suadente, che guida la beva verso una chiusura di strepitosa armonia e persistenza.

    La fermentazione alcolica e la macerazione vengono svolte in vasche d’acciaio inox, in seguito si ha il travaso in barrique di rovere e viene effettuata la fermentazione malolattica.
    Infine, affina per i primi 12 mesi in botti di rovere di medie e grandi dimensioni e per gli ultimi 6 mesi in botti di piccole dimensioni.

  • Solaia – Antinori 2016

    400,00  Availability: Non disponibile

    In ambito vitivinicolo, gli anni settanta sono il periodo di rinascita del vino in Italia, due tra le figure di maggior spicco che hanno consentito una costante salita alle vette dell’enologia mondiale, sono il marchese Piero Antinori e l’enologo Giacomo Tachis, la collaborazione portò prima la creazione dell’elegantissimo Tignanello e poi nel 1978 del monumentale Solaia, un magnifico taglio bordolese curato minuziosamente in ogni singolo dettaglio.
    Questo incredibile Supertuscan viene da un singolo vigneto di 20 ettari posto a circa 400 metri di altezza, sulla collina “Tignanello“, nell’area più assolata della collina e con un suolo ricco di calcare e roccia di alberese e galestro, perfetta per far esprimere su livelli assoluti il Cabernet Sauvignon, il Cabernet Franc e il Sangiovese.
    La scelta qualche anno più tardi, di integrare l’assemblaggio con un 20% di Sangiovese, ha dato un tratto più territoriale e preciso al “Solaia“, definendolo il capolavoro che è oggi.
    Austero ed imponente sin dalla sua presentazione nel calice, la sua colorazione accesa e brillante, non è che il preludio, ad un bouquet di strabiliante forza e complessità, in cui frutta a bacca rossa e nera si mischiano a brillanti e stratificate note di spezie dolci, tabacco, cuoio e sottobosco, in un’esplosione di sensazioni.
    All’assaggio è un rosso muscoloso, strutturato e pastoso, dal sorso leggiadro, energico e incredibilmente potente, rifinito da una fantastica morbidezza e da una trama tannica fitta, vibrante e ben levigata.
    Conclude su un’impareggiabile persistenza.

    La fermentazione alcolica avviene in serbatoi di vinificazione troncoconici da 60 Hl.
    Dopo la svinatura, il “Solaia“ svolge la fermentazione malolattica in barrique e affina in fusti nuovi di rovere francese per circa 18 mesi.
    Dopo un primo periodo di affinamento in lotti separati, questi vengono assemblati per completare l’evoluzione in legno.
    Il “Solaia“ viene prodotto solo nelle annate migliori.

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  • Solaia – Antinori 2006

    530,00  Availability: Disponibile

    In ambito vitivinicolo, gli anni settanta sono il periodo di rinascita del vino in Italia, due tra le figure di maggior spicco che hanno consentito una costante salita alle vette dell’enologia mondiale, sono il marchese Piero Antinori e l’enologo Giacomo Tachis, la collaborazione portò prima la creazione dell’elegantissimo Tignanello e poi nel 1978 del monumentale Solaia, un magnifico taglio bordolese curato minuziosamente in ogni singolo dettaglio.
    Questo incredibile Supertuscan viene da un singolo vigneto di 20 ettari posto a circa 400 metri di altezza, sulla collina “Tignanello“, nell’area più assolata della collina e con un suolo ricco di calcare e roccia di alberese e galestro, perfetta per far esprimere su livelli assoluti il Cabernet Sauvignon, il Cabernet Franc e il Sangiovese.
    La scelta qualche anno più tardi, di integrare l’assemblaggio con un 20% di Sangiovese, ha dato un tratto più territoriale e preciso al “Solaia“, definendolo il capolavoro che è oggi.
    Austero ed imponente sin dalla sua presentazione nel calice, la sua colorazione accesa e brillante, non è che il preludio, ad un bouquet di strabiliante forza e complessità, in cui frutta a bacca rossa e nera si mischiano a brillanti e stratificate note di spezie dolci, tabacco, cuoio e sottobosco, in un’esplosione di sensazioni.
    All’assaggio è un rosso muscoloso, strutturato e pastoso, dal sorso leggiadro, energico e incredibilmente potente, rifinito da una fantastica morbidezza e da una trama tannica fitta, vibrante e ben levigata.
    Conclude su un’impareggiabile persistenza.

