Solitamente, se pensiamo alla Sardegna, la prima realtà a cui tutti fanno riferimento è Argiolas, un’importante cantina che ha saputo eccellere in qualsiasi tipologia di prodotto, proponendo vini autoctoni energici, mediterranei e genuini, adatti sia al consumo quotidiano che all’alta ristorazione.La fondazione avvenne nel 1938, per mano di Antonio Argiolas che piantò diverse vigne ed uliveti nel paese di Serdiana, a pochi chilometri da Cagliari.L’effettivo successo arriverà nei primi anni novanta, prima attraverso la collaborazione con l’enologo Giacomo Tachis e in un secondo momento con l’ampliamento della distribuzione sui mercati regionali, nazionali ed esteri.Tuttora, la produzione supera le 2 milioni di bottiglie e l’estensione è sui 250 ettari, ma le tecniche avanguardiste utilizzate in vigna garantiscono un controllo preciso e immediato sulle condizioni di salute di ciascuna pianta, prevenendo malattie, condizioni meteorologiche avverse o intervenendo anticipatamente per particolari carenze nutritive.Un altro punto a cui la famiglia tiene particolarmente è la biodiversità, sin dall’amministrazione di Antonio, infatti la ricerca e la salvaguardia dei biotipi o cloni sardi è sempre stato un punto focale, su cui la cantina non hai mai ritrattato e che porta a continue piccole micro vinificazioni di prova, utili a propagare possibili combinazioni tra le diverse varietà.
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