Il vino come cultura è lo slogan dell’azienda Rainoldi, lo si ritrova dalla qualità dei vini all’accoglienza in cantina. La casa vinicola è stata fondata nel 1925 da Aldo Rainoldi, ma è nei primi anni settanta che vive un florido momento con la conquista dei mercati esteri. Attualmente l’azienda ha sede a Chiuro, nel cuore della Valtellina, e oltre a produrre le uve dai vigneti di sua proprietà, si avvale di una fitta rete di piccoli viticoltori, per una produzione di circa 200.000 bottiglie l’anno. In Valtellina i vigneti sono appesi alle montagne, sospesi sugli spettacolari terrazzamenti di muri a secco. La vite viene coltivata unicamente a mano poiché per le pendici ripide è impossibile introdurre qualsiasi forma di meccanizzazione. La forma di allevamento tipica della zona è una controspalliera caratterizzata da uno/due capi a frutto da cui si dipartono 6-7 gemme. Più recentemente si sono sviluppate forme di allevamento quali il Guyot che permette di avere un maggiore equilibrio sia vegetativo che produttivo. L’appassimento avviene in maniera del tutto naturale: le uve vengono distese su telai o in cassetta dalla raccolta fino alla metà di Gennaio. La disidratazione permette di produrre un vino in grado di combinare struttura, eleganza e longevità. Le lavorazioni principali prevedono che il vino riposi per lungo tempo in botti di rovere, altre selezionate vengono vinificate solo dalle annate migliori e conservate in cantina per ben tre anni prima della commercializzazione.
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