    La fermentazione alcolica avviene in serbatoi di vinificazione troncoconici da 60 Hl.
    Dopo la svinatura, il “Solaia“ svolge la fermentazione malolattica in barrique e affina in fusti nuovi di rovere francese per circa 18 mesi.
    Dopo un primo periodo di affinamento in lotti separati, questi vengono assemblati per completare l’evoluzione in legno.
    Il “Solaia“ viene prodotto solo nelle annate migliori.

  • Solaia – Antinori 2015

    470,00  Availability: Non disponibile

    In ambito vitivinicolo, gli anni settanta sono il periodo di rinascita del vino in Italia, due tra le figure di maggior spicco che hanno consentito una costante salita alle vette dell’enologia mondiale, sono il marchese Piero Antinori e l’enologo Giacomo Tachis, la collaborazione portò prima la creazione dell’elegantissimo Tignanello e poi nel 1978 del monumentale Solaia, un magnifico taglio bordolese curato minuziosamente in ogni singolo dettaglio.
    Questo incredibile Supertuscan viene da un singolo vigneto di 20 ettari posto a circa 400 metri di altezza, sulla collina “Tignanello“, nell’area più assolata della collina e con un suolo ricco di calcare e roccia di alberese e galestro, perfetta per far esprimere su livelli assoluti il Cabernet Sauvignon, il Cabernet Franc e il Sangiovese.
    La scelta qualche anno più tardi, di integrare l’assemblaggio con un 20% di Sangiovese, ha dato un tratto più territoriale e preciso al “Solaia“, definendolo il capolavoro che è oggi.
    Austero ed imponente sin dalla sua presentazione nel calice, la sua colorazione accesa e brillante, non è che il preludio, ad un bouquet di strabiliante forza e complessità, in cui frutta a bacca rossa e nera si mischiano a brillanti e stratificate note di spezie dolci, tabacco, cuoio e sottobosco, in un’esplosione di sensazioni.
    All’assaggio è un rosso muscoloso, strutturato e pastoso, dal sorso leggiadro, energico e incredibilmente potente, rifinito da una fantastica morbidezza e da una trama tannica fitta, vibrante e ben levigata.
    Conclude su un’impareggiabile persistenza.

    La fermentazione alcolica avviene in serbatoi di vinificazione troncoconici da 60 Hl.
    Dopo la svinatura, il “Solaia“ svolge la fermentazione malolattica in barrique e affina in fusti nuovi di rovere francese per circa 18 mesi.
    Dopo un primo periodo di affinamento in lotti separati, questi vengono assemblati per completare l’evoluzione in legno.
    Il “Solaia“ viene prodotto solo nelle annate migliori.

