Enoteca Galvani

I Cavalleri possedevano terreni in Erbusco già nel 1450 come dimostrato da un atto notarile custodito in azienda nell’ archivio di famiglia. Nello stesso archivio è conservato l’atto di acquisto, in data 1842, del vigneto Rampaneto ancor’oggi cru dell’azienda e inoltre il progetto riguardante la divisione dell’eredità (1904) del Nob. Cav. Giuseppe Paolo Cavalleri tra i suoi figli, Avv. Attilio e Avv. Giovanni che evidenzia una struttura di cantina atta ad una produzione già importante per l’epoca, anche se fino al 1967, anno del riconoscimento della doc Franciacorta, i vini bianchi e rossi prodotti venivano commercializzati sfusi. Dopo l’avvento del disciplinare si iniziò ad imbottigliare; sono del 1968 le prime bottiglie di vino etichettate e proprio in tale data l’azienda assunse l’attuale denominazione “Gian Paolo e Giovanni Cavalleri ” Della Cavalleri allora si occupavano infatti Gianpaolo e Giovanni, padre e figlio. Insieme realizzarono la nuova cantina, abbandonando quella storica all’interno della proprietà del palazzo di famiglia oggi sede del Municipio di Erbusco. Nella nuova cantina furono prodotte nel 1979 le prime 6000 bottiglie di Franciacorta. Giulia Cavalleri e la sorella Maria, con i figli Diletta e Francesco, sono oggi le proprietarie di questa azienda che è riuscita ad imporre all’interno della denominazione un proprio ben definito e riconoscibile stile. Posseggono 40 ettari di vigna dai quali ottengono, quando tutto va per il meglio, 200.000 bottiglie annue.Da sempre sostenitori delle grandi potenzialità dei Blanc de Blancs, i Cavalleri producono i Franciacorta docg utilizzando esclusivamente il mosto fiore di uve chardonnay provenienti dai vigneti di proprietà sulle colline di Erbusco (oggi considerato “gran cru 100 % ” della Franciacorta ), ostinandosi ad anteporre alla ” corsa al volume” la ricerca della qualità dei propri vini. L’azienda possiede tutti gli strumenti più moderni uniti a quelli, tutt’ora insostituibili, tradizionali continuando comunque a credere che… “Per ottenere un grande vino sia necessario prima di tutto produrre una grande uva”

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