Enoteca Galvani

La leggendaria Borgogna, non sarebbe una terra così tanto iconica, se non fosse per alcuni produttori che hanno creato incredibili capolavori liquidi, la Domaine Leroy fa parte di questa ristretta cerchia fin dalla sua fondazione nel 1868.L’affermazione su suolo nazionale, si ha con la direzione di Henri, per il periodo a cavallo tra la prima e la seconda guerra mondiale, le sue straordinarie capacità commerciali lo misero nelle condizioni di allacciare rapporti con Edmond de Villaine e Jacques Chambon, i proprietari della leggendaria Domaine de la Romanée-Conti.Si arriva quindi al 1942, quando Henri compie l’investimento fatidico rileva la metà di Jacques Chambon e diventa comproprietario de la Domaine de la Romanée-Conti.Il resto lo realizzerà la talentuosissima figlia, Lalou-Bize Leroy, la celeberrima Madame Leroy, le sue capacità organolettiche e la sua mirabolante bravura la fanno selezionare solo le uve e le botti migliori, scegliendole solo se raggiungevano un elevatissimo standard qualitativo.Intanto, la Domaine continua ad acquistare parcelle lungo i più prestigiosi terroir della Borgogna, fino a possedere ben 9 Grand Cru, 8 Premier Cru, 9 Village e parcelle in denominazioni generiche.Nel 1989, Madame Leroy ha un’ulteriore intuizione che cambierà definitivamente il metodo di lavorare dell’attività, introduce su tutti terreni l’agricoltura biodinamica, a quei tempi semisconosciuta ed elimina l’utilizzo di prodotti chimici, ricercando una purezza e una precisione gustativa fino ad allora impensabile.Le rese per ettaro in media inferiori ai 16 hl/ha, la doppia selezione manuale dei grappoli e una vinificazione completamente artigianale, svolta come veniva svolta un tempo, non fanno che confermare l’eccezionale impronta stilistica e qualitativa della Domaine Leroy.

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