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  • Solaia – Antinori 2000

    600,00  Availability: Disponibile

    In ambito vitivinicolo, gli anni settanta sono il periodo di rinascita del vino in Italia, due tra le figure di maggior spicco che hanno consentito una costante salita alle vette dell’enologia mondiale, sono il marchese Piero Antinori e l’enologo Giacomo Tachis, la collaborazione portò prima la creazione dell’elegantissimo Tignanello e poi nel 1978 del monumentale Solaia, un magnifico taglio bordolese curato minuziosamente in ogni singolo dettaglio.
    Questo incredibile Supertuscan viene da un singolo vigneto di 20 ettari posto a circa 400 metri di altezza, sulla collina “Tignanello“, nell’area più assolata della collina e con un suolo ricco di calcare e roccia di alberese e galestro, perfetta per far esprimere su livelli assoluti il Cabernet Sauvignon, il Cabernet Franc e il Sangiovese.
    La scelta qualche anno più tardi, di integrare l’assemblaggio con un 20% di Sangiovese, ha dato un tratto più territoriale e preciso al “Solaia“, definendolo il capolavoro che è oggi.
    Austero ed imponente sin dalla sua presentazione nel calice, la sua colorazione accesa e brillante, non è che il preludio, ad un bouquet di strabiliante forza e complessità, in cui frutta a bacca rossa e nera si mischiano a brillanti e stratificate note di spezie dolci, tabacco, cuoio e sottobosco, in un’esplosione di sensazioni.
    All’assaggio è un rosso muscoloso, strutturato e pastoso, dal sorso leggiadro, energico e incredibilmente potente, rifinito da una fantastica morbidezza e da una trama tannica fitta, vibrante e ben levigata.
    Conclude su un’impareggiabile persistenza.

    La fermentazione alcolica avviene in serbatoi di vinificazione troncoconici da 60 Hl.
    Dopo la svinatura, il “Solaia“ svolge la fermentazione malolattica in barrique e affina in fusti nuovi di rovere francese per circa 18 mesi.
    Dopo un primo periodo di affinamento in lotti separati, questi vengono assemblati per completare l’evoluzione in legno.
    Il “Solaia“ viene prodotto solo nelle annate migliori.

  • Solaia – Antinori 1999

    630,00  Availability: Disponibile

    In ambito vitivinicolo, gli anni settanta sono il periodo di rinascita del vino in Italia, due tra le figure di maggior spicco che hanno consentito una costante salita alle vette dell’enologia mondiale, sono il marchese Piero Antinori e l’enologo Giacomo Tachis, la collaborazione portò prima la creazione dell’elegantissimo Tignanello e poi nel 1978 del monumentale Solaia, un magnifico taglio bordolese curato minuziosamente in ogni singolo dettaglio.
    Questo incredibile Supertuscan viene da un singolo vigneto di 20 ettari posto a circa 400 metri di altezza, sulla collina “Tignanello“, nell’area più assolata della collina e con un suolo ricco di calcare e roccia di alberese e galestro, perfetta per far esprimere su livelli assoluti il Cabernet Sauvignon, il Cabernet Franc e il Sangiovese.
    La scelta qualche anno più tardi, di integrare l’assemblaggio con un 20% di Sangiovese, ha dato un tratto più territoriale e preciso al “Solaia“, definendolo il capolavoro che è oggi.
    Austero ed imponente sin dalla sua presentazione nel calice, la sua colorazione accesa e brillante, non è che il preludio, ad un bouquet di strabiliante forza e complessità, in cui frutta a bacca rossa e nera si mischiano a brillanti e stratificate note di spezie dolci, tabacco, cuoio e sottobosco, in un’esplosione di sensazioni.
    All’assaggio è un rosso muscoloso, strutturato e pastoso, dal sorso leggiadro, energico e incredibilmente potente, rifinito da una fantastica morbidezza e da una trama tannica fitta, vibrante e ben levigata.
    Conclude su un’impareggiabile persistenza.

    La fermentazione alcolica avviene in serbatoi di vinificazione troncoconici da 60 Hl.
    Dopo la svinatura, il “Solaia“ svolge la fermentazione malolattica in barrique e affina in fusti nuovi di rovere francese per circa 18 mesi.
    Dopo un primo periodo di affinamento in lotti separati, questi vengono assemblati per completare l’evoluzione in legno.
    Il “Solaia“ viene prodotto solo nelle annate migliori.

