Il sistema delle “denominazioni”, con la relativa suddivisione delle aree di produzione non sarebbe mai avvenuta, se non per proteggere le etichette che identificavano uno specifico territorio. Questa è la funzione per le quali le AOC vennero create, ma la prima di tutte a ricevere questo onore è la ristretta area dello Châteauneuf-du-Pape nel 1936, che concedeva la produzione di un rosso e un bianco, con la conseguente coltivazione di ben 13 distinte varietà.La denominazione che si attesta esclusivamente attorno all’omonimo villaggio presenta e presentava tanti viticoltori tradizionalisti, che rifiutavano di incontrarsi con uno stile più moderno, chi per prima riuscì a divincolarsi e a dirigersi nella direzione opposta furono i fratelli Vincent e Pascal Maurel, con il loro Clos Saint Jean, che liberatisi dei vecchi metodi puntarono anche al mercato internazionale, riscuotendo successo sia dalla critica che dai consumatori.Il 60% delle vigne sono poste sull’altopiano “La Crau”, il terroir di maggior prestigio della denominazione, caratterizzato da un suolo ricco di argille rosse ricche di ferro e i famosi ciottoli.Il processo produttivo è votato sulla qualità, lunghissime macerazioni e rese particolarmente basse regalano bianchi e rossi longevi, di incredibile complessità ed eleganza.
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