L’Argentina non è mai stata una zona dalla grande tradizione vinicola, ma è dagli anni novanta che diversi imprenditori hanno intravisto le ottime potenzialità di una zona mai valorizzata.Il progetto Altos las Hormigas segue proprio questa sfida, quella di esaltare un vitigno come il Malbec, da sempre considerata una varietà di minor pregio.Il progetto ha inizio a Mendoza nel 1995, dalle mani esperte dell’italiano Alberto Antonini, ex enologo di Antinori e dall’imprenditore Antonio Morescalchi, a cui poi si sono aggiunti Attilio Pagli e Carlos Vazquez.Il metodo di coltivazione si rifà ai principi della biodinamica, cioè preservando il suolo e la biodiversità, così da avere un vino puro e autentico, con caratteristiche uniche; anche in sede di vinificazione si osserva questa scuola di pensiero, quella di intervenire il meno possibile, un’estrazione del succo poco invasiva o l’utilizzo di lieviti naturali e di pochissimi solfiti, sono solo alcuni degli stratagemmi di cui si avvale l’enologo.I suoli principalmente calcarei di Altos Las Hormigas si estendono su 46 ettari vitati e le due varietà coltivate sono il Malbec e la Bonarda.
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