  • Solaia – Antinori 1998

    650,00  Availability: Disponibile

    In ambito vitivinicolo, gli anni settanta sono il periodo di rinascita del vino in Italia, due tra le figure di maggior spicco che hanno consentito una costante salita alle vette dell’enologia mondiale, sono il marchese Piero Antinori e l’enologo Giacomo Tachis, la collaborazione portò prima la creazione dell’elegantissimo Tignanello e poi nel 1978 del monumentale Solaia, un magnifico taglio bordolese curato minuziosamente in ogni singolo dettaglio.
    Questo incredibile Supertuscan viene da un singolo vigneto di 20 ettari posto a circa 400 metri di altezza, sulla collina “Tignanello“, nell’area più assolata della collina e con un suolo ricco di calcare e roccia di alberese e galestro, perfetta per far esprimere su livelli assoluti il Cabernet Sauvignon, il Cabernet Franc e il Sangiovese.
    La scelta qualche anno più tardi, di integrare l’assemblaggio con un 20% di Sangiovese, ha dato un tratto più territoriale e preciso al “Solaia“, definendolo il capolavoro che è oggi.
    Austero ed imponente sin dalla sua presentazione nel calice, la sua colorazione accesa e brillante, non è che il preludio, ad un bouquet di strabiliante forza e complessità, in cui frutta a bacca rossa e nera si mischiano a brillanti e stratificate note di spezie dolci, tabacco, cuoio e sottobosco, in un’esplosione di sensazioni.
    All’assaggio è un rosso muscoloso, strutturato e pastoso, dal sorso leggiadro, energico e incredibilmente potente, rifinito da una fantastica morbidezza e da una trama tannica fitta, vibrante e ben levigata.
    Conclude su un’impareggiabile persistenza.

    La fermentazione alcolica avviene in serbatoi di vinificazione troncoconici da 60 Hl.
    Dopo la svinatura, il “Solaia“ svolge la fermentazione malolattica in barrique e affina in fusti nuovi di rovere francese per circa 18 mesi.
    Dopo un primo periodo di affinamento in lotti separati, questi vengono assemblati per completare l’evoluzione in legno.
    Il “Solaia“ viene prodotto solo nelle annate migliori.

  • Solaia – Antinori 1995

    700,00  Availability: Disponibile

    In ambito vitivinicolo, gli anni settanta sono il periodo di rinascita del vino in Italia, due tra le figure di maggior spicco che hanno consentito una costante salita alle vette dell’enologia mondiale, sono il marchese Piero Antinori e l’enologo Giacomo Tachis, la collaborazione portò prima la creazione dell’elegantissimo Tignanello e poi nel 1978 del monumentale Solaia, un magnifico taglio bordolese curato minuziosamente in ogni singolo dettaglio.
    Questo incredibile Supertuscan viene da un singolo vigneto di 20 ettari posto a circa 400 metri di altezza, sulla collina “Tignanello“, nell’area più assolata della collina e con un suolo ricco di calcare e roccia di alberese e galestro, perfetta per far esprimere su livelli assoluti il Cabernet Sauvignon, il Cabernet Franc e il Sangiovese.
    La scelta qualche anno più tardi, di integrare l’assemblaggio con un 20% di Sangiovese, ha dato un tratto più territoriale e preciso al “Solaia“, definendolo il capolavoro che è oggi.
    Austero ed imponente sin dalla sua presentazione nel calice, la sua colorazione accesa e brillante, non è che il preludio, ad un bouquet di strabiliante forza e complessità, in cui frutta a bacca rossa e nera si mischiano a brillanti e stratificate note di spezie dolci, tabacco, cuoio e sottobosco, in un’esplosione di sensazioni.
    All’assaggio è un rosso muscoloso, strutturato e pastoso, dal sorso leggiadro, energico e incredibilmente potente, rifinito da una fantastica morbidezza e da una trama tannica fitta, vibrante e ben levigata.
    Conclude su un’impareggiabile persistenza.

    La fermentazione alcolica avviene in serbatoi di vinificazione troncoconici da 60 Hl.
    Dopo la svinatura, il “Solaia“ svolge la fermentazione malolattica in barrique e affina in fusti nuovi di rovere francese per circa 18 mesi.
    Dopo un primo periodo di affinamento in lotti separati, questi vengono assemblati per completare l’evoluzione in legno.
    Il “Solaia“ viene prodotto solo nelle annate migliori.

  • Solaia – Antinori 2019

    340,00  Availability: Non disponibile

    In ambito vitivinicolo, gli anni settanta sono il periodo di rinascita del vino in Italia, due tra le figure di maggior spicco che hanno consentito una costante salita alle vette dell’enologia mondiale, sono il marchese Piero Antinori e l’enologo Giacomo Tachis, la collaborazione portò prima la creazione dell’elegantissimo Tignanello e poi nel 1978 del monumentale Solaia, un magnifico taglio bordolese curato minuziosamente in ogni singolo dettaglio.
    Questo incredibile Supertuscan viene da un singolo vigneto di 20 ettari posto a circa 400 metri di altezza, sulla collina “Tignanello“, nell’area più assolata della collina e con un suolo ricco di calcare e roccia di alberese e galestro, perfetta per far esprimere su livelli assoluti il Cabernet Sauvignon, il Cabernet Franc e il Sangiovese.
    La scelta qualche anno più tardi, di integrare l’assemblaggio con un 20% di Sangiovese, ha dato un tratto più territoriale e preciso al “Solaia“, definendolo il capolavoro che è oggi.
    Austero ed imponente sin dalla sua presentazione nel calice, la sua colorazione accesa e brillante, non è che il preludio, ad un bouquet di strabiliante forza e complessità, in cui frutta a bacca rossa e nera si mischiano a brillanti e stratificate note di spezie dolci, tabacco, cuoio e sottobosco, in un’esplosione di sensazioni.
    All’assaggio è un rosso muscoloso, strutturato e pastoso, dal sorso leggiadro, energico e incredibilmente potente, rifinito da una fantastica morbidezza e da una trama tannica fitta, vibrante e ben levigata.
    Conclude su un’impareggiabile persistenza.

    La fermentazione alcolica avviene in serbatoi di vinificazione troncoconici da 60 Hl.
    Dopo la svinatura, il “Solaia“ svolge la fermentazione malolattica in barrique e affina in fusti nuovi di rovere francese per circa 18 mesi.
    Dopo un primo periodo di affinamento in lotti separati, questi vengono assemblati per completare l’evoluzione in legno.
    Il “Solaia“ viene prodotto solo nelle annate migliori.

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  • Solaia – Antinori 2020

    350,00  Availability: Non disponibile

    In ambito vitivinicolo, gli anni settanta sono il periodo di rinascita del vino in Italia, due tra le figure di maggior spicco che hanno consentito una costante salita alle vette dell’enologia mondiale, sono il marchese Piero Antinori e l’enologo Giacomo Tachis, la collaborazione portò prima la creazione dell’elegantissimo Tignanello e poi nel 1978 del monumentale Solaia, un magnifico taglio bordolese curato minuziosamente in ogni singolo dettaglio.
    Questo incredibile Supertuscan viene da un singolo vigneto di 20 ettari posto a circa 400 metri di altezza, sulla collina “Tignanello“, nell’area più assolata della collina e con un suolo ricco di calcare e roccia di alberese e galestro, perfetta per far esprimere su livelli assoluti il Cabernet Sauvignon, il Cabernet Franc e il Sangiovese.
    La scelta qualche anno più tardi, di integrare l’assemblaggio con un 20% di Sangiovese, ha dato un tratto più territoriale e preciso al “Solaia“, definendolo il capolavoro che è oggi.
    Austero ed imponente sin dalla sua presentazione nel calice, la sua colorazione accesa e brillante, non è che il preludio, ad un bouquet di strabiliante forza e complessità, in cui frutta a bacca rossa e nera si mischiano a brillanti e stratificate note di spezie dolci, tabacco, cuoio e sottobosco, in un’esplosione di sensazioni.
    All’assaggio è un rosso muscoloso, strutturato e pastoso, dal sorso leggiadro, energico e incredibilmente potente, rifinito da una fantastica morbidezza e da una trama tannica fitta, vibrante e ben levigata.
    Conclude su un’impareggiabile persistenza.

    La fermentazione alcolica avviene in serbatoi di vinificazione troncoconici da 60 Hl.
    Dopo la svinatura, il “Solaia“ svolge la fermentazione malolattica in barrique e affina in fusti nuovi di rovere francese per circa 18 mesi.
    Dopo un primo periodo di affinamento in lotti separati, questi vengono assemblati per completare l’evoluzione in legno.
    Il “Solaia“ viene prodotto solo nelle annate migliori.

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  • Solaia Magnum Cofanetto Legno (Astucciato) – Antinori 2017

    810,00  Availability: Non disponibile

    In ambito vitivinicolo, gli anni settanta sono il periodo di rinascita del vino in Italia, due tra le figure di maggior spicco che hanno consentito una costante salita alle vette dell’enologia mondiale, sono il marchese Piero Antinori e l’enologo Giacomo Tachis, la collaborazione portò prima la creazione dell’elegantissimo Tignanello e poi nel 1978 del monumentale Solaia, un magnifico taglio bordolese curato minuziosamente in ogni singolo dettaglio.
    Questo incredibile Supertuscan viene da un singolo vigneto di 20 ettari posto a circa 400 metri di altezza, sulla collina “Tignanello“, nell’area più assolata della collina e con un suolo ricco di calcare e roccia di alberese e galestro, perfetta per far esprimere su livelli assoluti il Cabernet Sauvignon, il Cabernet Franc e il Sangiovese.
    La scelta qualche anno più tardi, di integrare l’assemblaggio con un 20% di Sangiovese, ha dato un tratto più territoriale e preciso al “Solaia“, definendolo il capolavoro che è oggi.
    Austero ed imponente sin dalla sua presentazione nel calice, la sua colorazione accesa e brillante, non è che il preludio, ad un bouquet di strabiliante forza e complessità, in cui frutta a bacca rossa e nera si mischiano a brillanti e stratificate note di spezie dolci, tabacco, cuoio e sottobosco, in un’esplosione di sensazioni.
    All’assaggio è un rosso muscoloso, strutturato e pastoso, dal sorso leggiadro, energico e incredibilmente potente, rifinito da una fantastica morbidezza e da una trama tannica fitta, vibrante e ben levigata.
    Conclude su un’impareggiabile persistenza.

    La fermentazione alcolica avviene in serbatoi di vinificazione troncoconici da 60 Hl.
    Dopo la svinatura, il “Solaia“ svolge la fermentazione malolattica in barrique e affina in fusti nuovi di rovere francese per circa 18 mesi.
    Dopo un primo periodo di affinamento in lotti separati, questi vengono assemblati per completare l’evoluzione in legno.
    Il “Solaia“ viene prodotto solo nelle annate migliori.

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  • Solaia Magnum Cofanetto Legno (Astucciato) – Antinori 2009

    900,00  Availability: Non disponibile

    In ambito vitivinicolo, gli anni settanta sono il periodo di rinascita del vino in Italia, due tra le figure di maggior spicco che hanno consentito una costante salita alle vette dell’enologia mondiale, sono il marchese Piero Antinori e l’enologo Giacomo Tachis, la collaborazione portò prima la creazione dell’elegantissimo Tignanello e poi nel 1978 del monumentale Solaia, un magnifico taglio bordolese curato minuziosamente in ogni singolo dettaglio.
    Questo incredibile Supertuscan viene da un singolo vigneto di 20 ettari posto a circa 400 metri di altezza, sulla collina “Tignanello“, nell’area più assolata della collina e con un suolo ricco di calcare e roccia di alberese e galestro, perfetta per far esprimere su livelli assoluti il Cabernet Sauvignon, il Cabernet Franc e il Sangiovese.
    La scelta qualche anno più tardi, di integrare l’assemblaggio con un 20% di Sangiovese, ha dato un tratto più territoriale e preciso al “Solaia“, definendolo il capolavoro che è oggi.
    Austero ed imponente sin dalla sua presentazione nel calice, la sua colorazione accesa e brillante, non è che il preludio, ad un bouquet di strabiliante forza e complessità, in cui frutta a bacca rossa e nera si mischiano a brillanti e stratificate note di spezie dolci, tabacco, cuoio e sottobosco, in un’esplosione di sensazioni.
    All’assaggio è un rosso muscoloso, strutturato e pastoso, dal sorso leggiadro, energico e incredibilmente potente, rifinito da una fantastica morbidezza e da una trama tannica fitta, vibrante e ben levigata.
    Conclude su un’impareggiabile persistenza.

    La fermentazione alcolica avviene in serbatoi di vinificazione troncoconici da 60 Hl.
    Dopo la svinatura, il “Solaia“ svolge la fermentazione malolattica in barrique e affina in fusti nuovi di rovere francese per circa 18 mesi.
    Dopo un primo periodo di affinamento in lotti separati, questi vengono assemblati per completare l’evoluzione in legno.
    Il “Solaia“ viene prodotto solo nelle annate migliori.

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  • Solaia – Antinori 2009

    380,00  Availability: Non disponibile

    In ambito vitivinicolo, gli anni settanta sono il periodo di rinascita del vino in Italia, due tra le figure di maggior spicco che hanno consentito una costante salita alle vette dell’enologia mondiale, sono il marchese Piero Antinori e l’enologo Giacomo Tachis, la collaborazione portò prima la creazione dell’elegantissimo Tignanello e poi nel 1978 del monumentale Solaia, un magnifico taglio bordolese curato minuziosamente in ogni singolo dettaglio.
    Questo incredibile Supertuscan viene da un singolo vigneto di 20 ettari posto a circa 400 metri di altezza, sulla collina “Tignanello“, nell’area più assolata della collina e con un suolo ricco di calcare e roccia di alberese e galestro, perfetta per far esprimere su livelli assoluti il Cabernet Sauvignon, il Cabernet Franc e il Sangiovese.
    La scelta qualche anno più tardi, di integrare l’assemblaggio con un 20% di Sangiovese, ha dato un tratto più territoriale e preciso al “Solaia“, definendolo il capolavoro che è oggi.
    Austero ed imponente sin dalla sua presentazione nel calice, la sua colorazione accesa e brillante, non è che il preludio, ad un bouquet di strabiliante forza e complessità, in cui frutta a bacca rossa e nera si mischiano a brillanti e stratificate note di spezie dolci, tabacco, cuoio e sottobosco, in un’esplosione di sensazioni.
    All’assaggio è un rosso muscoloso, strutturato e pastoso, dal sorso leggiadro, energico e incredibilmente potente, rifinito da una fantastica morbidezza e da una trama tannica fitta, vibrante e ben levigata.
    Conclude su un’impareggiabile persistenza.

    La fermentazione alcolica avviene in serbatoi di vinificazione troncoconici da 60 Hl.
    Dopo la svinatura, il “Solaia“ svolge la fermentazione malolattica in barrique e affina in fusti nuovi di rovere francese per circa 18 mesi.
    Dopo un primo periodo di affinamento in lotti separati, questi vengono assemblati per completare l’evoluzione in legno.
    Il “Solaia“ viene prodotto solo nelle annate migliori.

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  • Bolgheri Superiore Guado al Tasso – Antinori 2021

    134,50  Availability: Disponibile

    Nella bellissima e affascinante Tenuta del Guado al Tasso a Bolgheri nasce un taglio bordolese di seducente eleganza e ricchezza, perfettamente bilanciato nei suoi tratti ed estremamente agile e beverino nel gusto.
    Il Bolgheri Superiore Guado al Tasso si annuncia tramite un ammaliante rosso rubino scuro.
    Il corredo olfattivo si mostra prima con potenti profumi di ciliegia, prugna e frutti di bosco, per poi progredire verso morbide ed intriganti sensazioni legnose, speziate e balsamiche.
    Al palato si affaccia su aromi morbidi e gustosi, esaltati da un corpo rotondo e deciso e da una tessitura tannica dolce e suadente, che guida la beva verso una chiusura di strepitosa armonia e persistenza.

    La fermentazione alcolica e la macerazione vengono svolte in vasche d’acciaio inox, in seguito si ha il travaso in barrique di rovere e viene effettuata la fermentazione malolattica.
    Infine, affina per i primi 12 mesi in botti di rovere di medie e grandi dimensioni e per gli ultimi 6 mesi in botti di piccole dimensioni.

  • Bolgheri Superiore Guado al Tasso – Antinori 2020

    130,00  Availability: Non disponibile

    Nella bellissima e affascinante Tenuta del Guado al Tasso a Bolgheri nasce un taglio bordolese di seducente eleganza e ricchezza, perfettamente bilanciato nei suoi tratti ed estremamente agile e beverino nel gusto.
    Il Bolgheri Superiore Guado al Tasso si annuncia tramite un ammaliante rosso rubino scuro.
    Il corredo olfattivo si mostra prima con potenti profumi di ciliegia, prugna e frutti di bosco, per poi progredire verso morbide ed intriganti sensazioni legnose, speziate e balsamiche.
    Al palato si affaccia su aromi morbidi e gustosi, esaltati da un corpo rotondo e deciso e da una tessitura tannica dolce e suadente, che guida la beva verso una chiusura di strepitosa armonia e persistenza.

    La fermentazione alcolica e la macerazione vengono svolte in vasche d’acciaio inox, in seguito si ha il travaso in barrique di rovere e viene effettuata la fermentazione malolattica.
    Infine, affina per i primi 12 mesi in botti di rovere di medie e grandi dimensioni e per gli ultimi 6 mesi in botti di piccole dimensioni.

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  • Solaia – Antinori 2012

    450,00  Availability: Disponibile

    In ambito vitivinicolo, gli anni settanta sono il periodo di rinascita del vino in Italia, due tra le figure di maggior spicco che hanno consentito una costante salita alle vette dell’enologia mondiale, sono il marchese Piero Antinori e l’enologo Giacomo Tachis, la collaborazione portò prima la creazione dell’elegantissimo Tignanello e poi nel 1978 del monumentale Solaia, un magnifico taglio bordolese curato minuziosamente in ogni singolo dettaglio.
    Questo incredibile Supertuscan viene da un singolo vigneto di 20 ettari posto a circa 400 metri di altezza, sulla collina “Tignanello“, nell’area più assolata della collina e con un suolo ricco di calcare e roccia di alberese e galestro, perfetta per far esprimere su livelli assoluti il Cabernet Sauvignon, il Cabernet Franc e il Sangiovese.
    La scelta qualche anno più tardi, di integrare l’assemblaggio con un 20% di Sangiovese, ha dato un tratto più territoriale e preciso al “Solaia“, definendolo il capolavoro che è oggi.
    Austero ed imponente sin dalla sua presentazione nel calice, la sua colorazione accesa e brillante, non è che il preludio, ad un bouquet di strabiliante forza e complessità, in cui frutta a bacca rossa e nera si mischiano a brillanti e stratificate note di spezie dolci, tabacco, cuoio e sottobosco, in un’esplosione di sensazioni.
    All’assaggio è un rosso muscoloso, strutturato e pastoso, dal sorso leggiadro, energico e incredibilmente potente, rifinito da una fantastica morbidezza e da una trama tannica fitta, vibrante e ben levigata.
    Conclude su un’impareggiabile persistenza.

    La fermentazione alcolica avviene in serbatoi di vinificazione troncoconici da 60 Hl.
    Dopo la svinatura, il “Solaia“ svolge la fermentazione malolattica in barrique e affina in fusti nuovi di rovere francese per circa 18 mesi.
    Dopo un primo periodo di affinamento in lotti separati, questi vengono assemblati per completare l’evoluzione in legno.
    Il “Solaia“ viene prodotto solo nelle annate migliori.

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